Martedì 28 novembre è andato in onda il programma di LA7 di martedì condotto da Giovanni Floris.
Verso mezzanotte il presentatore riceve in studio il presidente della Croce Rossa Francesco Rocca e il vicepresidente, nonchè Direttore, dell'Istituto Studi di Politica Internazionale (ISPI), Paolo Magri
In collegamento, il direttore di Libero, Maurizio Belpietro.
Tutta questa messa in scena per cosa? Per presentare un libro di Belpietro che sostiene e diffonde la cultura della islamofobia.
L'editoria è piena di ottimi testi che spiegano la cultura e le tradizioni dei paesi di fede islamica allo scopo di evitare di considerare tutti i musulmani prototerroristi pericolosi per la pace e per la cultura occidentale; libri scritti da autori sia occidentali che islamici.
E cosa fa il buon Floris? Invita un giornalista notoriamete razzista a parlare del suo libro becero e indecente.
Mentre i due ospiti, che esponevano interessanti argomentazioni piene di messaggi di accoglienza e di pace tra tutte le confessioni, supportate dal racconto di episodi e da messaggi di pace e condivisione (come la collaborazione tra la croce rossa italiana e quelle musulmane) erano stati messi lì solo per dare un minimo di credibilità al notoriamente intollerante e xenofobo giornalista
Bravo Floris, ma da te non ce l'aspettavamo! Alla fine quello che ha perso quel minimo di credibilità che tutti gli riconoscevano, sei proprio tu.
amedeo contino
mercoledì 29 novembre 2017
Quoque tu Giovanni Floris
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domenica 26 novembre 2017
Files sull' assassinio di JFK? No grazie, sappiamo già tutto!
di Paul Graig
Se qualcuno mi domanda cosa si scoprirà dai files sulla morte di Kennedy, desecretati dalla CIA, la mia risposta è che già sappiamo molto di più di quanto sia scritto nei file, grazie ad esaurienti ricerche, quali il libro di James W. Douglass JFK and the Unspeakable (Simon&Schuster, 2008).
Douglass conclude che Kennedy fu ucciso perché optò per la pace. Stava per iniziare a lavorare con Chruščëv per far finire la Guerra Fredda. Rifiutò la copertura della CIA per l'invasione della Baia Dei Porci. Respinse l'operazione Northwoods predisposta dagli Stati Maggiori: un piano per condurre attacchi sotto falsa bandiera contro gli americani per accusare Castro e giustificare un cambio di regime. Rifiutò di confermare il generale Lyman Lemnitzer al comando degli Stati Maggiori Riuniti. Disse al Comandante Generale della Marina Statunitense David Shoup che era sua intenzione ritirare le truppe dal Vietnam. Disse che dopo la sua rielezione avrebbe «rotto la CIA in 1000 pezzi».
Tutto questo era una minaccia per il complesso militare e della sicurezza e fu questo che convinse esponenti di quei due apparati che egli era troppo morbido verso il comunismo e ciò rappresentava un rischio per la sicurezza nazionale.
Il filmato del corteo, girato da Zapruder, mostra che il proiettile che uccise Kennedy lo colpì di fronte, facendo esplodere il retro della sua testa. Si vede la moglie di Kennedy, Jackie, alzarsi dal sedile della Limousine per recuperare un pezzo della testa finito sul cofano. Altri filmati di turisti mostrano che pochi attimi prima dello sparo gli agenti del Secret Service vennero rimossi dalla vicinanza della limousine presidenziale per lasciare aperta la traiettoria dello sparo che doveva avere come bersaglio il presidente Kennedy. Esiste un filmato dove si vede un agente del Secret Service che protesta per l'ordine ricevuto.
Ai dottori venne ordinato di falsificare le prove mediche, in modo che si potesse sostenere che Kennedy fu colpito da dietro. Addetti del Corpo Medico della Navy che assistevano i medici nel corso dell’autopsia, testimoniarono che, con loro costernazione, ricevettero degli ordini dall'ammiraglio Calvin Galloway di ignorare qualunque ferita d'entrata nella parte anteriore del corpo. Uno di costoro disse, nel corso di una testimonianza: «all'improvviso capii che il mio paese non era molto meglio di un paese del terzo mondo. Da quel momento in poi non ho più avuto fiducia, né rispetto, per il governo».
Il dottor Charles Crenshaw, uno dei dottori che furono costretti a mentire, successivamente ruppe il suo silenzio con un libro. Ne ricevette una violenta campagna mediatica di discredito.
Il tenente comandante William Pitzer, direttore del reparto audiovisivo del Bethesda Naval Hospital, filmò l'autopsia. Il filmato mostra chiaramente il foro d'entrata sulla faccia. Pitzer venne trovato morto sul pavimento dello studio di produzione del National Naval Medical Center. Fu classificato come suicidio, dovuto a un colpo di proiettile. Come al solito.
