venerdì 24 agosto 2018

Salvini vuole fare saltare tutto, Di Maio e la stampa abboccano!

La firma di Salvini sul
 decreto Autostrade
Il crollo del ponte Morandi a Genova non ha provocato solo 43 vittime innocenti, ma anche una possibile crisi di governo.

Vediamo perché 
Le indagini e le polemiche messe in atto dal giorno dopo il disastro di Genova stavano evidenziando delle gravi responsabilità del Ministro degli interni e segretario della Lega, Matteo Salvini.

Salvini, nel maggio del 2008, aveva firmato, con gli alleati dell'allora governo Berlusconi, il decreto per il rinnovo  dell' assegnazione della gestione delle autostrade al gruppo Benetton. Il decreto era  stato redatto ed emanato dal defunto governo Prodi e andava prorogato. Ma durante questa  proroga la lega ed i suoi alleati, decisero di inserire delle clausole particolarmente favorevoli per il concessionario, gravemente sfavorevoli per il concedente, ossia lo Stato italiano, e decisamente  pericolose per  la sicurezza degli automobilisti. 

E sono queste clausole che stanno per essere indagate come concausa dell'incidente di Genova.

Salvini annaspa  ed ecco che spunta dal nulla il caso della nave Diciotti con 177 Migranti a bordo. 

Il caso, sulla carta, é facile da risolvere visto che la nave non é di una ONG ma della Guardia Costiera italiana e visto che a bordo ci sono migranti che hanno diritto alla protezione internazionale provenendo in gran parte da Siria ed Eritrea ossia da paesi o in guerra (Siria) o devastati da una quasi trentennale dittatura sanguinaria e criminale (Eritrea). Eritrei che, dopo i massacri inferti dal nostro colonnello Graziani durante il periodo  del colonialismo, dovrebbero essere accolti con tante scuse dal governo italiano. 

Ma Salvini non conosce la storia e, soprattutto, non ha tempo da perdere; ha bisogno subito di un'idea  per distogliere l' attenzione dal ponte Morandi e puntare di nuovo i fari  sul fenomeno migratorio. E non si accontenta delle vecchie strategie.
Il Ponte Morandi dopo il crollo

Questa volta il ministro razzista, sicuro di un poderoso consenso popolare, gioca  pesante e tenta  scalzare dalle prime pagine della stampa europea il ponte Morandi ed suoi problemi legati al disastro di Genova.

Il genio del male  per dimostrare ai suoi coraggio e coerenza, si muove  fuori dalla legalità e dalla Costituzione  sequestrando di fatto i migranti sulla nave italiana ancorata al porto di Catania. 

Salvini, per fare ancora più audience, sfida anche Magistratura, Capo dello Stato, e Presidente della Camera. 
Il gioco é fatto, la stampa cade in questa trappola e il decreto infangante viene per ora dimenticato. 

Obiettivo?
 Non é peregrina l'ipotesi che il capo dei leghisti voglia fare saltare il governo sia per evitare grane con il problema autostrade , sia per andare ad elezioni anticipate e sgominare gli avversari. 

E Di Maio? il leader del Movimento 5 Stelle, forse ignaro o forse complice delle meschine strategie del suo alleato,  sostiene la linea dura e illegale del ministro razzista e, in piú, minaccia l' Europa di non pagare piú i 20 miliardi che lo Stato italiano versa ogni anno alla UE per il suo funzionamento.

A parte il fatto che i miliardi versati alla UE non sono mai stati piú di 16, non credo  che l Unione Europe possa cedere ad un tal misero  ricatto, e considerando che la minaccia di Di Maio appare una boiata pazzesca con conseguenze disastrose per la stessa Italia che avrebbe tutta l Europa contro, credo che si stia scivolando pericolosamente verso la caduta di questo schizofrenico governo. 

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