martedì 28 aprile 2009

Vizi privati e pubbliche virtù: 1. il packaging


Ogni volta che si parla di ambiente, di energia, di convivenza civile, di legalità, di rispetto verso gli altri ecc, tutti siamo d’accordo. Tutti siamo onesti, ambientalisti, parsimoniosi e rispettosi delle regole e del prossimo.

Poi, abbandonato il luogo del confronto pubblico (es il salotto), si entra nella cabina telefonica e, come Superman, ci si cambia d’abito e si fa tutto tranne che agire in modo coerente con quello che si è appena detto, sentito e condiviso. Tanto, nel privato, nessuno ci vede

Ma analizziamo un problema per volta e cominciamo con quello dei rifiuti.
Tutti, in pubblico ed in salotto, siamo d’accordo nel dire che una (se non la migliore) delle possibili soluzioni sarebbe quella di limitare i rifiuti. Ossia di utilizzare accorgimenti che limitino, almeno nei prodotti di consumo, il ricorso agli scarti immediati e superflui.

Sui prodotti di consumo, infatti, noi consumatori possiamo, entro certi limiti, esercitare un controllo. E questo controllo lo possiamo esercitare nei punti di vendita della merci.
Ad esempio, l’eccessivo ricorso al confezionamento dei prodotti alimentari e non. Il packaging estremo.

Si sa che in molte catene di supermercati si sta introducendo la vendita dei prodotti sfusi. Detersivi, olio, latte, vino ecc.
Ma contemporaneamente, negli stessi punti di vendita, si aumenta il ricorso al confezionamento dei prodotti ortofrutticoli ed alimentari in genere.
Se infatti entrate in un negozio di alimentari per comprare delle mele, delle pere, dei pomodori, dell’insalata o financo del pesce o della carne, lo troverete solo dentro una comoda confezione di polistirolo e cellophane.

Noi, a quel punto, se siamo appena passati dalla cabina telefonica, non cambiamo negozio e neanche perdiamo tempo per approvvigionarci di quei pochi prodotti sfusi ancora disponibili.

No, riteniamo comoda la confezione sigillata e la acquistiamo. Anche se costa di più (in certi casi anche 2 o 3 volte di più). Anche se giunti a casa colmeremo in un baleno il secchio dell’immondizia. Anche se la sera prima avevamo detto che il problema dei rifiuti si dovrebbe combattere all’origine riducendo l’acquisto di confezioni inutili.

Poi la stessa sera andremo al solito salotto con gli amici. Prima ripasseremo dalla solita cabina di Superman e poi ci potremo (pubblicamente) lamentare dello smisurato crescere dei rifiuti e dei prezzi insostenibili dei prodotti alimentari.

Le prossime puntate di vizi privati e pubbliche virtù tratteranno i seguenti argomenti
1. spreco dell’acqua
2. spreco dell’energia
3. il traffico
4. le tasse

Ma se vi passate una mano sulla coscienza, almeno uno di questi 4 articoli lo potreste scrivere anche voi, no?

Se volete potrete inviare i vostri articoli/confessioni al seguente indirizzo email latrazzera@libero.it. Se non volete inviare un intero articolo , inviate almeno qualche spunto o qualche segnalazione sui vizi privati e le pubbliche virtù inerenti i 4 temi sopra elencati.


Se non volete fare nulla di ciò….. penso a tutto io! Come sempre.

(pippo vinci)

domenica 26 aprile 2009

26 aprile 1986


E' la data del disastroso incidente della centrale nucleare di Chernobil in Ucraina ( ai tempi Unione Sovietica)
I morti di quel giorno furono 31, ma in seguito ne moriranno a centinaia. Nessuno più li può contare.
La terra attorno alla centrale rimarrà contaminata per qualche centinaio (o migliaio) di anni.
E la carneficina non è ancora terminata. Si tramanderà ancora per qualche generazione.

... così, tanto per ricordare.

martedì 21 aprile 2009

disastro e interdisastro


L'ennesimo disastro naturale ha messo ancora una volta in evidenza quale sia il progetto clerico/capitalista su cui si basano e prolificano molti governi occidentali, tra cui quello italiano attuale.

Nelle fasi tra due disastri si deregola tutto a scapito della sicurezza, dell'ambiente, della equità sociale, della salute dei cittadini, della legalità, della giustizia, della fiscalità, della istruzione ecc.
L'imprenditoria d'assalto e/o mafiosa prolifera, si ingrassa, spande a piene mani elogi sul Governo grazie al possesso di tutti i mezzi di informazione.

Dipingendo la deregolamentazioni come grande opportunità per aumentare il PIL ed ampliare il numero degli occupati. E il popolo ci casca. Non tutto il popolo. Ma tanto basta il 50% + 1 di esso.

