giovedì 24 ottobre 2013

I nostri padroni ci spiano. Embè?


E’ di queste ore la notizia che Gli Stati Uniti d’America spiano (anche)  gli europei attraverso milioni di intercettazioni che pare abbiano interessato anche gli stessi governo sovrani.

Grande clamore nell’opinione pubblica e parole di sdegno e condanna da parte di autorevoli politici del vecchio continente.

Io trovo paradossale non tanto la vile attività di spionaggio degli USA, ma le reazioni  (falsamente) irritate dei politici e dei media dell'Europa
Fate finta o dite sul serio? Non vi siete ancora accorti che dal 1945 l’Europa è una colonia degli USA? Un loro possedimento privilegiato che usano  a loro piacimento.

Vi irritate se vi intercettano e non dite nulla se avete migliaia di militari USA a casa vostra con annesse armi atomiche?

Vi irritate se vi intercettano e non muovete un dito se i marines compioni stragi (tipo cermis) e non vengono minimamente sfiorati da un procedimento penale?

Vi irritate , ma non muvete un dito se dalle basi USA sui vs territori partono missioni di morte contro inermi popolazioni colpevoli solo di abitare su una tanica di petrolio?

Ora Obama dirà quatto paroline rassicuranti ai suoi sudditi d’oltremare , i quali sudditi si ammuccheranno le parole di Pinocchio Barack e tutto finirò a tarallucci e hamburger-

amedeo ciontino

sabato 19 ottobre 2013

la scriteriata logica della Pubblica Amministrazione

In un momento economico così drammatico (vero o inventato che sia) una delle massime contraddizioni che si vivono è nella contrapposizione surreale e ridicola tra la "spending review" o risparmio della spesa pubblica e lo scialo (spreco senza limiti) dei fondi comunitari . Ossia dei soldi che provengono dalla Unione Europea.

Mi spiego. Io lavoro presso un ente pubblico elefantiaco. Ebbene da molto tempo oramai la parola d'ordine è quella di risparmiare. Su tutto: stipendi, benzina, carta e inchiostro per stampante, carta igienica,straordinari, missioni, telefonate, uso degli ascensori, manutenzioni degli edifici e alle macchine, acquisti di forniture e servizi, mini progetti di sviluppo, visite mediche, menutenzione degli estintori, tutela e salvaguardia del territorio (ed è solo un elenco minimalista ed incompleto) . Si sa che esitono spese più inutili di altre. Ma non importa. Bisogna risparmiare su tutto. Non importa la qualità, ma la quntità della spesa evitata.

Negli stessi uffici , di contro, si gestiscono i "fondi comunitari" ossia i soldi che la Unione Europea dispensa con straordinaria generosità per finanziare qualsiasi tipologia di progetto. Qualsiasi. E vi risparmio l'elenco minimalista per non urtre la sensibilità di quelli che lavorano alacremente nel settore.
In questo campo la parola d'ordine è spendere il più possibile. Non importa la qualità della spesa, ma la quantità. I funzionari ed i dirigenti hanno addirittura un premio (in denaro) se riescono a spendere tutte le somme gestite.

Io, in tutto questo, vedo una profonda contraddizione da un lato ed un danno enorme alla economia ed allo sviluppo. Sia il risparmio scriteriato (fine a se stesso) che la spesa scriteriata (fine a se stessa) non portano altro che a inefficienza, degrado, diseconomia e sonforto, disimpegno (fisico e morale), desiderio di fuga dal lavoro! Inoltre diseducano il funzionario e il cittadino che non capiscono più quale debba essere la vera funzione  e la giusta strategia della Pubblica Amministrazione: usare le risorse pubbliche  per il bene del territorio o NON usare le risorse pubbliche per il bene del territorio?

pinco pallino

martedì 15 ottobre 2013

I parcheggi vuoti di Palermo

I posteggi che non si usano!Palermo: quante volte avete visto (nell’ultimo mese) macchine posteggiate in doppia e terza fila, sul marciapiede, sulle strisce pedonali, sugli scivoli per gli handicappati ecc ecc? 100 volte? 200 volte? 1000 volte? 2000 volte? Ebbene.

