venerdì 15 giugno 2018

La burocrazia non dovrebbe gestire denaro.

I continui e ripetuti  fatti "criminosi" che coinvolgono  funzionari della Pubblica Amministrazione  non fanno che confermare che il sistema di corruzione nella PA sia un fenomeno nazionale e praticamente impossobile da arginare. Ci hanno provato  quasi tutte le forze politiche. Chi più chi meno convintamente, ma la piaga non risparmia neppure aree della pubblica amministrazione ed aree geografice che sembravano impermeabili al fenomeno.

Ma allora sarebbe il caso di adottare una vera e propria rivoluzione nella catena dei progetti finanziati e tornare al passato quando, mi pare di ricordare, la gestione del denaro da parete della Pubblica Amministrazione era di livello enormemente inferiore.
Insomma la soluzione è proprio questa. Evitare che le PA gestiscano i soldi da destinare agli investimenti. Sappiamo che l'occasione fa l'uomo ladro. Evitiamo, quindi, che i funzionari pubblici abbiano questa tentazione.
1) le P.A. devono solo dettare le regole ed attuare eventuali controlli; non dovrebbero mai occuparsi della fase che porta all'assegnazione del finanziamento ok

2) gli unici soggetti deputati a "maneggiare denaro" dovrebbero essere le banche. Lo hanno sempre fatto ed i sistemi di controllo sono molto più collaudati (anche se non infallibili) ed omogenei di quelli che utilizzano le diverse pubbliche amministrazioni

3) la Pa dovrebe intervenire favorendo questo o quel settore economico attraverso la semplice agevolazione finanziaria con la riduzione dei tassi di interesse.

In pratica tutto avverrebbe così
1)  lo Stato decide di favorire gli investimenti , per esempio, sui trasporti, in Sardegna
2) la stessa regione detta le condizoni minime per avere il finanziamento
3) gli imprenditori che ritengono di avere possedere i parametri richiesti, vanno in banca, presentano il porgetto e ricevono il prestito dalla banca
4) lo Stato, per favorire questo investimento, interviene semplicemente contribundo al pagamento degli interessi a carico dell'imprenditore.

Negli anni '60 e '70 era questo il metodo dei piani quinquennali che davano semplici agevolazioni sugli interessi. E' chiaro che l'imprenditore si impegnerà ad eseguire il progetto se lo stesso viene ritenuto sostenibile, ossia remunerativo al punto da potere almeno ripagare il prestito e quella parte di interessi non coperti dallo Stato. Tutto qui!

pippo vinci

giovedì 14 giugno 2018

Escapando

Escapando, un' opera del pittore spagnolo Pere Borrell del Caso (1835-1910)

venerdì 8 giugno 2018

Cecchinato viene eliminato, ma macchia il suo torneo con una bestemmia in diretta

L'avventura del tennista palermitano
Marco Cecchinato si è oggi conclusa con una netta sconfitta contro il numero 8 del mondo, l' austriaco Dominic Thiem che, in finale, ritroverá il numero 1 del mondo Rafael Nadal.

Fin qui nulla di drammatico , sia perché Cecchinato(n 58 del Ranking prima del torneo)  si è fermato solo alle semifinali, sia perché il siciliano ha perso di misura i due primi set (7- 5 e 7-6).

Ma quello che macchia il cammino di Cecchinato è la bestemmia che il venticinquenne palermitano ha urlato durante il tie break del secondo set.

 Una bestemmia che tutto il mondo ha ascoltato e visto anche perchè il tennista italiano, in quel momento, era inquadrato in primo piano.

mercoledì 6 giugno 2018

Giuseppe Conte, ennesimo Premier non eletto dal popolo!

Conte, Di Maio e Salvini
Durante l'ultima campagna elettorale , ed anche prima di essa, uno dei cavalli di battaglia del Movimento fondato da Beppe Grillo è stato quello di criticare la pratica di nominare come Presidente del Consiglio dei Ministri , uno che non fosse passato dalla selezione elettorale , un non eletto dal popolo. Una offesa alla tanto decantata democrazia diretta.

Diciamo , innanzi tutto, che questa "usanza" è perfettamente costituzionale e che il Premier in Italia non è scelto direttamente  dagli elettori, ma i grillini sostenevano che il Premier, comunque, dovesse essere individuato tra i nuovi parlamentari 

Cosa è successo allora a Di Maio e company? 
È successo che le elezioni non sono andate come speravano e che quindi non era possibile formare un governo monocolore. 

Che fare?
Se si voleva andare al governo ( per responsabilità  o per  ingordigia di potere nessuno lo può affermare con certezza) bisognava scendere a patti . 
Ma anche questa strategia è stata criticata come fu scriticata , nel 2013, la strategia opposta , quella di non stringere alleanze.

Ma a patti con chi?
Pur essendo preferita la strada della coalizione con il PD ,(secondo partito più votato) i grillini hanno dovuto mutare ancora una volta obiettivo, a causa del diniego dei democratici,  trovando un accordo con i razzisti della Lega di Salvini (ma questo merita un post a parte) , accordo sulla base di un contratto di programma. 

