lunedì 31 ottobre 2016

Il Trump che piace agli americani

La battaglia tra il Trump e la Clinton per la Casa Bianca  sta interessando , credo, il mondo intero. Ma mentre all'estero (ci) arrivano gossip e notizie folcloristiche sui due contenenti, negli USA la battaglia è un po' più seria,  articolata e complessa.

Non si capirebbe, infatti, come mai il temuto e impresentabile Trump possa essere ancora ad una incollatura dalla gentile e preparata signora Hillary Rodham  in Clinton.

 Il motivo è semplice, all' esterno  degli States non trapela  nulla delle idee politiche o del programma del miliardario con parrucchino  e se ne parla solo in occasione di sue infelici e deprecabili uscite ora sessiste , ora razziste ora volgari. Noi, senza volere parteggiare per nessuno dei due (ritenendoli, peraltro, una peggio dell'altro), abbiamo voluto elencare i principali punti del programma di Trump che è non è solo  un porco volgare, pazzo e scatenato. E gli americani, anche se un po' farfalloni, lo sanno.

All'estero, però, Trump fa notizia solo quando urla contro le donne o contri gli immigrati ink modo sgraziato e per nulla  condivisibile.

Ma ecco, in estrema sintesi, le promesse elettorali del volgare miliardario Donald Trump candidato alla presidenza degli Stati Uniti d'America:


1 riduzione del numero dei mandati parlamentari
2 blocco delle assunzioni dei dipendenti federali
3 rinegoziazione del trattato NAFTA
4 abolizione di tutte le restrizioni che limitano lo sfruttamento di tutte le fonti energetiche negli USA(riducendo in tal modo la ricerca di fonti energetiche nei paesi esteri, fonte di conflitti internazionali)
5 riduzione dei esorbitanti trasferimenti finanziari all' ONU  per utilizzarli in patria allo scopo di migliore le reti idriche nazionali
avvio delle  procedure di espulsione degli oltre 2 milíoni di immigrati che hanno commesso reati
7 semplificazione  delle procedure fiscali per la classe media
disincentivazione  della delocalizzazione delle imprese USA riportando in patria molte industrie allo scopo, tra l'altro, di aumentare la occupazione interna
9 rilancio e rifinanziamento dell'istruzione pubblica
10 abolizione o ridimensionamento della riforma sanitaria di Obama che (secondo Trump) ha dato scarsi risultati, e riduzione dei  prezzi dei farmaci
11 agevolazioni per  l' assistenza sanitaria ed istituzione di una  task force  per anziani e bambini in difficoltà
12 istituzione di una task force per combattere il crimine
13 aiuti concreti ai reduci di guerra e riduzione degli interventi militari all'interno degli accordi con la NATO
14 aumento del  dazio sui prodotti importati
15 aumento del  carico fiscale sugli speculatori di Wall Street.
16 riduzione della tassazione al 35% per le famiglie con almeno due figli
17 dimezzamento delle tasse per le PMI (Piccole e Medie Imprese)

Va bene, sono solo promesse elettorali, ma di certo contrastano con la pessima immagine che il mondo (non USA) si è fatto del miliardario impresentabile!

E la Clinton ?

Ebbene per gli americani la Clinton rappresenta la continuità con il passato, più o meno recente (Bush, Obama), che ha visto solo crisi economiche senza fine e continui sprechi di imponenti risorse finanziari per interventi militari planetari  di dubbia efficacia sia contro il terrorismo che contro la crisi economica interna.

Ecco perché la vittoria di Trump non è più una utopia come sembrava all'inizio di questa estenuante campagna elettorale

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