Se provate a chiedere ad uno di questi che sono i veri posteggiatori abusivi (ossia i proprietari delle auto parcheggiate in posti dove non dovrebbero parcheggiare) essi ripeteranno come una litania che «a Palermo non ci sono posteggi e non c’è alternativa alla sosta selvaggia».
Niente di più falso. O, perlomeno, questa affermazione non è sempre vera. Prendiamo il caso del modernissimo ed efficientissimo parcheggio sotterraneo di piazza Vittorio Emanuele Orlando. Al Tribunale, insomma. Adiacente il frequentatissimo mercato del Capo.

La foto mostra il numero dei posti liberi in un qualsiasi sabato mattina. Vedete? Ben 207! A volte il numero sale a 256. Al costo di appena 1 euro e 60 l’ora… Giusto il tempo di fare la spesa, comprare il giornale e consumare una ricca colazione magari seduti al tavolino del bar.
Giriamo ora lo sguardo, et voilà .Ecco che, a dispetto dei 207 posti liberi, comodi, vicini, al coperto ed economici, i palermitani scelgono sempre la sosta selvaggia, infischiandosene del fatto che potrebbero dare un po’ di fastidio a quei fortunati e onesti automobilisti che hanno trovato il posto in modo legittimo e coerente con il codice della strada e lontano dai cartelli di divieto di sosta.

Non importa se poi verrà il posteggiatore abusivo (quello vero) a chiedere il pizzo (anche 1 euro). L’importante è non mettere la macchina in un comodo, vicino ed economico parcheggio dove c’è pure il bagno (pulito) e la musica di sottofondo, alla modica somma di 1 euro e 60!

Ah…dimenticavo: per uscire dal parcheggio dopo avere posteggiato comodamente ed al sicuro la propria macchina, il bravo cittadino è costretto (mischinu!) a farsi a piedi (orrore!) una piccola salitina di 15 metri (lo scivolo del garage) ed un percorso di 70 metri (fino a Porta  Carini). Un po’ troppo, no? P.s.: Ovviamente le quattro immagini sono state scattate lo stesso giorno alla stessa ora.

pippo vinci

l'articolo è già stato pubblicato sul sito rosalio.it

domenica 13 ottobre 2013

musulmani e cristiani insieme contro il terrore

Una catena umana composta da trecento musulmani  ha protetto  una chiesa cristiana durante la messa per evitare possibili attacchi terroristici. E’ avvenuto in Pakistan, per proteggere la chiesa cristiana di Lahore. 

L’iniziativa è stata organizzata dal gruppo Pakistan For All che annuncia una nuova catena umana per il 13 ottobre a Islamabad, davanti alla chiesa Our Lady Fatima. "I terroristi ci hanno fatto vedere cosa fanno la domenica", ha detto in piazza il coordinatore dell'associazione, il musulmano Mohammad Jibran Nasir, "e noi gli abbiamo mostrato cos'è per noi la domenica. Un giorno di unità" 

fonte: goleminformazione.it
Una catena umana composta da trecento musulmani  ha protetto  una chiesa cristiana durante la messa per evitare possibili attacchi terroristici. E’ avvenuto in Pakistan, per proteggere la chiesa cristiana di Lahore. L’iniziativa è stata organizzata dal gruppo Pakistan For All che annuncia una nuova catena umana per il 13 ottobre a Islamabad, davanti alla chiesa Our Lady Fatima. "I terroristi ci hanno fatto vedere cosa fanno la domenica", ha detto in piazza il coordinatore dell'associazione, il musulmano Mohammad Jibran Nasir, "e noi gli abbiamo mostrato cos'è per noi la domenica. Un giorno di unità" - See more at: http://www.goleminformazione.it/le-buone-notizie/trecento-musulmani-fanno-da-scudi-umani-per-proteggere-cristiani.html#sthash.DhYvB5gX.dpuf