Nell'era dell'interdisastro aumentano i ricchi e aumentano i poveri. Inoltre i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.

La Chiesa, ovviamente, trova giovamento in questo perverso assetto in quanto più sono i poveri e i diseredati più sono coloro che si rivolgono alle parrocchie, ai vescovi ed ai santi.

Arriva il disastro.

Intanto il disastro è tanto più disastroso quanto più incisive saranno state le norme “deregolamentarizzanti”.

Poi nel momento del disastro non è elegante fare critiche, non è bello recriminare , non è giusto lucrare politicamente. Si deve solo piangere.

Ed è in questo quadro che il Governo, i Ricchi e la Chiesa danno il massimo di se.
E' infatti il momento dell'elemosina (dei Ricchi)
E' il momento della compassione (della Chiesa)
E' il momento delle promesse (del Governo)

E quindi tutti in coda per fare elemosina, per piangere i morti, per pregare il buon Dio, per dire “mai più come prima

Poi, lentamente, si torna nell'era dell'interdisastro. Si rideregolamenta , magari in settori non ancora o non recentemente disastrati, per preparare il nuovo, originale e imprevedibile disastro.

Che, più o meno puntualmente, si materializza. E tutto ricomincia per la gloria dei Ricchi, del Governo e della Chiesa.
(pippovinci)

domenica 19 aprile 2009

il sistema THOR per lo smaltimento dei rifiuti


Siamo alle solite: il problema dei rifiuti sovrasta le nostre città(ma non solo) ed ecco che il CNR rende nota la presenza di THOR (Total House Waste Recycling) un nuovo strumento già in sperimentazione in Sicilia che consente lo smaltimento completo dei rifiuti domestici.



Il nuovo “valorizzatore” è di tipo meccanico e consente alla spazzatura indifferenziata di essere finemente sbriciolata, con dimensioni di decimillesimi di millimetro attraverso una molitura accurata.

Questo trito fine diverrebbe un combustibile dalle caratteristiche simili al carbone ma senza zolfo e idrocarburi policicli e può essere utilizzato per gli scopi più svariati: sia come biomassa che come biodiesel che pellettato.

Alcune caratteristiche interessanti del Thor sono:
- portabilità: può essere caricato e trasportato;
- non necessita di siti di stoccaggio per i rifiuti;
- essendo meccanico può essere acceso o spento senza problemi;
- bilancio energetico positivo (ovviamente).

E’ sicuramente sbagliato utilizzare come modello un qualsivoglia sistema che non contempli il riciclo ed il riutilizzo dei materiali, tuttavia può essere utile in casi di estrema emergenza come la situazione campana che è ben lungi dall'essere risolta.



clicca qui e guarda il video

lunedì 13 aprile 2009

culi e tette pride ... every day


Quando si discute di diritti degli omosessuali, di PAC, di DICO e così via , c'è sempre , ad un certo punto, qualcuno che dice che , pur condividendo le lotte di chiunque per maggiori diritti e maggiore rispetto, afferma che “quello che non accetto è l'ostentazione della propria diversità nei così detti Gay Pride”.

A questa affermazione non ho mai saputo replicare. Non perché la condividessi, ma perché , pur ritenendola assurda e priva di fondamento , non riuscivo ad individuare il fondamento che privava di fondamento l'affermazione.

Insomma, la mia coscienza e la mia intelligenza mi imponevano di contrastare questa opinione , di rifiutarla, di attaccarla. Ma non riuscivo a trovare una motivazione convincente per supportare tale istintiva repulsione.

L'unica cosa che mi sentivo di dire era che ognuno, entro certi limiti, è libero di fare quello che vuole. Ed il gay pride è abbondantemente entro i certi limiti.
Ma non bastava. L'argomento della libertà di espressione, per quanto nobile fosse, era troppo poco specifico.

L'altra sera, l'illuminazione.
Guardando la TV.
Immagini che normalmente ci scorrono davanti agli occhi e che oramai accettiamo senza un minimo senso critico. Ci siamo troppo abituati.
Ma quella sera c'è stato il benefico corto circuito: ho collegato i gay pride con le routinarie trasmissioni televisive di intrattenimento (e non solo).

Ho collegato l'omosessuale che "ostenta" nel gay pride, con i culi e le tette delle subrettes, delle ballerine, delle semplici croniste, delle cuoche, delle showgirls, delle veline, delle vallette, delle letterine, dei maci, dei tronisti. Tette escluse per le ultime due categorie.

