martedì 14 dicembre 2010

il sogno che si sbriciola


La riforma sanitaria di Obama si trova ad affrontare un inaspettato ostacolo che ne svela la vera natura.

Un giudice del distretto federale della Virginia ,tale Henry Hudson, ha dichiarato incostituzionale l'obbligo di stipulare un'assicurazione medica introdotto dalla riforma sanitaria voluta da Barack Obama ed ha fatto ricorso secondo le complesse procedure locali. Non si sa come andrà a finire.


Ma intanto, l'incidente di percorso ha svelato la "grande idea" del Nobel Obama: obbligare tutti gli americani a stipulare una assicurazione sanitaria. Magari agevolata, ma obbligatoria. E dovrà pagare una multa chi non sottoscriverà la polizza sanitaria.


Ed il sospetto che fosse una riforma della Assicurazioni e non una riforma della Sanità si fa sempre più forte. E le Asssicurazioni ringraziano. Giudice Hudson permettendo.


A me viene in mente la riforma italiana delle Assicurazioni rese obbligatorie per le auto con la legge 990 del 1969.


Grazie a tale norma le Assicurazioni hanno potenziato il settore Auto e lucrato giganteschi guadagni anche grazie agli accordi (cartelli) che impediscono il nascere di un mercato libero fondato su una seria concorrenza a base di sconti sulle tariffe o di servizi all'utenza.


Anzi, le tariffe aumentano ogni anno ben al di sopra del tasso di inflazione e in caso di incidente le Assicurazioni fannno di tutto per pagare meno del necessario. Insomma credo che le analogie con la Assicurazione sanitaria obbligatoria voluta da Obama saranno molteplici. Quanto costerà l'assicurazione al cittadino USA? Quali rischi coprirà? Ed a quali condizioni?


Se il signor Obama, vuole fare un buon servizio al suo popolo farebbe bene a guardare al modello sanitario Euroeo ed a quello italiano in particolare.


pippo vinci

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