venerdì 11 ottobre 2013

La Trazzera va al cinema : le mele di Adamo



la trama
Adam, neonazista appena uscito di prigione, deve trascorrere un periodo di recupero in un vicariato di campagna, sotto la tutela di Padre Ivan, curioso e inquieto parroco protestante. Dovendo indicare un obiettivo finale della sua permanenza, Adam dichiara di voler realizzare una torta di mele con i frutti di un albero che cresce vicino alla chiesa. 


 la recensione di Concetta
Film geniale e pieno di grande significato.
A primo acchito in effetti si resta un po’ col giudizio sospeso perché presta il fianco a varie interpretazioni.
Ma, ripensandoci nei giorni, ciò che ho trovato davvero interessante, oltre a tutto ciò che ha evidenziato bene “sentieri del cinema” nella sua recensione e cioè, la capacità di quest’uomo di tenere insieme e di dare uno scopo, una via da seguire a varie cellule impazzite attraverso la sua amicizia, è il suo personale rapporto con Dio.

Cosa voglio dire: il tumore, introdotto mirabilmente da chi ha scritto tale storia, non è affatto ciò che determina o meno la sua fede, la sua condotta, le sue convinzioni, la sua adesione o meno alla realtà.
Il tumore è introdotto come fatto determinante per il dottore e non per il Pastore protestante, anche se ad una lettura superficiale svia lo spettatore.
E’ il dottore. che ad esso imputa tutta la personalità strana del Pastore.
E’ il “miracolo” della pallottola che non solo non uccide ma addirittura salva la vita, che gli fa “chiudere bottega” anche dinnanzi all’evidenza che in Dio 2+2 non fa mai 4.
Il tumore, con la storia del Pastore, nel senso di rapporto con Dio, non c’entra nulla.
Padre Ivan (Mads Mikkelsen)

Invece, il vero leitmotiv di tutto il film è dato dal Libro di Giobbe, che si impone in varie scene, e la Croce, dapprima rinchiusa nel cassetto, poi usata come spaventapasseri ed infine “libera” in tutta la Sua potenza salvifica.

Ciò che mancava al Pastore era il rapporto diretto, dialettico, anche “gridato”, con  Dio che, come nel Libro di Giobbe, aveva permesso nella sua vita tante disgrazie.
Fino a quando il Pastore non sarà messo, attraverso l’energumeno di turno, come Giobbe e come Cristo nel Getsemani, dinnanzi a tutta la crudezza del dramma della vita e non “griderà” a quel Tu che tanto predica, tutta la verità del suo non volere tutto ciò, il suo rapporto con Dio non potrà essere vero e quindi libero.
Solo quando, come Gesù in croce, potrà gridare: “Dio mio, Dio mio, PERCHE’ mi hai abbandonato?” e lo farà avvertendo tutto il silenzio di Dio, tutta l’esperienza della solitudine, dell’abbandono, della quasi “cattiveria” di Dio dinnanzi al suo dolore, solo allora, potrà recuperare un vero rapporto con Dio.

E solo allora, anche il rapporto con gli altri della sua comunità diventa più vero fino al rimanere dell’energumeno con lui che diventa, anche fisicamente, una persona diversa.

Fino a quando non osiamo anche gridare verso/contro Dio, laddove ne ravvisiamo la necessità, il nostro rapporto è spirituale e non reale. E, per dirla con Chesterton: “Il reale, il carnale viene  da Dio; lo spirituale dal diavolo!”

