giovedì 29 dicembre 2016

denunciate all'ONU le scie chimiche

Rosalind Peterson , presidente e cofondatrice dell'Associazione per la Difesa dell'Agricoltura negli USA, interviene all'Assemblea dell'ONU e denuncia l'esistenza ed il pericolo delle scie chimiche. Clicca sull'immagine ed ascolta le dichiarazioni delle Peterson.
(sottotitoli in italiano)
Molti debunkers hanno contestato e ridicolizzato l'intervento delle Peterson in quanto la stessa non appartiene a nessuna istituzione legata all'ONU e per il fatto che sia una "accanita e prevenuta" sostenitrice della teoria delle scie chimiche

Noi crediamo che chiunque venga invitato a fare una conferenza di fronte ai membri dell'assemblea dell'ONU e possa parlare liberamente per oltre 20 minuti, ascoltata con grande attenzione e rispettoso silenzio, debba godere di un certo grado di credibilità.

Insomma non penso proprio che ad un ciarlatano qualsiasi (tale, più o meno, è la definizione che i debunkers affibbiano ai sostenitori della teoria delle scie chimiche) sia data una tale opportunità.

sabato 24 dicembre 2016

la trazzera vintage:Auguri, se non ci vediamo

Auguri, se non ci vediamo


Auguri, se non ci vediamo, ”questa è la frase che segna l’avvicinarsi di una delle seguenti 3 ricorrenze: Il Natale, il Capodanno, la Pasqua.

Problema: da quanti giorni prima si può cominciare ad usare questa frase? E fino a quanti giorni prima si può continuare a dirla?

Se è detta troppo presto può esser interpretata come un atto liberatorio che autorizza chi la dice a non vedere più chi la riceve. Almeno per il periodo che separa entrambi dall’augurato giorno

Se è detta troppo tardi lascia trapelare un eccessivo attaccamento alla persona destinataria la quale potrebbe non gradire il rivedere così spesso il suo affezionato interlocutore.

La logica vuole che, caso per caso, uno dovrebbe capire quando ed a chi rivolgere questo tipo di augurio, ma noi vogliamo lo stesso tentare di regolamentare il fenomeno assegnando delle date limite per ognuna delle tre occasioni.
Date da—a quando è sensato pronunciarla
Natale :dall’8 al 19 dicembre
Capodanno: dal 26 al 28 dicembre
Pasqua: dal martedì al giovedì santo.

lunedì 28 novembre 2016

La deriva autoritaria del SI al referendum

Cliccate sull'immagine. vi verrà spiegato in modo semplice e puntuale il perchè la riforma Renzi-Boschi , su cui dovremo votare il prossimo 4 dicembre, contiene una chiara  deriva autoritaria. 

In effetti non c'è scritto da nessuna parte ma, combinando tutti gli effetti della riforma, risulta chiara questa conseguenza in caso di una sua applicazione; lo stesso pericolo era contenuto nella tentata riforma costituzionale di Berlusconi ma i parlamentari del PD fecero di tutto per ostacolarla puntando il dito proprio sulla deriva autoritaria della stessa.

Esistono testimonianze filmate ed accalorate di gente come Veltroni, Finocchiaro, Franceschini (ancora oggi come allora, autorevoli esponenti del PD) che diedero l'anima e il cuore per bloccare la deriva autoritaria della riforma di Berlusconi. Organizzarono pure un megamanifestazione di piazza. Ma la riforma, voluta da Berlusconi e poi bocciata dal voto popolare, ricalcava quella voluta oggi da Renzi. Ma ora gli stessi esponenti del PD la difendono a spada tratta. In Sicilia questi voltagabbana li chiamiamo brunelli o facce di bronzo. Guardate il video e vi si chiariranno molte idee sull'argomento.

sabato 26 novembre 2016

martedì 15 novembre 2016

paura di Trump? E perchè mai?

Ma perché il mondo ha paura di Trump? Potrebbe ,il tycoon americano , fare peggio di Clinton, Bush e Obama? A me sembra difficile. Durante questi ultimi 24 anni, l'impero americano ha dato il peggio di se', spargendo morte e distruzione nel mondo intero come mai si era visto fino  tempi del muro di Berlino.

I civili morti a causa delle guerre giuste e preventive, l'incremento spaventoso degli attentati terroristici,i o dispiegamento massiccio di truppe USA all'estero con conseguente installazione di basi missilistiche quasi ovunque, la escalation del conflitto israelo-palestinese fino al suo oblio tutto a favore degli israeliani, hanno visto toccare il massimo durante gli ultimi 24 anni. Di cosa ci dovremmo allora preoccupate? Dei modi volgari di Trump?

 E il mondo trema per così' poco?

lunedì 31 ottobre 2016

Il Trump che piace agli americani

La battaglia tra il Trump e la Clinton per la Casa Bianca  sta interessando , credo, il mondo intero. Ma mentre all'estero (ci) arrivano gossip e notizie folcloristiche sui due contenenti, negli USA la battaglia è un po' più seria,  articolata e complessa.

Non si capirebbe, infatti, come mai il temuto e impresentabile Trump possa essere ancora ad una incollatura dalla gentile e preparata signora Hillary Rodham  in Clinton.

 Il motivo è semplice, all' esterno  degli States non trapela  nulla delle idee politiche o del programma del miliardario con parrucchino  e se ne parla solo in occasione di sue infelici e deprecabili uscite ora sessiste , ora razziste ora volgari. Noi, senza volere parteggiare per nessuno dei due (ritenendoli, peraltro, una peggio dell'altro), abbiamo voluto elencare i principali punti del programma di Trump che è non è solo  un porco volgare, pazzo e scatenato. E gli americani, anche se un po' farfalloni, lo sanno.

All'estero, però, Trump fa notizia solo quando urla contro le donne o contri gli immigrati ink modo sgraziato e per nulla  condivisibile.

Ma ecco, in estrema sintesi, le promesse elettorali del volgare miliardario Donald Trump candidato alla presidenza degli Stati Uniti d'America:


1 riduzione del numero dei mandati parlamentari
2 blocco delle assunzioni dei dipendenti federali
3 rinegoziazione del trattato NAFTA
4 abolizione di tutte le restrizioni che limitano lo sfruttamento di tutte le fonti energetiche negli USA(riducendo in tal modo la ricerca di fonti energetiche nei paesi esteri, fonte di conflitti internazionali)
5 riduzione dei esorbitanti trasferimenti finanziari all' ONU  per utilizzarli in patria allo scopo di migliore le reti idriche nazionali
avvio delle  procedure di espulsione degli oltre 2 milíoni di immigrati che hanno commesso reati
7 semplificazione  delle procedure fiscali per la classe media
disincentivazione  della delocalizzazione delle imprese USA riportando in patria molte industrie allo scopo, tra l'altro, di aumentare la occupazione interna
9 rilancio e rifinanziamento dell'istruzione pubblica
10 abolizione o ridimensionamento della riforma sanitaria di Obama che (secondo Trump) ha dato scarsi risultati, e riduzione dei  prezzi dei farmaci
11 agevolazioni per  l' assistenza sanitaria ed istituzione di una  task force  per anziani e bambini in difficoltà
12 istituzione di una task force per combattere il crimine
13 aiuti concreti ai reduci di guerra e riduzione degli interventi militari all'interno degli accordi con la NATO
14 aumento del  dazio sui prodotti importati
15 aumento del  carico fiscale sugli speculatori di Wall Street.
16 riduzione della tassazione al 35% per le famiglie con almeno due figli
17 dimezzamento delle tasse per le PMI (Piccole e Medie Imprese)

Va bene, sono solo promesse elettorali, ma di certo contrastano con la pessima immagine che il mondo (non USA) si è fatto del miliardario impresentabile!

