domenica 28 febbraio 2010

con Razzoli, LaTrazzera è d'oro

























(sottotitolo: con La Trazzera, Razzoli è d'oro)

9 Febbraio 2008,
Garmisch (Germania) Pippo e Valeria Vinci con Giuliano Razzoli, fresca medaglia d'oro ai giochi olimpici di Vancouver 2010.

In quella occasione Giuliano non brillò nello slalom valevole per la coppa del mondo (21° posto e vittoria all'austriaco Herbst) , ma gli unici tifosi siciliani arrivati a Partenkirchen per tifare per lui gli portarono tanta fortuna.

Da quel giorno, infatti, i progressi dello sciatore emiliano sono stati giganteschi fino a raggiungere il traguardo più bello: la medaglia d'oro olimpica di ieri.

(pippo vinci)

giovedì 25 febbraio 2010

prima la Grecia, poi la Magna Grecia


Oggi, 23 febbraio 2010,
la Grecia si è fermata per uno sciopero nazionale. Chiusi gli aeroporti, le stazioni, i porti, le scuole, le università. I giornali non sono usciti. Nel centro di Atene si sono scontrati i disoccupati di oggi e i poliziotti, i disoccupati di domani.

I banchieri e i politici hanno assistito chiusi nei loro palazzi. I responsabili della crisi, che hanno nascosto l'entità del debito ai cittadini e alla UE, non corrono rischi (per ora). Il Governo ha ridotto gli stipendi dei dipendenti pubblici e tagliato molti servizi sociali, ma nessuno crede che questo sia sufficiente a fermare la crisi.

La Grecia, di cui in Italia si parla poco e malvolentieri, ha un debito pubblico pari a un quarto del nostro e un tasso di disoccupazione simile. Atene chiama Roma. Passo. Atene chiama Roma...

dal blog di Beppe Grillo



lunedì 22 febbraio 2010

sabato 20 febbraio 2010

7. Caracas


E’ la capitale del Venezuela, anzi, della republica Bolivariana de Venezuela. Il Nome Caracas viene dalle varie tribù di Indios che abitavano questa terra quando arrivarono ” i conquistadores" (leggi tutto)

domenica 14 febbraio 2010

Ancora Margarita


Domani torno a Caracas, i giorni sono trascorsi velocissimi. Io sto in un posto che si chiama: Los ranchos de Chana, ed è una montagnola su cui hanno costruito diverse case per ricchi, super esclusive che per mantenerle costa un casino. (leggi tutto)

mercoledì 10 febbraio 2010

margarita

Margarita 4 Febbraio 2010
“L’ammiraglio, navigando a ponente della costa di Paria,
si allontanava sempre più in direzione nordovest
perché la calma e le correnti lo spingevano verso quel lato;
in modo che Mercoledì 15 Agosto lasciò il Capo,
che chiamò delle Conchiglie, a mezzogiorno,
e l’isola di Margarita a ponente a cui pose questo nome... (leggi tutto)

(alessandra vassallo)

sabato 6 febbraio 2010

la mia testa all'altezza dei loro culi

Io posseggo da 16 anni una utilitaria, utilissima.Una Peugeot 106 (900 cc, 3 porte). Questa mattina andavo in giro per le luride vie della mia città (Palermo). La giornata era luminosa e tersa. Dava il buon umore. Mi sono fermato ad un semaforo che segnava rosso.

Pochi istanti dopo, io fermo, sono stato raggiunto ed affiancato da due SUV. Uno a destra ed uno a sinistra. Enormi. Che hanno oscurato il cielo. La mia macchinetta è finita in un canyon dove non batteva più il sole.
Istintivamente ho rivolto lo sguardo prima a destra , poi a sinistra. E non ho visto nessun volto umano. Solo sportelli. Metallizzati. Lucenti. Non riuscivo proprio a vedere chi guidasse i due mostri. La mia testa era all'altezza dei loro culi.
Ho capito di appartenere ad un'altra razza.

(pippo vinci)

Informare chi guida un SUV in città sugli effetti del suo comportamento è un'impresa disperata. Chi possiede un SUV è quasi irrecuperabile, cerca protezione in una enorme cassa da morto ambulante. L'organizzazione "Terra!" ci prova di notte con volantini simili a false multe.

"Ancora un'ondata di false multe ai SUV nei centri storici di Milano e Roma. Stanotte gli attivisti dell'associazione ambientalista: "Terra!" hanno "sanzionato" centinaia di SUV con volantini simili a una multa per fornire ai proprietari informazioni sull'impatto ambientale dei SUV, considerati gli elevati valori di inquinanti presenti nell'aria di molte città italiane.

Il trasporto su strada rappresenta il 25% delle emissioni di gas serra in Europa, più della metà di questa percentuale è prodotta dalle automobili. I SUV sono un problema per il peso che ne fa grandi consumatori di carburante e potenti emettitori di CO2, per problemi di sicurezza stradale e per le dimensioni. Un modello da abbandonare al più presto. Invece l'industria automobilistica ha deciso di indirizzarsi verso la loro produzione perché ha margini di guadagno più alti rispetto a veicoli più piccoli ed efficienti, incurante dell'impatto devastante causato dai gas di scarico di questi 'mostri'.
Rapporto "SUV in città": www.terraonlus.it/archivio/SUV-in-citta.pdf


mercoledì 3 febbraio 2010

il razzismo insegnato ai figli

dal quotidiano Il Fatto Quotidiano

gli uccelli di Avila

Caracas 31 gennaio 2010

Audubon è una organizzazione internazionale che si occupa della osservazione degli uccelli.
Qui in Venezuela di uccelli ce ne sono veramente moltissimi.
Così che mi sono iscritta ad una gita, organizzata da Audubon sull’Avila. (leggi tutto)

(alessandra vassallo)

domenica 31 gennaio 2010

la leggenda di Eldorado

Quando i conquistatori arrivarono nelle coste del Venezuela, videro paesaggi ed esseri viventi che non avevano mai visto.
Siccome in quei tempi non c'era la televisione e nemmeno la macchina fotografica, i racconti di quei luoghi erano riferiti per bocca. (leggi tutto)

(alessandra vassallo)

democrazia armata



dal quotidiano "il Fatto"

venerdì 29 gennaio 2010

Grillo a Londra


Una calorosa folla di italiani ha dato il benvenuto a Londra a Beppe Grillo, che all'O2 Shepherds Bush Empire ha dato inizio al tour europeo del suo spettacolo 'Incredible Italy', in cui racconta agli stranieri, come ai connazionali che vivono all'estero, le anomalie 'iperreali' dell'Italia. E in cui lancia un avvertimento: se non fate attenzione, questo Paese che per ora vi sta dando qualche opportunità in più, potrebbe essere contagiato dai vizi nostrani.