Ecco perché trovo geniale l’accostamento di Giobbe e della Croce.
Solo passando attraverso tutto ciò, attraverso le prove e la naturale “ribellione” come domanda di senso a quel Dio che dice di amarci, si può fare davvero l’esperienza della Sua presenza, del Suo amore e del Suo “promuovere” una pallottola a miglior chirurgo e bisturi possibili.
Concetta.

lunedì 7 ottobre 2013

giovedì 19 settembre 2013

il destino dei single in un mondo di p...


Oramai ci ho fatto l'abitudine. Ogni volta che parto, qualunque sia la destinazione, colleghi, amici, parenti e conoscenti pensano che il mio sia un viaggio a caccia di donne .. facili, giovani ed a buon prezzo. L'unica gentilezza che mi concedono è quella di non essere un cacciatore di minorenni! Grazie!

Da queste infamie mi sono salvato solo quando sono andato a Lourdes (2 volte) in veste di barelliere. Ma anche allora qualcuno mi pronosticò un miracolo (niente di meno!) , magari a sfondo sessuale, ma  a fin di bene  e per la gloria di Dio ; "vuoi vedere che trovi moglie?"

Tutti pensano che queste deviazioni mentali siano frutto del ventennio berlusconiano e delle sue televisioni, ma io, che sono un convinto antiberlusconiano, non sono d'accordo. Il pensiero perverso è sempre estito. Io posso testimoniare che esiste sicuramente almeno da quando viaggio (sono passati 40 anni dalla prima esperienza all'estero) ma il bello è  che viene sempre scaricato sul  viaggiatore single

Ecco , oggi partirò per un lungo viaggio nelle lontane americhe. America latina. Ovviamente il mio viggio è stato già stato inseito nella categoria "turismo sessuale". Non contrasto più questo marchio "infamante", Ed è pure inutile dire che andrò lì a fare delle avvincenti immersioni nel limpido mare dei Caraibi, peggio! L'ambiente balneare  avvantaggia i maniaci sessuali.

Ma ogni volta che mi rivolgono queste "accuse" penso ad una famosa risposta che si usava tra i ragazzi delle elementari anni '60 : "la parola maledetta resta in bocca a chi l'ha detta".

p.s. la lettera P.. del tiolo sta per Porci e non per Puttane!

pippo vinci

giovedì 12 settembre 2013

Un paese di egoisti

i vigilantes romani sull'Arco di Costantino
Roma, fori Imperiali . Questa mattina un gruppo di "vigilantes" si è arrampicato  in cima all'Arco di Costantino per rivendicare il rinnovo del loro contratto in scadenza, la vertenza riguarda 146 lavoratori. La gente li guarda , li compatisce e tira dritto!

E' oramai una usanza quella di salire su qualche cosa  molto alta per farsi vedere  e per gridare contro una ingiustizia o contro una sutuzione di precarietà. Che però riguarda solo 146 persone.

Domani, magari su una torre in Puglia, saliranno altri 15 operai per rivendicare il diritto al lavoro per loro e per altre 8 persone. E cos' via. In Italia anche le proteste sono privatizzate. Il malessere è generalizzato, ma ognuno si occupa dei fatti suoi e se il disagio è degli altri, noi non siamo disposti a fare nessun sacrificio per loro. Alla faccia di papa Francesco, Ma se un giorno dovessimo avere bisogno noi. Siamo sicuri che i 146 Vigilantes saranno a casa a vedesi la partita della Roma o della Lazio.

Anche negli uffici pubblici succede la stessa cosa. Molti impiegati, spesso oggetto di discriminazoni o di pesanti vessazioni se non semplicemente testimoni di altrui salti di carriera per meriti familiari o politici, attivano personali atti di protesta, spargono veleni a destra ed a manca.

Dopo qualche tempo li vedi pacati, sereni e tranquilli. Hanno avuto anche loro la famosa spintarella per farsi avanti a scapito di colleghi più meritevoli. E quello che prima era un abuso subito ora diventa un privilegio acquisito. Incassi e vai avanti.

