lunedì 30 aprile 2012

i fotopost della trazzera (2): italians


1. Biagi

















2. Morbidelli
















3. Rossi


















4. Schettino

domenica 22 aprile 2012

Palermo , dove permangiare si paga poco (6)

6.Osteria Trimulina - via Trappetaro 4 (al Capo)

Imboccate la via Papireto andando verso il Tribunale, passate davanti l'Accademia Belle Arti (alla vs sinistra). Dopo circa 100 metrii, sulla destra, si accede alla "via della Speranza" , dove si trova il cartello giallo con l'indicazione della Osteria ; seguite l'indicazione e vi troverete al n 4 della via Trappetaro, poco prima della chiesa di S Rosalia alla Capo e vicino alle Quattro incoronate.
Ora siete davanti ad un ingresso poco invitante, ma oltrepassate con fiducia  la soglia et voilà  l'ampio, mulitcolorato e multifunzionale salone della Osteria Trimulina.leggi tutto

venerdì 20 aprile 2012

L'orrendo personaggio di un Paese ridicolo

L'orrendo personaggio Lavitola, latitante di lusso, fatti i suoi conti, decide di tornare in Italia e farsi arrestare, comunicando giorno e ora di arrivo del suo volo, provenienza Buenos Aires.

Un comune cittadino europeo si immagina che un cellulare ( nel senso di furgone per trasporto detenuti), o magari un’ ottima Fiat Tipo grigia d’ ordinanza, sia ad attendere il lestofante ai piedi dell’ aereo: notificatogli quanto dovuto, il commissario e i 2 agenti lo portano al carcere assegnato, mettendolo a disposizione della giustizia. Fine.

Qui no. Date un’ occhiata ai filmati qui sotto (ma ce ne sono molti di piu’ in giro), e ditemi se non siamo un Paese da operetta: ci sono decine fra agenti, sottufficiali, ufficiali di Guardia di Finanza, Polizia, Carabinieri: i cronisti dicono che c’era anche la Digos e un alto papavero delle Finanze. Tutti ad attendere per ore in aeroporto, ed infine a sfilare, ben in favore di telecamere, con la giusta espressione, in un ridicolo “red carpet” con al centro la star Lavitola, placido smanettato e beffardo.

Uniformi di tutti i tipi e stellette luccicanti davano piu’ l’ idea del codazzo di rappresentanza dovuto a una visita di Stato. Ma di certo invece ciascuno di loro stava portando a termine una importantissima missione con spirito di sacrificio, non possiamo dubitarne.

Cosi’ come non possiamo dubitare che fosse indispensabile fare un lunghissimo corteo di macchine, la maggior parte civetta, da Roma- Fiumicino a Napoli- Poggioreale, arrivando come delle furie a sirene spiegate davanti la porta del carcere ( che trovano chiusa: gli tocca suonare, una figura di merda!) .

Del tutto normale e corretto, poi, che il Lavitola sia trasportato su una fiammante Audi Q8 (blindata?): una bella sorpresa sapere che il bistrattato parco automezzi pubblico dispone di tali macchine di lusso, e che qualcuno le tiri fuori nelle occasioni che ritiene importanti.

Chissa’ se nel tragitto lo hanno imbavagliato col nastro adesivo come fanno coi tunisini rimpatriati, ma non credo: mica lui ha compiuto reati efferati come l’ immigrazione clandestina!

Se potessi, farei un’ interrogazione al governo per sapere quanto e’ costato arrestare uno che si e’ costituito. Quante persone sono state coinvolte nell’ operazione e perche’, quante macchine sono state usate e quanta benzina si e’ consumata.

Vorrei anche sapere, dai molti ministri interessati,(finanze, interni, difesa, esteri) se non ritengono vergognoso che mentre le forze dell’ ordine sono a secco di uomini, di mezzi e di benzina, le stesse sprechino delle enormi risorse solo perche’ il costituirsi del Lavitola e’ un fatto che ha una forte risonanza mediatica, e molti reporter e telecamere sono in allerta.

Solo per questo? O forse tutta la manfrina e’ servita a qualcuno dei presenti per parlare riservatamente con Lavitola, personaggio pericoloso per molti e per B. in particolare?

Non so cosa e’ peggio. In entrambi i casi, comunque, siamo un Paese ridicolo.

Il Pigafetta

http://www.youtube.com/watch?v=NS9RQfjeWhk

http://www.youtube.com/watch?v=RpgNr5Vj51k

http://www.corriere.it/gallery/cronache/04-2012/lavitola/1/arresto-lavitola-_f78db718-879f-11e1-99d7-92f741eee01c.shtml#1

http://www.youtube.com/watch?v=ivaBGG8a8XA

mercoledì 18 aprile 2012

In Italia, Keynes è un fuorilegge!


