venerdì 20 gennaio 2012

Altro che eroe!

Costa Concordia. Tutti contro il comandante Schettino. Ed è ovvio che proprio a lui si debbano i comportamenti meno opportuni di tutta la tragedia. Prima, durante e dopo la tragedia. Comportamenti che hanno portato alla perdita di molte vite umane.

Ma a pensarci bene, e dopo avere visto decine e decine di servizi TV ed avere letto fiumi di parole su queste orribili crociere e queste mostruose navi, la responsabilità di quello che è successo dovrebbe essere ripartita tra più soggetti. Eccoli:

  1. l’armatore che mette al comando di questa assurda città galleggiante un comandante inetto e fifone come Schettino;
  2. quelli che assumono come equipaggio persone incapaci di affrontare con sicurezza e perizia il mare, anche e soprattutto d’inverno;
  3. le stesse persone incapaci di navigare (e parlo di ufficiali e sottufficiali di bordo) che si occupano più delle signorine a bordo che della sicurezza a bordo;
  4. i crocieristi che non si rendono conto che pagando poche centinaia di euro un lusso da 5 stelle, “costringono” l’armatore a risparmiare da qualche parte. E lui (l’armatore) risparmia con leggerezza sulla sicurezza e sui contratti da schiavi degli inservienti. Molti dei quali, in passato, si sono persino suicidati o hanno tentato il suicidio. Ma chi non c’è riuscito è stato licenziato. Pensate 11 ore di lavoro (usurante) giornaliere;
  5. gli ingegneri navali che progettano questi mostruosi giganti che sono allo stesso tempo un enorme ed incomprensibile labirinto con migliaia e migliaia di micro ambienti dove è semplicissimo (anzi, scontato) perdersi con frequenza e facilità anche quando si è sereni. Figuriamoci nei momenti di panico che precedono un naufragio;
  6. gli enti che vigilano sulla sicurezza in mare (tipo Guardia Costiera) che non fanno nulla per impedire che questi giganti sfiorino pericolosamente e abitualmente le bellissime coste italiche o addirittura entrino dentro la splendida città di Venezia, la vera e unica città galleggiante che andrebbe salvata.

Ed a proposito di questa ultima considerazione, il capitano De Falco, osannato come eroe per avere ordinato a Schettino “….. salga a bordo, cazzo!”, avrebbe dovuto, con lo stesso eroismo e turpiloquio dire all’inetto Schettino, qualche minuto prima “…. Si allontani dalla costa, cazzo!”

E se non lo ha fatto, come non lo ha fatto tutte le volte che si celebrava il rito dell’inchino, dovrebbe essere trattato come o peggio di Schettino. Altro che eroe!

Oltretutto che genere di eroismo è cazziare (anche se a ragione) un sottoposto? E che figura di merda ha fatto visto che il sottoposto se ne è fottuto del suo ordine? Diciamo semplicemente che nontsdtante i toni, il turpiloquio e le urla, il signor De Falco non è neppure stato capace di farsi rispettare dai suoi inferiori... l'eroe!

ascolta il lucido commento di Francesco Merlo clicca qui

pippo vinci

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Voglio dire la mia.
Trovo il 'lucido commento' di Merlo stupido, inutile, offensivo. In tre minuti di chiacchiere non aggiunge nulla a quanto già si conosce, e sembra solo voler arricchire la vicenda con due suoi assiomi (tali sembrano per lui almeno):
1. La parola 'cazzo' non si dice, è da maleducati.
2. Scambiando di posto Schettino con De Falco il risultato non sarebbe cambiato. L'uno avrebbe impersonato l'altro e viceversa.
Ora, il vero problema è che la 'notizia' fa a pugni con l' 'ovvio', che invece invecchia presto e poco si presta a speculazioni. L'ovvio ci colpisce in modo violento all'inizio, ma ha il difetto di sapere presto di stantìo. Deve pertanto essere aggredito a favore di tesi stravaganti, che hanno invece il pregio di aver bisogno di parole da parte di chi con queste si sostenta.
Quanto a quello che leggo sopra:
1. E' appena il caso di ricordare che sono in corso delle inchieste tendenti proprio a stabilire se e come dev'essere 'ripartita' la responsabilità del disastro. Basta questo per togliere senso all'improvvida e improvvisata suddivisione di cui sopra.
2. Forse Lei non ne è al corrente, ma l'equipaggio risponde a dei requisiti fissati per legge, almeno per il personale di marineria. Che poi un particolare rapporto fiduciario tra l'amministrazione di un'azienda e i suoi dirigenti, imbarcati o no, possa a volte essere succedaneo a qualche calo di qualità di questi ultimi, è cosa comune nel nostro paese, e nella fattispecie può costituire una zona grigia su cui posare gli occhi.
3. Quali ? Chi? Ha dei nomi?
4. Irrilevante. Quale che sia il prezzo pagato per tale servizio, il risparmio verrà sempre cercato con pari pervicacia. Le eventuali maggiori entrate non verrebbero certo reimpiegate al di là del minimo necessario. L'importante è stare sul mercato, non galleggiarvi sopra.
5. Gli ingegneri navali non tengono conto delle procedure di evacuazione? Teoria suggestiva, sarebbe utile qualche riscontro. Anche lì, ci sono norme nazionali e direttive UE, che rilevano sia ai fini della progettazione che dei piani di sicurezza e/o di evacuazione. Migliaia di microambienti? Si chiamano cabine. Vogliamo fare un loft per ponte con le camerate? O facciamo dormire i croceristi direttamente sulle lance di salvataggio. Finiamola.
6. Se vi sono responsabilità da parte della Capitaneria, verranno accertate. Ad oggi sono affermazioni gratuite, lesive, fuori da ogni logica e fondamento.