J. Edgar Hoover e l'FBI sapevano che Oswald — che Douglass ritiene fosse a libro paga sia della CIA che dell’FBI — fu mandato a Cuba su ordine della CIA per predisporre in anticipo un suo ruolo come capro espiatorio. Ovviamente a sua insaputa. Tuttavia, Hoover, assieme a Lyndon B. Johnson, Earl Warren ed i membri della Warren Commission erano consapevoli dell’impossibilità di comunicare al popolo americano che il loro presidente era stato assassinato dai militari e dalle agenzie di sicurezza statunitensi. In una fase rischiosa della Guerra Fredda, sarebbe stato chiaramente sconsiderato distruggere la fiducia degli americani nel loro stesso governo.
Finian Cunningham ha composto il riassunto di gran parte delle prove accumulate. Tutti gli esperti da tempo sono giunti alla conclusione che le affermazioni della Warren Commission furono una copertura.
Io non sono un esperto. Non ho speso 30 anni o più, come Douglass, investigando, intervistando testimoni, esaminando le risultanze di morti non chiarite di altri testimoni, e ricostruendo i fatti con le voluminose informazioni disponibili.
Se volete sapere cosa è successo, posate il vostro smartphone, spegnete il vostro schermo, e leggete il libro di Douglass o un altro libro analogo.
mercoledì 22 novembre 2017
pensioni: l'uovo di Colombo
Premetto che io non so quasi nulla di bilancio dello Stato e Previdenza, ma voglio fare una piccola considerazione che spero risulti logica e corretta. Se non lo fosse , invito qualcuno a spiegarmi il perchè.
Cominciamo col dire che da oggi in poi tutte le pensioni saranno calcolate con il metodo contributivo. Ossia non più in base all'ultimo o ultimi stipendi (retributivo), ma in base ai contributi previdenziali versati durante tutta la vita lavorativa.
Questo calcolo comporta che le pensioni risulteranno più basse di quelle di qualche tempo fa arrivando ad assumere valori pari al 60/65 % dell'ultimo stipendio. Quindi se Tizio (impiegato pubblico) ha uno stipendio di 2.000 euro, la sua pensione potrà al massimo raggiungere i 1.300 euro.
Bene, è facile calcolare che il risparmio per lo stato sarebbe di ben 700 (o più) euro al mese per ogni Tizio che va in pensione indipendentemente dall' età . Anzi, prima Tizio va in pensione, maggiore sarà il risparmio dello Stato visto che lo stesso Tizio avrà versato meno contributi e la sua pensione sarà di conseguenza più bassa.
Prima considerazione: ma se lo Stato risparmia 700 euro per ogni Tizio che va in pensione, perchè lo stesso Stato non facilita il pensionamento di Tizio invece che mantenerlo al lavoro fino a quasi 70 anni? Quando peraltro dovrà pagare per più tempo i 2.000 euro invece dei 1.300 di pensione.
Seconda considerazione : se è vero quello che ho appena scritto, si potrebbe avanzare una proposta; considerata la difficoltà che hanno i giovani di trovare lavoro, si potrebbero assumere due giovani ogni quattro Tizi che vanno in pensione, magari pagandoli un po' meno dello stipendio di Tizio che, ricordo, era di 2.000 euro.
Ma facciamo un calcolo:
Stipendio di 4 Tizi : 2.000 x 4 = 8.000 euro
Pensione di 4 Tizi : 1.300 x 4 = 5.200 euro
Risparmio dello Stato: 8.000 - 5.200 = 2.800 euro
Stipendio di due giovani: 1.400 x 2 = 2.800 euro
Il sistema resterebbe in pareggio, ma avremo quattro Tizi che vanno in pensione, anche a 60 anni, e due giovani in più che lavorano, con tutti i vantaggi sociali del caso.
Cosa c'è di sbagliato in questo ragionamento?
E inoltre mi chiedo che logica abbia la solfa di certi politici che sostengono che mantenere i Tizi al lavoro per più tempo significa favorire l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani (?!?!?!)
Diverso e più complesso, ma alla fine simile, il caso dei Semproni che lavorano nel privato .
In questo caso sarà l'imprenditore a pagare gli stipendi ai Semproni e sarà sempre sempre l'imprenditore a versare allo Stato i contributi previdenziali.
Bene, ora che arriva il metodo contributivo, lo Stato userà questi contributi per pagare le pensioni di Sempronio, mentre l'imprenditore, liberatosi del povero Sempronio, avrà a disposizione dei soldi (le mancate retribuzioni di Sempronio) per offrire del lavoro ai giovani magari con uno stipendio minore, ma questo lo deciderà ogni imprenditore, che a sua discrezione potrà utilizzare il risparmio, solo o anche, per effettuare investimenti nella sua azienda.
pippo vinci
Cominciamo col dire che da oggi in poi tutte le pensioni saranno calcolate con il metodo contributivo. Ossia non più in base all'ultimo o ultimi stipendi (retributivo), ma in base ai contributi previdenziali versati durante tutta la vita lavorativa.
