mercoledì 24 settembre 2008

non spezza la volontà, la rammollisce


(...)Se il dispotismo venisse a stabilirsi presso le Nazioni democratiche (...) sarebbe più esteso e più mite, e degraderebbe gli uomini senza tormentarli.(...) La specie di oppressione da cui i popoli democratici sono minacciati non somiglierà a nulla di quello che l'ha preceduta al mondo (...) Gli antichi nomi di dispotismo e di tirannia non sono appropriati.La cosa è nuova, bisogna quindi sforzarsi di definirla, dato che non riesco a denominarla.Vedo una folla innumerevoli di uomini simili e uguali che girano senza tregua su se stessi per procurarsi piccoli piaceri volgari, con cui si appagano l'anima.
Ciascuno di loro, preso da canto, è come estraneo al destino di tutti gli altri: i suoi figli e i suoi amici formano per lui l'intera specie umana; quanto al resto dei suoi concittadini, li ha accanto ma non li vede; li tocca ma non li sente; non esiste che in sé stesso e per sé stesso, e, se una famiglia gli resta pur sempre si può almeno dire che non ha più patria.(Dietro di loro) s'eleva un potere immenso e tutelare, che s'incarica solo di assicurare il loro godimento e di vegliare sulla loro sorte.
E' assoluto, minuzioso, regolare, preveggente e mite. Somiglierebbe alla potestà paterna se, come questa, puntasse a preparale gli uomini all'età virile; ma questo cerca solo,invece, di fissarli irrevocabilmente nell'infanzia; vuole che i cittadini se la godano, purché non pensino ad altro che a godersela.
Lavora volentieri alla loro felicità, ma vuole essere di questo l'unico agente e il solo arbitrio; si cura della loro sicurezza, prevede e assicura i loro bisogni, facilita i loro piaceri, conduce i loro affari principali, dirige la loro industria, regola le loro successioni, divide le loro eredità...(In questo modo, il sovrano), rende meno utile e più raro l'uso del libero arbitrio (...) non spezza le volontà: le rammollisce, le piega e le dirige; raramente obbliga ad agire: si oppone senza posa a che si agisca; non distrugge: impedisce di nascere; non distrugge: disturba, comprime, snerva, spegne, rende sciocchi, e infine riduce ogni nazione ad essere solo un gregge di animali timidi e industriosi di cui il governo è pastore.
(tratto da De la démocratie in Amérique - di A De Toqueville)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

riflettere su cosa praticamente significhi la democrazia... chi di noi in effetti lo fa? mi rendo conto che è altamente difficile pure crearsi il dubbio talmente profondo è il nostro condizionamento. A tal proposito consiglio viviamente di leggere su questo argomento il saggio di Massimo Fini.
maria l.

Anonimo ha detto...

Democrazia è rispetto ed ascolto delle minoranze, se no non ha signoficato.
L'Italia do oggi è una democrazia?

Letizia

Anonimo ha detto...

no, l'Italia di oggi non è una democrazia!

federica

Anonimo ha detto...

ebbene si, l'Italia è il paese del cappuccino e della dittatura!

gigi