E la Clinton ?

Ebbene per gli americani la Clinton rappresenta la continuità con il passato, più o meno recente (Bush, Obama), che ha visto solo crisi economiche senza fine e continui sprechi di imponenti risorse finanziari per interventi militari planetari  di dubbia efficacia sia contro il terrorismo che contro la crisi economica interna.

Ecco perché la vittoria di Trump non è più una utopia come sembrava all'inizio di questa estenuante campagna elettorale

giovedì 27 ottobre 2016

Goro, Gorino e Cacasenno

I recenti fatti di Goro e Gorino, due paesi e emiliani in una sedicente Italia Cristiana, che si rifiutano di ospitare poche decine di immigrati tra cui donne incinte e bambini, mi ha stimolato la curiosità di sapere quali sono nel mondo i paesi che accolgono più rifugiati in rapporto alla loro popolazione.
La ricerca è stata parziale, ma molto significativa.
Prendete innanzi tutto nota che  l'Italia , con i suoi quasi 60 milioni di abitanti, ospita ad oggi circa 120.000 rifugiati.
 Ed eccovi di seguito i dati relativi ad altri paesi
Tra parentesi il numero degli abitanti del paese citato

Siria 2.500.000 rifugiati (6.000.000 ab)
Turchia 2.700.000 rifugiati ( 75.000.000)
Pakistan 1.600.000 rifugiati (182.000.000)
Libano 1.500.000 rifugiati (4.500.000)

Per essere ancora più chiari ecco il numero di rifugiati rapportato al numero degli abitanti

In Siria 1 rifugiato ogni 2,4 abitanti

In Libano 1 rifugiato ogni 3 abitanti

In Turchia 1 rifugiato ogni 28 abitanti

In Pakistan 1 rifugiato ogni 113 abitanti

In Italia 1 rifugiato ogni 500 abitanti
Sorprendente, no?

E LORO sarebbero (secondo alcuni nostri impresentabili connazionali)  incivili e blasfemi mentre noi saremmo buoni, civili e cattolici, chiamati a difendere le nostre origini  giudaico-cristiane (!?!?!?)

Si tratta inoltre di paesi molto ma molto più poveri del nostro.
La verità è che vogliamo difendere semplicemente i nostri sproporzionati ed immeritati privilegi. E questo si che significa essere blasfemi (tradendo la nostra religione o, se preferite, la nostra presunta civiltà)
Io ,inoltre, non mi sento di fare alcuna distinzione tra chi fugge da una guerra, da una calamità naturale, da una persecuzione e chi fugge semplicemente per vivere una vita migliore. Tutti hanno diritto di aspirare ad una migliore condizione di vita. Chi siamo noi per impedirglielo? Abbiamo solo avuto il culo (e non il merito) di nascere in un paese più ricco e più sano. Bene, abbiamo quindi il dovere di condividere con loro (i rifugiati) questo nostro benessere, questa nostra ricchezza piovuta dal cielo sulle nostre teste e fatto spesso di cose di cui potremmo benissimo fare a meno!

domenica 23 ottobre 2016

giovedì 20 ottobre 2016

referendum 2


la Trazzera si schiera decisamente per il NO al referendum costituzionale del 4 dicembre. Il motivo è molto semplice come semplice era la Costituzione originale: il testo voluto da Renzi e soci è cosi' complesso e astruso , oltre che fastidiosamente paroloso, che in caso di vittoria del si bisognerà triplicare la corte Costituzionale in quanto la stessa verrà inevitabilmente  sommersa da decine e decine di ricorsi contro la gran parte delle leggi promulgate dal Parlamento.

Il testo della Costituzione del '47 era, invece, di una semplicità e di una chiarezza disarmanti tanto che, ricordo,  molti dei suoi articoli si studiavano fin dalla scuola media. Erano cioè alla portata di ragazze e ragazzi di  undici-quattordici anni. Con la riforma Boschi/Renzi neppure dei navigati costituzionalisti riusciranno a risolvere le miriadi di quesiti, dubbi e interpretazioni che verranno fuori. E' questa la vera schifezza di questa riforma a prescindere dai contenuti spesso oscuri e linguisticamente intricati.

A titolo esemplificativo vi invito a leggere l'attuale articolo 70 della Costituzione vigente, articolo composto da  9 ( dico nove) parole e confrontarlo con il nuovo articolo 70 della riforma sottoposta a referendum, articolo composto da ben 483 (dico quattrocentoottantatre) parole indecifrabili!

referendum 1


venerdì 30 settembre 2016

giovedì 29 settembre 2016

la Sicilia è o non è un' isola di merda?

In un  discorso tenuto a Palermo, non si sa bene in quale occasione, e non ricordo bene quando, il noto cantautore milanese Roberto Vecchioni avrebbe detto che la Sicilia è un'isola di merda. Io, pur essendo siciliano , non sarei tanto in disaccordo con l'autore di luci a san Siro anche perché credo che Vecchioni si riferisse non alla terra originale magica e misteriosa che giace al centro del Mediterraneo e che ha accolto ed assimilato decine di culture e popoli provenienti dai 4 angoli del bacino, no Vecchioni si riferiva sicuramente a come questa terra è stata ridotta,, umiliata, devastata, stuprata dagli stessi siciliani. Che oggi, indignati, la difendono offesi dalle parole del musicista lombardo

E' vero, esistono centinaia di isole felici all'interno dell'isola trasparente, ma tutto ciò non fa di una terra una terra felice.


1) Cominciamo col dire che la Sicilia è la terra d'origine di un fenomeno schifoso e ... di merda che ha esportato in quasi tutto il mondo: la mafia. Quella mafia che ancora oggi determina il destino di molti territori , di molti siciliani, di molti giovani, anche di talento, spesso costretti ad emigrare proprio perché qui, grazie a cosa nostra, il posto di lavoro non dipende da te ma da Lei. Se non è merda questa....

2)città  come Palermo, se pure apprezzate da turisti ciechi e frettolosi,  sono ridotte ad essere  una discarica, una pattumiera, se non un letamaio grazie non solo ai suoi incapaci amministratori ,  ma soprattutto, a causa all'incuria e dell'inciviltà dei suoi abitanti. I quali rendono impossibile la vita a se stessi ed ai loro concittadini trasformando in. ... merda ogni cosa che dipende da loro: la circolazione stradale, i servizi pubblici, i luoghi dove si vive , dove si lavora, dove si soffre, si studia...

