Palermo: quante volte avete visto (nell’ultimo mese)
macchine posteggiate in doppia e terza fila, sul marciapiede, sulle
strisce pedonali, sugli scivoli per gli handicappati ecc ecc? 100 volte?
200 volte? 1000 volte? 2000 volte? Ebbene.
Se provate a chiedere ad uno di questi che sono i veri posteggiatori abusivi (ossia i proprietari delle auto parcheggiate in posti dove non dovrebbero parcheggiare) essi ripeteranno come una litania che «a Palermo non ci sono posteggi e non c’è alternativa alla sosta selvaggia».
Niente di più falso. O, perlomeno, questa affermazione non è sempre vera. Prendiamo il caso del modernissimo ed efficientissimo parcheggio sotterraneo di piazza Vittorio Emanuele Orlando. Al Tribunale, insomma. Adiacente il frequentatissimo mercato del Capo.
La foto mostra il numero dei posti liberi in un qualsiasi sabato
mattina. Vedete? Ben 207! A volte il numero sale a 256. Al costo di
appena 1 euro e 60 l’ora… Giusto il tempo di fare la spesa, comprare il
giornale e consumare una ricca colazione magari seduti al tavolino del
bar.
Giriamo ora lo sguardo, et voilà .Ecco che, a dispetto dei 207 posti liberi, comodi, vicini, al coperto ed economici, i palermitani scelgono sempre la sosta selvaggia, infischiandosene del fatto che potrebbero dare un po’ di fastidio a quei fortunati e onesti automobilisti che hanno trovato il posto in modo legittimo e coerente con il codice della strada e lontano dai cartelli di divieto di sosta.
Non importa se poi verrà il posteggiatore abusivo (quello vero) a chiedere il pizzo (anche 1 euro). L’importante è non mettere la macchina in un comodo, vicino ed economico parcheggio dove c’è pure il bagno (pulito) e la musica di sottofondo, alla modica somma di 1 euro e 60!
Ah…dimenticavo: per uscire dal parcheggio dopo avere posteggiato comodamente ed al sicuro la propria macchina, il bravo cittadino è costretto (mischinu!) a farsi a piedi (orrore!) una piccola salitina di 15 metri (lo scivolo del garage) ed un percorso di 70 metri (fino a Porta Carini). Un po’ troppo, no? P.s.: Ovviamente le quattro immagini sono state scattate lo stesso giorno alla stessa ora.
pippo vinci
l'articolo è già stato pubblicato sul sito rosalio.it
Se provate a chiedere ad uno di questi che sono i veri posteggiatori abusivi (ossia i proprietari delle auto parcheggiate in posti dove non dovrebbero parcheggiare) essi ripeteranno come una litania che «a Palermo non ci sono posteggi e non c’è alternativa alla sosta selvaggia».
Niente di più falso. O, perlomeno, questa affermazione non è sempre vera. Prendiamo il caso del modernissimo ed efficientissimo parcheggio sotterraneo di piazza Vittorio Emanuele Orlando. Al Tribunale, insomma. Adiacente il frequentatissimo mercato del Capo.
Giriamo ora lo sguardo, et voilà .Ecco che, a dispetto dei 207 posti liberi, comodi, vicini, al coperto ed economici, i palermitani scelgono sempre la sosta selvaggia, infischiandosene del fatto che potrebbero dare un po’ di fastidio a quei fortunati e onesti automobilisti che hanno trovato il posto in modo legittimo e coerente con il codice della strada e lontano dai cartelli di divieto di sosta.
Non importa se poi verrà il posteggiatore abusivo (quello vero) a chiedere il pizzo (anche 1 euro). L’importante è non mettere la macchina in un comodo, vicino ed economico parcheggio dove c’è pure il bagno (pulito) e la musica di sottofondo, alla modica somma di 1 euro e 60!
Ah…dimenticavo: per uscire dal parcheggio dopo avere posteggiato comodamente ed al sicuro la propria macchina, il bravo cittadino è costretto (mischinu!) a farsi a piedi (orrore!) una piccola salitina di 15 metri (lo scivolo del garage) ed un percorso di 70 metri (fino a Porta Carini). Un po’ troppo, no? P.s.: Ovviamente le quattro immagini sono state scattate lo stesso giorno alla stessa ora.
pippo vinci
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1 commento:
Quella di ignorare il concetto di parcheggio ordinato è una tara genetica dei palermitani, che deriva
a sua volta dalla convinzione che sia indispensabile un mezzo a motore per tragitti superiori ai 300 mt.
Cito a conferma delle tue osservazioni il parcheggio-spiazzo di Piazza Croci, e ti consiglio di darci un' occhiata: qui non si deve salire, scendere o fare percorsi. Eppure nelle strade intorno è sempre un delirio, mentre il parcheggio è regolarmente mezzo vuoto.
Il Palermitano-tipo non parcheggerebbe mai lì per andare, per dire, al Massimo, o addirittura ai 4 canti. Andata e ritorno saranno 1500 mt: improponibile! E non è, come giustamente osservi, questione di soldi: parcheggiare in terza fila
costa comunque, e in ogni caso il costo del parcheggio è bassissimo se rapportato a quello di città simili.
Ma non si tratta neanche di pigrizia fisica, dato che lo stesso palermitano medio se fa il turista
a Roma, Parigi o New York, è un camminatore infaticabile.
E' proprio perchè in fondo, anche la persona più specchiata, pensa che il suo gesto di inciviltà nel parcheggiare in terza fila è un peccato veniale visto che è collettivo, e comunque ha la certezza dell' impunità.
Ed ecco la differenza vera che noto fra Palermo e Milano: qui le infrazioni tipo doppia fila hanno un' altissima probabilità di essere sanzionate.
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