In questi giorni di fermento politico che precedono una
lunga stagione elettorale, molti si disperano nella ricerca di un
motivo per andare a votare. O, meglio, in cerca di una lista che rappresenti la propria rabbia, la voglia di
cambiamento, la novità.
Da un lato si vorrebbe un cambiamento epocale, dall'altro non ci si vuole allontanare molto dalla propria fede politica. Alcuni, poi, sono tentati di non andare a votare , altri si orientano verso un voto di protesta, un vaffa scritto grande grande sulla scheda. Ma poi ci si rende conto che sarebbe una protesta sterile e stupida e non si fa neanche questo.
Da un lato si vorrebbe un cambiamento epocale, dall'altro non ci si vuole allontanare molto dalla propria fede politica. Alcuni, poi, sono tentati di non andare a votare , altri si orientano verso un voto di protesta, un vaffa scritto grande grande sulla scheda. Ma poi ci si rende conto che sarebbe una protesta sterile e stupida e non si fa neanche questo.
Nessun partito interpreta a pieno la
nostra idea di protesta e di novità. Un
vero rompicapo che ci porta allo sconforto
ed al disinteresse. E questo , in fondo, è quello che vogliono i generali dei
vari partiti. I Capolista!
Noi suggeriamo un metodo che
concilia la voglia di cambiamento con la fede politica, la rabbia con la
ragione. Un metodo semplice semplice: invertite
le liste dei candidati. E
iniziate a votare i candidati
posizionati in coda, quelli che non hanno alcuna speranza e che , pur essendo (spesso) dotati di onestà , capacità critiche e professionali, spirito di sacrificio e di
iniziativa, sono messi lì un po' per completare la lista ed un po' per
acchiappare il voto di qualche ingenuo ed illuso parente: ogni fegatello di
mosca è sostanza. Voti che poi (se non servono a lui) vanno a tutto
vantaggio dei capolista. Se, viceversa, la massa dei votanti si riverserà sui codalista
il meccanismo si capovolgerà e saranno i (pochi) voti dei capilista ad essere utilizzati
dagli ultimi.
Quindi per il cambiamento non è
necessario cambiare partito. E non è conveniente non andare a votare. Gli altri sceglierebbero per voi.
Votate per chi volete votare. Date pure il voto al partito del vostro cuore
infranto, ma guardate in fondo alla lista. Da lì può iniziare il cambiamento.
3 commenti:
Vi chiedo comunque di andare a votare: non permettiamo ad altri di scegliere per noi! Non possiamo aspettare sulla torre d'avorio... è arrivato il tempo di fare!!!!!
sono d'accordo, ma dovremmo essere in tanti a farlo- E questo è difficile.. però..
cominciamo, altrimenti sarà come "armiamoci e partite!"
Posta un commento