di Marco Tarantino - www.tavolatonda.org
E’ veramente incredibile che i partiti che nell'ultimo anno sono al governo nazionale, coprendosi dietro la foglia di fico del Sobrio Monti, parlino oggi di voto utile.
Con quale legittimazione i vari Bersani & co. oggi pretendono di indicarci chi è degno o no di essere votato?
Con quale faccia il PD chiede di non scegliere le liste di Grillo o Ingroia per non favorire Berlusconi, dopo aver retto insieme all’unto del signore e al capo mandamento di Goldman & Sachs uno degli esecutivi più dichiaratamente classisti della nostra storia?
Basti ricordare alcune perle: la Tav, i 16 miliardi spesi per i cacciabombardieri, l’aumento dell’Iva, l’Imu sulla prima casa e i relativi introiti regalati alle banche, l’avallo a Marchionne e al suo modello di relazioni industriali, la riforma delle pensioni, gli esodati, il pareggio di bilancio costituzionale, il mancato taglio delle provincie, il mantenimento dell’attuale legge elettorale.
Ecco, in forza di questi grandi risultati ottenuti in un solo anno, loro oggi ci indicano a chi è utile o meno dare il voto a fine febbraio.
E’ questa la classe dirigente che deve essere riconosciuta come garante del bene comune nazionale?
E Sel? Con quale giravolta poetica sibilante potrà giustificare di trovarsi alleato con quanti fino a ieri erano i suoi avversari?
Ma chi ha dato a lor signori la patente di unici depositari della verità e della rappresentanza politica?
Per non parlare di quei pasdaran dell’informazione pseudo democratica che rispondono al nome di Repubblica, Corriere della Sera e compagnia cantando. Erano tanto bravi a urlare contro la distruzione dei valori costituzionali durante il Governo Berlusconi, e silenziosi quando il loro governo tecnico manometteva tutti i capisaldi della civiltà del lavoro, dei diritti e della coesione sociale.
Ma che forse tutto il problema stava nel chi prendeva le decisioni piuttosto che nel merito delle decisioni stesse? Disintegrare lo Statuto dei Lavoratori era un attacco a quanto di più grande abbiamo prodotto nel nostro paese se lo proponeva Berlusconi, un’esigenza legittima e corretta del mondo imprenditoriale se proposta da “lacrima di coccodrillo” Fornero e approvata dal PD.
Bersani, Vendola, Scalfari, De Bortoli mi hanno convinto!
Ho capito finalmente qual è il vero voto inutile (e dannoso): quello dato a loro!
Marco Tarantino - tavolatonda.org
E’ veramente incredibile che i partiti che nell'ultimo anno sono al governo nazionale, coprendosi dietro la foglia di fico del Sobrio Monti, parlino oggi di voto utile.
Con quale legittimazione i vari Bersani & co. oggi pretendono di indicarci chi è degno o no di essere votato?
Con quale faccia il PD chiede di non scegliere le liste di Grillo o Ingroia per non favorire Berlusconi, dopo aver retto insieme all’unto del signore e al capo mandamento di Goldman & Sachs uno degli esecutivi più dichiaratamente classisti della nostra storia?
Basti ricordare alcune perle: la Tav, i 16 miliardi spesi per i cacciabombardieri, l’aumento dell’Iva, l’Imu sulla prima casa e i relativi introiti regalati alle banche, l’avallo a Marchionne e al suo modello di relazioni industriali, la riforma delle pensioni, gli esodati, il pareggio di bilancio costituzionale, il mancato taglio delle provincie, il mantenimento dell’attuale legge elettorale.
Ecco, in forza di questi grandi risultati ottenuti in un solo anno, loro oggi ci indicano a chi è utile o meno dare il voto a fine febbraio.
E’ questa la classe dirigente che deve essere riconosciuta come garante del bene comune nazionale?
E Sel? Con quale giravolta poetica sibilante potrà giustificare di trovarsi alleato con quanti fino a ieri erano i suoi avversari?
Ma chi ha dato a lor signori la patente di unici depositari della verità e della rappresentanza politica?
Per non parlare di quei pasdaran dell’informazione pseudo democratica che rispondono al nome di Repubblica, Corriere della Sera e compagnia cantando. Erano tanto bravi a urlare contro la distruzione dei valori costituzionali durante il Governo Berlusconi, e silenziosi quando il loro governo tecnico manometteva tutti i capisaldi della civiltà del lavoro, dei diritti e della coesione sociale.
Ma che forse tutto il problema stava nel chi prendeva le decisioni piuttosto che nel merito delle decisioni stesse? Disintegrare lo Statuto dei Lavoratori era un attacco a quanto di più grande abbiamo prodotto nel nostro paese se lo proponeva Berlusconi, un’esigenza legittima e corretta del mondo imprenditoriale se proposta da “lacrima di coccodrillo” Fornero e approvata dal PD.
Bersani, Vendola, Scalfari, De Bortoli mi hanno convinto!
Ho capito finalmente qual è il vero voto inutile (e dannoso): quello dato a loro!
Marco Tarantino - tavolatonda.org
2 commenti:
ottimo articolo, sono le stesse sensazioni ch eprovo io. Il PD i votidella sinistra li poteva avere in 2 modi
1. agire come un partito di sinistra
2. appattarsi con la lista di Ingroia.
Non ha fatto ne' l'uno ne' l'altro e allora cosa ci viene a chiedere?
appunto...... PD a casa
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