giovedì 29 marzo 2012

quattro giorni al gelo di Mosca (5 )


il controreportage di Molcin

Se tutte le volte che senti al telefono un tuo amico gli dici “vienimi a trovare, mi raccomando!”, poi non puoi prendertela con nessuno.

Se poi precisi con tono furbetto “ma vieni d'inverno, se no che gusto c'é?”, allora sei proprio un cretino perverso. E pericoloso.

Lo realizzi una mattina di febbraio quando arriva a sorpresa la telefonata fatale: “Sono al consolato russo di Mondello, ho preso il visto. Arrivo tra tre giorni”. Mondello? Basta la parola e il caro vecchio fruscio della linea eternamente disturbata, diventa rumore di spiaggia affollata, ragazze in coda al baretto, coltelli che affettano polpo bollito da Calogero. Non sei proprio sicuro ma ti sembra anche di sentire una voce che grida “Cocco bello!” leggi tutto

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