lunedì 30 gennaio 2017

Immigrati Italiani negli USA. Ecco come ci vedevano gli americani!

"Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura.
Non amano l'acqua. Molti di loro puzzano perchè tengono lo stesso vestito per molte settimane.Si costruiscono baracche di legno e alluminio nelle periferie delle città dove vivono vicini gli uni agli altri.

Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei , dieci.

Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina, ma sovente davanti alle chiese donne  vestire di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.

Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti.. le nostre donne li evitano, non solo perchè poco attraenti e selvatici, ma perchè si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.

I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare , tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare  e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali.

Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione"

da una relazione dell'Ispettorato per l'immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti - ottobre 1912 - 

la tabella di Persepoli


Per ottenere le cinque frasi della Tabella si legga, a partire dalla colonna di sinistra, la parola riportata nell'ultima riga e quella riportata nella stessa colonna in un'altra riga a scelta, fino ad arrivare, senza mai cambiare la seconda riga scelta, alla colonna più a destra.

es. (4^ riga): Non - dite - tutto quel che - sapete - perchè chi - dice - tutto ciò che - sa - sovente - dirà - quel che - non deve

sabato 28 gennaio 2017

fannullone Tizio o fannullone Caio?

 Innanzi tutto diciamo che Fannullone è chi non fa nulla, mentre chi timbra e va a fare la spesa è un truffatore. Ora immaginate due situazioni
a)      Tizio entra in ufficio alle 7, 30. Fa il suo lavoro bene e con costanza. La sua produttività è molto alta. I suoi dirigenti sono contenti del suo lavoro. Alle 11 Tizio si concede una pausa di 5 minuti per un caffè. Esce, ma non timbra il cartellino. Torna in ufficio e riprende con  solerzia, costanza e perizia il suo lavoro fino alle 14, quando timbra l’uscita e torna a casa sua.

b)      Caio arriva in ufficio alle 7, 30 ,timbra, si siede alla sua scrivania ed invece di lavorare si fa i cazzi suoi: parla al telefono con gli amici, gioca al pc con solitari e roulette virtuali , chatta, e naviga sui social network. Ogni tanto prende un caffè dalla macchinetta interna al suo ufficio. Alle 14 esce timbrando regolarmente il cartellino
Domanda: chi dei due è il fannullone che danneggia la pubblica amministrazione ed i cittadini? Chi dei due andrebbe licenziato?
Bene, per i giornalisti, l’opinione pubblica, per diversi ministri responsabili del pubblico impiego e per diversi premier, il dipendente fannullone da licenziare è Tizio!
E’ giusto?
Ok Tizio, fiscalmente, ha sbagliato a non timbrare per andare al bar. Ma quei 5 o 6  minuti persi potrebbero semplicemente essere oggetto di richiamo, di un recupero orario, di un rimprovero da parte del dirigente. Ma non certo di un licenziamento!!!!! E’ Caio che si meriterebbe il licenziamento. Come quelli che non vanno al bar a perdere 5 minuti, ma in palestra o a fare la spesa, in barca  e via dicendo.
Io in effetti, se fossi il dirigente superiore di Tizio,  in quei minuti passati al bar avrei pure offerto la colazione all’impiegato modello Tizio, altro che licenziamento!


domenica 22 gennaio 2017

povertà, socialismo e cristianesimo


I passati  risultati delle politiche in Brasile e la sempre affermazione di alcuni leaders di sinistra in sud America suggeriscono, alla sinistra mondiale, una lettura ben precisa delle sue sorti: la sinistra trionfa lì dove c'è la fame, lì dove c'è la vera povertà. Anche le più celebri e imponenti rivoluzioni socialiste (quella di Russia e quelle di Cuba) ebbero successo grazie alla precedente gestione politica (Zar e Batista) che affamavano gran parte della popolazione.

Quando invece una società cresce economicamente, il denaro scorre con più vigore, gli agi e le opulenze si toccano con mano, ecco che il messaggio della sinistra diventa debole e perdente ed il popolo, salito in maggioranza nel girone della classe media, non riesece più a saziarsi di uguaglianza e diritti; no, il popolo si disunisce e diventa un insieme di individui anzi di gruppi i individui, avidi di agi, denaro e potere. Il popolo se ne infischia ( anzi se ne fotte) di chi sta peggio, dell'ambiente, della sanità e dell'istruzione gratuiti per tutti (tanto io me la posso pagare).

Insomma il popolo, da popolo che era, si trasforma in una massa di individui, di consumatori, Certo lì dove il socialismo diventa dittatura allora quello che prevale è il desiderio di libertà. Ma qui non vogliamo parlare di dittature, ma di popoli che scelgono con il libero voto i loro governi.

Ecco, in sintesi, spiegata la crisi della sinistra nei paesi liberi e democratici

Scusate ora l'accostamento blasfemo, ma la crisi della sinistra va a braccetto con la crisi delle religioni (quella cristiana in particolare). Ed infatti i paesi più devoti sono propio quelli più poveri dell'America Latina. Forse pochi sanno che i pellegrinaggi nei luoghi sacri del Messico (es. Guadalupe) o del Brasile (es. Aparecida do norte) raccolgono un numero di pellegrini due o tre volte superiore rispetto a quelli che visitano annualmene Lourdes o Fatima.