Il principe Carlo, per esempio, nonostante per tradizione la Corona non debba interferire negli affari pubblici, si è messo a scrivere al sindaco di Londra Boris Johnson dandogli consigli di vario genere. Per il comico genovese la ragione è semplice: troppi viaggi in Italia e ha preso esempio dal Pontefice.

La moglie del premier irlandese a 62 anni si è invece fatta un amante ragazzino, e non ha esitato a dargli anche dei soldi del marito, che così si è dovuto dimettere. Insomma, bisogna fare attenzione: all'estero non esistono 'anticorpi' contro i vizi italiani e come è accaduto con il fascismo, con le banche ed il debito (inventati agli italiani, ricorda) e l'internazionalizzazione della mafia, il pericolo che un giorno sia Gordon Brown ad andare a cena con un pluripregiudicato è reale.

Dopo gli avvertimenti lo spettacolo prosegue con un'esposizione impietosa dei personaggi e delle "mostruosità (Achtung, England! urla il comico)" che fanno dell'Italia un paese diverso. Grillo se la prende con le politiche di Tremonti ('Tremortì), proietta il 'curriculum' di Cesare Geronzi, di Colaninno, Ligresti e Mercegagli, tutti indagati o condannati ma ancora alla guida di grandi aziende italiane. E poi è la volta degli inceneritori, del Lodo Alfano, dello scudo fiscale: decisioni e "leggi promulgate da fuorilegge" che nonostante la proposta di legge scaturita dal V-Day ancora siedono in Parlamento.

Il comico racconta quindi a lungo l'esperienza del suo blog, del movimento da esso scaturito, delle liste civiche e delle potenzialità infinite che internet offre alla democrazia diretta, al potere del cittadino. Tra gli applausi del pubblico Grillo è un fiume in piena, che si ferma soltanto quando arginato dalle inflessibili leggi britanniche, che dettano che dopo le 23.00 lo spettacolo deve terminare. Alla fine una standing ovation e il suo messaggio: "Forse questo Paese riusciremo pian piano a cambiarlo e a farvi venire la voglia di tornarci".

mercoledì 27 gennaio 2010

il rumore dell'acqua che scorre

Caracas 23 Gennaio 2010

Qui in Venezuela, tanti anni fa, ho comprato un piccolo terreno, 8000 metri quadrati in campagna e vicino ad un paese che si chiama San Sebastian de Los Reyes che è poi uno dei primi paesi costruiti dopo l’arrivo dei conquistatori ed è anche stato città capitale.

Questo paese si trova a 120 Km da Caracas in una zona che chiamano. “La puerta del llano” cioè la porta della pianura .(leggi tutto)

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(alessandra vassallo)


lunedì 25 gennaio 2010

Focus Money : non vi crediamo!

Scritto da Pino Cabras
(www.megachip.info)

La rivista economica tedesca «Focus Money» (N. 2 / 2010), affronta una narrazione dettagliata sull’11/9 e mette radicalmente in discussione la versione ufficiale. Stiamo parlando del secondo settimanale economico della nazione economicamente più forte dell’Europa, un magazine edito da un colosso dell’editoria tedesca, il gruppo di Hubert Burda.

Il signor Burda è un insigne esponente della superclasse globale, un editore-intellettuale di primissimo piano nell’establishment germanico: è leader della VDZ, la “confindustria degli editori”, nonché cofondatore dell’analogo sindacato su scala europea, ma è anche membro del Consiglio del World Economic Forum e ha partecipato perfino a riunioni dell’esclusivo Club Bilderberg.

L’uscita di questo articolo è dunque degna di attenzione: è la prima volta che un giornale così ben inserito nel mainstream occidentale si cimenta nel raccontare in modo talmente critico i lati più scomodi dell’evento che ha dato l’impronta al secolo, l’11 settembre.
«Focus Money», espone la maggior parte degli argomenti e delle contraddizioni cruciali in cinque pagine patinate. Tra le altre questioni affrontate, l’articolo suppone che il crollo del World Trade Center possa essere stata una demolizione intenzionale.

Inoltre, l’articolo solleva seri dubbi circa la “follia” attribuita alle personalità critiche, che di solito vengono stigmatizzate come “teorici del complotto”. La rivista ricorda che «non si tratta solo di politici seri che non vogliono più credere alla versione ufficiale», bensì anche, «di migliaia di scienziati che mettono in discussione l’11/9».
L’autore dell’articolo è Oliver Janich. Lavora come giornalista d’inchiesta freelance per «Financial Times Deutschland», «Sueddeutsche Zeitung», «Euro&Finance» e ha una rubrica fissa per «Focus Money».

Nel suo blog Janich spiega che ha lottato molti anni per convincere la redazione della necessità di pubblicare queste cinque pagine. Si chiede sommessamente perché il mainstream resista, e prova a rispondere: non è necessaria una grande congiura dei media per impedire che si pubblichi questo tipo di storie, soprattutto per i grandi eventi.

Ogni redattore, secondo Janich, ha il timore di incappare nella vergogna di ripetere l’infortunio dei falsi diari di Hitler, che nel 1983 danneggiò enormemente il settimanale «Stern». Janich descrive questa riluttanza dei colleghi, dovuta proprio alla grandezza dell’evento, finché, guardando ai fatti, i colleghi ammettono che è sbagliato non porsi dubbi. E così nasce anche l’articolo sull’11/9.