3) coloro che dovrebbero esercitare il controllo ed il contrasto di ogni forma di legalità o di inciviltà, essendo essi stessi siciliani, fanno finta di non vedere e spesso sono essi stessi colpevoli di atti e comportamenti che, nel pieno delle loro funzioni, dovrebbero combattere

4) per le strade dell'isola, negli uffici, nei negozi si assiste giornalmente ad azioni e atteggiamenti di
sopraffazione di ogni tipo. Con comportamenti che molti definiscono  propriamente.... mafiosi.

5) andando in giro per l'isola di merda si vedono campagne e periferie deturpare da immonde costruzioni ed inutili opere in calcestruzzo, strade sconnesse, opere incomplete, ruderi abbandonati, cumuli di immondizia. Andate da Palermo a  Monreale e, percorrendo  la strada che sale, girate lo sguardo a sinistra. Vedrete una immensa pianura che abbraccia il capoluogo siciliano, disseminato, anzi invaso da palazzi e palazzine di merda, spesso non definiti, non completati ed abusivi, che hanno preso il posto di quella che una volta si chiama conca d'oro, per i magnifici limoneti che la illuminavano. Nulla è rimasto di quella meraviglia. E quando arrivate a Monreale chiudete gli occhi e fatevi portare subito nella sontuosa cattedrale normanna: godetevi il Cristo , il chiostro ed ogni magnificenza che il luogo conserva. Poi richiudere gli occhi e scappate da quel posto caotico ed inospitale. Lo stesso metodo (occhi bendati ) usatelo per visitare i moltissimi punti Belli di questa isola. Fuori dai loro cancelli c'è solo merda. Dentro c'è il paradiso in terra, ci sono angoli goduriosi per i sensi e per l'anima : il barocco di Noto, le saline di trapani, la riserva naturale di Vendicari,  lo zingaro di Castellammare, le gole dell'alcantara, l'isola di ortigia, Taormina, la valle dei templi, il teatro Massimo di Palermo ecc ecc ecc


6) che dire, infine, delle orride periferie di quasi tutti i centri abitati dell'isola? Un insieme caotico di mostri di cemento, nessuno spazio verde, immondizia qua e là, fetore, strade dissestate, costruzioni lasciate a metà. Bello, no?

7)le coste! Le sterminate coste su cui si infrange un mare oramai fituso, sono state occupate da milioni di tonnellate di costruzioni orribili abusive spesso non rifinite se non anche abbandonate;che in molti casi impediscono pure di vederlo questo mare. Figuriamoci di raggiungerlo.

Per non parlare, in ultimo, della sanità, dei trasporti, del dissesto idrogeologico, degli impianti sportivi, delle scuole ..........



domenica 18 settembre 2016

L'esperienza dell'autobus a Iquitos, la più famosa città peruviana della Foresta Amazzonica

Tra tutte le esperienze quella dell'autobus è stata la più esilarante. Qui l'autobus viene chiamato colectivo e posso a ragione confermare che si tratta di un nomen omen. Perché raccoglie, unisce in un unico spazio tutti gli esseri viventi (e non) dell'Amazzonia peruviana. 

Ma andiamo per gradi. Il colectivo altro non è che un autobus di legno con i finestrini aperti, ma che nasconde dei vetri estraibili in caso di pioggia torrenziale. Se piove poco invece è norma che ci si bagni. 

Tutto inizia con la fermata dell'autobus. Non esiste. Devi chiedere in giro più o meno quale percorso fa e scegli a caso il punto che più ti aggrada e aspetti. Io sono solita sostare vicino ad una bodega dove posso ammazzare il tempo comprandomi ogni tipo di schifezza fritta: platanito dolce o salato, camote, cancha e quando mi sento particolarmente gringa* patatine fritte.

 L'attesa, rigorosamente sotto il sole cocente della zona equatoriale o in alternativa sotto la pioggia temporalesca e fitta tipica della zona pluviale (in una stessa giornata si alternano questi climi con una velocità impressionante) è particolarmente stressante.

Con una frequenza di uno ogni 10 secondi si avvicinano motocarristi 
che vogliono trasportarmi.

A quanto pare è quasi una vergogna che una straniera possa aspettare un autobus o peggio osare pensare di fare quattro passi a piedi (lo stesso mi capita quando provo a camminare per 100 metri).  Eppure dopo qualche giorno di permanenza in città mi rendo conto che la mia provenienza non c'entra nulla: è che qui proprio  nessuno cammina. Per andare a comprare il pane prendono la moto, probabilmente perché attraversare la strada in mezzo al traffico è più pericoloso di dormire una notte insieme ad un'anaconda condividendo il cuscino. 
Provano così pena per i pedoni che a volte l'autista dell'autobus carica gente aggratis quando la vede passeggiare per strada, promettendole di portarla a destinazione, qualsiasi essa sia. Ma non divaghiamo. La mia fama con i motocarristi di solito risulta esilarante per la gente del luogo che se la ride dicendomi “todos te quieren llevar” (che poi non ho mai capito se significa che mi vogliono portare da qualche parte o portarmi via definitivamente, io, in ogni caso, rispondo con un sorriso ). 

Il colectivo può passare dopo un minuto o dopo un'ora, ma visto che vivo a Palermo non mi sconvolgo più di tanto. Riuscire ad individuare il tuo bus è difficile, il numero è scritto in caratteri minuscoli che manco se hai dieci decimi. Se sei fortunato a riconoscerlo in tempo devi fare un segnale per palesare il tuo interesse e l'autista comunque non si fermerà, semplicemente rallenterà. 
Inizia una fase delicata dell'esperienza: attimi di panico in cui il tuo unico obiettivo è riuscire a comunicare con il cobrador, una figura emblematica del mondo del trasporto pubblico: un personaggio la cui età e sesso sono estremamente variabili (un mio alunno, ad esempio, faceva questo lavoro) che ha molteplici ruoli. Abbannìa (termine siciliano per "urlare con ritmo cadenzato") appeso all'entrata del bus, invitando la gente a salire e in una frazione di secondo riesce a elencarti tutte le fermate più importanti del percorso. Che poi ritornando a quanto detto sopra, non indica tanto le fermate ma approssimativamente le zone in cui eventualmente si potrà fermare. Riesco a chiedergli se è il bus giusto per la mia destinazione ma non ricevo risposta verbale, solo un cenno con la testa e inizia l'incitamento degno di un'olimpiade : Sube! sube !sube! sube! Sube! (Sali! Sali!), grida il cobrador, e con un balzo il tuo piede deve toccare il primo scalino dell'entrata, rischiando tibia e malleolo e qualche legamento qua e là. 
Ma niente paura, se non dovessi riuscire ad “agarrar” il colectivo in corsa (acchiappare) ci sarà sempre il mitico cobrador che ti prenderà con un braccio e ti solleverà fino a dentro. Ho preso più volte l'autobus e tutte le volte, una volta dentro, ho provato quella sensazione di orgoglio personale misto ad adrenalina tipico delle sfide agonistiche. Aggrappandoti a qualsiasi cosa e tentando di mantenere una posizione eretta, giacché intanto l'autista accelera, cerco posto.

