martedì 30 marzo 2010

POLITICI, GIORNALISTI: BUGIARDI PROFESSIONISTI!


Suona bene: sembra uno slogan, cioe' un'affermazione di parte, urlata per convincere, invece e' -purtroppo- la constatazione di uno squallido dato di fatto: Il ministro dell'interno Maroni e diversi giornali radio hanno clamorosamente e sistematicamente mentito in merito alle percentuali sulle elezioni regionali 2010.

Puo' essere che qualcuno abbia semplicemente ripetuto le bugie che tutti gli altri dicevano, senza rendersi conto di essere menzognero, ma cio' non lo assolve: sia un politico che un giornalista ha il dovere di capire e di informare correttamente. Se non lo fa, perche' invece di ragionare si appecorona e ripete bugie dette da altri, e' comunque un bugiardo: magari un bugiardo scemo, ma sempre bugiardo.

Ho sentito con le mie orecchie il ministro Maroni affermare che a livello nazionale i votanti sarebbero diminuiti del 7%, mentre nel lazio sarebbero diminuiti del 10%, ma anche uno scolaretto sa che, se prima votava il 72% e oggi il 65%, i votanti sono diminuiti di 7 su 72, cioe' circa il 10%, mentre nel lazio non si puo' sapere, perche' in realta' i cosiddetti dati non vengono affatto dati, quindi i dati sono sconosciuti, mentre tutti ripetono la bugia del 10%. Ma se il calo e' del 10% degli elettori, si puo' valutare che il calo dei votanti sia all'incirca del 15%.

Lo sporco trucco sta nell'affermare -falsamente- che il calo dei votanti e' di un tot percento, mentre quel tot e' invece il calo della percentuale dei votanti (sugli elettori), e non il calo in percentuale dei votanti, come i bugiardi professionisti affermano.

Questo improvviso innamoramento per le percentuali sugli elettori e' ancora piu' stupefacente in bocca di quegli stessi bugiardi che, sistematicamente, attribuiscono al governo delle percentuali di consenso che, invece, sono percentuali di voti sui soli voti validi, che -ricordiamocelo- sono quasi il 10% in meno dei votanti, che a loro volta sono un 25-30% in meno degli elettori.

Accade cosi' che i nostri politici e i nostri giornalisti, sia di destra che di sinistra, si compiacciano di affermare che un certo signore gode del consenso di due italiani su tre, mentre invece lo hanno votato un paio di italiani su cinque, cioe' ben meno della meta'.

Lo sporco trucco sta nel cancellare quell'italiano su tre che non ha votato ne' quel signore ne' i suoi oppositori, e millantare la percentuale di voti sui voti validi come se fosse la percentuale di voti sugli elettori.

Non lo hanno fatto una volta, per errore: per falsare -ingigantendole- le percentuali di consenso, lo fanno sempre, sistematicamente, da veri professionisti della bugia.

Geri Steve

1 commento:

Anonimo ha detto...

Propongo una piccola riforma: attribuire seggi anche ai non votanti lasciando vuoto un numero di poltrone corrispondenti alla percentuale del non voto. Un modo efficace per rendere visibile il popolo deluso!!!