sabato 29 dicembre 2012

I talebani di casa nostra

L'altra sera , partecipando ad uno dei tanti festini natalizi, si è aperta una discussione sui matrimoni tra omosessuali e sulle adozioni.

Premetto che io penso che sia l'una che l'altra cosa debbano essere consentite in un paese che si reputi un minimo civile ed avanzato. Ed invece mi sono trovato circondato da una torma di crociati-talebani alla difesa di non meglio precisati diritti naturali degli eterosessuali. 

Per fortuna a sostenere le mie tesi non ero il solo, con me una ragazzina di 16 anni che riteneva assolutamene ingiusto che gli omosessuali non potessero avere gli stessi diritti degli eterosessuali.

Io qui non voglio indicare i contenuti della patetica discussione che ha fatto ripiombare tutti nell'alto medioevo, ma semplicemente elencare  alcuni dei paesi del mondo dove l'adozione di bambini da parte di coppie omosessuali , è consentita:

Gran Bretagna, Belgio, Olanda, Finlandia, Spagna, Svezia, Norvegia, Danimarca, Israele, Francia (dal 2013), Autralia, Argentina, Islanda , Canada,  e 10 stati negli USA (California, Massachusset, New Jersey, New York, Nuovo Messico, Ohio, Vermont, Washington, Wisconsin, Florida).- fonte wikipedia

....Incivili!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

ma che gente frequenti?

Anonimo ha detto...

non è un problema di chi si frequenta,purtroppo i talebani si nascondono tra le insospettabili persone perbene... fino a che non tocca a loro.
stefania

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo sui matrimoni omosessuali, diritti e doveri di coppia davanti allo stato, qualsiasi esse siano, sono alla base di una nazione che si reputa civile.
Sono un pò perplessa per quanto riguarda l'adozione da parte delle coppie omosessuali, non mi sento crociata-talebana, inteso come ottusa e inetta al confronto, e tanto meno incivile, ma reputo che la psicologia infantile sia già di per se complicata.
Un bambino ha bisogno di entrambe le figure dei genitori per conoscere, stabilire un proprio io nel mondo che lo circonda. Ogni genitore ha un ruolo importante, fondamentale, in fasi diverse nella crescita.
E' già difficilissimo per una coppia etero evitare il soffocante bombardamento dal mondo esterno, che ha perso il reale contatto con la vita, sempre più intossicato, contaminato, da legittimare azioni disdicevoli solo perchè è divenuto uso comune...
Questo non vuol dire che una coppia gay , non sia in grado di amarlo ed educarlo, assolutamente, ma credo che nella nostra società, e non solo nella realtà italiana, già le coppie gay subiscono discriminazioni e ghettizzazione poco consona con la tranquillità che ha diritto un bambino.
Ricordate "indovina chi viene a cena" con uno spettatolare Spencer Tracy" era il '67 , lo scorso secolo, in italia quanti incivili si girano al passaggio di una coppia mista a fare commenti sicuramente poco tolleranti, solo che noi adulti abbiamo qualche anticorpo in più contro l'ignoranza e l'inciviltà.
Non credo che l'italia sia pronta per l'adozione in questione. Ovviamente questa è la mia idea, un confronto pacato con chi la pensa diversamente...

Emma

Pippovinci ha detto...

carissima Emma, io, nel post, non sono voluto entrare nel merito della discussione che si è tenuta nella serata di cui ho riferito, ma una cosa la voglio dire. Tra di noi c'era anche una signora, palermitana, che ,sposata con un olandese, vive e lavora in Olanda oramai da oltre 20 anni.Ha due figli. Ebbene questa signora ha detto che i suoi ragazzi hanno molti amici adottati da coppie omosessuali. Ebbene la signora non nota alcuna "drammatica" differenza tra i suoi figli e questi ragazzi. Insomma non esistono controindicazioni "scientifiche" (teoriche o empiriche). E' solo una questione di educazione, civiltà e rispetto dei sentimenti degli altri. Credo, quindi, che esistano solo dei pre-giudizi. E la diffusione di questa tipologia di adozione in paesi civilissimi (vedi l'elenco nel post) non è che la dimostrazione di quanto io sostengo

Pippovinci ha detto...

voglio precisare che, a mio parere, essere civili non significa condividere tutto quello che fanno gli altri. Su questo campo le due opposte posizioni sono entrambe rispettabili e civili. Però essere civili signfica rispettare le opinioni ed i comportamenti degli altri (purchè non ciminali) fino al punto di non impedire agli altri di godere gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini, di esprimere a modo loro i propri sentimenti, i propri credo religiosi e morali semprechè non esista un reale, oggettivo e provato pericolo che questa "libertà" non provochi gravi ed irreparabili danni a qualcuno. Ed in questo campo, non esiste alcuna evidenza che ciò sia vero. Anzi, sappiamo che i casi più efferati di violenza (su donne e bambini) si svolgono proprio all'interno di famiglie benedette dalla Chiesa Cattolica!