I sedili. Altro capitolo. Fatti a misura di loretano (della regione di Loreto, il cui centro più importante è appunto Iquitos), ovviamente, non riescono ad ospitare le mie gambe. Torno in Italia piena di lividi sulle ginocchia, oltre che a miriadi di morsi di insetti della foresta. Una volta però sono stata fortunata e un sedile davanti a me era rotto, lasciandomi spazio per distendere le gambe.
Un raro momento di felicità, durato molto poco perché era ora di punta e il bus si è riempito. Una ragazza trasportava una torta di compleanno e ha pensato bene di adagiarmela addosso. C'è una grande forma di solidarietà e condivisione all'interno di un colectivo. Normalmente viene utilizzato dai locali per trasportare qualsiasi cosa dal mercato di Belen, molto economico, verso le zone residenziali della periferia ( dove per residenziali si intende baracche di legno in mezzo alla foresta). Tutti aiutano il cobrador ad aiutare la gente a caricare sull'autobus mercanzie come interi alberi di platano, quintali di limoni, sacchi di riso o mais, financo polli vivi. Il cobrador ha anche il fondamentale compito di acchiappare i bambini che salgono sull'autobus per evitare che si perda tempo e che l'autista debba rallentare ulteriormente per aspettare questi piccoli esserini che con le loro piccole gambette non riescono a salire velocemente. Così li prende di peso, insieme ai sacchi della spesa della mamma. L'autobus va a grande velocità e si infila in mezzo ai motocarri e alle moto, convinto di essere anche lui uno di loro. E se non lo fanno passare usa il clacson, che risuona in mezzo al traffico con una melodia particolarmente persistente.
Durante queste folli corse stile motocross ( perché va aggiunto le strade sono piene di buchi) capita che durante il sorpasso un colectivo sdradichi lo specchietto retrovisore dell'altro. Niente paura, inizia la rincorsa. Ad essere scioccata sono solo io. Gli altri passeggeri continuano a gustare i loro succhi a base di dolciastri frutti della foresta e a masticare roba pastosa che dicono essere fatta da tuberculos. Al primo semaforo il cobrador dell'autobus leso scende e corre verso l'autobus reo, torna vittorioso con la plata ( il denaro necessario a risarcire lo specchietto). L'autista riparte con la solita fretta ma al semaforo successivo, nel giro di 30 secondi, è in grado di smontare lo specchietto rotto e di montare quello nuovo, che è miracolosamente apparso da chissaddove. L'autista dell'autobus che prendo solitamente, che ormai riconosco e saluto con un cenno (non esageriamo, non siamo così amici) ha la malsana abitudine di tenere il suo cellulare sulla coscia. Ad ogni frenata gli cade tra i pedali. Ma non si può mica rallentare o addirittura FERMARSI! Ecco che arriva il cobrador che si arrampica tra i sacchi di carbone e papaye e gli si infila in mezzo alle gambe, recuperando il tesoro. In un'ora di tragitto la scena si è ripetuta tre volte. Avrei voluto consigliargli qualcosa ma mi sono trattenuta, aspettando la quarta.

 I colectivos  sobbalzano ad ogni scaffa come una barchetta sulle onde. Durante uno di questi salti ( in cui ho sentito il sapore della mia milza per quanto è stato violento) ad un signore cade un sol (moneta locale, corrispondente a circa 30 centesimi di euro) dentro la borsa della spesa della mia vicina di posto. Panico generale perché il suddetto signore deve scendere a breve. Anche in questo caso  funziono bene come poggia cose : la vecchietta mi svuota addosso il contenuto della borsa : due cetrioli giganti, 3 banane, una bottiglia di un succo non meglio identificato, caramelle, pillole sfuse ( mi confessa che servono per la pressione), una busta con un pollo ,stavolta morto e fatto a pezzi. Finalmente spunta la moneta, siamo tutti rilassati. 
L'autista può di nuovo alzare il volume della musica latina, a palla ovviamente. I motivetti ti entrano nella testa e non vanno più via, mai più. Di solito il testo parla di gente tradita e abbandonata che si lamenta del suo infame destino, ma il ritmo della musica è allegro e ti fa partire il movimento dell'anca.  
Non è ben chiaro il motivo per cui la musica sia sempre così alta, il che peraltro contrasta con il tono di voce dei loretani che è molto basso. Mi rendo conto con il tempo che la gente qua comunica con lo sguardo e con dei movimenti della testa, anche con me ci provano ma io non ho ancora provato a decifrare e quindi li disturbo facendo loro mille domande e sperando in una risposta. Ho imparato comunque a leggere il labiale in questo mese, raggiungendo un buon livello di comunicazione .  

Il vento è molto forte, come se fossi in barca. Io ero solita incappucciarmi sia per mantenere una decenza della mia capigliatura ( qua le donne hanno i capelli splendidamente lisci e non si scompigliano mai), sia per evitare malanni.
Dopo un'oretta di percorso disagevole il cobrador è pronto al suo ruolo principale : fare pagare il biglietto ( cobrador significa proprio questo : colui che si fa pagare). O meglio, farsi pagare e basta perché non ho mai visto un biglietto. Inspiegabilmente ricorda perfettamente in che punto sei salito sul carro e ti fa pagare in base al tragitto che percorri. Si avvicina il momento di scendere ed io sudo freddo, non si fermerà, se sono fortunata rallenterà avendo pietà di una straniera. Vengo lanciata più o meno nella zona in cui c'è la mia scuola. Sì, lanciata
Con incintamento del cobrador che stavolta urla baja! baja! baja! baja!( scendi!).
Sono salva per qualche ora, finché non devo prendere il colectivo del ritorno. 
E inizia un altro viaggio della speranza.


*gringo originariamente era definito colui che proveniva dagli Stati Uniti, adesso diventa gringo qualsiasi straniero, dove per straniero viene considerato pure uno che viene da Lima.

lunedì 8 agosto 2016

accadde oggi: la tragedia di Marcinelle

L’8 agosto del 1956 si consumava il disastro di Marcinelle: oltre 260 minatori morivano dentro una miniera di carbone, oltre la metà erano arrivati dall'Italia

sabato 23 luglio 2016

parolacce.net

Parolaccia è una forma dispregiativa del termine.

La parolaccia serve a parlare, in modo abbassante e offensivo, delle pulsioni fondamentali dell'uomo: il sesso, il metabolismo, l'aggressività, la religione. Per questo, vista la delicatezza dei concetti a cui si riferiscono, le parolacce sono sempre oggetto di linguistici, e sono diventate un linguaggio specializzato nell'esprimere le primarie dell'uomo: rabbia, sorpresa, disgusto, paura, eccetera.

