Ogni volta che si parla di ambiente, di energia, di convivenza civile, di legalità, di rispetto verso gli altri ecc, tutti siamo d’accordo. Tutti siamo onesti, ambientalisti, parsimoniosi e rispettosi delle regole e del prossimo.
Poi, abbandonato il luogo del confronto pubblico (es il salotto), si entra nella cabina telefonica e, come Superman, ci si cambia d’abito e si fa tutto tranne che agire in modo coerente con quello che si è appena detto, sentito e condiviso. Tanto, nel privato, nessuno ci vede
Ma analizziamo un problema per volta e cominciamo con quello dei rifiuti.
Tutti, in pubblico ed in salotto, siamo d’accordo nel dire che una (se non la migliore) delle possibili soluzioni sarebbe quella di limitare i rifiuti. Ossia di utilizzare accorgimenti che limitino, almeno nei prodotti di consumo, il ricorso agli scarti immediati e superflui.
Sui prodotti di consumo, infatti, noi consumatori possiamo, entro certi limiti, esercitare un controllo. E questo controllo lo possiamo esercitare nei punti di vendita della merci.
Ad esempio, l’eccessivo ricorso al confezionamento dei prodotti alimentari e non. Il packaging estremo.
Si sa che in molte catene di supermercati si sta introducendo la vendita dei prodotti sfusi. Detersivi, olio, latte, vino ecc.
Ma contemporaneamente, negli stessi punti di vendita, si aumenta il ricorso al confezionamento dei prodotti ortofrutticoli ed alimentari in genere.
Se infatti entrate in un negozio di alimentari per comprare delle mele, delle pere, dei pomodori, dell’insalata o financo del pesce o della carne, lo troverete solo dentro una comoda confezione di polistirolo e cellophane.
Noi, a quel punto, se siamo appena passati dalla cabina telefonica, non cambiamo negozio e neanche perdiamo tempo per approvvigionarci di quei pochi prodotti sfusi ancora disponibili.
No, riteniamo comoda la confezione sigillata e la acquistiamo. Anche se costa di più (in certi casi anche 2 o 3 volte di più). Anche se giunti a casa colmeremo in un baleno il secchio dell’immondizia. Anche se la sera prima avevamo detto che il problema dei rifiuti si dovrebbe combattere all’origine riducendo l’acquisto di confezioni inutili.
Poi la stessa sera andremo al solito salotto con gli amici. Prima ripasseremo dalla solita cabina di Superman e poi ci potremo (pubblicamente) lamentare dello smisurato crescere dei rifiuti e dei prezzi insostenibili dei prodotti alimentari.
Le prossime puntate di vizi privati e pubbliche virtù tratteranno i seguenti argomenti
1. spreco dell’acqua
2. spreco dell’energia
3. il traffico
4. le tasse
Ma se vi passate una mano sulla coscienza, almeno uno di questi 4 articoli lo potreste scrivere anche voi, no?
Se volete potrete inviare i vostri articoli/confessioni al seguente indirizzo email latrazzera@libero.it. Se non volete inviare un intero articolo , inviate almeno qualche spunto o qualche segnalazione sui vizi privati e le pubbliche virtù inerenti i 4 temi sopra elencati.
Se non volete fare nulla di ciò….. penso a tutto io! Come sempre.
(pippo vinci)
Poi, abbandonato il luogo del confronto pubblico (es il salotto), si entra nella cabina telefonica e, come Superman, ci si cambia d’abito e si fa tutto tranne che agire in modo coerente con quello che si è appena detto, sentito e condiviso. Tanto, nel privato, nessuno ci vede
Ma analizziamo un problema per volta e cominciamo con quello dei rifiuti.
Tutti, in pubblico ed in salotto, siamo d’accordo nel dire che una (se non la migliore) delle possibili soluzioni sarebbe quella di limitare i rifiuti. Ossia di utilizzare accorgimenti che limitino, almeno nei prodotti di consumo, il ricorso agli scarti immediati e superflui.
Sui prodotti di consumo, infatti, noi consumatori possiamo, entro certi limiti, esercitare un controllo. E questo controllo lo possiamo esercitare nei punti di vendita della merci.
Ad esempio, l’eccessivo ricorso al confezionamento dei prodotti alimentari e non. Il packaging estremo.
Si sa che in molte catene di supermercati si sta introducendo la vendita dei prodotti sfusi. Detersivi, olio, latte, vino ecc.
Ma contemporaneamente, negli stessi punti di vendita, si aumenta il ricorso al confezionamento dei prodotti ortofrutticoli ed alimentari in genere.
Se infatti entrate in un negozio di alimentari per comprare delle mele, delle pere, dei pomodori, dell’insalata o financo del pesce o della carne, lo troverete solo dentro una comoda confezione di polistirolo e cellophane.
Noi, a quel punto, se siamo appena passati dalla cabina telefonica, non cambiamo negozio e neanche perdiamo tempo per approvvigionarci di quei pochi prodotti sfusi ancora disponibili.
No, riteniamo comoda la confezione sigillata e la acquistiamo. Anche se costa di più (in certi casi anche 2 o 3 volte di più). Anche se giunti a casa colmeremo in un baleno il secchio dell’immondizia. Anche se la sera prima avevamo detto che il problema dei rifiuti si dovrebbe combattere all’origine riducendo l’acquisto di confezioni inutili.
Poi la stessa sera andremo al solito salotto con gli amici. Prima ripasseremo dalla solita cabina di Superman e poi ci potremo (pubblicamente) lamentare dello smisurato crescere dei rifiuti e dei prezzi insostenibili dei prodotti alimentari.
Le prossime puntate di vizi privati e pubbliche virtù tratteranno i seguenti argomenti
1. spreco dell’acqua
2. spreco dell’energia
3. il traffico
4. le tasse
Ma se vi passate una mano sulla coscienza, almeno uno di questi 4 articoli lo potreste scrivere anche voi, no?
Se volete potrete inviare i vostri articoli/confessioni al seguente indirizzo email latrazzera@libero.it. Se non volete inviare un intero articolo , inviate almeno qualche spunto o qualche segnalazione sui vizi privati e le pubbliche virtù inerenti i 4 temi sopra elencati.
Se non volete fare nulla di ciò….. penso a tutto io! Come sempre.
(pippo vinci)
3 commenti:
bel post
antò... cosa nasconde, tra le righe, il tuo commento??
A.
Il problema è che bisognerebbe essere sempre Superman per risovere parte di questi problemi, 24 ore su 24, senza fingere e senza recitare. Chi non ha peccato scagli la prima pietra, e mi sa che di pietre scagliate non ne vedremo!!! Comunque....!!!
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