mercoledì 17 novembre 2010

Miti da sfatare: S. Martino e Calimero


Cominciamo con S Martino.
Secondo la nota leggenda, un giorno d’inverno, un cavaliere di nome Martino cavalcava per un sentiero in mezzo ad un bosco, armato di spada e avvolto nel suo caldo e rosso mantello. Faceva freddo. Molto freddo.

Ad un certo punto il fiero cavaliere vide un povero vecchio mezzo ignudo che soffriva come un cane per il freddo cane.
Il buon Martino cosa fece? Prese la spada, tagliò il mantello in due parti (spero uguali) e ne diede una all’infreddolito viandante.
Tosto, il buon Dio fece spuntare il sole e la temperatura divenne tersa: l’estate di S Martino. Che si festeggia ogni anno l'11 novembre



Fino a poco tempo fa, leggendo questa leggenda utile a dimostrare (nonostante la spada) la bontà di Martino, nulla mi sembrava fuori posto. Tutto concordava e tutto conduceva alla considerazione che si, Martino ha fatto un bel gesto e Dio, onnipotente, lo ha immediatamente gratificato (su questa terra) facendo spuntare il sole e imponendo alla temperatura di alzarsi, presumibilmente, di diversi gradi centigradi.

Poi ho prestato più attenzione all’episodio tramandato e mi sono venuti dei seri dubbi:

1° dubbi
o
Se Martino era veramente così buono da meritarsi poi la qualifica di santo perchè tagliare il mantello? Perchè non donarlo tutto al povero e nudo viandante? S Francesco, nove secoli dopo, donerà tutto ai poveri, non la metà!

2° dubbio
Sappiamo, dalle Sacre Scritture che la ricompensa per una vita cristiana , sarebbe la vita eterna. O in ogni caso sarebbe una ricompensa importante, da riscuotere “nell’altro mondo” perché il Suo regno non è di questo mondo. Qui la banale ricompensa (mitigazione del clima) avviene quasi in tempo reale!


3° dubbio (forse il più pesante!)
Perchè fare spuntare il sole ora che il vecchietto congelato aveva di che scaldarsi? Si presuppone infatti che se Martino non avese incontrato il pover’uomo , questi sarebbe rimasto infreddolito fino a morirne, no? Di conseguenza la mutazione climatica non è stata fatta per il poveretto, ma per il ricco e buon (?) Martino che oramai aveva solo mezzo mantello a disposizione, che quindi non lo tutelava totalmente. Povero Martino!

In sintesi : finchè il mantello lo aveva Martino, il tempo poteva rimanere inclemente ed il vecchio poteva morire di freddo. Appena Matino si è mezzo denudato ed il vecchio aveva di che coprirsi ecco che arriva l’estate.


Spero solo che Martino non sia diventato santo per questa leggenda, se dovessi scorprire questo, proporrei una sottoscrizione per annullare la santità del santo dell’11 novembre!



E veniamo a Calimero

Negli anni 60 imperversava in TV la nota pubblicità del detersivo AVA (come lava!) che aveva in Calimero il suo virtuale (era un cartoon) testimonial.

Calimero , verso la fine dello spot, piange disperato perché tutti lo emarginano e lo evitano in quanto piccolo e nero. Ma subito una voce fuori campo lo consola dicendo, ".. no, Calimero tu non sei nero SEI SOLO SPORCO".

E' superfluo farvi notate, che questa ultima è la frase più razzista detta in TV da quando esiste la TV. Secondo il creativo che ha ideato lo spot, è meglio essere sporchi piuttosto che neri!

P.S. Ma lo avete visto Calimero bianco dopo il lavaggio con AVA. Secondo me fa schifo!
Credimi Calimero, meglio nero che bianco!


pippo vinci



14 commenti:

Anonimo ha detto...

d'accordo per quanto riguarda san martino....comodo dare solo la metà del mantello, ne abbiamo già parlato :) ma calimero noooo...
negli anni 60 non eravamo ancora razzisti..... non dobbiamo vedere il male dove proprio non c'è... è solo reclam...
anna

Anonimo ha detto...

concordo con Pippo,
sarà anche reclam, ma il messaggio razzista, anche se fra le righe, trapela trapela..... e poi calimero bianco è davvero terrificante!
Antonella

Anonimo ha detto...

