sabato 2 dicembre 2017

L imam di Barcellona lavorava per i servizi segreti

Abdelbaki Es Satty
Tanti amici che seguono questo blog mi criticano per i frequenti post di stampo complottista. Io rispondo che è mia natura non credere mai o quasi mai a gran parte delle notizie , che in qualche modo coinvolgono il mondo politico, istituzionale o militare, che vengono diffuse dai media.

Non penso SEMPRE che la notizia sia falsa.. Ma, per sicurezza e curiosità , svolgo le mie indagini su web, libri e giornali al fine di conoscere meglio se si nasconda qualcosa di non detto su quella notizia. Una cosa che penso dovrebbe essere fatta da tutti quelli che hanno a cuore la verità invece di criticare chi, queste ricerche, le fa!

Tali dubbi, per esempio, mi sorgono sempre quando c'è un attentato terroristico che fa strage di civili. Fatti che richiamano alla mente le tristemente famose stragi di Stato degli anni 60 e 70 in Italia.
Torniamo,ad esempio, alla terribile strage del 17 agosto 2017 sulla rambla di Barcellona. La notizia venne data facendola precedere dal nome dei responsabili   autori del terribile attentato (ossia l'ISIS) così: "Strage dell'ISIS a Barcellona......"

È uno dei pochi reati in cui viene diramato il nome del colpevole nei minuti appena successivi al fatto quando ancora ci sono i soccorsi e molto prima dell'inizio delle indagini. Ci si chiede, ma come fanno a saperlo prima dell'inchiesta? Ok ci sono tutte le caratteristiche di un attentato di stampo terroristico islamico. Ma se qualcuno volesse organizzare una strage la cui colpa venga  attribuita all' ISIS , è ovvio che metterebbe in scena tutti gli elementi che si ritengono  tipici di un attentato by ISIS.
Strage di Piazza Fontana a Milano 12/12/69

Da pochi giorni ,invece, c' è una nuova e sorprendente (ma non per me) svolta nelle indagini.
Si è scoperto che l'Imam che organizzò l'attentato, era un collaboratore dei servizi segreti spagnoli, stranamente morto il giorno prima dell'attentato per una esplosione avvenuta nel covo dei terroristi! Strano, no?

E lo hanno ammesso persino i sevizi segreti spagnoli! L'Imam è stranamente morto il giornoprima dell'attentato... e anche qui la cosa suona strana....

Capite che ci sarebbe materiale per una spy story?


Ecco, comunque , l'articolo pubblicato sul quotidiano spagnolo El Pais ripreso dal blog RAI NEWS
Madrid ammette: imam Es Satty informatore servizi segreti spagnoli
L'imam della Moschea di Ripoll, in Spagna, Abdelbaki Es Satty, ritenuto la mente degli attentati di Barcellona e Cambrils del 17 agosto, era stato un informatore dei servizi segreti spagnoli, il CNI. La notizia, diffusa dal quotidiano 'El Pais', è stata confermata dai servizi segreti di Madrid. Il Centro Nacional de Inteligencia (CNI) aveva contattato Es Satty una prima volta durante un periodo di detenzione a Castellon, dove l'imam era stato incarcerato per reati legati all'immigrazione nel 2012.
Stazione di Bologna 2 agosto 1980
I servizi segreti non hanno chiarito per quanto tempo il rapporto di collaborazione con Es Satty sia durato e quanto l'uomo sia stato, eventualmente, pagato. L'imam è stato descritto come una persona schiva, sposato e con nove figli.
L'imam è morto il 16 agosto, il giorno prima dell'attacco, assieme ad un'altra persona nell'esplosione di un'abitazione ad Alcanar usata dal commando come covo per preparare gli attentati e dove tenevano armi, esplosivi, bombole di butano e propano. Se non ci fosse stata l'esplosione la strage compiuta dai terroristi a Barcellona e poi a Cambrils avrebbe avuto un'altra piega ben più sanguinosa e il numero delle vittime e dei feriti sarebbe stato maggiore. ( perchè? ndr)
strage rambla di Barcellona 17 agosto 2017
 L'ex presidente catalano in esilio a Bruxelles Carles Puigdemont ha definito su Twitter
estremamente grave la notizia dell'ingaggio da parte del CNI del cervello degli attentati di Barcellona e Cambrils, Abdelbaki Es Satty. "Conferma i nostri sospetti - ha scritto Puigdemont -è un fatto estremamente grave, che sicuramente non comporterà nello stato spagnolo dimissioni o denunce o detenzioni". 

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