Così, spesso, mi illuminano le supposizioni su di Essa.
Credo di sapere, a volte, cosa sta pensando;
del dopo odori
e calori e chiarori
e del dopo sudori e frescura e chiarori, ancora;
e dopo il caldo del sole dei cuori, di quegli altri: dei
vivi.
E chiarori, che non ci saranno.
E come farò per la paura?
E come, però, per il doloree per l’annientamento?
se durano, l’uno e l’altro. Potrei farcela..., però.
Per Caso, si supera tutto, ci si avvezza anche dopo e al
Dopo.
Ma come (eccome) farò per la NOIA?(!)
Mi preoccupa.
Mi ucciderà?
(Pippo Montedoro)
martedì 18 dicembre 2007
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