Uno dei modi per uscire da una crisi economica come la attuale è, secondo l'economista britannico John Maynard Keynes (1883 - 1946), quella di sostenere l'intervento pubblico con misure di politica fiscale e monetaria, qualora una insufficiente domanda non riuscisse a garantire lapiena occupazione.

In altre parole: investire molti soldi pubblici dando impulso alla economia, creando posti di lavoro e, di conseguenza, aumentando la domanda di beni di consumo.

Da pochi giorni questa soluzione, in Italia, è diventata , proprio in periodi di crisi , e proprio in uno stato connotato da un forte deficit di bilancio, una strategia di politica economica anticostituzionale. E qundi non più praticabile.

I geni del nostro Parlamento aizzati dai geni del nostro Governo hanno reso obbligatorio, per Costituzione, il pareggio del bilancio dello Stato italiano. Niente quindi esborso di denaro pubblico in periodi di crisi. Proprio quando Keynes capì e teorizzò che era questa la medicina migliore per uscire dalla crisi. Comunque la si pensi è senza dubbio un'arma in meno per fronteggiare le crisi economiche

Le conseguenze di questo stupido autogol potrebbero essere disastrose come sostiene Vladimiro Giacchè, economista, autore del libro dal titolo "Titanic-Europa la crisi che non ci hanno raccontato "

pippo vinci

lunedì 16 aprile 2012

Palermo, dove per mangiare si paga poco (5)

5. Trattoria Ristoro del Fante ( Da Sciupè). Via A. da Lentini n 3

Andate in via Montepellegrino, allo Scaro (Mercato Ortofrutticolo di Palermo). Di fronte, si apre la via A. da Lentini, qualche passo e sulla destra, al numero 3, trovate la trattoria il Ristoro del Fante. In effetti gli avventori più affezionati preferiscono chiamarla Da Sciupè. Vincenzo Lovalvo era così soprannominato per le sue qualità di Casanova-sciupafemmine.. leggi tutto

domenica 15 aprile 2012

simulare è da criminali!


Siamo molto dispiaciuti per la prematura morte di un giovane calciatore del Livorno. Piermario Morosini. E siamo molto vicini alla famiglia ed agli amici del giovane atleta.

Ma vedendo le drammatiche immagini della tragedia ci siamo accorti di una cosa. Pochi istanti dopo che Morosini si è accasciato al suolo, l'arbitro dell'incontro si è accorto che il giocatore era a terra e , come consente il regolamento, ha fatto continuare il gioco. In quel momento il Livorno, la squadra di Morosini, vinceva 2 a 0.

Quante volte abbiamo visto questa scena sui campi di calcio? E tutte le altre volte si trattava di simulazioni per perdere tempo; e questo avrà pensato il direttore di gara. Questa volta, purtroppo, non si trattava di simulazione , ma di tragica verità.

E questa è l'occasione per denunciare questo comportamento da parte della maggiornaza dei giocatori. Simulare un malore o un incidente per perdere tempo. E alla luce di quello che è successo ieri abbiamo la prova che la simulazione è un comportamento non solo scorretto e antisportivo, ma anche crimuinale e deve essere evidenziato e condannato a voce alta. Quando un giocatore è a terra si deve essere sicuri che quel giocatore ha bisogno di aiuto , il gioco si deve interromopere e devono partire i soccorsi, sempre!

Se questo malcostume non fosse così diffuso, infatti, l'arbitro avrebbe interotto immediatamente il gioco e i soccorsi sarebbero arrivati prima. Magari non sarebbe servito a niente, ma in futuro questa tempestività potrebbe salvare qualche vita.

amedeo contino

domenica 8 aprile 2012

la trazzera vintage (4): sei di sinistra se....


Da un po’ di tempo corre la voce, mai smentita, che il comunismo non esista più. Anzi “la sinistra” non esiste più. Corre voce che la sinistra sia sbandata ed alla ricerca di una identità, di una terza via (ricordate Blair e Clinton?) perché non riesce più ad individuare dei valori attorno cui aggregarsi.Valori in cui un tempo si credeva, valori per i quali si lottava e si moriva. C’erano gli operai, c’erano le imprese nazionalizzate, c’era l’Unione Sovietica, c’era Bologna e c’era Peppone.
Ma, a parte Peppone e l’Unione Sovietica, le altre cose ci sono ancora e, detto questo, scopriamo che i valori per cui lottare e in cui identificarsi a sinistra non solo permangono, ma si sono addirittura moltiplicati e diversificati.
Riprendendo, modificandolo, un recente noto incipit, vorrei indicare quelli che secondo me sono i modelli cui deve ispirarsi uno che si senta ancora e sempre di sinistra (e perché no, comunista) e dimostrare alla delusa e imborghesita popolazione di sinistra che forse quello che è cambiato non è la sinistra. Sono cambiati loro. Rassegnatevi: non siete più di sinistra. Semplice no?