Le parolacce, antiche quanto il linguaggio umano, si dividono in 3 categorie fondamentali:

imprecazioni (es. "merda!"): sono una forma di interiezione, ovvero di dialogo con se stessi, e servono a sfogare simbolicamente la propria aggressività contro un oggetto inanimato o contro una situazione; le imprecazioni comprendono anche le profanità (ovvero l'uso dei termini sacri al di fuori dei contesti religiosi) e le bestemmie;

insulti (es. "coglione!"): sono le parole usate per attaccare e ferire un'altra persona, abbassandone l'autostima;

maledizioni (es. "vaffanculo!"): sono le espressioni con cui si augura il male al destinatario.
Le parolacce, il cui serbatoio linguistico principale è costituito dalle oscenità (ovvero dalle espressioni che si riferiscono al sesso), sono presenti già nelle prime opere letterarie dell'umanità, come l'epopea di Gilgamesh.

dal sito www.parolacce.net

giovedì 14 luglio 2016

la trazzera vintage; un buon cappuccino


Non voglio insegnare a nessuno a fare un buon cappuccino. Anche perché non lo so fare. Scrivo questo articolo , quindi, in qualità di assaggiatore di cappuccino e non di barman.
Vorrei, di conseguenza, suggerire 8 regole auree per potere giudicare (e non..fare) un cappuccino.
Quello che vedete nella foto a sinistra è (all’apparenza) un ottimo cappuccino. Ma non sempre ad una buona apparenza corrisponde una buona qualità. E’ vero invece che un cappuccino brutto a vedersi è, senza dubbio, brutto anche a bersi. E’ il caso della foto qui sotto.

Le regole:

1. La schiuma (meglio chiamarla crema) non deve essere grossolana, ma densa e senza evidenti bolle o bollicine;
2. lo spessore della crema deve essere minimo, di pochi millimetri;
3. il colore della crema sarà ambrato con striature, arcuate, marrone scuro; mai bianco.
4. la crema dovrà essere persistente. Essa infatti non deve mai scoprire il latte sottostante anche a tazza inclinata . Tanto che alla fine essa deve rimanere adagiata sul fondo della stessa tazza;
5. il sapore non deve tendere ne’ al latte ne’ al caffè. Il cappuccino, semplicemente, deve sapere di cappuccino;
6. cacao o cioccolata in polvere spruzzati sul cappuccino ne alterano profondamente il sapore e pertanto sono assolutamente da evitare;
7. la temperatura del cappuccino deve essere abbastanza alta, poco al di sotto di quella di un buon caffè;
8. il contenitore ideale per un cappuccino è la tazza in ceramica (cup) di medio-piccole dimensioni, con manico; da evitare contenitori in vetro, carta o plastica, e forme cilindriche (mug), a tronco di cono rovesciato o a sezione quadrangolare. Da evitare anche bicchieri o altro tipo di contenitore senza manico.
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p.s. diffidate di quei cappuccini serviti con "caffè a parte". Uno dei trucchi per fare un buon cappuccino è, infatti, legato all'abilità del barman di versare il latte nella tazza contenente già il caffè. Questo gesto, se ben fatto, è da molti considerato il vero segreto per ottenere un buon cappuccino. Ne deriva che il "caffè a parte" è inadeguato per raggiungere il nostro scopo: un ottimo cappuccino.
 
post già pubblicato in data 1 ottobre 2008
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lunedì 20 giugno 2016

calcio e violenza agli europei. Ma la soluzione esiste ed è semplice da adottare


Siamo alle solite ragazzi. Ogni volta che si organizza una megamanifestazione calcistica (e non solo... vedi anche olimpiadi) ci scappano sempre violenze, aggressioni, scontri con la polizia. Un intero paese (quello che organizza la competizione)  sotto assedio, nella paura, nel terrore che succeda qualcosa. Che puntualmente succede.

E , quando succede, giù con le solite inutili polemiche e soluzioni. Finisce il torneo, si alza la coppa, scorrono lacrime e sorrisi  e tutto viene rimandato alla mani(festa?)zione successiva.

Io avrei un' idea. Perchè concentrare la fase finale tutta in una nazione? Oggi è il turno della Francia, i prossimi mondiali  in Russia e via via tutti gli altri.

Credo che l'unico modo per evitare questi scontri continui ed insopportabili sia quella di abolire la "fase finale" tutta concentrata in un' unica nazione peraltro in un solo mese.

E come si f? Semplice, basta  adottare il metodo delle coppe europee!! Si possono fare gironi e partite ad eliminazione diretta senza il rischio di tutta questa concentrazione di tifosi in un unico luogo per così poco tempo.

La nuova formula chiaramente dovrebbe sempre mantenere la struttura del tabellone come oggi avviene: gironi iniziali per definire il quadro degli ottavi di finale e poi eliminazione diretta. Anche la Champions è così. Ma nella Champions ci sono partite di andata e di ritorno. Sarebbe troppo lungo adottarle anche per gli europei o i mondiali.

Anche quì abbiamo la soluzione : si adotta il metodo della Coppa Davis di Tennis. Dove non c'è il doppio incontro (di andata e di ritorno), ma un solo match secco a casa di una delle due squadre, ed in coppa Davis si gioca alternativamente in casa dell'una o dell'altra in funzione di dove si è giocato l'ultimo incontro disputato tra le due compagini. Qualora queste non si siano MAI incontrate (cosa rara , ma possibile) si ricorre al sorteggio per individuare la sede dell'incontro.

 E ci sarebbe pure un altro vantaggio. Nessuna squadra giocherebbe TUTTE le partite in casa, come succede oggi con la squadra ospitante (la Francia) che, tra l'altro, non  disputa  le qualificazioni per l'accesso alla fase finale.

pippo vinci

venerdì 3 giugno 2016

Palermo anno zero.



Nestorowsky
Abbiamo da appena 20 giorni evitato il pericolo di una umiliante retrocessione in B  con una miracolosa cinquina di partite (11 punti) ed un apprezzabile gioco, che ci ritroviamo, a poche settimane dal raduno iniziale per la nuova stagione, con una situazione paradossale. Nel Palermo calcio di oggi non c'è una sola certezza che sia una, ad esclusione di... Andelkovic.
1) Presidenza: vende o non vende?  Non sappiamo se Zamparini manterrà la presidenza o al proprietà della società. Le voci si rincorrono, dai cinesi (che vanno molto di moda) alla famiglia Viola (che dichiara di non spere nulla) , a sgarrupate cordate (spesso miltietniche).
2) Allenatore :si pensava che a salvezza raggiunta il tecnico Ballardini sarebbe stato confermato in automatico. Ma tra Ballardini e Zamparini è calato il gelo. Manco si telefonano; e già si fanno i nomi di altri coaches: Simone  Inzaghi, Oddo e Stellone i più citati. Ma siamo sicuri che ne salteranno fuori di nuovi.
3) Portieri. Sorrentino ha dato il suo saluto a piazza e compagni. Il capitano ci lascia. Chi sarà il nuovo guardiapali rosanero? Si punterà tutto sul giovane e promettente Posavec,  si cerca un giocatore di esperienza che gli faccia da chioccia. Si fanno i nomi di Carrizzo, Bizzarri, il redivivo De Sanctis e l'eterna promessa Bardi.  leggi tutto

domenica 29 maggio 2016

i cristiani seminano odio antigay in Uganda ed in tutta l'Africa

da un po' di tempo un numero sempre crescente di predicatori e politici conservatori crisiani americani svolgono molti viaggi in Uganda ed in altri paesi africani per diffondere un messaggio di odio contro gli omosessuali.