La ovvietà (spesso taciuta) è che sinistra e cristianesimo sono due realtà che camminano a braccetto ed entrambi sembrano legati al tenore di vita della popolazione in cui si radicano: più diffusa è la povertà più la gente si rivolge al Salvatore e maggiore è il successo dei partiti di sinistra. Così è stato in Europa e così è in Ameriva latina.

Ora , se la sinistra europea vuole risorgere deve trovare quella famosa terza via che fino ad oggi è stata un miraggio legato più alle figure di politici di successo come Clinton e Blair che a vere e proprie soluzioni politiche geniali. E la terza via deve essere trovata in tempo utile per evitare che l'America del sud faccia, in futuro, la fine di una Europa xenofoba e "P.I.L. dipendente" , che guarda sempre più a destra.

(nella foto in alto il presidente socialista dell'Ecuador Rafael Correa)

(amedeo contino)

sabato 14 gennaio 2017

la trazzera vintage: i miracoli di un Dio ingiusto

Ci sono molte persone che credono ai miracoli ed alle grazie divine ottenuti grazie ad atti di devozione, preghiere o voti. Chi guarisce da tumori, chi dalla cecità, chi da una paralisi , chi da semplici mal di schiena o da dolorose artriti (miracoli) ; c’è poi chi ottiene un posto di lavoro per il figlio, chi ritrova un fratello dopo decenni di litigi, chi supera un esame, chi vince una lotteria, chi ottiene il giusto matrimonio sempre per un figlio o una figlia (grazie divine).
Domanda: grazie e miracoli sono davvero doni del Signore (o dei Santi) che ripagano così il sacrificio, la preghiera, il pellegrinaggio di colui che ne beneficia?
Perché il Signore dovrebbe concedere a queste persone, spesso agiate, questo ulteriore dono? Anche se sono persone pie e devote?
Sapete che nel mondo ci sono bambini che muoiono di fame, bambini che vivono in condizioni igienico sanitarie ed economiche al limite della decenza e altri che, mentre giocano in un cortile pieno di immondizia, di macerie e di liquami , saltano in aria perché hanno scovato una bambola carica di tritolo? E perdono una gamba, una mano, un occhio o la vita. Dio gli avrebbe tolto le uniche cose che avevano? Mentre ad altri (che hanno tutto) fa pure passare il mal di schiena?
Ecco, se il Signore può intervenire per farci superare un esame all’università, credete che non lo faccia per salvare questi innocenti?
il mio regno non è di questo mondo” è una frase che i Vangeli hanno attribuito a Gesù. Cosa pensate che significhi?
I Primi cristiani (e non solo i primi) sono morti uccisi dopo dolorosissime torture. Cosa pensate che significhi?
Il premio per una vita pia , saggia e cristiana, non è la lotteria e non è neppure la guarigione da un tumore. No: è la vita eterna. Non vi basta? Volete anche una vita senza dolori? Allora non siete credenti. Se credi in Dio non devi chiedere ricompense su questa terra. Devi vivere correttamente per ottenere la vita eterna!
Ebbene io credo in Dio, ma non a quello dei miracoli. Quello dei miracoli è un Dio ingiusto e razzista. Quindi non il Dio di noi cristiani, non è il Dio di noi uomini.
E infine, relativamente alle “guarigioni”, tutto è spiegabile scientificamente. E se non lo è oggi lo sarà domani o dopodomani.

Bill Mac Stanton – Sidney / Australia
(faticosa traduzione di pippo vinci)
questo articolo è già stato pubblicato sulla trazzera nel mese di maggio 2008

venerdì 6 gennaio 2017

Immotivata paura in un cinema di Torino

Ieri a Torino è successo un fatto incredibile. In una sala cinematografica , durante la proiezione di un  film, i membri di una famiglia marocchina si sono scambiati dei segnali. Erano seduti in file diverse e due di loro erano sordomuti. Tutto qui

E in vece no; in sala è scoppiato il panico tra gli spettatori che hanno interpretato quei gesti come preludio di un attentato. Si sono quindi alzati e sono fuggiti costringendo, tra l'altro, il gestore del cinema, ad interrompere la proiezione.

A me sembra pura pazzia, una psicosi collettiva che unisce paura, razzismo, intolleranza e imbecillità.
Ma quello che scoraggia ulteriormente sono i diversi commenti alla notizia che si possono leggere sul sito di repubblica.it. La gran parte di essi  erano insulti contro la innocente famiglia magrebina e molti  ironizzavano sul fatto che dei sordomuti assistessero ad uno spettacolo cinematografico

A parte che un sordomuto può benissimo godere dello spettacolo cinematografico fatto anche (o soprattutto) di immagini, ma se uno è sordomuto, non può fare quello che fanno gli altri? Se non riesce a seguire bene il film, saranno o non saranno c..zzi suoi?  Insomma i commenti dei lettori di repubblica mi hanno scoraggiato più dello stesso deprecabile comportamento degli spettatori al cinema.