E  il Premier?
Sia Salvini che Di Maio hanno posto un veto personale (e partitico)  reciproco. Nessuno dei due accettava l'altro come premier. Ne' un parlamentare del partito alleato.

Cosa fare a questo punto?
 Certo se si rimaneva fedeli ai proclami elettorali, la soluzione tecnicamente doveva essere proporre a Mattarella, come Premier, un deputato dell' opposizione , in quanto eletto !!

Vi sarebbe sembrata una scelta logica? Una maggioranza parlamentare guidata da un deputato dell'opposizione. Ritengo che il Capo dello Stato si sarebbe fatto una risata così fragorosa e prolungata  da mettere a rischio le sue coronarie

Si concorda , quindi, di proporre un autorevole professore universitario  di diritto con un prestigioso curriculum, al netto delle accuse fattegli proprio sui contenuti dello stesso curriculum .

Ecco, gli ex ingenui grillini hanno imparato in fretta che la politica è compromesso e rinunce, e  quelli che prima li criticavano per la mancanza di questo requisito indispensabile (dicevano) per un partito, ora li criticano per il motivo opposto sostenendo che gli uomini di Di  Maio hanno sempre fatto della "diversitá"  la loro bandiera. 

Questo è verissimo, ma accogliamo i grillini nel melmoso mondo della politica e prima impareranno a galleggiare (senza immergersi) , più lunga sará la loro avventura all'interno delle istituzioni.

P.S. anche la "rimpianta" Democrazia Cristiana , quando nacque, si ispirava agli insegnamenti del  cristianesimo. C'è  qualcuno che pensa che tutte le azioni dei democristiani furono ispirate dalle parole di Gesù Cristo?....Con tutto il dovuto rispetto, s'intende!

martedì 5 giugno 2018

Dove vuole arrivare Cecchinato?

Dominic Thiem
Lunedì scorso, scrivendo il post che celebrava l' accesso di Marco Cecchinato ai quarti di finale del Roland Garros, pensavamo di non dovere più scrivere un articolo sulle imprese del tennista palermitano al Roland Garros.

Raggiungere i quarti di finale del prestigioso torneo parigino, rappresentava un traguardo mitico, incredibile ed esaltante.

Ma non è stato così: il 25 enne siciliano è andato ben oltre le aspettative dell' intero circo del tennis e, battendo l 'ex n 1 Novak Djokovich , ê approdato alle semifinali dove incontrerá il n 8 del Ranking , l'austriaco Dominic Thiem vincitore, in carriera,di oltre 10 milioni di euro

 Pronostico? Come sempre favorevole all'avversario di Cecchinato che, questa volta però, viene quotato a 6,5 contro gli otto prima dell incontro vinto con Djokovich .

Beh , anche gli "allibratori" cominciano a non fidarsi del ranking visto che il
 Nostro campione (n 58 del mondo) ha giá battuto i numeri 9 e 11 della classifica. E in fondo Thiem è "solo" il numero 8.

lunedì 4 giugno 2018

Roland Garros, Marco Cecchinato non si ferma più

Novak Djokovich
Marco Cecchinato continua a stupire e ieri, al Roland Garros di Parigi ,ha scritto un'altra epica  pagina della sua carriera.

Il tennista palermitano ha battuto, in quattro set, il numero 9 del mondo, il belga David Goffin e si è qualificato per i quarti di finale del prestigioso torneo, dove incontrerá Novak Djokovich ex numero 1 del ranking di cui ora occupa la posizione 22. Considerato che le ultime due "vittime"  di Cecchinato erano il n 9 ed il  n 11, il palermitano non parte battuto. Nell' incontro di ieri il 25enne siciliano ha pure confezionato un cappotto a Goffin vincendo il 3° set 6 - 0, per poi passeggiare al 4° e ultimo set con un comodo 6 - 3.

Cecchinato , dotato di un devastante primo servizio,  è il nono tennista italiano di sempre ad entrare nei quarti di finale del torneo di Parigi definito il mondiale sulla terra rossa.

venerdì 1 giugno 2018

Strepitoso Cecchinato: agli ottavi al Roland Garros

Il 25enne palermitano Marco Cecchinato, impegnato nel torneo ATP del Roland Garros, ha battuto in 4 set lo spagnolo Carreno Busta, testa di serie n 10 del tabellone e 11° del ranking mondiale, conquistando così l'accesso  agli ottavi di finale del prestigioso torneo parigino. Risultato mai raggiunto da un italiano negli ultimi sei anni.

Il giovane palermitano, agli ottavi incontrerá un avversario difficile tra Goffin  (9° del ranking mondiale o Monfils (37° del ranking), ma non proibitivo.

Cecchinato, prima del torneo di Parigi, occupava la 58^ posizione della classifica mondiale e dopo il rientro da una squalifica per scommesse, ha ritrovato una forma smagliante che quest'anno  lo ha portato anche a vincere il torneo ATP di Budapest.