E' questa l'Italia. L'Italia degli egoismi, delle raccomandazioni, del mors tua vita mea (mori tu che campo io). Diversa è la situazione presso i nostri cugini francesi. Se lì c'è da protestare per le pene di una sola categoria, la sommossa è generale e l'intero popolo, se convnto della ragioni dei protestanti, non si lascia pregare due volte per assecondare e sostenere la protesta.

mercoledì 11 settembre 2013

accadde oggi: 11 settembre 1973 - 11 settembre 2001

Augusto Pinochet Ugarte
11 settembre 1973, con un colpo di stato coordinato dalla CIA, il generale Augusto Pinochet rovescia il governo democratico socialista di Allende in Cile ed insataura una dittatura fascista che terminerà solo l'11 marzo 1990.  Durante questi 17 anni, si stima  che vennero  vennero uccisi  circa 40.000 dissidenti, altri 600.000 vennero arrestati e/o torturati.

George W Bush
11 settembre 2001, 4 aerei di linea vengono dirottati sui cieli degli stati uniti. Due di essi si schiantano contro le torri gemelle di New York, uno sul Pentagono a Washington. Il quarto precipita in Pennsilvanya. Muoiono in tutto circa 3000 persone. Ma molti dubbi esistono sulla versione fornita dal governo americano. Ed oggi, a 12 anni da quella data, in america cresce il numero di persone che crede che dietro questi attentati ci sia la mano dello stesso Governo degli Stati Uniti e dell'allora Presidente George W Bush

Le 50 domande tabù sull'11 settembre 2001 (di Massimo Mazzucco) 

domenica 8 settembre 2013

accadde oggi: 8 settembre 1943

  • L’8 settembre si ricorda la resa di Cassibile (Sr) dell'anno 1943. l’Italia si arrende agli alleati. Da quel momento cambia il corso della II guerra mondiale. I nazisti di Hitler diventano nostri nemici e gli americani nostri amici.
  • Un anniversario tanto importante quanto dimenticato come dimenticato è il luogo dove venne firmato il cosidetto armistizio.
In effetti la resa fu firmata il 3 settembre, e solo il giorno 8 la notizia fu resa pubblica dal generale Dwight Eisenhower attraverso le antenne di Radio Algeri. Considerando che gli americani entrarono in guerra il 7 dicembre 1941 (Pearl Harbour), la loro guerra contro l'esercito di Mussolni durò "appena" 1 anno e 9 mesi!

sabato 7 settembre 2013

Ma il mondo gli crede!

di Roberto Quaglia 

La procuratrice svizzera Carla del Ponte quella che per inciso processò Milosevic – ha dichiarato che per ora le uniche prove sull’uso di gas in Siria sono a carico delle forze ribelli sostenute dall’Occidente. Un episodio di qualche mese fa che già si cercò ad attribuire ad Assad, ma il tentativo fallì. 

Curiosamente, l’Occidente non bombardò allora le milizie ribelli in Siria che esso notoriamente aveva armato ed addestrato. Ma anche per l’episodio di questi giorni sarebbero già emerse delle prove, che scagionerebbero Assad. L’ambasciatore russo al Consiglio di Sicurezza dell’ONU Vitaly Churkin avrebbe mostrato le provefoto satellitari, mica robetta – che a sparare i due razzi coi gas tossici sarebbero stati anche stavolta i ribelli sostenuti dall’Occidente.

dal sito comedonchisciotte.org

martedì 3 settembre 2013

i premi Lebon, ovvero i Nobel al contrario


consegna del Nobel a Obama
In questo scenario internazionale carico di tensione e vicino ad una guerra devastante risalta un fatto veramente singolare.

Il Presidente USA Barack Obama, non riesce a rassegnarsi ad essere l'unico presidente della storia degli USA degli ultimi cento anni, a non avere ancora iniziato una guerra. Sebbene gli sia stato assegnato il prestigioso premio Nobel per la Pace.