Questo calcolo comporta che le pensioni risulteranno più basse di quelle di qualche tempo fa arrivando ad assumere valori pari al 60/65 % dell'ultimo stipendio. Quindi se Tizio (impiegato pubblico) ha uno stipendio di 2.000 euro, la sua pensione potrà al massimo raggiungere i 1.300 euro.
Bene, è facile calcolare che il risparmio per lo stato sarebbe di ben 700 (o più) euro al mese per ogni Tizio che va in pensione indipendentemente dall' età . Anzi, prima Tizio va in pensione, maggiore sarà il risparmio dello Stato visto che lo stesso Tizio avrà versato meno contributi e la sua pensione sarà di conseguenza più bassa.
Prima considerazione: ma se lo Stato risparmia 700 euro per ogni Tizio che va in pensione, perchè lo stesso Stato non facilita il pensionamento di Tizio invece che mantenerlo al lavoro fino a quasi 70 anni? Quando peraltro dovrà pagare per più tempo i 2.000 euro invece dei 1.300 di pensione.
Seconda considerazione : se è vero quello che ho appena scritto, si potrebbe avanzare una proposta; considerata la difficoltà che hanno i giovani di trovare lavoro, si potrebbero assumere due giovani ogni quattro Tizi che vanno in pensione, magari pagandoli un po' meno dello stipendio di Tizio che, ricordo, era di 2.000 euro.
Ma facciamo un calcolo:
Stipendio di 4 Tizi : 2.000 x 4 = 8.000 euro
Pensione di 4 Tizi : 1.300 x 4 = 5.200 euro
Risparmio dello Stato: 8.000 - 5.200 = 2.800 euro
Stipendio di due giovani: 1.400 x 2 = 2.800 euro
Il sistema resterebbe in pareggio, ma avremo quattro Tizi che vanno in pensione, anche a 60 anni, e due giovani in più che lavorano, con tutti i vantaggi sociali del caso.
Cosa c'è di sbagliato in questo ragionamento?
E inoltre mi chiedo che logica abbia la solfa di certi politici che sostengono che mantenere i Tizi al lavoro per più tempo significa favorire l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani (?!?!?!)
Diverso e più complesso, ma alla fine simile, il caso dei Semproni che lavorano nel privato .
In questo caso sarà l'imprenditore a pagare gli stipendi ai Semproni e sarà sempre sempre l'imprenditore a versare allo Stato i contributi previdenziali.
Bene, ora che arriva il metodo contributivo, lo Stato userà questi contributi per pagare le pensioni di Sempronio, mentre l'imprenditore, liberatosi del povero Sempronio, avrà a disposizione dei soldi (le mancate retribuzioni di Sempronio) per offrire del lavoro ai giovani magari con uno stipendio minore, ma questo lo deciderà ogni imprenditore, che a sua discrezione potrà utilizzare il risparmio, solo o anche, per effettuare investimenti nella sua azienda.
pippo vinci
lunedì 20 novembre 2017
Arrogante, vanesio e incompetente: vi presento Giovanni Malagò
Sabato sera il presidente del C.O.N.I. Giovanni Malagò (ex giocatore di calcio a 5 o calcetto) era ospite di Fabio Fazio nella trasmissione RAI "che tempo che fa".
Partiamo dalla fine dell'intervista. Fazio chiede a Malagò, presidente di una istituzione che gestisce tutto lo sport in Italia , cosa vorrebbe chiedere alla campionessa di nuoto Federica Pellegrini ospite di Fazio il giorno dopo.
Il presidente dei presidenti, spaparanzato sulla sedia degli ospiti della trasmissione, risponde così: "vorrei chiedere a Federica come mai ha questo nuovo look particolare anche se rimane molto carina"
Ossia : il presidente di tutti gli sport italiani chiede alla più forte nuotatrice italiana di tutti i tempi, delucidazioni sul suo look e poi le fa un complimento galante davanti agli italiani che si chiedono, dopo il flop della nazionale di calcio e i risultati ridicoli delle altre discipline, come bisogna ripartire per ottenere risultati più decenti per lo sport in Italia..
Ecco per chiarire, Malagò è presidente di 24 federazioni sportive (record del mondo di ... poltrone, di spreco di denaro e di inefficienza) di cui 12 in bancarotta. La regina dello sport, l' atletica leggera, non sforna campioni da decenni ( ultimo record del mondo italiano è quello di Mennea nei 200 metri piani conseguito nel 1979 a Città del Messico), gli altri sport non sono da meno, a parte la scherma e il nuoto. E Malagò, ad una domanda precisa di Fazio, risponde che lo sport italiano non va poi così male, "ieri abbiamo fatto un secondo posto nello slittino". Con tutto il rispetto per lo slittino o per la canoa basket o per il tamburello, con questa puntualizzazione Malagò ha fatto ridere tutti gli italiani più o meno appassionati di sport.
