venerdì 6 gennaio 2017

Immotivata paura in un cinema di Torino

Ieri a Torino è successo un fatto incredibile. In una sala cinematografica , durante la proiezione di un  film, i membri di una famiglia marocchina si sono scambiati dei segnali. Erano seduti in file diverse e due di loro erano sordomuti. Tutto qui

E in vece no; in sala è scoppiato il panico tra gli spettatori che hanno interpretato quei gesti come preludio di un attentato. Si sono quindi alzati e sono fuggiti costringendo, tra l'altro, il gestore del cinema, ad interrompere la proiezione.

A me sembra pura pazzia, una psicosi collettiva che unisce paura, razzismo, intolleranza e imbecillità.
Ma quello che scoraggia ulteriormente sono i diversi commenti alla notizia che si possono leggere sul sito di repubblica.it. La gran parte di essi  erano insulti contro la innocente famiglia magrebina e molti  ironizzavano sul fatto che dei sordomuti assistessero ad uno spettacolo cinematografico

A parte che un sordomuto può benissimo godere dello spettacolo cinematografico fatto anche (o soprattutto) di immagini, ma se uno è sordomuto, non può fare quello che fanno gli altri? Se non riesce a seguire bene il film, saranno o non saranno c..zzi suoi?  Insomma i commenti dei lettori di repubblica mi hanno scoraggiato più dello stesso deprecabile comportamento degli spettatori al cinema.

2 commenti:

Jonny Dio ha detto...

D'accordo sui beceri commenti, anche se devo ammettere che io, in quarant'anni che ci vado, un sordomuto al cinema non l'ho visto mai, sarà che sono un po' provinciale.
Meno d'accordo sul comportamento degli spettatori. Che ci sia un po' di psicosi in giro, mi pare normale, dato quello che succede negli ultimi tempi. Mi piacerebbe proprio vedere, se fosse capitato a te, quale sarebbe stata la prima cosa che a venirti in mente.
Ovviamente sono tutti dei poveri imbecilli razzisti, peccato solo che tu stamattina non fossi a Gerusalemme, avresti certamente concluso che era solo un camion coi freni rotti: http://www.repubblica.it/esteri/2017/01/08/news/camion_contro_soldati_attentato_a_gerusalemme_almeno_3_morti-155617667/
Se invece tu, pur di non rischiare di passare per intollerante, sei disposto a scommetterci la pelle, allora tanto di cappello per la coerenza.

anna l. ha detto...

carissimo jonny Dio quindi, secondo te, se un musulmano o comunque un extracomunitario va al cinema si vede costretto a non gesticolare o a non chiamare gli amici seduti lontano... come fanno molti di noi? deve stare immobile nella sua sedia , zitto.... e non si deve rischiare a girarsi, a schiacciare un occhio , ad alzare una mano, a fare un cenno con la testa o non so che altro.... se no fa scappare tutti!.

E poi dimmi un po', come fai a dire che non hai mai visto un sordomuto al cinema? Conoscj i problemi di tutti gli spettatori? Come fai? Prima di sederti chiedi a tutti se, per caso c'è un sordomuto in sala ? Oppure li riconosci ad occhio nudo? O ne percepisci la presenza con il tuo sesto senso?
Sei stressato, figlio mio. E' meglio che al cinema non ci vai tu, così non ti può succedere niente