Dalle origini della cosiddetta civiltà ad oggi, l’uomo ha fatto sempre progressi, se non altro dal punto di vista tecnologico e da quello del comfort. Qualche dubbio rimane sui progressi legati alla sfera morale e comportamentale.
C’è però un disciplina “umana” che negli ultimi 60/70 anni ha subito un forte processo involutivo. E’ il settore della architettura abitativa. Se passeggiate nel centro storico di qualunque città europea, non potete non sentirvi “a vostro agio”. Tutto quello che vi circonda è fatto a misura d’uomo.
Lo stesso non si può dire se si passeggia (!?) tra i palazzi dei quartieri periferici . Sbaglio?
Certo, ci può essere qualche roboante eccezione come Berlino e Barcellona. Ma a parte che lì sono stati impiegati i migliori architetti mondiali, non sono certo che tutti (ed io tra questi) si sentano confortati passeggiando sotto le aggressive costruzioni di Renzo Piano a Berlino.
Ma anche in passato c’erano architetti “mondiali” che realizzavano palazzi da sogno e cattedrali imperiose, ma poi chi progettava le case per i semplici esseri umani si atteneva a dei criteri che oggi sono stati completamente disattesi.
Una sola eccezione, il comfort delle nuove abitazioni.
In sintesi io ritengo che oggi la migliore casa sia quella di un centro storico ristrutturata all’interno con le attuali tecniche che offrano a chi vi abita comfort e protezione.
(Pippo Vinci)
C’è però un disciplina “umana” che negli ultimi 60/70 anni ha subito un forte processo involutivo. E’ il settore della architettura abitativa. Se passeggiate nel centro storico di qualunque città europea, non potete non sentirvi “a vostro agio”. Tutto quello che vi circonda è fatto a misura d’uomo.
Lo stesso non si può dire se si passeggia (!?) tra i palazzi dei quartieri periferici . Sbaglio?
Certo, ci può essere qualche roboante eccezione come Berlino e Barcellona. Ma a parte che lì sono stati impiegati i migliori architetti mondiali, non sono certo che tutti (ed io tra questi) si sentano confortati passeggiando sotto le aggressive costruzioni di Renzo Piano a Berlino.
Ma anche in passato c’erano architetti “mondiali” che realizzavano palazzi da sogno e cattedrali imperiose, ma poi chi progettava le case per i semplici esseri umani si atteneva a dei criteri che oggi sono stati completamente disattesi.
Una sola eccezione, il comfort delle nuove abitazioni.
In sintesi io ritengo che oggi la migliore casa sia quella di un centro storico ristrutturata all’interno con le attuali tecniche che offrano a chi vi abita comfort e protezione.
(Pippo Vinci)
2 commenti:
Sono d'accordo.
Meglio ancora in un borgo medioevale.
Beppe
Le caee dei borghi medievali erano abitualmente costruzioni umide e malsane. Solo oggi, ristrutturate con riscaldamento invernale ad aria condizionata d'estate ci sembrano romantiche ed accoglienti!
Il vero problema dell'architettura delle nostre città è l'assoluta mancanza di architetti urbanisti: le costruzioni venogono pensate in modiìo del tutt indipendente dal contesto o ,peggio ancora, secondo la personale inclinazione di ognmi committente !
Valeria
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