Quello che tutti pronosticavano come il salvatore del mondo, il risolutore pacifico di tutti i conflitti terrestri, vuole lavare questa onta e appare il più accanito sostenitore dell'intervento armato in Siria. Insieme al Presidente francese Hollande che spera, in questo modo, di assicurarsi il prossimo Nobel per la pace. Il premier britannico Cameron, invece, è stato fottuto dai suoi (ingrati) parlamentari che non vogliono dargli questa soddisfazione.
l'ex Min Fornero

Anche il premier cristiano Francesco, forte del suo diploma in chimica, vuole invece fregiarsi del nobel per questa scienza affermando a più riprese che le armi chimiche sono pericolose e criminose più di tutti gli altri ordigni.

Per finire, riteniamo che il nobel per l'economia debba essere assegnato al nostro ex ministro Fornero, che ha scoperto, contro ogni precedente teoria, che facendo lavorare i cittadini fino a 90 anni si liberano un sacco di posti di lavoro per i giovani.

pippo vinci

domenica 1 settembre 2013

le frasi più ridicole della storia (2)

papa "Stanlio" Francesco
Il Papa Francesco, nell'Angelus di oggi, ha detto "condanno con particolare fermezza l'uso di armi chimiche"
Una frase ridicola e pericolosa allo stesso momento.
Primo perchè un cristiano qualsiasi (figuriamoci il papa) dovrebbe condannare con fermezza l'uso di qualsiasi arma, secondo perchè queste parole sembrano autorizzare gli Usa all'intervento militare in Siria. Dove l'esercito di Obama, in caso di intervento, ucciderà uomini, donne e bambini, ma con i missili che sono, come sappiamo, uno strumento cristiano di pace  e di democrazia!

venerdì 30 agosto 2013

La trazzera va al cinema: Violeta Parra


la locandina del film
Il film si descrive con due aggettivi: noioso ed emozionante. Sono due aggettivi apparentemente contrastanti , ma non è così.
L'opera racconta la vita di una artista cilena, Violeta Parra, vissuta tra il 1917 ed il 1967, anno in cui si suicidò, avendo fallito  i suoi due ultimi obiettivi della sua vita: l'amore con un flautista svizzero e la realizzazione della università del folklore.

Violeta è un film emozionante per chi, come il sottoscritto, ha vissuto gli anni della dittatura di Pinochet ('73-'89), grazie al racconto fatto in Italia dagli Inti Illimani. I quali cantavano, appunto, molte della canzoni scritte dalla artista cilena. Ed è questo il lato emozionante del film: conoscere la storia di chi ha composto tutte quelle splendide melodie portate in Italia dal famoso gruppo folk cileno.

Ma il modo di narrare la storia è tipico di chi vuole fare un film d'autore: la interessante  e difficile vita di Violeta è narrata con tanti balzi all'indetro (i famigerati flash back) che costringono lo spettatore ad un fastidioso sforzo di concentrazione per non perdere il filo ed il significato della storia.

las ultimas composiciones
Violeta era una donna forte così grata alla terra che l'aveva generata, da serbare un certo rancore per il padre che non era un indio come la madre. La sua tenacia la portò addirittura  ad esporre le sue opere al Louvre (Violeta era anche pittrice e sciultrice) anche se era una semisconosciuta.

Ma alla fine, abbandonata dal suo amore e dalla sua gente decise di farla finita con un colpo di pistola alla testa. Aveva 50 anni.

Non risulta molto chiara, invece, la sua posizione politica anche se era molto amica del poeta Pablo Neruda (esiliato negli anni della dittatura)  e molti la consideravano vicina agli ideali socialisti. Gli stessi Inti Illimani ne diffusero l'opera in Europa sottolinendo la voglia di libertà che trasmetteva con le sue canzoni. Ma precisiamo che la Parra mori 6 anni prima del golpe militare  e fascista  di Pinochet.

L'opera ha vinto il premio come miglior film al Sundnace film festival del 2012.