Il capitano De Falco non è un eroe. Del resto ha voluto egli stesso sottolinearlo. E' però una persona per bene, dotata di buon senso, o se si vuole di quel senso comune (leggi desueto) che oggi in questo malandato paese sembra essere così tanto fuori moda. E ha fatto ciò che doveva fare.
Accostarlo a un capocameriere di villaggio turistico che al primo sbandamento della nave scappa fuori e corre a casa mi pare, mi consenta, 'improprio'.

Anonimo ha detto...

sottolineo solo due cose: 1° che lei si inalbera a propopsito del punto 3 .. faccia dei nomi) e poi lei stesso neanche si firma. Le sembra corretto? Complimenti.

2° A proposito sempre del punto 3 io non conosco i nomi di questi Don Giovanni, ma le facce le conosco io ed altri milioni di persone che hanno visto il servizio mandato in onda giovedì scorso durante la trasmissione "servizio pubblico" di Santoro. Che si riferiva ad un altra nave e ad un'altra crociera, ma io volevo fare una critica generica a tutte queste crociere e non solo alla Concordia. In quel video si vedevano in faccia (e si sentivano i loro disorsi). I don giovanni di cui parlo ed i loro comportamenti vomitevoli verso inservienti trattati poco meno che come schiavi e cameriere trattate come prostitute in barba a tutte le norme che lei cita e quindi la mia affermazione è vera e provata.

In quanto agli ingengeri ed alle norme. Non ho detto che fanno cose contro le norme , ma chiunque abbia viaggiato anche su un piccolo traghetto (chessoio) della Tirrenia (Palermo Napoli) sa quanto sia difficie orientarsi dentro una nave anche se (per carità) sono rispettate tutte le norme, ma resta il fatto che è difficile orientarsi.

Ed alla fine, vorrei dire che queste sono tutte considerazioni ovviamente personali tratte da quello che si è visto e conosciuto. Poi ci sarà l'inchiesta che accerterà tutto ..(?) fra 15 anni. Intanto se permette uno può esprimere una opinione no? sopratutto se ci mette il nome sotto e si prende i suoi cazziatoni italianamente anonimi

Pippo Vinci

Anonimo ha detto...

mister anonimo mi sembra un po' permalosetto e vagamente interessato alla faccenda!

Luca

Anonimo ha detto...

beh, se uno non dice cazzo mentre parla al telefono con un ufficiale ... diciamo che risulta un po' più elegante ed educato. Poi, per carità oggi si può dire tutto!
E diciamo pure che la parola "cazzo" da sola riesce a sostituire un discorso , un concetto, un ragionamento che magari, come dice Merlo, avrebbe avuto più probabilità di convincere Schettino a tornare sulla nave. Comandare non significa solo inveire contro i subalterni, ma molto molto di più.

Luca

Mario Rossi ha detto...