La prima pagina dell’articolo mostra le foto di personalità scettiche sull’«11/9 “ufficiale”», tra cui Charlie Sheen, Sharon Stone, Rosie O’Donnell, William Rodriguez (accanto a George W. Bush), l’ex governatore Jesse Ventura, Richard Gage, il giudice federale tedesco Dieter Deiseroth e molti altri.

Il resto dell’articolo è denso di accenni a molte informazioni. La prova di una demolizione controllata degli edifici, la critica della teoria dell’incendio, le domande sugli intercettori, sull’Edificio 7 del WTC e sul Pentagono. Si parla delle “manovre di volo impossibili,” delle dimissioni del senatore Max Cleland, che viene citato nel dire «È una truffa, uno scandalo nazionale», sdegnato dalla marea di menzogne alla Commissione, che hanno ostacolato le indagini. Si fa anche cenno alla misteriosa morte di Barry Jennings, un alto funzionario del Dipartimento dei Servizi di emergenza della città di New York.

Era un testimone chiave dei fatti accaduti all’Edificio 7. Ancora ricoperto di polvere, Jennings aveva rilasciato un’intervista in diretta alla ABC e poi più avanti nel tempo per il documentario “Loose Change Final Cut” diretto da Dylan Avery.
Appena pochi mesi fa, ai primi di settembre, c’era stato già un articolo corretto e bilanciato sull’11/9 in un settimanale TV tedesco.

Pino Cabras - 11 Gennaio 2010 -
www.megachip.info

martedì 19 gennaio 2010

qualcosa si muove!

Milano, 19 gennaio 2010
CONSULENZA SU PROGNOSI - Il procuratore aggiunto di Milano, Armando Spataro, ha disposto una consulenza medico-legale per accertare la prognosi di Silvio Berlusconi dopo l'aggressione da parte di Massimo Tartaglia, l'uomo che ha ferito il premier al volto colpendolo con un souvenir lo scorso 13 dicembre in piazza Duomo dopo un comizio. La consulenza dovrà chiarire la durata della malattia e i tempi di guarigione del presidente del Consiglio oltre alla sussistenza di eventuali postumi permanenti per le ferite riportate al viso. Spataro, come ha pubblicato oggi «Il Fatto Quotidiano», ha incaricato due esperti medico-legali che dovranno visitare Berlusconi.

dal sito del Corriere della Sera

lunedì 18 gennaio 2010

Caracas!

Alessanra Vassallo è in viaggio in Venezuela e ci ha inviato il suo primo reportage. Un diario di viaggio che seguiremo con passione

15 gennaio 2010
Partenza da Palermo, stamattina alle 6,45.Un amico mi ha fatto andare nella saletta VIP.Nuova esperienza, invece di famiglie piene di borse di plastica, zainetti e cassate, c’erano solamente anonimi signori con giacca blù ed impermeabile rigorosamente beige, che sorseggiavano il caffè e mangiavano deliziosi croissant piccoli, o graziosi muffins. (leggi tutto)

sabato 16 gennaio 2010

A Bolsena il sacro e il profano


la foto ritrae una bacheca posta all'interno della chiesa madre di Bolsena (Vt). Un calendario di un negozio di intimo accanto agli annunci sacri.

La Chiesa fa passi avanti e nessuno ci aveva avvisati!

impennata del debito pubblico

Il debito pubblico italiano cresciuto più dell'economia, dell'inflazione, degli stipendi. Ha superato i 1.800 miliardi di euro a ottobre, poi, a novembre, ha preso un po' di respiro e si attestato a 1.783 miliardi prima delle feste natalizie. Nel 2010 è pronto a ripartire e a stupire tutti. Nessuno sa dove potrà arrivare. Chi si è azzardato a fare delle stime è sempre stato sorpassato dalla realtà.

mercoledì 13 gennaio 2010

Voltaire a Rosarno


Ancora una volta gli avvenimenti di questi giorni – mi riferisco ai disordini di Rosarno – oltre a suscitarmi sgomento e indignazione, mi disorientano. Mi accorgo infatti di galleggiare in questa melassa informativa che non lascia spazio al ragionamento e al dubbio. (leggi tutto)

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Adolfo Conte

sabato 9 gennaio 2010

Mal di Namibia

Siamo tornati da tre mesi, ma la Namibia rimane nei nostri cuori, nei nostri occhi e nei nostri pensieri. Vogliamo quindi riproporre tutto il materiale pubblicato in modo che possiate (ri)godervelo tutto d'un fiato

1° reportage: in Namibia 1 (clicca qui)
2° reportage: in Namibia 2 (clicca qui)
3° reportage: in Namibia 3 (clicca qui)
4° reportage: in Namibia 4 (clicca qui)
5° reportage: in Namibia 5 (clicca qui)
6° reportage: in Namibia 6 (clicca qui)

1° fotoreportage (clicca qui)
2° fotoreportage (clicca qui)
3° fotoreportage (clicca qui)

martedì 5 gennaio 2010

popolo di sinistra e leadership


pubblichiamo una lettera inviata al giornalista Giulietto Chiesa e la sua gentile risposta

Carissimo Giulietto,

ho letto con interesse lo scambio di opinioni tra te ed il sig- Alberghi e credo che tu abbia (purtroppo) pienamente ragione soprattutto sulla questione delle guerre e del pacifismo della sinistra. Però devo farti un piccolo appunto. Quando dici che la sinistra è morta e sepolta in quanto morti e sepolti sono i vari Bertinotti, Veltroni, D'Alema e compagnia bella, secondo me fai un torto ai numerosi militanti di sinistra che , per l' appunto, non si sono riconosciuti in questi personaggi che tu giustamente critichi. Voglio dire che il popolo di sinistra, come tu e come molti lo intendono, esiste ancora, ma lo stesso popolo non riesce ( e questo è il problema) a produrre un leader che li rappresenti. Pertanto, secondo me, si dovrebbe puntare l'indice non sulla morte della sinistra ma sulla incapacità di crearsi una classe dirigente che li (e ci) rappresenti e che possa raccogliere un bacino di voti stimati ben oltre il 6%.