Bravissima la protagonista (Francisca Gavilan) che canta con voce splendida le canzoni di Violeta e che per interpretare il ruolo ha dovuto prendere lezioni di chitarra.

Commovente la canzone sui titolidi coda , la famosa gacias a la vida inserita nell'album "las ultimas composiciones"  considerato il miglior disco cileno di tutti i tempi dalla prestigiosa rivista Rolling Stones


pietro limina

mercoledì 28 agosto 2013

sempre armi sono

Ban Ki Moon
Il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki Moon ha detto che le armi chimiche sono un crimine contro l'umanità.
Il mondo intero è adirato e offeso per l'uso di questo tipo di armi. 

Sperando che queste prese di posizioni siano comunque indirizzate verso  chiunque usi queste  armi, noi siamo pienamente d'accordo. 

Ma, aggiungiamo,  che differenza c'è tra un'arma chimica che uccide uomini, donne e bambini ed un missile che fa lo stesso mestiere? Magari lanciato da un drone senza pilota sulle feste di matrimonio? Beh, due dubbi cattivi io li avrei: 

1. le armi chimiche "risparmiano" gli edifici ed allora non ci sarebbe un dopoguerra "appetibile" per gli sciacalli della ricostruzione.
2. le armi chimiche sono un crimine solo se se ne accusa  l'uso (senza prove) da parte dei nemici dell'impero occidentale 




lunedì 26 agosto 2013

Siamo alle solite

Basta, non ne possiamo più! Riparte il solito tragico giochetto sulle armi chimiche utilizzate da feroci dittatori islamici. Questa volta sotto mira sarebbe il presidente siriano Bashar Al Assad, che avrebbe utilizzato gas tossici (tipo sarin) per uccidere 1.300 suoi connazionali. 

L'accusa certa è dei soliti bugiardoni di inglesi e americani che pur di invadere una nazione musulmana (e ricca di petrolio) direbbero qulsiasi cosa. E sappiamo che non sarebbe la prima volta.

Ma questo Assad sarebbe così crudele, ingenuo e cretino da utilizzare questi gas? Contro il suo popolo? per ottenere come premio la picolo 4 resenza degli anglioamericani nei suoi territori all'infinito?
No, Noi non ci crediamo più! Per saperne di più cliccate su questi link
articolo 1

articolo 2

articolo 3 

articolo 4

giovedì 22 agosto 2013

Le frasi più ridicole della storia (1)

Dopo la sentenza definitiva che condanna Berlusconi a 4 anni di reclusione per frode fiscale, il prode Alfano ha pronunciato la seguente frase: "Il processo a Gesù ci ricorda i limiti della giustizia"!

mercoledì 14 agosto 2013

Commissione sul caso Moro: ancora?


Card Giuseppe Siri
notizia: proposta una nuova Commissione di inchiesta sul caso Moro

Il "caso Moro" è un caso solo per coloro che vogliono insabbiare tutto.
E' lampante che gli unici interessati ad uccidere Aldo Moro fossero gli USA e gli anticomunisti de noantri alias DC, Servizi Segreti, Vaticano e P2.

E' bastatato infiltrare agenti della CIA e dei Servizi nostrani nelle BR, farsene gioco e scudo ed eliminare chi stava offrendo al PC la possibilità di entrare al governo: Moro, con il suo compromesso storico.

Cossiga, Andreotti e via , via tutti gli altri hanno (quanto meno) limitato il loro impegno per salvare  Moro. Punto e basta! Se si vuole dire si dice se non si vuole dire si facciano decine e decide di Commissioni di inchiesta che hanno proprio lo scopo di insabbiare quello che via, via viene fuori!