Sono l'anonimo di prima.
Voglio subito scusarmi con Lei per aver pubblicato il mio pensiero come 'Anonimo'.
Forse devo aver pensato che 'firmarmi' con un nome, mio o qualsiasi, fosse un'offesa alla sua intelligenza.
Ma evidentemente ho sbagliato le mie considerazioni...
Avendo con questo risposto al 90% della sua replica, proseguo con quanto residua.
Punto 3 ? Beh, si è risposto da solo. Come Lei stesso dice, voleva fare delle critiche generiche.
Ha visto un servizio televisivo su un'altra nave, un'altra compagnia di navigazione, un'altra crociera, altri equipaggi, etc., e quindi perchè non estendere il giudizio a tutta una categoria. Perfetto.
Guardi, io sono uno di quelli che pensa che ogni individuo va giudicato come tale, e non certo estendendo a questi i giudizi riservati a suoi colleghi, affini, o parenti, e ognuno è responsabile del suo operato, o di quanto a lui delegato, se preferisce.
Le "critiche generiche" si chiamano pregiudizi. Sono uno dei mali di questa società. Il surrogato a buon mercato della conoscenza. L'alimento del qualunquista. La bitta del grafomane. E provvida ancorchè misera risorsa di chi contrabbanda gossip per informazione.
Lei accetterebbe che si dicesse che tutti i camionisti guidano ubriachi? O che i fruttivendoli sono tutti disonesti? O che i cassieri di banca sono tutti infedeli? Ovvero che tutti i dirigenti di un determinato ente locale sono tutti squalificati e incapaci? Non credo.
Quanto alle difficoltà di orientarsi su un piccolo traghetto (quelli della Tirrenia non sono piccoli, magari meno moderni di quelli che solcano il Baltico o il mare del Nord, ma piccoli no), francamente mi pare di poter dire di aver visto per ogni piano tutte le indicazioni necessarie, con numeri di piano, cabine, frecce, ponti, ristoranti, bar, punti di raccolta, e quadri di insieme, il tutto replicato negli ascensori. Chi, a fronte di tutto ciò, conserva ancora problemi di orientamento, è verosimile che li abbia pure sulla terraferma, e non va lasciato solo.
Ultimo punto! Certo che può esprimere la sua opinione! Che diamine. Mai al mondo mi sognerei di contestarLe questo diritto.
Piuttosto è Lei che sembra contrariato dal fatto che lo stesso diritto lo eserciti qualcun altro, magari smontando la sua tesina. Ma che vuole farci, nella rete si incontra chiunque, anche chi detesta la disinformazione a buon mercato.

Senza acredine e con simpatia.

Mario Rossi


P.S. a scanso di equivoci, non ho mai lavorato col mare e non sono 'vagamente interessato' - boschi e montagne sono state la mia vita.

Anonimo ha detto...

.. Mario Rossi? e io sono Topolino!
Questo suo pseudonimo è peggio dell'anonimato.

Topolino

Mario Rossi ha detto...

Ah, è diventato un topolino ? Un po' come il suo sodale, salta sulla calata e si dilegua...
O muridi imbelli, quale miglior chiosa...

Anonimo ha detto...

Tutto quello letto mi sembra una polemica sterile, con toni a volte irritanti.
Ognuno ha la propria opinione e se credo di leggere pregiudizi o idee contrastanti alle mie, fortunatamente posso intervenire.
Detto ciò, credo che il commento di Merlo rispecchi la maggioranza delle opinioni degli italiani,
e che la la colpa di quello che è successo è sucuramente da ripartire.
Credo e spero, che l'armatore abbia messo Schettino al posto di comando sapendolo idoneo, dopo test, abilitazioni, controlli ed
esperienze acquisite, come di norma per qualsiasi posto di responsabilità,nessuno vorrebbe una persona incapace su libro paga, vero è che a Schettino in tutti questi anni è sempre andata bene, pensiamo se fosse accaduto qualcosa in mare aperto, non ha mai dovuto fare i conti con situazioni di emergenza dove dover tirare fuori diciamo la vera natura del suo ruolo cioè la responsabilità e la lucidità che vengono imposti ad un capitano, e in questa occasione rendendosi conto dell'enorme "cazzata" ha sperato di farla franca scappando.
Ma alla capitaneria non esiste, come per l'aeronautica, una mappa dei veicoli, in questo caso navi ed affini, con rotte in tempo reale?se si, intervenire prima?
Non voglio entrare in merito a come si comportano gli ufficiali e sottuficiali a bordo o sui contratti da schiavi,
il mondo del lavoro è una gigantesca Costa Concordia, o perchè gente organizzi le proprie vacanze in un modo che non codivido, libero arbitrio, spero solo che si faccia in fretta a capire e chi deve paghi

la Francy ... o Candy Candy