In Uganda ciò ha portato ad una legge omofoba ed un diffuso sentimento di odio contro i gay. Odio e persecusioni. Le lesbiche vengono violentate e i gay maschi uccisi.
I cristiani si lamentano (giustamente ) che in molte parti del mondo c'è una persecuzone nei loro confronti (purtroppo non sono i soli perseguitati per motivi religiosi), ma nascondono queste orribili pratiche antigay che, alcuni loro fratelli, stanno coscientemente e criminalmente  diffondendo in Africa.

Una seria e ben documentata denuncia è stata fatta attraverso un documentario canadese intitolato God Loves Uganda. In seguito a numerose proteste e manifestazioni fatte coraggiosamente nella stessa capitale Kampala , la Consulta ugandese ha abolito la legge omofoba che prevedeva l'ergastolo per gli omosessuali, ma il sentimento antigay è molto diffuso ed è causa di aberranti violenze contro la comunità omosessuale locale.

lunedì 16 maggio 2016

un po' di c....lo ci voleva proprio!

Palermo 3 - Verona 2 (Vazquez, Maresca, Gilardino)

Tutto potevamo immaginare, tranne una partita tanto bella quanto sofferta. Alla vigilia tutto sembrava facile, poi segna il Palermo e viene voglia di rilassarsi e cominciare a festeggiare. Arrivano  quindi i due gol del Carpi (uno ovviamente su un rigore scandaloso al quadrato!)e si comincia a fremere a preoccuparsi, una preoccupazione che diventa terrore quando l'eccellente Viviani stordisce il Barbera con un diagonale imparabile (per il  37enne Sorrentino). Tutto sembra oramai vano. Anche perchè il Verona gioca bene ed ha pure colpito due legni.

Da Udine (dove è di scena il Carpi)  nessuna buona notizia, anzi, gli avversari dei nostri avversari, giocano in 10. Therheau si è fatto espellere per proteste ed il campione Di Natale, (alla sua ultima esibizione al Friuli) fa la muffa in panchina.

Il Barbera è gelato, ma ci pensa un colpo di nuca supefortunoso del matusa Maresca a riportare in avanti il Palermo. Pochi minuti e l'altro Matusa, Gilardino, chiude il match! Chiude il Match?. ma quando mai!!! Da uno stupido fallo sulla trequarti rosa scaturisce una punizione e il solito Viviani fa fare al pallone una parabola magistrale che Sorrentino non si sogna di contrastare, bloccato com'è sulla linea di porta e così l'ex rosa Pisano deposita nel sacco tra le mani di Sorrentino ed il palo. I riflessi del sorre in questo caso difettano un po' e la sfera si insacca. 

Mancano 6 o 7 minuti alla fine. A 2500 chilometri di distanza, al Friuli, l'Udinese accorcia le distanza con un rigore regalato al festeggiato Di Natale. ma la sensazione è che non possiami aspettarci l'aiuto di nessuno. Dobbiamo resistere qui fino al 95° minuto qui al Barbera
.
Finisce la partita e scoppia la gioia del Barbera. Sorride persino Ballardini che nel frattempo si era tolto la giacca elegante per non macchiarla di erba. Infatti i suoi collaboratori lo trascinano per terra come un sacco di patate. Un' apoteosi che rimanda al prossimo anno tutti i problemi di questa squadra salvata da un inizio bruciante (7 punti nelle prime 3 - 2.33 p a partita)) ed un  finale micidiale ed impronosticabile (11 punti nelle ultime 5 - 2.20 p a partita). In mezzo la cacca (21 punti in 30 partite - 0.7 p a partita)!

lunedì 9 maggio 2016

apatia

L'apatia ha vinto, i volenterosi hanno perso. Ho già qualche problema a stendere questo post e tutto perchè mi sento circondato da un mondo che oramai accetta passivamente tutto quello che succede. Un mondo che non vuole neppure discutere.

Non c'è più (o è poco visibile) un movimento che difenda alcun diritto; dalle pensioni, al lavoro (gli esodati sono sempre lì a dimostrarlo), alla gratuità dell'acqua, alla pulizia delle strade, alla pace nel mondo alla puntualità dei mezzi di trasporto, alla pensione, all'illogico elevato prezzo dei carburanti quando il petrolio è svenduto a “prezzi di realizzo” , ecc ecc ecc

Dove sono finiti i girotondi, i popoli viola, i figli dei fiori, Do solo lo sa. E se il singolo cittadino avverte che gli siano stati violati diritti sacrosanti e si infila nella tramoggia della giustizia, i tempi per avere una responso (positivo o negativo che sia) sono lunghissimi . La Justitia , soprattutto quella civile ed amministrativa, ha un decorso lento come un fiume in cui scorre non acqua , ma pece

E solo in pochi affrontano questi enormi disagi e queste continue umiliazioni. Per non parlare dei costi.

Basta! Ho concluso la mia giornaliera voglia di protesta e di ribellione ed il post, seppure tronco, finisce qui.


amedeo contino

venerdì 22 aprile 2016

la trazzera vintage:una bottiglia di ruhm da 130 euro

Holly
Occhi menta e basilico, il biondo chignon raccolto con sapienza ammicca in cima al collo pelle di luna; le labbra pennellate con esattezza di rosso vermiglio, nel più puro Tiffany style
.
L’Editore annaspa, ansima, infine con un rantolo di voce:” Io non ti ho mai vista….…perché?”
Domanda legittima, cui segue l’audacissima –manco iddu pare!- domanda:”Ci sposiamo?”
“Si vittero, s’amarono, si dissero:”Mio Bene, vuoi dividere le mie pene….”
Pene…?!?!
.
Eros moderno, anziché frecce, Riverino adagia sul tavolo una bottiglia di rum, marca XXX, costo 130 euro
Il liquido scorre nelle gole, solleticando cuori e patti.Ignora il nostro cerchio amicale sbellicato di risa e generoso di battute, Holly fissa l’Editore: “Sentiamo, sentiamo” fa Holly.Menta e basilico rinfrescano la psiche dell’impavido, ormai lanciato. 
.
 Senti questa storia. Mia nonna ….. Guglielmina ascolta!!! stai scrivendo? Mia nonna voleva farsi suora. Invece le imposero di sposarsi, in chiesa  Questo accadeva a Licata, nel 1800 circa. Quindici parti, cinque figli: lei costrinse i figli maschi a farsi preti, le femmine, perpetue.”
Proposta indecente a Holly?!?! Improbabile.
.
Si addiviene all’accordo di matrimonio: lui va in chiesa, lei va in municipio per lei. Giorno e ora, per fortuna, coincidono. Inoltre, “Io sono ssssignorina”, puntualizza Holly
“Anch’io!!!”, contento l’Editore
Cos’ ti sistemi finalmente!” osa Jeanbalve
Ma tu farti un chiletto di c…. tuoi no?!?” graffia Holly
L’Editore è perplesso:Ce ne sono due di matrimoni, quello d’amore e quello di interesse. Matrimonio di interesse non è, d’amore neppure …quindi…..che matrimonio è?” 
.
I beni.
La sposa porta in dote un’auto, non è chiaro se sia in affitto o in leasing, un lavoro, una casa, e …..il gatto, anzi la gatta, Sissi, di cui si dirà in seguito
L’Editore: auto cabrio nuova blu, e l’autista, di proprietà…!
Nooo, il tuo autista è la mia damigella, la Pesca. E ho anche la Rosa, e la Pervinca. Beni separati!!!!” esige Holly “Per quel giorno ti cerchi un altro autista, oppure vieni in autobus!”
E’ deciso: l’Editore giungerà in tram, ammesso che per il dì fatidico i lavori del tram siano ultimati