Sei di sinistra se pensi che gli operai sfruttati ci siano sempre e che a questi si siano aggiunti, per esempio, gli operatori dei call center, gli insegnanti, gli impiegati, gli immigrati, i contadini, le commesse ed i commessi dei negozi.....….
Sei di sinistra se pensi che i moderati siano quelli che chiedono la pace senza se e senza ma e non quelli che appoggiano le guerre giuste e preventive
Sei di sinistra se pensi che il partito democratico (pur se apprezzabile) non sia di sinistra
Sei di sinistra se paghi tutte le tasse cercando di combattere non per ridurle, ma per ottenere servizi migliori per tutti
Sei di sinistra se credi che gli Stati Uniti abbiano appoggiato tutti regimi fascisti del sud America
Sei di sinistra se credi che i servizi segreti non debbano essere segreti
Sei di sinistra se pensi che le Università debbano essere liberate dai baroni
Sei di sinistra se ritieni che la protezione dell’ambiente sia una priorità e non una esagerata e dannosa forma di integralismo ecologista che blocca il progresso
Sei di sinistra se pensi che gli eserciti di tutte le nazioni dovrebbero rimanere a casa propria
Sei di sinistra se pensi che gli immigrati abbiano gli stessi diritti e doveri nostri e che siamo tutti cittadini di un mondo dove quelli più fortunati e ricchi (come noi) debbano sentire il dovere (e il piacere) di aiutare e di accogliere i più sfortunati e poveri
Sei di sinistra se pensi che i lavoratori del terzo millennio abbiano diritto ad una riduzione dell’orario di lavoro ed a più tempo libero da dedicare a se stessi ed alla famiglia
Sei di sinistra se pensi che l’etica ed il rispetto delle regole siano indispensabili in una società civile
Sei di sinistra se preferisci la bicicletta al SUV
Sei di sinistra se pensi che i marciapiedi li debbano usare solo i pedoni
Sei di sinistra se pensi che la gestione dell’acqua debba rimanere pubblica
Sei di sinistra se pensi che i servizi essenziali debbano essere gestiti dallo stato
Sei di sinistra se preferisci la puntualità, l'efficienza e la pulizia di tutti i treni italiani alla TAV
Sei di sinistra se non vuoi il ponte sullo stretto di Messina
Sei di sinistra se pensi che i giudici non siano comunisti, ma soltanto giudici
Sei di sinistra se pensi che la pubblicità ti stia massacrando il cervello
Sei di sinistra se pensi che Stalin era solo un feroce dittatore e non un esempio di leader comunista
Sei di sinistra se pensi che gli insegnanti debbano essere pagati il doppio
Sei di sinistra se pensi sia meglio la salumeria sotto casa rispetto al centro commerciale sulla tangenziale
Sei di sinistra se pensi che la scuola pubblica sia meglio di quella privata
Sei di sinistra se pensi che i PACS siano una conquista di civiltà
Sei di sinistra se pensi che se i cattolici leggessero e vivessero il vangelo sarebbero anche loro di sinistra (quelli che non lo sono già)
Sei di sinistra se pensi che lo stato debba essere fortemente laico
Sei di sinistra se pensi che non tutto sia giustificabile con la scusa che "si deve fare per creare posti di lavoro" .. a qualunque costo, senza considerare alternative sostenibili che diano uguale o più lavoro.
Sei di sinistra se pensi che l'ora di Religione debba essere sostituita dall'ora delle Religioni
Sei di sinistra se
ritieni che il PIL sia un indice sbagliato per misurare il benessere di un popolo
Sei di sinistra se invii alla trazzera altri motivi per sentirsi di sinistra . Usa il comando “commenti” o la email : latrazzera@libero.it

p.s. potete non condividere tutto, ma potreste anche non essere di sinistra!

(Pippo vinci)

post già pubblicato il 6 febbraio 2008, ma aggiornato con i vostri suggerimenti

mercoledì 4 aprile 2012

quattro giorni al gelo di Mosca (6 e basta)



il contro reportage di Molcin


Il consiglio più spinoso, lo sapevi dall'inizio, riguarda un capo d'abbigliamento fondamentale: la calzamaglia. Lui ti guarda con commiserazione. Fa tutte le battute cretine del caso. Tua moglie, perfida, ti guarda e gli dice la tragica verità: “Lui la mette sempre”. Allora cerchi di salvare l'onore. Ne prendi una delle tue e gliela offri. Gli fai notare subito che si ferma alle caviglie e che “dunque non è un collant”. - leggi tutto