lunedì 20 gennaio 2014

In medio stat virtus

Il Conto Annuale dello Stato è un documento che viene redatto annualmentedalla Corte dei Conti e riporta i dati ufficiali di tutti i dipendenti pubblici in Italia.

E' molto diffusa l'idea che la Sicilia sia quella che , in questo campo, operI il maggiore spreco con un numero esagerato di dipendeni pubblici.Dando una sbirciatina alla tabella che segue ci si trova di fronte a più di una una sorpresa.

La tabella mette in riga tutte le regioni d'Italia secondo l'unico dato utile a comprendere dove avvenga questo spreco ossia questo sovradimensionamento degli apparati pubblici. Ebbene , pur confermndo la virtuosità delle grandi regioni del Nord (Lombardia, Veneto e Piemonte agli ultimi posti), si noti come la bistrattata Sicilia sia appena al 10° posto (PROPRIO AL CENTRO), sopravanzata non solo da tutte le altre 4 regioni a a statuto speciale (Valle d'Aosta, Sardegna, Trentino e Friuli), ma da un buon numero di regioni considerate altamente virtuose e operose nel campo della imprenditoria privata.

La perCentuale di occupati pubblici rispetto ai residenti, in Sicilia, è del 5,44% appena al di sopra della rispettatissima Toscana. E si sottlinea ancora una volta come molte competenze , che in altre regioni sono demandate allo Stato, In Sicilia come in Sardegna, Valle d'Aosta , Trentino e Friuli, sono svolte dai dipendenti della Regione Siciliana.

Insomma 272.000 dipendenti forse sono una esagerazione ma, se lo sono, allora le stesse critiche che si rivolgono alla Sicilia, andrebbero mosse contro un gran numero di altre regioni italiane

amedeo contino

4 commenti:

Il Pigafetta ha detto...

Non sono del tutto d' accordo, il rapporto abitanti/pubblici dipendenti è solo uno dei parametri quantitativi del problema. Ce ne sono di altrettanto importanti, come il rapporto col Pil regionale o col numero di aziende presenti nel territorio.
Inoltre,la normalità vorrebbe che al crescere delle dimensioni del territorio e dei cittadini, il rapporto migliori, potendosi (in teoria) realizzare economie di scala, cosa difficile per le piccole regioni.
Ci sono poi i parametri qualitativi, come l' efficienza e la qualità dei servizi regionali erogati ai cittadini.
Per citare solo sanità e trasporti, le differenze fra le regioni è drammatica.
Temo che una media di questi dati farebbe retrocedere di molto la Sicilia.
Concordo pienamente sul fatto che la Sicilia dal punto di vista dell' immagine "paga la panella" anche per altre regioni ugualmente poco virtuose.
Ma questo non è affatto consolante.

amedeo ha detto...

si in parte hai ragione, ma non puoi ricondurre tutto alle imprese e al PIL. La PA dà anche servizi per quelli che non fanno impresa (OSEREI DIRE SOPRATTUTTO). Cioè per chi non si può permettere di pagare alcuni servizi privatizzati e di alto livello. PA significa anche controllo del territorio, Sicurezza, Sanità, Scuola (pubblica e privata) Trasporti, cimiteri, nettezza urbana, acqua, demani terrestri e marini ecc ecc.E in questi settori il numero dei residenti (anche se morti di fame) ha il suo peso.
Insomma si arriverebbe al paradosso che dove il PIl è minore la PA dovrebbe essere più "corposa" E' chiaro che il discorso è molto complesso, ma almeno si discute di qualche cosa!

Il Pigafetta ha detto...

Converrai che governare un' area industrializzata, per esempio, necessita di molti piu' addetti alla tutela ambientale rispetto a un' area rurale. Per questo sarebbe molto interessante conoscere il rapporto fra costo degli stipendi pubblici e sviluppo economico del territorio.
Tanto per fare un esempio non lontano da noi, non contesto il costo del corpo forestale siciliano, contesto i risultati che questa mega-proto-pseudo-azienda porta in termini di controllo del territorio, salvaguardia dell' ambiente, sviluppo socio-economico etc. Se non fosse scandalosamente clientelare e inefficiente, con un tale budget il territorio montano dovrebbe essere una specie di svizzera, (ma a quel punto avremmo anche un Pil regionale doppio...)
Il vero problema rimane credo la qualita' di quello che viene erogato dalla mano pubblica, rispetto ai suoi costi.
In ciò temo che insieme a Sardegna, Calabria e Campania, la Sicilia sia in fondo alla graduatoria.

Il Pigafetta ha detto...

...in altri termini: va bene la spesa pubblica efficiente, perchè serve a creare sviluppo, cioè lavoro. Ma in Sicilia è invece prevalentemente parassitaria.