venerdì 31 luglio 2015

L'uomo non ha mai lasciato l'orbita terrestre!


Un altro tassello si aggiunge ai numerosi indizi pseudoscientifici che sostengono la teoria complottista di chi non crede che gli americani siano sbarcati sulla Luna 6 volte con le missioni Apollo, di oltre 40anni fa.

E questa volta è proprio un astronauta della NASA a svelare, involontariamente, il segreto.
Il comandante Virts, in orbita nella stazione spaziale ISS, risponde ad alcune domande. Al suo fianco la nostra astronauta Samantha Cristoforetti.

Dalle risposte del comandante si evincerebbe che l'uomo non si sia mai spinto oltre l'orbita bassa della Terra. Orbita nella quale staziona l'ISS. Si, mai!

Ora, considerato che per volare verso la Luna è necessario uscire dall'orbita bassa della terra, come hanno fatto gli uomini delle missioni Apollo a farlo per ben 9 volte (di cui 6 con allunaggio)?

Clicca qui  e segui la clamorosa intervista. Sottotitolata in italiano da luogocomune.net

venerdì 24 luglio 2015

Lo Ish

Lo Ish è ebraico Ish,  uomo /  Lo, negazione,
La traduzione qui proposta è: inumano

Moby Dick. Personaggi
Il Comandante. Achab
"Se questo mondo fosse un piano infinito e navigando a oriente noi potessimo sempre raggiungere nuove distanze e scoprire cose più dolci e nuove di tutte, allora il viaggio conterrebbe una promessa.
Ma, nell'inseguire quei lontani misteri di cui sogniamo, o nella caccia tormentosa di quel fantasma demoniaco che prima o poi nuota dinanzi a tutti i cuori umani, nella caccia di tali cose intorno a questo globo, esse o ci conducono in vuoti labirinti o ci lasciano sommersi a metà strada.
Possiamo dubitare della conoscenza del mondo esterno, mentre non possiamo dubitare della conoscenza di sé"  leggi tutto

di Oscuria

martedì 21 luglio 2015

I colti a metà

Woody Allen conosce quest'uomo?
Come si fa a capire se una persona è una persona colta? Ossia quali sono i criteri per definire qualcuno colto?

Io non sono sicuro di conoscere la risposta a questo dilemma  , ma ritengo che  esista la tendenza a ritenere colti solo quelli che posseggono una solida cultura umanistica. E ignoranti quelli che non ne conoscono neppure gli elementi basilari.

Prendiamo degli esempi noti: Vittorio Sgarbi, Woody Allen, Dario Fo, Roberto Benigni, Umberto Eco, Dacia Maraini. Li definireste o no persone colte? Chiaro che si. Ma vi siete chiesti se uno di questi grandi personaggi conosce le fondamentali leggi di Mendel? O la differenza tra riproduzione gamica e riproduzione agamica? O, ancora, sappia mettere in ordine di distanza crescente dal Sole i pianeti del nostro sistema solare? O il perché l'acqua bolle a temperature sempre più basse man mano che si sale di quota?

Attenzione, qui non si sta parlando di cultura scientifica, ma piuttosto di ignoranza scientifica. Perché gli esempi che ho citato riguardano leggi e nozioni elementari nel campo scientifico. Sono sicuro che sia Sgarbi che Benigni abbiano letto financo le opere minori e semisconosciute di Manzoni o di D'Annunzio, ma sanno come fa a nascere un pulcino?

In altre parole  se uno non sa chi ha scritto i Promessi sposi o chi ha composto la musica della Traviata, è considerato, giustamente, un ignorante abissale. Se invece non sa il teorema di Pitagora è solo uno che "ha fatto il classico" e che quindi è legittimato a non saperlo.... pur avendolo studiato!

Voglio chiudere questo post con un pensiero di Kraus, proprio sulla cultura. Un pensiero che mi sembra adatto al contenuto di questo articolo

Il valore della cultura si rivela nel modo più chiaro quando una persona colta prende la parola a proposito di un problema che sta fuori dall’ambito della sua cultura.
(Karl Kraus)

pippo vinci

domenica 12 luglio 2015

con o senza euro , il danno è fatto!

Euro o non Euro, this is the question!  
Da quel lontano (e per molti infausto) gennaio del 2002, quando in Europa venne adottata la famigerata moneta unica chiamata Euro, molti si sono cominciati a chiedere, se quella scelta sia stata conveniente, utile, scellerata, opportuna e via dicendo. La questione  , per un motivo o per un altro, torna spesso di attualità. Oggi più che mai con la intricata questione greca.

Ma aihmè, la soluzione del problema è praticamente impossibile. Leggendo libri e giornali , ascoltando opinionisti e illustri economisti, ci si accorge che nessuno di questi presunti sapientoni sa cosa potrebbe succedere ai vari Paesi che decidessero di uscire dalla moneta unica. I catastrofisti sono in numero esattamente uguale agli ottimisti.  E anche la qualità delle due schiere  è pefettamente bilanciata. Bocconiani, premi Nobel, Oxfordiani e Soubrettes si trovano in ugual numero schierati da entrambe le parti.

