giovedì 4 marzo 2010

carta, cartaccia e cacca di cane

Palermo, si sa, è una città sporca. Molto sporca. Le colpe di questa fetida situazione si possono tranquillamente dividere fifty-fifty tra inefficienza della macchina comunale e inciviltà del cittadino. Dove non arriva l'una c'è sicuramente l'altra. Le due piaghe si dividono il territorio. Insomma, a Palermo, chi è senza peccato scagli il primo sacchetto (di munnizza*).

Io vivo in una zona dove qualcosa, nel merito, sta migliorando. La zona 18 . E' la zona interessata alla raccolta porta- a -porta, meglio, portone-a-portone della spazzataura già selezionata all'interno dei condomìni ed all'interno di ogni singolo appartamento.

Dopo qualche settimana di questa pratica, è doveroso dire che le cose procedono abbastanza bene.

1. non ci sono più i cumuli di netturbe ai lati di luridi, scassati e spesso semicarbonizzati cassonetti;
2. non ci sono sacchetti di immondizia sparsi qua e là, trascinati da quadrupedi randagi o buttati per strada da bipedi selvaggi;
3. all'interno delle famiglie l'obbligo alla separazione delle immondizie prodotte è stato accettato con grande spirito di acrificio e perseguito con lodevole impegno. Tutti si stanno abituando a questa pratica e tutti oramai sanno distinguere la carta carta dalla carta organica.

Spesso durante il pranzo o la cena si parla con dignità e senso civico di spazzatura e se, nel frattempo, uno si soffia il naso con un fazzolettino tempo , si apre immediatamente una civile discussione per decidere democraticamente dove andrà buttata quella porcheria appena prodotta.

Non tutto è ancora chiaro, ma dopo due settimane devono essere risolte solo alcuni piccoli dubbi di secondaria importanza.
Per esempio: lo scatolone parallelepipediforme porta pizza. Trattasi di "carta" o di "rifiuto arganico"?
Oppure: se il cane fa la cacca per strada, non essendoci più i cassonetti, quella cacca civilmente raccolta dal padroncino, dove si butta?

Insomma i diciottenti (ossia i residenti della zona 18) sono stati bravi , sono contenti e finalmente hanno qualcosa di cui parlare in famiglia.

Ma......c'è un ma.
Le strade sono sempre e comunque piene di cartaccia svolazzante. Ma non è la carta che viene diligentemnente insaccata negli appositi contenitori, no è la carta dei depliants dei grandi magazzini.

Quei depliants che vi piazzano sul cruscotto; quei depliants che vi mettono in mano mentre passeggiate in centro; quei depliants che vi intasano la casetta postale; quei depliants che regolarmente svolazzano di qua e di là senza possibilità di essere catturati e riciclati.

* munnizza = immondizia

(pippo vinci)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il problema sarà quando tale sistema verrà applicato anche al Borgo Vecchio, Capo, Ballarò, etc.etc.. Non mi preoccupano i quartieri "nobili" bensì tutto il resto. Comunque ben venga la raccolta differenziata, anzi siamo in ritardo.
Giogu

Anonimo ha detto...

Ti voglio rassicurare: la cacca dei cani, soprattutto nella zona 18 -quella della gente FINE-, rimane sui marciapiedi e viene "trattata" da ciascuno di noi con le nostre scarpe ...
Se non ci credete, venite in via monte san Calogero o in via Biagio Pace, dietro la scuola monti Iblei e ne riparleremo.
La civiltà di un popolo si misura da come tiene ciò che è pubblico ... siamo lontani ...
stefania