Fatto. E' scattata la scintilla . Ho trovato il fondamento nascosto:
perché gli eterosessuali possono ostentare (culi, tette e volgarità) tutti i giorni, ogni ora del giorno e della notte e gli omosessuali non possono farlo una o due volte l'anno?

Bene, da oggi in poi chi vorrà affermare di non condividere l'ostentazione degli omosessuali durante i gay pride toverà, nel sottoscritto, pane per i suoi denti.

E non solo.
Da una inchiesta effettuata non so bene da quale rispettabile università americana, è emerso che l'ostentazione gaypridesca, ha prodotto un maggiore rispetto verso gli stessi omosessuali nelle scuole, nelle famiglie e nei luoghi di lavoro.
I giovani omosessuali (e non solo i giovani), si sa, sono stati da sempre oggetto non solo di scherno e di umiliazioni pubbliche, ma anche di azioni violente se non pure assassine.
Ebbene, pare che l'avere portato il problema dell'omosessualità in piazza abbia prodotto un maggiore senso di rispetto per quegli individui che vivono in modo problematico, riservato ed educato la loro naturale tendenza omosessuale.

martedì 7 aprile 2009

Piano Casa


La natura è stata più svelta del governo e ha presentato il suo piano casa. È una fortuna che gli edifici crollati non fossero stati ancora ingranditi del 20-30 per cento, secondo i dettami del Cavaliere e dei suoi corifei, altrimenti il bilancio dei morti sarebbe più cospicuo.

E non osiamo immaginare il bilancio dei danni se, nel paese più sismico d’Europa, fossero già in piedi le cinque centrali nucleari e il Ponte di Messina (una delle zone più martoriate da terremoti) minacciati dal governo. Per capire in che mani siamo, ecco un comunicato della Protezione civile (1° aprile 2009): «Ieri si è riunita all’Aquila, nella sede della Regione Abruzzo, la Commissione Nazionale per la Previsione e la Prevenzione dei Grandi Rischi… per fornire ai cittadini tutte le informazioni disponibili alla comunità scientifica sull’attività sismica delle ultime settimane in Abruzzo: attività che viene costantemente monitorata, pur non essendoci nessun allarme in corso».

Il vicecapo della Protezione civile, Bernardo De Bernardinis, filosofeggiava: «Bisogna saper convivere con le caratteristiche dei territori». La «comunità scientifica» confermava «che non c’è pericolo perché il continuo scarico di energia riduce la possibilità di eventi particolarmente intensi».

Quanto all’allarme di Giampaolo Giuliani, tecnico dei laboratori del Gran Sasso, su un imminente «terremoto disastroso», Guido Bertolaso si scagliava contro «quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false», chiedeva una punizione esemplare e denunciava Giuliani per «procurato allarme». Ecco, siamo in buone mani.

(dalla rubrica dell'Unità "Zorro" di Marco Travaglio)

giovedì 2 aprile 2009

firma la petizione contro la caccia selvaggia




In Parlamento sta per essre approvata una legge che contrbuirà a devastare il già limitato patrimonio faunistico italiano. La LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) intende inviare al presidente del Consiglio una petizione per fermare lo scempio. Collegati al sito www.lipu.it e firma la petizione che qui riportiamo integralmente.

(cerca la petizione dal menu a tendina posto in alto a destra della home page del sito della LIPU)


Signor Presidente del Consiglio,
desidero comunicarLe la mia ferma opposizione alle proposte di modifica della legge 157/1992 sulla caccia, che è anche l'unica legge italiana che tutela la fauna selvatica.
Il Senato, nell'ambito della Legge Comunitaria, ha approvato un emendamento dei senatori Carrara e Vetrella che allunga i tempi della stagione venatoria, rendendo possibile il prolungamento della caccia oltre il mese di gennaio e addirittura l'anticipo al mese di agosto, quando i cittadini e le famiglie sono in vacanza, in campagna.Già oggi i cacciatori cacciano per ben cinque mesi all'anno, potendo entrare indisturbati nelle proprietà dei privati cittadini.
La proposta di allungare i tempi di caccia è un fatto di estrema gravità, che va corretto alla Camera.
Così come vanno fermate le proposte, a partire dal testo del senatore Franco Orsi, oggi in discussione al Senato, che prevedono:
l'utilizzo di animali come esche vive e zimbelli,
la licenza di caccia a sedici anni,
l'allungamento dei tempi di caccia,
la mobilità del cacciatore su tutto il territorio nazionale,
la caccia nelle zone incendiate,
la caccia alle oche, alle peppole, ai fringuelli
,
e altro ancora.
Si tratta di un attacco alla natura ma anche alla sicurezza e alla tranquillità dei cittadini.
Signor Presidente, fermi tutto questo!
Fermi ogni tentativo di ampliare la caccia in Italia.