Si, ricordano, a proposito le terribili parole del cardiale Siri. In iferimento alla morte di Aldo Moro  l'alto prelato dichiarò "... ha avuto quel che si meritava" (frase riferita dall'allora presidente dell'ANSA Giulio Anselmi)

Tutta la storia d'Italia del dopoguerra è costellata di episodi violenti perpetrati dal "regime" anticomunista a partire dal salvataggio di tutti i criminali di guerra fascisti autori di stragi documentate in Grecia, Albania , Libia e Jugoslavia le cui vittime chiedono ancora giustizia.

fonte: clicca qui 

pippo vinci

lunedì 5 agosto 2013

i forzati delle spiagge

Alberghi, lidi, navi da crociera, resort, villaggi vacanze. Questi sono i luoghi dove la maggior parte dei "vacanzieri" trascorre giorni di ozio e relax a prezzi spesso "convenienti".

Ma cosa si nasconde dietro  questi "divertimenti low cost"?. Guardate bene in faccia i premurosi inservienti, le bellissime hostess, gli aitanti bagnini, i servizioevoli camerieri, i dinamici animatori, vi acorgerete di uno strana luce opaca in fondo ai loro occhi.

Quella luce che in voi è brillante di giorno e fosforescente di notte. Quella strana luce opaca è il segnale della frustrazione, dello sfruttamento, della sofferenza e dei soprusi che questi/e giovani (e non solo giovani) subiscono soprattutto nella stagione esiva (e non solo).

Turni massacranti di 8 -12 ore (benchè nei contratti ci sia scritto 6) , paghe orarie ridicole (2-3 euro per ora di lavoro), contratti in nero, nessuna giornata libera, nessun pasto incluso, sole cocente e alloggi angusti. Certo, ci sono le eccezioni e casi di pieno rispetto dei diritti dei lavoratori, ma sono poca cosa rispetto al dilagare del fenomeno, che diventa ancora più irritante se si confronta con gli irrisori canoni di affidamento di intere spiagge, sottratte, oltretutto, all'uso di intere fasce di utenti che non possono permettersi il lusso di  un posto al sole

Per avere una prima idea di come questi lavoratori vengono trattati leggete questo articolo, poi vedremo se avrete ancora il coraggio di andare in "vacanza" in questi luoghi di gioia e di sofferenza! E se comunque ci andrete, date almeno delle laute mance a questi ragazzi ed a queste ragazze che sfacchinano per voi.. nonostante tutto!

leggi qui

amedeo contino

venerdì 2 agosto 2013

maggioranza di pecoroni

A: voto dopo il parere POSITIVO  del Governo
Guardate cosa è successo ieri in Senato. L'Assemblea si appresta  a votare un emendamento. Il Presidente (la senatrice Valeria Fedeli) del Senato apre le votazioni "avvisando" i senatori che il Governo aveva dato giudizio positivo sulla norma. Si aprono le votazioni e la maggioranza pecorona approva l'emendameto (pallini verdi foto A). Un plebiscito!

Ma la Presidente, trafelata, annulla la votazione perchè dichiara di essersi  sbagliata. Il parere del Governo, in effetti,  era negativo. Si rifà la votazione  e l'emendamento viene bocciato. La maggioranza accende in massa le lucette rosse del voto negativo (foto B)


B: stesso voto , ma dopo il parere NEGATIVO  del Governo
Ergo: i deputati della maggioranza manco si leggono gli emendamenti; aspettano solo gli ordini del Governo e li eseguono passivamente e in modo totalizzante (si nota solo un franco tiratore) . Dal confronto tra le due immagini si può invece notare come il voto dei Grillini (il più folto gruppetto di lucette verdi nella foto B) e di SEL (in basso a sinstra nell'emiciclo) sia stato coerente votando sempre a favore dell'emendamento a prescindere dal parere del Governo.
Probabilmente l'emendamento era stato proposto dallo stesso  M5S, o da SEL, ma questo non toglie nulla alla figuraccia fatta dai senatori delle larghe (e sporche) intese e dimostra come sia vero tutto il peggio che si era pensato e che si pensa su questo ridicolo governicchio. 


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