Pippo Vinci - Palermo


Caro Vinci,

io non intendo fare torto a nessuno. I militanti di sinistra sono stati turlupinati da questa sinistra. Un modo per aiutarli a capire è dire loro la verità.
Ma io non punto il dito contro nessuno.
Il problema è che questa sinistra, in tutte le sue varianti, è rimasta fuori dalla storia. Bisogna capire il perchè. Io ne dò un'interpretazione che mi pare corrisponda perfettamente a ciò che vediamo. Loro hanno continuato a fingere di combattere su un campo. mentre l'avversario combatteva e vinceva su un altro campo. E' comico ma è stato così.
Non hanno capito perchè non hanno studiato. Non avendo studiato (perchè si sono arresi e, quindi si sono limitati ad accettare le idee dell'avversario) non hanno capito che il loro vecchio insediamento sociale si era trasferito armi e bagagli dalla parte avversa. Pensavano, forse, che la classe operaia fosse immutabile, proprio mentre la classe operaia perdeva i suoi connotati di classe e veniva trasformata in merce consumistica. Ovvio che avrebbe poi votato Lega e Berlusconi.

Non hanno capito (vedi Bertinotti che andava a fare l'attorucolo nel programma dell'Insetto) che il sistema della comunicazione era diventato un'altra cosa, capace perfino di trasformare un operaio in un imbecille e un borghese in un bellicoso rivoluzionario.
Infine, ripetendo le giaculatorie sulla lotta di classe (che, appunto, continuava altrove, dove loro non c'erano) non si sono accorti che l'ipotesi di una crescita indefinita del sistema diventava impraticabile. E non hanno neppure intravisto che una nuova contraddizione, tra Uomo e Natura, si affacciava all'orizzonte.
E quando è arrivata la crisi non sapevano che dire e a chi dirlo. Che spiega il silenzio assoluto che mantengono, l'assenza totale di proposte, l'accettazione di fatto delle scelte del nuovo capitale finanziario. E l'accettazione della guerra. Non ti sei mai chiesto perchè tutta la sinistra mondiale ha taciuto sull'11 settembre?
Per viltà, da un lato, ma soprattutto per una completa mancanza di comprensione della globalità della crisi, della sua incontrollabilità da parte del Potere. Così hanno rispettato il tabù imposto dall'avversario. Spia della loro definitiva subalternità.

In queste condizioni da quella parte non può più venire alcuna idea di alternativa. Per la banale ragione che da quella parte non vengono più idee. E non ne verranno più. Nella migliore delle ipotesi si annaspa cercando di restare a galla.
Del resto una intera generazione di giovani non sa nemmeno cosa voglia dire sinistra, perchè non l'ha mai incontrata nella sua vita. E quando l'ha incontrata se ne è rittratta con sdegno.
Giustamente. Il precariato è roba loro. La privatizzazione definitiva delle banche è roba loro, la privatizzazione dell'acqua è roba loro. La guerra è roba loro. Come sia possibile dirsi di sinistra in queste condizioni trovo ormai molto difficile capirlo. Capisco che coloro che sono stati di sinistra provino dolore e smarrimento. Ma non capisco la testardaggine di voler imporre a milioni di potenziali combattenti per un'alternativa di sistema di sfilare dietro bandiere che non conoscono o non riconoscono più.

Uno schieramento vincente sotto quelle bandiere non è più ricostruibile. Questo è il punto. Organizzare una riforma intellettuale e morale del paese è certo possibile, ma non a partire da questo gigantesco fallimento. Ovvio che io non lo vedo "contro" ciò che resta della sinistra. Là ci sono ancora milioni di persone oneste, semplicemente, oggi, prive di una guida qualunque.
Ma sarebbe suicida limitarsi a quegli zoccoli, più o meno duri, che restano. Bisogna allargare il campo. Una trasformazione democratica dell'Italia si farà, se si farà, con uno schieramento del tutto diverso da quello di sinistra. Cioè molto più ampio. E questa sinistra non sarà in grado di guidarlo. Al massimo ne sarà parte, trascinata e non guida.


Cordiali saluti.
Giulietto Chiesa

mercoledì 30 dicembre 2009

discorsi dell'aldilà e giustizia terra terra


L’umanità si divide in due categorie. Quelli che credono in Dio e quelli che non credono in Dio.
Quelli che credono in Dio, generalmente, credono e sperano (?) che ogni ingiustizia umana verrà punita nell’altro mondo confidando in un Dio Giudice Unico, Giusto e Inappellabile.

In tal modo chi queste ingiustizie le ha subite, avrà una Ricompensa che, variando da credenza a credenza, soddisferà pienamente chi in Lei confida.
Come bisogna quindi vivere la fede in Dio? Ecco 2 opzioni:

1) subendo ogni ingiustizia e pazientando nell’attesa del Giudizio Divino
2) lottando al fine di contrastare e limitare gli effetti dell’ingiustizia

Nel primo caso, spesso, il subire con pazienza e rassegnazione si trasforma, poco a poco, con il lento trascorrere dei mesi e degli anni, in un forte sentimento di rancore o di odio verso il presunto ingiusto. Un rancore che spesso può vanificare l’attesa della Ricompensa Eterna.
Questa, infatti, non spetta a chi nutre tale malvagio sentimento. E la situazione peggiora se, oltre a sperare nella Ricompensa Eterna, il presunto giusto spera in una eterna e giusta Condanna per l’uomo ingiusto

Nel secondo caso, la lotta.
Ma una lotta efficace e vincente prevede anche la sopraffazione dell’uomo ritenuto ingiusto e tale sopraffazione può spesso indurre l’ingiusto sopraffatto a ribaltare il giudizio.
L’ingiusto sconfitto si crederà giusto, attribuendo la qualifica di ingiusto all’antico giusto.

