venerdì 6 aprile 2018

La bufala internazionale del caso Skripal. Dietrofront del laboratorio inglese

L’accusa del governo May a Mosca, di aver avvelenato l’ex spia Skripal e la figlia, si sta sgretolando. Rivelandosi per quella che è: una immane “fake news” di Stato, e magari un false flag mal riuscito. Ieri la notizia che il direttore di Porton Down (i laboratori militari britannici per le armi chimico-batteriologiche) ha ammesso: non abbiamo la prova che il Novichock usato (o che sarebbe stato usato) contro Skripal sia di origine russa.
Il punto è che il ministro degli Esteri britannico Boris Johnson aveva assicurato, in un tweet del 22 marzo e subito diffuso nel mondo, che “analisi  condotte al laboratorio di Scienza e Tecnologia Bellica di Porton Down da esperti di livello mondiale hanno appuratoche si tratta dell’agente nervino militare Novichok prodotto in Russia”. Insomma il governo aveva impegnato la parola dei suoi scienziati di fama mondiale senza averli interpellati, e prima che conducessero le indagini

Maurizio Blondet

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