Il trattamento: Luogo: noto locale per raffinati ed esclusivi trattamenti, dove gli sposi siedono su troni disposti su una pedana che, come per magia! si solleva
Tronyiyiyiy !! esulta Holly, “non ci sono paragoniiiii!!!”
Gli invitati: look sportivo-casual, desidera l’Editore. “Sì, sì ” acconsente Holly
Taleeeeeee! Siamo d’ accordo!” felice l’Editore
Tranne il Pittore, costretto -prima ultima e unica volta nella vita- a indossare camicia  cravatta e pantaloni lunghi, come i maschi grandi
Regali di nozze:
Allo sposo: abbonamento del Palermo, curva nord
Alla sposa: abbonamento del Palermo, tribuna coperta centrale, e vipssssssss

Viaggio di nozze: Romantico, propone l’Editore: Parigi,
Noooo!- strilla Holly “La cosa più noiosaaaaa che ho letto nella mia vita è Valigia a volo d’uccello in “Notre Dame de Paris”, di Victor Hugo. Tu mi devi portare a Santo Domiiiingo, a Cubaaa mi devi portareeeeee!!!”
A Borgonuovo ti portassi!!” l’Editore, piccato
A Santo Domingo ci si va sole…..per i dominghi…..!” suggeriscono le tre damigelle, la Pervinca la Rosa e la Pesca
Voli separati, allora, ma anche giornate separate”, conclude tranquilla Holly

Resta, ahimè,  il gatto. Anzi la gatta
L’Editore è allergico e zoofobo
Traslocherà la povera Sissi in terrazzino....o altrimenti salverà vita e alloggio graffiando a morte l’Editore..?

Non mi sposo perché non mi piace avere della gente estranea a casa. Alberto Sordi

Guglielmina Gunt

post già pubblicato in data 11 ottobre 2014

martedì 19 aprile 2016

Poi ci permettiamo di sbertucciare gli egiziani.

DI FULVIO GRIMALDI
Mondo Cane
Un pensiero all’acido solforico anche a quei giudici che ieri, alla Corte d’Assise di Varese, hanno assolto i carabinieri e poliziotti che, dopo averlo arrestato, hanno consegnato Giuseppe Uva a brandelli all’ospedale dove è morto. Una volta di più, come Aldovrandi, Magherini, Cucchi, un sacco di neri in America, quello sconsiderato di Uva s’è ammazzato di botte da solo per far dispetto ai suoi carcerieri. Sempre più dagli Usa prendiamo e esaltiamo il meglio.


Poi ci permettiamo di sbertucciare gli egiziani.

giovedì 7 aprile 2016

Ibrahimovic alla Juve si dopava?

“Zlatan è aumentato dieci chili in sei mesi nel periodo in cui giocava alla Juventus. Io penso che fosse dopato“. A parlare è l’ex ct dell’atletica svedese dal 2001 al 2004, Ulf Karlsson, che lancia accuse contro Ibrahimovic e la squadra bianconera senza però avere prove che possano dimostrare quanto sostenuto. L’attaccante che ha vinto il campionato francese con la maglia del Paris Saint-Germain ha giocato con la Juventus per due anni dal 2004 al 2006. “Non è possibile mettere su dieci chili in così breve tempo – sottolinea Karlsson, che è anche un medico, al sito web localeAftonblade – Con Albin Ekdal è successa la stessa cosa. Lui è aumentato di otto chili in sei mesi nello stesso club nel 2008. Credo che questo modus operandi fosse ancora nella cultura della Juventus. Avevano anche un medico che è stato sospeso per 22 mesi”.

martedì 5 aprile 2016

un uomo schiacciato dal suo ego.... e dal suo corpo

Oramai solo i ciechi(e i testardi) non riescono a vedere il peso che ha Sorrentino (37 anni) nel disastroso campionato del Palermo. L'uomo che terrebbe insieme lo spogliatoio, che darebbe la grinta e  che avrebbe salvato qualche partita (e sottolineo il termine  qualche) è oramai un pachiderma che non riesce più a far "volare" il suo tozzo corpo da fornaio di mezza età.

E metto in conto anche la vergognosa  sceneggiata fatta dall'intoccabile Sorrentino  a Verona, contro l'allenatore,  dopo l'incontro vinto sugli scaligeri solo solo perchè il povero Ballardini (che aveva capito tutto)  aveva osato mettere in dubbio la sua dignità/personalità/professionalità/efficacia, sostituendolo con un vero portiere, quel Colombi che la  Società fu costretta poi a cedere dietro il dictat del  Sorrentino senza macchia e senza peccati!E che doveva dire il 34enne Diego Lopez (ex galacticos*),quando mister Mihailovic gli preferì il sedicenne Donnarumma per difendere i pali del Milan?. DEL MILAN!?

Le sue evidenti colpe sui gol odierni del Chievo sono le ultime di una serie infinita, che sta condannando il Palermo ad una retrocessione oramai difficilmente evitabile.

Basterebbe, per nutrire ancor qualche lumucino di speranza, mandarlo a calci in culo in tribuna (altro che rinnovo!)   e sostituirlo con quel giovane portento  che si chiama Prosavec e che ha già dato ampia prova delle sue doti tecniche ed atletiche.

Oramai il tanto osannato Sorre non fa che gridare e gesticolare  inchiodato sulla amata linea di porta e poi, quando qualche pallone passa ad oltre  10 centimetri dai suoi guantoni (dopo essersi lanciato  in volo (!?) con la velocità della azzurra palla da spiaggia Nivea) lui lo guarda  finire in porta lemme lemme con l'aria di quello che non c'entra niente con quella cosa gioiosa tonda  e colorata.
E' lui, per me, il maggiore colpevole dei pochi punti fatti dai rosa in questi ultimi atti di questa  amarissima stagione!

pippo vinci

*ossia il Real Madrid

giovedì 24 marzo 2016

E' morto Johan Cruijff

mito di molti giovani tifosi degli anni '80, educato, elegante, strepitoso . Indimenticabile.
Un avversario a cui si voleva sempre bene!Anche se segnava contro la tua squadra del cuore (che per me era il Milan o la Nazionale Italiana).

martedì 22 marzo 2016

Altra strage, ma di uomini importanti non ne muoiono mai! Sono sempre altrove. Che culo!!!

faccio un ragionamento "alla carlona" Dopo l'ennesimo attentato , le ripetute frasi fatte sparate dai media, il cordoglio e l'unanime "saremo più forti dei terroristi", fermiamoci un attimo ed analizziamo le cose.