A questo punto sarà il Dio Unico, Giusto e Inappellabile a derimere la faccenda ed a decidere se e chi dei due avrà la Ricompensa Eterna . E a chi ingiungere la Eterna Condanna.
Tale timore spingerà il credente ad una lotta prudente. Una lotta prudente che spesso è anche sinonimo di lotta inefficace.
Non importa.
Infatti chi combatte in nome Dio sa che quella che si svolge sulla Terra è solo una battaglia interlocutoria e futile.
La battaglia vera, la guerra, è quella che si vincerà dopo la morte, al cospetto di Dio.
In definitiva, a ben guardare, nessuno dei due comportamenti potrà garantire la Ricompensa Eterna. E nessuno dei due atteggiamenti, inoltre, potrà portare con certezza la Giustizia Umana a trionfare in questo mondo. Due sole eccezioni, fino ad ora, nella storia: Mahatma Ghandi e Nelson Mandela. Ma sono le'eccezioni che confermano la regola.

Vediamo il caso della categoria dei non credenti.
In questo caso i possibili comportamenti saranno 2:

1) vivere cercando di godere personalmente dei piaceri della vita
2) vivere lottando per far godere dei piaceri della vita il maggior numero di persone

In nessuno dei due casi egli si preoccuperà di una sentenza divina. In nessuno dei due casi egli si preoccuperà di interpretare la parte del giusto o dell’ingiusto, secondo i crismi e le regole dei credenti.

L’agire del non credente non verrà in alcun modo condizionato da questo Timore Supremo, potendo così utilizzare, nella lotta, anche espedienti estremi che urterebbero la coscienza di chi lotta da credente.

Ed allora si che il mondo potrà sperare di vedere la Giustizia Umana trionfare.
Che sarà piccola cosa rispetto alla supposta e probabile Giustizia Divina; ma sarà quantomeno certa e tangibile.
Una giustizia terra terra che ci farà vivere, anche se per soli 100 anni, in un mondo migliore.

(pippo vinci)

domenica 27 dicembre 2009

sette anni dopo il matrimonio


Lei: Ciao Luigi!
Lui: Finalmente, era tanto che aspettavo!
Lei: Vuoi che me ne vada?
Lui: NO! Come ti salta in mente? Il sol pensiero mi spaventa!
Lei: Mi ami?
Lui: Ma certo! Ogni momento del giorno e della notte..
Lei: Mi hai mai tradita?
Lui: NO! Mai!
Lei: Hai voglia di baciarmi?
Lui: Si, sempre.. Lo farei in qualunque momento mi sia possibile!
Lei: Mi picchieresti mai?
Lui: Ma sei matta? Dovresti conoscermi oramai..
Lei: Posso avere completa fiducia in te?
Lui: Si..
Lei: Amore mio...

.... Sette anni dopo il matrimonio; leggi il testo al contrario dall'ultima alla prima frase..

venerdì 18 dicembre 2009

rispettate i musicanti


La notizia (scusate il ritardo) è di qualche tempo fa. Alla Scala di Milano il sovrintendente ripristina la regola per gli spettatori di vestire secondo le regole – ritenute ormai desuete – del bon ton.

Come per tutte le decisioni assunte in qualunque settore della vita pubblica è subito scoppiata la polemica fra i favorevoli ed i contrari con raffronti tra teatri italiani e quelli stranieri, dove -per inciso- non ci sono comunque regole sull’abbigliamento ma c’è una consolidata e tradizionale frequentazione da parte di un pubblico, spesso molto eterogeneo per età e per classe sociale, ma appassionato di musica e spettacolo.

C’è da dire che tra le forme di spettacolo e cultura, le esibizioni di orchestre sinfoniche sono contraddistinte da una specie di ritualità, con precise regole di comportamento e rispetto dei ruoli. Il primo violino dà il la, gli orchestrali si alzano all’entrata in scena del direttore d’orchestra che, dopo l’inchino al pubblico comincia l’esecuzione. Direttore e orchestrali sono sempre in abito scuro o nero, gli uomini con cravatte uguali e monocromatiche, le donne senza accessori vistosi.

E d’altronde pochi anni fa l’Orchestra Sinfonica di Palermo mise in atto una singolare protesta esibendosi senza l’abito di “ordinanza”: protesta silenziosa, rispettosa del pubblico perché lo spettacolo fu comunque tenuto e tuttavia significativa. Gli spettatori da parte loro dovrebbero rispettare poche regole di comportamento improntate, oltre che alla buona educazione, al rispetto nei confronti di chi sul palcoscenico ci lavora: non chiacchierare, spegnere i telefonini, non sbattere le porte dei palchi dove accade anche che qualcuno, in favore di luci di scena, sfoglia e legge il quotidiano ! (Giuro che a Palermo accade abbastanza spesso sempre con lo stesso spettatore).

Ma non basta. E’ormai usuale, soprattutto negli spettacoli in abbonamento, vedere - durante l’esecuzione- spettatori che ad un certo punto sbirciano l’orologio, si alzano, magari salutano il vicino e vanno via. Supponiamo che la lunghezza del pezzo eseguito li annoi oppure che abbiano appuntamenti o altri impegni : basterebbe andare via durante l’intervallo.

O ancora, appena finito il concerto, la fuga verso l’uscita mentre direttore e orchestrali, ancora sul palcoscenico, dovrebbero raccogliere l’applauso. Intendiamoci, si può anche non applaudire se l’esibizione non è piaciuta, ma mai mancare di rispetto ed ignorare del tutto dei professionisti della musica, alzandosi, andandosene, chiacchierando, salutando a destra e a manca come se ci si trovasse in un cinema.