..non eravamo razzisti? E che ne sapevamo? Non c'erano ancora immigrati e ci sentivamo buoni e criticavamo l'America razzista di Rosa Park.
Poi con l'ondata di immigrati e rifugiati ci siamo trovatoi di fronte al problema e ci siamno scoperti razzisti. Anzi , abbiamo scoperto i razzisti che avevamo accanto a casa, al lavoro, per strada, in chiesa , allo stadio ecc ecc ecc

Luca

Anonimo ha detto...

guarda che non è così..al di la' del racconto il significato vero della leggenda va ricercato nella capacità di ognuno di noi di immedesimarsi nell'altro ossia nel compiere dei piccoli gesti che al momento opportuno possono salvare una vita.Dio ha premiato Martino perche'non si e' girato dall'altro lato,perchè non è rimasto indifferente davanti alla sofferenza del prossimo come spesso oggi avviene.. mi riferisco ai barboni morti di freddo nelle nostre città dato che difficilmente si incontrano dei Martino disposti a darti metà del loro cappotto..e ha voluto aiutare entrambi con la mitigazione del clima, come la chiami tu,perche' Dio è grande e non va a misurare col centimetro qual'era la metà del mantello più grande ..certe miserie appartengono a noi uomini..
per quanto riguarda calimero anche per me rappresenta l'infanzia come il mio cicio bello di colore che era il mio preferito e io l'ho sempre visto nero perchè sporco e simpatico...

Anonimo ha detto...

oh pebbacco ,oh pebbacco! Elasticità cari signori, elasticità. E ironia! Farebbero il bene della Chiesa cattolica.

Luca

Anonimo ha detto...

sono credente anche se non praticante e penso che ognuno possa dire la sua..ironia a parte..
e non credo che basti cosi' poco per fare del bene alla chiesa cattolica..

Anonimo ha detto...

1)Credo che Dio non misuri la bontà dal numero di frazione del mantello donato.
Non so se Martino sia stato proclamato santo solo per questo
episodio.
Se è così domani donerò metà del mio giubotto.
Dio guarda il cuore di un uomo che solo lui conosce.
Probabilmente c'è una buona parte di leggenda nel tutto.
2) Non credo che l'autore di Calimero aveva propositi razzisti.
Comunque oggi la cosa potrebbe suonare cosi'.
Arguto e spiritoso comunque l'articolo e penso anche io che un po' di ironia non guasti.
"Buona la prima, Pippo".
uno dei tanti

Anonimo ha detto...

Si ok, sicuramente questa di Martino è una leggenda, ma certo la si poteva rendere più cristiana.
Volendo sfruculiare ancora sull'episodio, io do ragione a Pippo. Se le cose stessero come dite alcuni di voi, allora per essere santi basterebbe fare un po' di elemosina. E invece sappiamo (e sapete) che l'elemosina (leggasi il mezzo mantello) da sola non basta per conquistarsi il Regno dei Cieli. Voglio dire che se Martino fosse passato dritto sarebbe stato uno stronzo. Avendo dato il mezzo mantello ha fatto il minimo indispensabile per non essere considerato tale! Ma da qui a considerarlo come gesto da santo ce ne corre!
In quanto a Calimero, vi suggerisco di riflettere che quando uno dice o fa una cosa "razzista" non la fa certo precedere da proclami dicendo : ecco udite, udite che sto dicendo una cosa razzista. Insomma il razzismo è una cosa subdola ed anche lo slogan di Calimero, anche se involontario (lo spero) è senza dubbio razzista. Ed il mesaggio "meglio sporco che nero" detto a proposito o involontariamente è comunque un messaggio razzista. Di questo passo risulta che nel mondo l'unico razzista sia stato il capo del Ku Klux Klan! E non è così.

Angela - Enna

Anonimo ha detto...

"tu non sei nero.... sei solo sporco..."
il messaggio è chiaro se vendo detersivo
vi consiglio
http://www.calimero.com/ e per ritrovare la spensieratezza di quando la maggior parte di noi era cucciolo e puro
http://www.youtube.com/watch?v=Xc46PzAZOKs&feature=related
Anna

Anonimo ha detto...

ma cara Anna , il tuo idolo Calimero non si lamentava perchè era sporco. Addirittura lui non lo sapeva neppure di essere sporco. Egli si lamentava perche era nero... e piccolo! E gli altri lo evitavano in quanto nero non in quanto sporco

Pippo

Anonimo ha detto...

a proposito di elemosina:
di sti tempi capita di sganciare qualche monetina ai lavavetri, ai bimbi che vendono rose o paccotiglia nei locali, ai posteggiatori abusivi... questa elemosina non ci fa certo guadagnare un posto in paradiso, visto lo spirito con cui la facciamo... solo per levarci di torno il fastidioso "accattone" che con la sua presenza offusca le nostre coscienze.
Antonella G.

Anonimo ha detto...

ma caro Pippo, gli altri lo evitavano
perchè faceva danni... in realtà il povero calimero non aveva il dono dell'autocritica, è riversava la colpa ad altro pur di ammettere che non era capace a far nulla....comodo,
però davvero, bianco era davvero osceno...
Anna

Anonimo ha detto...

12 commenti.
Ma come?
Gli articoli più semplici e
"banali" sono i più seguiti.
Gli articoli piu' "complicati"
non ne hanno o soltanto qualcuno.
Ma che vuol dire tutto ciò?
sandsta

Anonimo ha detto...

questo articolo non è nè semplice nè banale. tra si spunto da fatti semplici, ma il messaggio è tutt'altr che banale
Ester