venerdì 29 gennaio 2010

Grillo a Londra


Una calorosa folla di italiani ha dato il benvenuto a Londra a Beppe Grillo, che all'O2 Shepherds Bush Empire ha dato inizio al tour europeo del suo spettacolo 'Incredible Italy', in cui racconta agli stranieri, come ai connazionali che vivono all'estero, le anomalie 'iperreali' dell'Italia. E in cui lancia un avvertimento: se non fate attenzione, questo Paese che per ora vi sta dando qualche opportunità in più, potrebbe essere contagiato dai vizi nostrani.

Il principe Carlo, per esempio, nonostante per tradizione la Corona non debba interferire negli affari pubblici, si è messo a scrivere al sindaco di Londra Boris Johnson dandogli consigli di vario genere. Per il comico genovese la ragione è semplice: troppi viaggi in Italia e ha preso esempio dal Pontefice.

La moglie del premier irlandese a 62 anni si è invece fatta un amante ragazzino, e non ha esitato a dargli anche dei soldi del marito, che così si è dovuto dimettere. Insomma, bisogna fare attenzione: all'estero non esistono 'anticorpi' contro i vizi italiani e come è accaduto con il fascismo, con le banche ed il debito (inventati agli italiani, ricorda) e l'internazionalizzazione della mafia, il pericolo che un giorno sia Gordon Brown ad andare a cena con un pluripregiudicato è reale.

Dopo gli avvertimenti lo spettacolo prosegue con un'esposizione impietosa dei personaggi e delle "mostruosità (Achtung, England! urla il comico)" che fanno dell'Italia un paese diverso. Grillo se la prende con le politiche di Tremonti ('Tremortì), proietta il 'curriculum' di Cesare Geronzi, di Colaninno, Ligresti e Mercegagli, tutti indagati o condannati ma ancora alla guida di grandi aziende italiane. E poi è la volta degli inceneritori, del Lodo Alfano, dello scudo fiscale: decisioni e "leggi promulgate da fuorilegge" che nonostante la proposta di legge scaturita dal V-Day ancora siedono in Parlamento.

Il comico racconta quindi a lungo l'esperienza del suo blog, del movimento da esso scaturito, delle liste civiche e delle potenzialità infinite che internet offre alla democrazia diretta, al potere del cittadino. Tra gli applausi del pubblico Grillo è un fiume in piena, che si ferma soltanto quando arginato dalle inflessibili leggi britanniche, che dettano che dopo le 23.00 lo spettacolo deve terminare. Alla fine una standing ovation e il suo messaggio: "Forse questo Paese riusciremo pian piano a cambiarlo e a farvi venire la voglia di tornarci".

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