A questo punto la questione dell’abito adatto da indossare è certamente secondaria, ma , chissà, forse scoraggerebbe quelli che (sospettiamo fortemente essere non paganti! ) frequentano i concerti per tanti motivi tranne che per essere amanti della musica

(Maria Grazia Nicoletti)

lunedì 14 dicembre 2009

le caldarroste bianche di Palermo



Il videoclip è stato girato da Pippo Vinci a Piazza Massimo a Palermo.
Il colore bianco è provocato dall'intenso fumo bianco che sale dalla "caldaia", Un fumo denso e bianco dovuto al fatto che il castagnaro, di tanto in tanto, butta dei mucchi si sale da cucina sulla brace. Nel finale del video si vede anche la mano del castagnaro che riempie un "coppo" di castagne. Potete contarle. Sono 10 e il prezzo (questo ve lo dico io che c'ero) è di 3 euro.

sabato 12 dicembre 2009

...e le scorie ai posteri


leggi questo post sull'energia nucleare, oggi più che mai di grande attualità visto che il Governo italiano sta tornando su questa deleteria idea. (clicca qui)

di amedeo contino

(4) Il commissario Cardascio e lo spillone insanguinato

CAPITOLO IV

Sempre in Piazza Vittoria

Domenico Cardascio, detto Mimì

A lui, Cardascio, la posta arriva, come a tutti in Questura, dall’archivio generale. Tranne quando si tratta di cose delicate, camurrie cioè, perché allora viene Ruvolo. E chi è Ruvolo? Ruvolo è il commesso del Questore. (leggi tutto)

(accì)

vai alla puntata precedente

le puntate del giallo ogni Mercoledì ed ogni Sabato su questo blog

mercoledì 9 dicembre 2009

il commissario Cardascio e lo spillone insanguinato (3)



CAPITOLO III

Piazza Vittoria


Il titolo del capitolo non deve trarvi in inganno. Lo so, finora non abbiamo fatto altro che parlare di piazze. Non vorrei per questo che i non palermitani si facessero un’idea sbagliata della città.(leggi tutto)

vai alla puntata precedente

le puntate del giallo ogni Mercoledì ed ogni Sabato su questo blog

lunedì 7 dicembre 2009

Auguri, se non ci vediamo


Auguri, Se non ci vediamo, ”questa è la frase che segna l’avvicinarsi di una delle seguenti 3 ricorrenze: Il Natale, il Capodanno, la Pasqua.

1° problema: da quanti giorni prima si può cominciare ad usare questa frase? E fino a quanti giorni prima si può continuare a dirla? Se è detta troppo presto può esser interpretata come un atto liberatorio che autorizza chi la dice a non vedere più chi la riceve. Almeno per il periodo che separa entrambi dall’augurato giorno

Se è detta troppo tardi lascia trapelare un eccessivo attaccamento alla persona destinataria la quale potrebbe non gradire il rivedere così spesso il suo affezionato interlocutore.
La logica vuole che, caso per caso, uno dovrebbe capire quando ed a chi rivolgere questo tipo di augurio, ma noi vogliamo lo stesso tentare di regolamentare il fenomeno assegnando delle date limite per ognuna delle tre occasioni.
Date da—a quando è sensato pronunciarla
Natale :dall’8 al 19 dicembre
Capodanno: dal 26 al 28 dicembre
Pasqua: dal martedì al giovedì santo.

Amedeo Contino

sabato 5 dicembre 2009

Il Commissario Cardascio e lo spillone insanguinato (2)



Capitolo II

Palermo? Può essere.
Questi due non li conosco. E’ vero, mi hanno detto di farvi da guida e io ho accettato. Ma se non sai le cose che cavolo ti metti a fare la guida? Direte voi. Per certi versi, avete perfettamente ragione.
le puntate del giallo ogni Mercoledì ed ogni Sabato su questo blog

venerdì 4 dicembre 2009

i miracoli di un Dio ingiusto


Ci sono molte persone che credono ai miracoli ed alle grazie divine ottenuti grazie ad atti di devozione, preghiere o voti. Chi guarisce da tumori, chi dalla cecità, chi da una paralisi , chi da semplici mal di schiena o da dolorose artriti (miracoli) ; c’è poi chi ottiene un posto di lavoro per il figlio, chi ritrova un fratello dopo decenni di litigi, chi supera un esame, chi vince una lotteria, chi ottiene il giusto matrimonio sempre per un figlio o una figlia (grazie divine).
Domanda: grazie e miracoli sono davvero doni del Signore (o dei Santi) che ripagano così il sacrificio, la preghiera, il pellegrinaggio di colui che ne beneficia?
Perché il Signore dovrebbe concedere a queste persone, spesso agiate, questo ulteriore dono? Anche se sono persone pie e devote?
Sapete che nel mondo ci sono bambini che muoiono di fame, bambini che vivono in condizioni igienico sanitarie ed economiche al limite della decenza e altri che, mentre giocano in un cortile pieno di immondizia, di macerie e di liquami , saltano in aria perché hanno scovato una bambola carica di tritolo? E perdono una gamba, una mano, un occhio o la vita. Dio gli avrebbe tolto le uniche cose che avevano? Mentre ad altri (che hanno tutto) fa pure passare il mal di schiena?
Ecco, se il Signore può intervenire per farci superare un esame all’università, credete che non lo faccia per salvare questi innocenti?
il mio regno non è di questo mondo” è una frase che i Vangeli hanno attribuito a Gesù. Cosa pensate che significhi?
I Primi cristiani (e non solo i primi) sono morti uccisi dopo dolorosissime torture. Cosa pensate che significhi?
Il premio per una vita pia , saggia e cristiana, non è la lotteria e non è neppure la guarigione da un tumore. No: è la vita eterna. Non vi basta? Volete anche una vita senza dolori? Allora non siete credenti. Se credi in Dio non devi chiedere ricompense su questa terra. Devi vivere correttamente per ottenere la vita eterna!
Ebbene io credo in Dio, ma non a quello dei miracoli. Quello dei miracoli è un Dio ingiusto e razzista. Quindi non il Dio di noi cristiani, non è il Dio di noi uomini.
E infine, relativamente alle “guarigioni”, tutto è spiegabile scientificamente. E se non lo è oggi lo sarà domani o dopodomani.

