martedì 7 novembre 2017

Elezioni in Sicilia: ecco com' è andata

il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci
Ora è ufficiale Nello Musumeci è il nuovo presidente della Regione Siciliana. Ha vinto grazie al suo carisma e grazie soprattutto alla coalizione che lo sosteneva, tutti i partiti di destra italiani che, per l'occasione, hanno messo da parte i dissapori ed hanno sostenuto, uniti, il candidato catanese.

Al secondo posto Giancarlo Cancelleri , candidato del Movimento 5Stelle, che ha ottenuto un ottimo risultato anche se in cuor loro, i grillini, speravano nella vittoria.
Terzo, a debita distanza il candidato del PD e Rettore dell'Ateneo palermitano  Fabrizio Micari. Ultimo Claudio Fava sostenuto dai partiti(ni) dell'estrema sinistra.

Come mai Musumeci ha battuto Cancelleri ed i 5S?
Io propongo una chiave di lettura.

I 5 stelle si sono sempre considerati un partito (o un movimento) ne' di destra ne' di sinistra. Ed all'inizio del loro (comunque trionfale) cammino politico ,  non era in effetti semplice  collocarli in nessuno delle due storiche fazioni politiche. Perchè , per quanto si dica, pur senza un riferimento concreto ad una potente realtà politica di matrice destrorsa o sinistrorsa ( i cosiddetti regimi fascisti o comunisti) il modo di pensare , di agire, di vivere , di prendere delle scelte per se o per la propria famiglia, di discutere su un conflitto bellico o sulla chiesa cattolica, di interpretare la questione palestinese, di affrontare il dramma dell'immigrazione, di affrontare i temi della difesa, della sanità o dell'istruzione, di occuparsi degli ultimi ,di impegnarsi o meno  nell'ambito ambientalista, dà una indicazione netta sulla ideologia di un individuo. E sulla base di questi ed altri elementi è sempre stato possibile classificare le persone sulla base di questa distinzione: o sei di destra o sei di sinistra. Dei centristi non ne parlo in quando non si riesco proprio a definirli o a capire  cosa vogliano o come pensino queste persone. Tanto ch euna volta Fausto bertinotti, ex leader di Rifondazione comunista ed ex Presidente dalla Camera dei Deputati affermò: " se parla uno di destra comprendo quello che dice e capisco quello che vuole. Lo stesso succede se parla uno di sinistra, ma via via ci si avvicina al centro comincio a non capire più niente"

Giancarlo Cancelleri M5S
Ebbene i grillini, sulla base delle loro ultime dichiarazioni, sono sembrati dare più forza a idee destrorse. Mi riferisco, per fare solo qualche esempio,  alla posizione (contraria) sullo Jus soli, alla giustificazione dell'abusivismo di necessità, alle teorie complottiste contrarie all'obbligo delle vaccinazioni (no vax), al disprezzo dei sindacati. Senza contare la antidemocratica modalità di scelta del candidato premier (Luigi Di Maio) attraverso una consultazione online nella quale erano stati preliminarmente fatte fuori le altre concrete candidature (Di Battista e Fico) , opponendo a Di Maio nomi di sconsciuti militanti  solo per cercare di dare credibilità e legittimità alla competizione

Detto questo, torniamo alle elezioni siciliane. Gli elettori di sinistra, che fino a poco tempo fa hanno pure sostenuto e votato per il Movimento di Grillo, non hanno sopportato questa evidente virata a destra del movimento ed hanno preferito votare un candidato con poche chanches di vittoria, ma sostenuto dall'ala più estrema (!?!?) della stessa sinistra. Io mi metto in questo vagone.

Di contro gli elettori di destra, cui i grillini facevano spudoratamente la corte , hanno trovato in Musumeci e nella sua coalizione, una vera e solida forza di destra con concrete potenzialità di vittoria. Non c'era quindi motivo di dare il voto al Movimento 5S.

cose
Federico Piccitto sindaco di Ragusa
Ma c'è dell'altro. La destra ha scelto un candidato , Musumeci, che è comunque una persona che appare moralmente corretta, esperta di politica, educata, conosciuta anche come buon amministratore (fu un apprezzato presidiente della provincia di Catania). I grillini, di contro, hanno presentato un candidato, Cancelleri, che pochi apprezzavano non essendo capace di parlare in pubblico, non avendo affronato alcuna esperienza politica di responsabilità  alle spalle, un candidato che appariva come un pupazzo in mano ai leaders del Movimento. 

L'errore dei grillini, quindi,  è stato anche quello di avere scelto un candidato di  poco spessore e semisconosciuto . Sarebbe stato meglio optare per un candidato più forte come ,ad esempio, il Magistrato Nino Di Matteo (ammesso che avrebbe accettato) o il Sindaco di Ragusa, che sta facendo il suo lavoro così bene, che nessun giornale ne parla.

Ora la battaglia passa al Parlamento siciliano dove ancora non sono chiari i numeri e la forza dei vari schieramenti entrati a Palazzo dei Normanni.

pippo vinci

1 commento:

Anonimo ha detto...

Questa lettura sui risultati elettorali la condivido al 100%
Antonio