domenica 17 novembre 2013

nessuna emozione

Domenica scorsa mi trovavo a Roma per partecipare al primo week end dell'ottavo festival del cinema. Di mattina ero "libero" da questo impegno ed avevo davanti due opzioni per me molto interessanti: la prima era di assistere alla proiezione  dell'ultimo film-inchiesta di Massimo Mazzucco sull'11 settembre. Con il regista in sala.
La seconda quella di assistere all'angelus di Papa Bergoglio.

Alla fine, incredibile e dirsi, ho scelto quest'ultima opzione. Dico subito che la delusione è stata forte E lo stesso avranno provato le migliaia di fedeli e curiosi che gremivano Piazza San Pietro. Lo posso dire sia perchè ho ascoltato con attenzione  i commenti, sia perchè gli appalusi durante  e dopo la "performance" di Francesco sono stati brevi e pochissimo calorosi.

Lo posso dire perché agli angelus di Woityla (visto) o di Giovanni XXIII (letto) e persino di Paolo VI (visto) , c'era gente che alla fine piangeva di gioia e di emozione. Qui  no!

Il fatto è che da questo Papa della svolta tutti si aspettano ogni giorno un pezzettino di questa svolta. Cosa che , in effetti, no è possibile; ma la sequenza di argomenti trattati e la incisività dei contenuti hanno lasciato quasi basiti (e non certo commossi) i "fedeli".

Ecco di cosa ha parlato Francesco:

1. ha letto (si, letto) una omelia che si riferiva al passo del vangelo della giornata. Una omelia ovvia e scontata di quelle che se ne sentono a migliaia nelle chiese. Nessuna sferzata di novità, nessuno slancio di ampio respiro o di nuova speranza che ha caratterizzato le sue prime mosse da papa. I soliti Dio vi ama; la morte non è la fine di tutto; o ancora tutti saremo uguali nell'aldilà;

2. poi ha ricordato, giustamente, la  immensa tragedia del tifone nelle Filippine;

3. infine ha letto un breve elenco di saluti rivolti ad alcuni gruppi di fedeli organizzati presenti in Piazza che, a turno, sentendosi citati, sventolavano colorate bandierine o bianchi fazzoletti

fine!

Chi era andato a Roma solo per assistere a questo momento, non credo sia rimasto particolarmente commosso o soddisfatto. In fondo ad  una predichetta del genere poteva assistere andando a piedi nella parrocchia sotto casa. Gli sarebbe anche costato molto di meno.

Ma quello che è mancato, a prescindere dalle parole,  è proprio quello che tutti si aspettavano: ossia una sorta di atmosfera di novità,  una tempesta di emozioni mistiche, un abbraccio caloroso e più umano  da parte di un papa che tante speranze ha riacceso nel cuore del popolo dei credenti.


pippo vinci
 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Alcuni anni sono stato al foro italico di Palermo per vedere papa Ratzinger.
Grande l'attesa, grande il caldo e la fatica di stare "all'impiedi" tutto il tempo.
Grande la delusione.
Freddo e contenuto è stato il papa, che non mi ha lasciato niente dentro.
Questo papa, da quello che ho visto in tv, mi lascia qualcosa dentro e mi convince a sperare.
Capisco la tua delusione.

Anonimo ha detto...

errata corrige
alcuni anni fa......