Ad ogni attentato (dall'11 settembre 2001 in poi) si è sempre risposto, a questi orribili atti,  con un (presunto) irrigidimento dei sistemi di difesa e di polizia. Più controlli, meno libertà, bombardamenti in medio oriente o giù di li, proclami su un fantomatico  coordinamento delle forse di sicurezza, dei servizi segreti, degli eserciti e degli stati buoni (?)

Passa qualche mese  ed un minchia qualsiasi (così sembra)si infila in un aeroporto e fa strage di innocenti.
Ergo: o i proclamati metodi di difesa non funzionano o sono solo una bufala (i metodi di difesa) per nascondere qualcosa di più grosso!

Io propendo per la seconda ipotesi. Perchè è inspiegabile come dei singoli signori possano organizzare, praticamente indisturbati, queste immani stragi nel cuore delle più evolute capitali del mondo, protette dai più evoluti servizi segreti dell'universo.

Insomma, qualcuno non ce la racconta giusta!

E aggiungo un fatto che mai viene sottolineato e analizzato: vi siete accorti che in tutti questi attentati di questi ultimi 15 anni, mai e poi mai tra i caduti c'è un nome eccellente, un politico, un uomo di Stato un alto funzionario  di polizia o dei servizi segreti? Un nome altosonante che in qualche modo ci rappresenti? Non vi pare strano che nessuna di queste persone si trovi, anche casualmente, nei luoghi di morte?

Anche perchè se come molti dicono, quest islamici ce l'hanno con le politiche occidentali, quale obiettivo migliore sarebbe se non proprio chi queste politiche occidentali le decide, le determina?

Penso alla mafia (che uccideva poliziotti e magistrati e pentiti) o le BR che attaccava i vertici sindacali, politici e istituzionali.

E questa ultima considerazione non fa che rafforzare i miei dubbi sulle (false)  motivazioni ufficiali delle stragi da Ground Zero a Bruxelles.

Patrick Ghamblin jr

sabato 19 marzo 2016

Yemen, stage cruenta e dimenicata

la capitale yemenita Sanaa'
Il bilancio dell'ultimo pesante raid aereo dell'Arabia Saudita in Yemen si fa sempre più grave. I missili caduti proprio nell'ora di punta nel mercato di Mostaba, il più importante nella regione di Hajja, hanno ucciso almeno 107 civili e causato decine di feriti, in un'area lontana da obiettivi militari. Le immagini dello strazio sono state riprese da Al-Masirah, la TV vicina al movimento sciita degli Houthi. Si tratta di immagini cruente che possono urtare profondamente molte sensibilità. leggi tutto (di Pìno cabras)

venerdì 18 marzo 2016

esercizi spirituali: un modo per emarginare, confondere e plagiare i.....pochi fedeli

prima di entrare nel merito premetto che chi scrive ha vissuto in una famiglia zeppa di preti secolari e francescani, è credente, cristiano, cattolico battezzato anche se tendenzialmente anticlericale intendendo quel clero carrierista che ha sfruttato la religione per beneficiare di vantaggi prettamente materiali:  soldi e potere in primo luogo.

Detto questo, a scanso di equivoci, entriamo nel merito della questione: gli esercizi spirituali o, in genere, quei lunghi e noiosi monologhi che i religiosi propinano ai fedeli in preparazione dell'evento pasquale. Spesso i relatori sono persone affabili, preparate nel campo teologico e dotate di notevoli capacità dialettiche ed affabulatrici. Insomma parlano bene.

Ma cosa ci raccontano? In pratica ci raccontano, in una edizione integrale e stiracchiata, quello che domenicalmente ci raccontano i sacerdoti nelle omelie festive. Leggono, per lo più, un testo sacro, e poi lo commentano. A volte, ma molto raramente, collegando i loro soliloqui , ad avvenimenti routinari e usuali nella vita comune di tutti noi. Insomma parlano d'altro. E , per la verità, pochi riescono ad afferrare ed apprezzare tutti i concetti esposti. Alcuni, per la verità, dormono aiutati, in questo, sia dall'orario (generalmente è un dopo cena) che dalla location (chiese o saloni parrocchiali sproporzionati in grandezza, freddi e  semivuoti, illuminati dalla triste ma economica  luce al neon che profuma di incenso narcotizzante)

Il  fenomeno più paradossale sia dei relatori ginnico-spirituali che dei sacerdoti della domenica è che questi signori si sforzano di spiegare, ai fedeli componenti l' audience intorpidita e poco entusiasta di quella che dovrebbe essere la lieta novella , dei brani evangelici che, nel 99 %  dei casi, si spiegano da soli.

Si, perchè è necessario ricordare che il Signore in persona e i suoi discepoli (in persone) vivevano in un'era (2 mila anni fa) nella quale oltre il 95 % della popolazione era analfabeta; erano pescatori, braccianti, vagabondi, mercanti, mendicanti, lavandaie, panificatori, lestofanti, prostitute, aguzzini, usurai, nomadi, mattonai, palafrenieri, tintori ecc; si presuppone, quindi, che il linguaggio che dovevano (e sapevano) utilizzare fosse il più semplice e umile  possibile.

Perchè allora questi moderni relatori ci vogliono tediare con discorsi teologici e per nulla riconducibili ai nostri comportamenti quotidiani. In altre parole, discorsi incomprensibili alla massa dei fedeli lontani persino dagli scritti evangelici, discorsi fatti quasi per allontanare il fedele dalla verità, dal godimento della meravigliosa semplicità della parola di CRISTO.

Facile pensare a Martin Lutero che venne scomunicato anche perché tradusse la Sacra Bibbia  in tedesco, un linguaggio volgare, popolare che consenti' all'intero 'popolo germanico di leggere e capire il messaggio di Gesù senza la necessità che un sacerdote spiegasse loro cosa ci fosse scritto in quel (fino ad allora) misterioso  Testo. La gente lesse la Bibbia, la capì e decise di seguire Lutero nel suo progetto di rinnovamento della Chiesa.

Proprio ieri sera sono stato presso la parrocchia di S Ernesto a Palermo. Li si svolgeva (dalle 21 e 15 in poi) il 3° incontro con padre Naro (relatore superbo) che ha tenuto sveglia ( a stento) una esigua platea di fedeli ultracinquantenni  per parlare, per poco meno di  2 ore, del .....perdono. Gesù ha detto che bisogna perdonare chi ti fa un torto. E bisogna farlo per 490 volte (70 volte 7). Mi dite voi cos'altro c'è da aggiungrere se non che il perdono, per essere tale,  deve essere sincero? Credo nulla. Eppure il giovane e pallido padre Naro è riuscitu a parlarci 2 ore di fila di questo perdono. Per certi versi, un genio.
Ma cosa abbia detto io, sinceramente, seppure non avessi dormito, non ne ho la più pallida idea!
..Quando si parla di geni incompresi!

amedeo contino