Alla fine, quindi, l'opinione che uno se ne fa è esattamente una opinione soggettiva e priva di premesse scientifiche. O,  se volete, supportata da premesse scientifiche.

Io voglio solo fare comunque una personale constatazione.

Alla vigilia della fatidica data del primo gennaio 2002, io guadagnavo la rispettabile somma di due milioni e 400 mila lire.

Il primo stipendio in  era euro fu quindi di milleduecento euro,  cent più cent meno.
Ma lo stesso non successe ai beni ,ai servizi e financo alle tariffe .Ciò che costava 1000 lire, in breve tempo venne a costare 1 euro (ossia cira 2000 lire). E così per il 90% dei beni. In pratica il costo della vita aumentò praticamente del 100% nel breve volgere di qualche mese dimezzando il potere di acquisto di stipendi e salari.

Chi ci guadagnò, furono gli imprenditori, coloro che fabbricavano i beni; una vera pacchia. I profitti salirono alle stelle da un giorno all'altro.. Ma fu una vittoria di Pirro visto che ben presto i poveri (letteralmente) consumatori cominciarono a ridurre drasticamente i loro acquisti. Prezzi troppo alti per i salari che rimanevano congelati.

Il calo degli acquisti mise in ginocchio l'industria , gli imprenditori cominciarono quindi a chiudere ed a licenziare. I disoccupati aumentarono, i soldi destinati ai consumi diminuivano sempre di più. E ancora chiusure di fabbriche e ancora licenziamenti. Un vero disastro. Un disastro che continua ad avere i suoi effetti ancora oggi e chissà per quanto tempo ancora.

Quanti anni e  quante crisi sarebbero servite per provocare un disastro simile? I fautori della moneta unica questo non lo hanno mai spiegato, dicendo solo che con la lira saremmo finiti in un baratro. In effetti nel baratro cademmo già  il 1° gennaio 2002, a poche ore dall'epocale conversione.


Ora supponiamo che si decida di tornare alla lira. Con l'esperienza di 13 anni fa io credo che succedebbe questo:
io tornerei a guadagnare 2 milioni e 400 mila lire, ma quello che costava 1 euro, non tornerebbe certo a costare 1000 lire, ma , piuttosto, 2000 lire.

In definitiva torneremmo si alla lira, ma con una doppia fregatura perchè
1) il rapporto prezzi/salari rimarrebbe  quello nefasto dell'era euro;
2)  avremmo una moneta che, a dire di tutti, sarebbe decisamente una moneta debole soggetta ad ogni genere di speculazione..

Il leader boliviano Ivo Morales consegna un crocifisso "comunisata" a papa Francesco
Insomma tornare alla lira non significherebbe affatto tornare  indietro di 13 anni ma significherebbe  entrare in una fase ancora più dannosa per la gente comune.
In altre parole,  il danno oramai è fatto e dobbiamo solo aspettarci ulteriori dolori, con o senza euro.

Ma una soluzione ci sarebbe: tornare alla lira, ma allo stesso tempo imporre un dimezzamento di prezzi e tariffe. Un soluzione troppo statalista o, se vogliamo, comunista per essere accettata da un capitalismo cinico e assassino che sta distruggendo se stesso,  la nostra economia e le nostre vite!


pippo vinci

giovedì 2 luglio 2015

aprire il telecomando Sky con il cappuccio di una bic



https://www.youtube.com/watch?v=ETIyxavFVwk&feature=player_detailpage
il telecomando inespugnabile
Finalmente un metodo semplice e geniale per aprire il telecomando Sky. Per cambiare le pile, per la pulizia interna , per piccole riparazioni ecc. Basta il cappuccio di una semplice penna a sfera bic (modello classico)  e il gioco è fatto. Non dovrete più usare cacciaviti, coltelli, spaccare la plastica del telecomando, macinarvi i polpastrelli delle dita o addirittura ricomprare il telecomando. E' una mia trovata dopo anni e anni di indicibili sofferenze e di tentativi infruttuosi.

E quando, dopo immani sforzi, il telecomando si scoperchiava, voi non sapevate neppure come avevate fatto. Era infatti lui (il telecomando) che decideva di aprirsi. A sorpresa, senza motivo. Senza concedervi la soddisfazione di avere "scoperto" il misterioso meccanismo, la mossa segreta. E la volta successiva succedevano le stesse cose. Avevate le stesse difficoltà, imprecavate contro gli stessi Dei della terra.

Ora tutto questo è finito. Fino a quando, ovviamente, i sadici ingegneri di Sky progetteranno un nuovo telecomando inviolabile.

Io, una volta scovato il trucco, lo faccio più volte al giorno per gioco o per sfregio. Per scaricare la tensione E' una vera  goduria che mi ripaga di tanti anni di sofferenza. clicca qui  o sull'immagine guarda il video

pippo vinci

Frasi celebri (43)

 
Il Vaticano sta al Cristianesimo come il PD sta al Comunismo

Franco Marcovaldi