Domenica scorsa mi trovavo a Roma per partecipare al primo week end dell'ottavo festival del cinema. Di mattina ero "libero" da questo impegno ed avevo davanti due opzioni per me molto interessanti: la prima era di assistere alla proiezione dell'ultimo film-inchiesta di Massimo Mazzucco sull'11 settembre. Con il regista in sala.
La seconda quella di assistere all'angelus di Papa Bergoglio.
Alla fine, incredibile e dirsi, ho scelto quest'ultima opzione. Dico subito che la delusione è stata forte E lo stesso avranno provato le migliaia di fedeli e curiosi che gremivano Piazza San Pietro. Lo posso dire sia perchè ho ascoltato con attenzione i commenti, sia perchè gli appalusi durante e dopo la "performance" di Francesco sono stati brevi e pochissimo calorosi.
Lo posso dire perché agli angelus di Woityla (visto) o di Giovanni XXIII (letto) e persino di Paolo VI (visto) , c'era gente che alla fine piangeva di gioia e di emozione. Qui no!
Il fatto è che da questo Papa della svolta tutti si aspettano ogni giorno un pezzettino di questa svolta. Cosa che , in effetti, no è possibile; ma la sequenza di argomenti trattati e la incisività dei contenuti hanno lasciato quasi basiti (e non certo commossi) i "fedeli".
Ecco di cosa ha parlato Francesco:
1. ha letto (si, letto) una omelia che si riferiva al passo del vangelo della giornata. Una omelia ovvia e scontata di quelle che se ne sentono a migliaia nelle chiese. Nessuna sferzata di novità, nessuno slancio di ampio respiro o di nuova speranza che ha caratterizzato le sue prime mosse da papa. I soliti Dio vi ama; la morte non è la fine di tutto; o ancora tutti saremo uguali nell'aldilà;
2. poi ha ricordato, giustamente, la immensa tragedia del tifone nelle Filippine;
3. infine ha letto un breve elenco di saluti rivolti ad alcuni gruppi di fedeli organizzati presenti in Piazza che, a turno, sentendosi citati, sventolavano colorate bandierine o bianchi fazzoletti
fine!
Chi era andato a Roma solo per assistere a questo momento, non credo sia rimasto particolarmente commosso o soddisfatto. In fondo ad una predichetta del genere poteva assistere andando a piedi nella parrocchia sotto casa. Gli sarebbe anche costato molto di meno.
Ma quello che è mancato, a prescindere dalle parole, è proprio quello che tutti si aspettavano: ossia una sorta di atmosfera di novità, una tempesta di emozioni mistiche, un abbraccio caloroso e più umano da parte di un papa che tante speranze ha riacceso nel cuore del popolo dei credenti.
pippo vinci
domenica 17 novembre 2013
nessuna emozione
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2 commenti:
Alcuni anni sono stato al foro italico di Palermo per vedere papa Ratzinger.
Grande l'attesa, grande il caldo e la fatica di stare "all'impiedi" tutto il tempo.
Grande la delusione.
Freddo e contenuto è stato il papa, che non mi ha lasciato niente dentro.
Questo papa, da quello che ho visto in tv, mi lascia qualcosa dentro e mi convince a sperare.
Capisco la tua delusione.
errata corrige
alcuni anni fa......
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