lunedì 16 marzo 2009

il codice della vergogna


Il codice della strada dovrebbe essere il codice più conosciuto. Tutti quelli che hanno un permesso per condurre un veicolo su strade pubbliche, sono obbligati a conoscerlo.

Ma visto il caos del traffico nelle grandi città (soprattutto del sud d’Italia) c’è il forte sospetto che questo codice non sia poi così conosciuto. O, se è conosciuto, c’è il sospetto che sia coscientemente disatteso o snobbato.

Insomma, più a sud si va più ci si sente umiliati nel seguire le norme del codice della strada.

Che onta fermarsi al semaforo quando c’è il giallo!

Che vergogna posteggiare a 200 metri dal tabaccaio e poi farsela a piedi!

Si posteggia in seconda , in terza o quarta fila; si sorpassa da destra; si va oltre il 150 orari in autostrada; si parla al telefonino guidando con una mano; si tengono i bimbi in piedi con il tenero e fragile faccino a 20 centimetri da parabrezza; si suona il clacson per esplosioni di nevrosi o per la fretta; si passa tranquillamente col giallo dopo il verde o col giallo prima del verde(praticamente col rosso); si entra nelle rotonde senza dare la precedenza a chi nella rotonda c’è già; al semaforo ci si ferma oltre la linea di passaggio dei pedoni (i pedoni? ); si occupa l’incrocio anche se si è sicuri di non poterlo attraversare; si va dal meccanico amico per la revisione; si percorrono strade controsenso. Eccetera, eccetera eccetera.

Ma se succede un incidente?
Eh NO! Se succede un incidente, tutti sanno di chi è la colpa.
Se succede un incidente , tutti conoscono le regole della precedenza, tutti conoscono, persino, i metri necessari (e legali) per mantenere la distanza di sicurezza dalla macchina che precede.

Insomma il sospetto è che in effetti il codice lo conoscano tutti, ma poi si sentano umiliati nel rispettarlo.
Per questo, pensano , ci devono pensare i vigili. Ma i vigili non ci pensano e se ci pensano sono “stronzi”. “perché proprio a me ?”.

Il vero codice della strada , non scritto , è in sostanza composto da due soli articoli:

Atr 1 : se tutti lo fanno lo posso fare pure io. Se nessuno lo fa vuol dire che non si può fare.
Art 2 : se non c’è il vigile si può fare tutto. Se c’è, ero distratto!

E forniamo due esempi a supporto dei due articoli

Art 1

L’altra sera sono andato al cinema con gli amici. Guidavo io. Al momento di posteggiare ho visto un parcheggio (di quelli che costeggiano i marciapiedi) completamente e stranamente libero. All’inizio del parking c’era il cartello del divieto di sosta. Considerato che erano già le 22,15 il divieto non aveva più valore.
Allora i miei amici mi hanno detto, che , non era così. Visto che non c’erano macchine posteggiate, il divieto valeva anche per la notte.
Io ho risposto loro che il codice della strada parla chiaro e, a meno di cartelli 0 – 24 , il divieto di sosta vale dalle 8 alle 20 e non vale dalle 20 alle 8.

I miei "saggi e sapienti" amici mi hanno risposto: “ma questa regola la conosci solo tu! Come mai qui non c’è posteggiato nessuno?.

"Semplice" ho risposto io "Perché sono tutti ignoranti come voi".

Art 2

Divieto di sosta. Stavo passeggiando con un amico sul marciapiede di una strada in periferia.
Si avvicina un automobilista in cerca di parcheggio e ci chiede se lì era possibile posteggiare.
Io gli ho risposto che no, li c’era il divieto di sosta come era facile constatare.
Allora il bravo automobilista ci dice “ si, grazie , lo vedo che c’è il divieto di sosta non sono certo orbo; ma io volevo sapere se passano i vigili a fare la multa! "

.....Ma che rispondi a uno di questi?

(amedeo contino)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Tu mi vuoi sfidare!!!
Qua non è un problema di codice della strada, ma di banalissima maleducazione.
Una signora, sulla cui macchina spiccava il tagliando del portatore di handicap, ha posteggiato totalmente sopra il marciapiede. Di fronte alle mie proteste, mi ha riempito di epiteti irriferibili.
Tempo fa, attraversavo la strada sulle strisce e un automobilista ha lampeggiato perché mi affrettassi e non interrompessi la sua corsa ... Un altro mi ha mostrato il dito medio perché mi ero "irritata": aveva appena tentato di investire mie e i miei figli, sempre sulle strisce.
Sono solo esempi recenti e riguardano sempre e comunque persone che camminano sulle loro gambe.
Ci pensiamo mai ai disabili, il cui handicap raddoppia quando non riescono a salire o scendere da un marciapiede, perchè lo scivolo è impegnato dalla macchina di qualche minorato mentale?

Anonimo ha detto...

Mi sono dimenticata fi firmarlo. Stefania.

Anonimo ha detto...

ma i codici servono proprio per uniformare i comportamenti e condurli verso la civiltà. Sennò non servirebbero i codici. Anche in Svezia ci sono i codici. Ed in Svezia sono educati a prescindere dal codice. Voglio dire, non possiamo educare la gente e POI chiedere loro di seguire il codice. Dobbiamo IMPORRE loro di rispettare il codice . E questo si fa solo con i VERI controlli delle forze di vigilanza e polizia. Che invece se ne fottono e non fanno il loro dovere. Io da un po' di tempo coltivo questa idea
1 . fotografare o filmare alcune delle migliaia di infrazioni al codice non sanzionate (es posteggio in doppia o tripla fila)
2. con l'aiuto di un avvocato denunciare il Capo dei Vigili urbani per "omissione di atti di ufficio"

il cugino del figlio di tuo suocero

Anonimo ha detto...

L'unica soluzione sarà, al prossimo concorso di vigili urbani a Palermo, consentire la partecipazione soltanto a cittadini austriaci o tedeschi. Poi vedremo se gli automobilisti palermitani (e del sud in genere) rispetteranno le regole.
Giogu

Anonimo ha detto...

Propongo alla trazzera di istituire una rubrica didattica sul codice della strada con puntate giornaliere: tutti noi pensiamo di sapere tutte le regole ma sono sicura che non è così

Anonimo ha detto...

Come dice il buon Benigni a Palermo "il problema è il traffico" ...
A buon intenditore ...
la moglie del figlio di tuo zio per parte di madre.

Anonimo ha detto...

ciò che veramente mi fa andare in bestia è quando mi tagliano la strada e mi mandano a ffanculo solo perché cerco di difendere il mio diritto di precenza!!!
e cchè cavolo!!!!!
Antonella G.

Anonimo ha detto...

A parte gli scherzi, il problema del traffico è il problema generale del rispetto per le regole che a Palermo non esiste , con tutte le conseguenze in tutti i campi...