Bill Mac Stanton – Sidney / Australia
(faticosa traduzione di pippo vinci)
questo articolo è già stato pubblicato sulla trazzera nel mese di maggio 2008

mercoledì 2 dicembre 2009

Il commissario Cardascio e lo spillone insanguinato (1)


CAPITOLO I

Via Bontà
Omicidio alla Vucciria
Un pensionato sessantenne trovato morto ieri in Via Chiavettieri.
La Questura non esclude nessuna pista.
I particolari in cronaca


Se arrivate a Palermo, arrivate alla Stazione Centrale. Non importa che mezzo usiate per viaggiare. La stazione sta in Piazza Giulio Cesare, anche se nessun palermitano lo ammetterebbe mai. Per lui quella piazza non esiste, non l’ha mai sentita nominare. Eppure c’è. Si allarga davanti all’architettura provincialumbertina della stazione e si chiude con la pomposa cortina marmorea, costruita nel ventennio, a far da ingresso monumentale alla via Roma.... (leggi tutto)

(accì)

le puntate del giallo ogni Mercoledì ed ogni Sabato su questo blog

sabato 28 novembre 2009

Arriva il commissario Cardascio


IL COMMISSARIO CARDASCIO E LO SPILLONE INSANGUINATO

Un evanescente commissario conduce le indagini su un misterioso delitto in una città, Palermo, ostile e puzzolente. Il commissario Cardascio è un cinquantenne sfiduciato e deluso. Il suo non volersi piegare all’imperante arrivismo predatorio lo ha relegato ai margini, in un ufficietto ammucciato dove passa le sue giornate occupandosi di lettere anonime.

Di norma queste ultime sono destinate all’archivio, ma non sempre avviene così. Per esempio nel caso dell’omicidio di un anziano pensionato della Regione, trovato morto in un vicolo della Vucciria, uno degli antichi mercati della città.

La lettera anonima è un capolavoro di ambiguità; suggerisce due strade , apparentemente, scollegate fra loro. Cardascio segue imperterrito la pista che più solletica il suo istinto di fustigatore del malaffare. Gli altri, invece, a cominciare dal questore, lo spronano a cercare nel torbido delle cattive inclinazioni del pensionato. Chiaro che non posso svelarvi come va a finire.

Se volete fatevi portare in giro da una voce narrante suscettibile, che rimpiange il buon tempo andato, in cui i libri si facevano solo in un certo modo, con un inizio, uno svolgimento ed una fine. Se potete divertitevi, se non vi piace quello che leggete lasciate perdere che tanto non mi offendo.

Se siete arrivati alla fine di queste 14 righe, grazie, comunque.

(accì)

Mercoledì 2 Dicembre su questo Blog la 1^ puntata del giallo . Non mancate!

va alla 1^ puntata

giovedì 26 novembre 2009

la mafia passa all'incasso


Chiuse le quattro sezioni di Alta Sicurezza, che ospitano i detenuti mafiosi a Palermo (carcere Ucciardone), Termini Imerese, Enna e Ragusa. Il provvedimento, su ordine del ministero della Giustizia, è stato notificato ai direttori delle carceri interessate qualche giorno fa, con effetto immediato.

La disposizione ha riguardato circa 250 detenuti che sono stati trasferiti nelle altre carceri siciliane, una decina, che ospitano le sezioni di Alta Sicurezza. "Si tratta di un piano nazionale - dice Orazio Faramo, provveditore del Dap, Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria della Sicilia - Il numero dei detenuti di alta sicurezza è diminuito nel corso degli anni anche a causa della declassificazioni di alcuni reati mentre è aumentato il numero dei detenuti di media sicurezza. Tenere aperte tante sezioni era dispendioso e antieconomico".

(dal sito www.siciliainformazioni.com)

mercoledì 25 novembre 2009

appello di Don Ciotti


Cari amici,

Vi chiediamo un minuto del vostro tempo.
Avrete sentito che un emendamento introdotto in Senato alla recente finanziaria prevede la messa in vendita di quei beni confiscati alle mafie che non si riescono a destinare entro 3 o 6 mesi.

Un tale sciagurato emendamento rischia di compromettere seriamente quella che in Italia è uno degli strumenti più efficaci per il contrasto (sociale e non) alla criminalità organizzata: la Legge 109/96.

Vi chiediamo dunque di firmare l'appello lanciato da "Libera", per far sentire ancora una volta la voce di quella società civile che crede nell'antimafia e che ancora (nonostante tutto) crede nei valori dello Stato.
http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1780
Per favore, fate circolare questo appello quanto più possibile tra la vostra rete di amici, parenti e colleghi.
Buona giornata!

il codice Brunetta

Art. 589 CODICE PENALE
Omicidio colposo

Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni di reclusione.


Decreto BRUNETTA -rt. 55 quinquies
False attestazioni o certificazioni

1. Fermo quanto previsto dal codice penale, il lavoratore dipendente di una pubblica amministrazione che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l’alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, ovvero giustifica l’assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia è punito con la reclusione da uno a 5 anni e con la multa da euro 400 ad euro 1.600.

La medesima pena si applica al medico e a chiunque altro concorre nella commissione del delitto.

sabato 21 novembre 2009

In namibia (9) : le foto di Roberto

Ed ecco, infine , le ultime foto del viaggio in Namibia. Sono quelle di Roberto, l'eroe del volo SA 264 da Joannesburg a Monaco (leggi qui).
Per coloro che si fossero perduti le immagini già pubblicate, vi offriamo la possibilità di collegarvi ai due post precedenti che riportavano le foto di Cinzia, Pippo, Marcello e Valeria

foto di Cinzia (clicca qui)
foto di Pippo, Valeria e Marcello (clicca qui)



per le altre foto clicca qui

domenica 15 novembre 2009

buon compleanno

La Trazzera compie oggi 2 anni.
Siete quindi invitati a pranzo con le ricette di Antonella. Scegliete quella che più vi piace, cliccate sulla foto, leggete la ricetta, divertitevi e andate in cucina a prepararla. Quindi gustatevi la pietanza con tanti auguri al nostro e dal nostro blog!




per il menu completo clicca qui
grazie antonella
scrivete a latrazzera@libero.it

giovedì 12 novembre 2009

i rischi del pedone

Quella che vedete in questo videoclip è una scena normale a Palermo. Siamo ad un incrocio in una zona centrale della città. Il semaforo segna rosso per le macchine. Ed in effetti le macchine si fermano. Ma dopo le strisce pedonali. Ed i pedoni devono stare molto attenti ad attraversare la strada sulle strisce e con il segnale verde a favore! (osservate il segnale verde del semaforo, sul lato sinistro del video)


(pippo vinci)

lunedì 9 novembre 2009

gli affari sporchi dell'influenza

scorri la presentazione cliccando sulla freccia a destra sotto la diapositiva
Laffare Dellinfluenza A
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lunedì 2 novembre 2009

a misura di uomo e di donna



Viaggiando in auto per le strade della nostra Italia mi sono accorta di quanto sono brutte tutte le periferie dei nostri centri abitati.

E non mi riferisco solo a quei centri abitati “scogniti” di cui nessuno sente parlare, no, parlo anche di bellissime città d’arte o di antichi paesotti magari di antiche e nobili origini medievali.
Anche lì le periferie sono orribili. E, per essere precisa, non mi riferisco ai soli abusi edilizi, no, ma a regolari zone di espansione con tanto di piano regolatore disinteressatamente approvato .

E allora diciamolo con tutta sincerità: l’umanità ha fatto passi in avanti in tutti i settori controllabili dalla sua intelligenza e dalle sue immense potenzialità. Ma un passo indietro lo ha fatto. E lo ha fatto nel settore della architettura abitativa. Almeno in Italia. E mi riferisco ovviamente e principalmente al lato estetico e non certo a quello strutturale e logistico. Anche se pure lì….….

Andate un po’ in giro in periferia ed osservate bene i nuovi edifici che vi circondano. Come vi sentite?

Poi fate una passeggiata in un qualunque centro “storico” e cercate di “percepire” anche lì il vostro stato d’animo. Dove vi siete sentiti più a vostro agio? Penso che la maggioranza di voi (non dico tutti) opteranno per il centro storico. E lo definiranno più a “misura d’uomo”.

E allora mi chiedo e vi chiedo: perché si è abbandonata la strada della architettura a misura d’uomo (e di donna) per percorrere quella senz’anima?
Beh è anche vero che oggi non si può più parlare di “misura d’uomo” senza aggiungere una appendice quasi inseparabile: l’automobile. E allora mi verrebbe da coniare l'espressione "a misura di autista"
Le periferie, infatti, sono state costruite pensando anche a lei (ossia all’automobile); lei che nel medioevo non c’era ancora.

Ma, dico io, la nostra cara appendice ha semplicemente bisogno di strade un po’ più larghe . Cosa c’entra l’estetica di un palazzo?
Comunque io mi chiedo e vi chiedo il perché di questo degrado estetico delle periferie italiane e della architettura abitativa ovunque.

Già mi sembra di sentire alcune risposte
1) Questione di economicità
2) Questione di spazi
3) Questione di materiali
4) Questione di praticità

Ma sono solo scuse che non mi convincono tanto, basta guardare cosa sono capaci di fare in terra britannica o scandinava.
Lì , pur non ripetendo le magnifiche linee dei palazzi antichi presenti anche nei loro centri storici, sono riusciti a trovare un valido compromesso e hanno costruito in modo più caldo e vicino alla sensibilità umana. Per non parlare degli spazi verdi. Ma quello è un altro discorso.

Patrizia Morello - Noto

domenica 1 novembre 2009

Via Bara all'Olivella


La notte tra l'uno ed il due novembre di ogni anno noi bambini dormivamo eccitati. Nell'aria si sentiva un odore di magico, di festoso , di austero, di misterioso.
Non si sa come e non si sa dove, quella notte sarebbero arrivati i nonni (morti) ed avrebbero lasciato, nascosti casa casa, i loro (e poi nostri) regali.

La mattina dopo ci si alzava bellopresto e si frugava negli angoli più nascosti della casa per scovare il giocattolo tanto desiderato. Il giocattolo che comunque era stato "commissionato" al nonno, morto tanti anni prima.
Ed era proprio quello visto da Studer, da Russo o sulle bancarelle della fiera dei morti di via Bara all'Olivella.
Insomma, per noi, i cari estinti andavano da Studer e compravano (?) i doni. E non c'era il minimo dubbio che fosse così!

Che emozione, che magia, che festa per noi piccoli . E che gioia anche per mamma e papà. Che anche per quell'anno erano riusciuti a creare l'atmosfera fiabesca della notte dei morti. Erano riusciti a ricreare la magia.

Pur sapendo che ogni anno che passava rendeva sempre più prossimo il momento della verità. Il momento di confessare, mestamente, che non sono i nonni morti a compiere il miracolo.
I morti non tornano "..lasciamoli in pace lì dove sono". Ma sono i soldi di mamma e papà che fanno il miracolo. Che vanno da Studer e comprano (loro si) quello che tu hai chiesto ai nonni con una tenera, innocente e sgrammaticata letterina.

...E i pupi di zucchero ....e i frutti di martorana. E l'odore della polvere da sparo di tante pistolette che scoppiettavano per le vie ed i vicoli di Palermo che brulicano di bambni festosi in piagiama. Non ci si lava e non ci si veste se prima non si sono collaudati i doni dei morti.

Ora no. Ora tutta questa magia e tutta questa gioia sono finite per i bimbi di Palermo. Ora è arrivata la notte di Halloween. Con le sue zucche bucate, i suoi pupazzi scheletrici, i suoi dolcetti o i suoi scherzetti.
Di cui nessuno conosce il significato, di cui nessun adulto ha un ricordo, un racconto, un'immagine
E' l'America bello!. L'America che allarga il suo impero, con o senza armi!

(pippo vinci)