Naturalmente il sig Malagò non si è risparmiato nell' attribuire le colpe del flop calcistico a varie figure come Ventura, Lippi, Tavecchio e via sputtanando. Il tutto con una boria ed una arroganza da competizione, che si vedono solo in molti uomini politici attaccati alla poltrona e incompetenti , che ignorano e sconoscono i veri problemi della popolazione. Ammesso che gliene freghi qualche cosa.
A questo punto , come suggerisce l'ex campione del mondo Fabio Cannavaro, dovrebbero "dimettersi tutti quelli che in un modo o nell'altro gestiscono il mondo del calcio" a cominciare (aggiungiamo noi) proprio dal Presidente del CONI.
Tavecchio, in fondo, è solo l' ennesimo presidente della FGC che fallisce. Nel 2008 (europei), 2009 (federation cup), 2010 (mondiali) 2012 (europei), nel 2014 (mondiali) e nel 2016 (europei) la nazionale, seppur qualificata alle fasi finali (ma la qualificazione era più agevole), fece figure non esaltanti perdendo addirittura con Slovacchia, Egitto, Costarica e Irlanda, pareggiando con la Nuova Zelanda o umiliati dalla Spagna (0 a 4), ma non c'era Tavecchio. Mentre Malagò presiedeva già il Coni durante gli ultimi due flop. E da quando c'è il bel Giovanni (2013) è cominciato il declino di quasi tutto lo sport italiano, atletica in testa.
Il problema, quindi, non è il presidente della F.I.G.C. ,ma l'intera gestione dello sport in Italia a partire dalle strutture e dalla formazione ed educazione sportiva dei ragazzi. E chi è allora il maggior colpevole se non il presidente del CONI ? Tacendo sul ministro dello sport Lotti!
Ultima chicca. Malagò ricorda a Fazio che gli ultimi successi italiani nel calcio risalgono all' Inter di Murinho (coppa del mondo per club nel 2007) e all' Italia under 21 di Claudio Gentile nel 2004 (europei di categoria) , dimenticandosi del trionfo mondiale dell'Italia di Lippi nel 2006 in Germania.
Può un uomo del genere guidare lo sport in Italia? No, No e poi No,
pippo vinci
Partiamo dalla fine dell'intervista. Fazio chiede a Malagò, presidente di una istituzione che gestisce tutto lo sport in Italia , cosa vorrebbe chiedere alla campionessa di nuoto Federica Pellegrini ospite di Fazio il giorno dopo.
Il presidente dei presidenti, spaparanzato sulla sedia degli ospiti della trasmissione, risponde così: "vorrei chiedere a Federica come mai ha questo nuovo look particolare anche se rimane molto carina"
Ossia : il presidente di tutti gli sport italiani chiede alla più forte nuotatrice italiana di tutti i tempi, delucidazioni sul suo look e poi le fa un complimento galante davanti agli italiani che si chiedono, dopo il flop della nazionale di calcio e i risultati ridicoli delle altre discipline, come bisogna ripartire per ottenere risultati più decenti per lo sport in Italia..
Pietro Mennea |
Naturalmente il sig Malagò non si è risparmiato nell' attribuire le colpe del flop calcistico a varie figure come Ventura, Lippi, Tavecchio e via sputtanando. Il tutto con una boria ed una arroganza da competizione, che si vedono solo in molti uomini politici attaccati alla poltrona e incompetenti , che ignorano e sconoscono i veri problemi della popolazione. Ammesso che gliene freghi qualche cosa.
A questo punto , come suggerisce l'ex campione del mondo Fabio Cannavaro, dovrebbero "dimettersi tutti quelli che in un modo o nell'altro gestiscono il mondo del calcio" a cominciare (aggiungiamo noi) proprio dal Presidente del CONI.
Ruiz (Costarica) segna il gol della vittoria control'Italia |
Il problema, quindi, non è il presidente della F.I.G.C. ,ma l'intera gestione dello sport in Italia a partire dalle strutture e dalla formazione ed educazione sportiva dei ragazzi. E chi è allora il maggior colpevole se non il presidente del CONI ? Tacendo sul ministro dello sport Lotti!
Ultima chicca. Malagò ricorda a Fazio che gli ultimi successi italiani nel calcio risalgono all' Inter di Murinho (coppa del mondo per club nel 2007) e all' Italia under 21 di Claudio Gentile nel 2004 (europei di categoria) , dimenticandosi del trionfo mondiale dell'Italia di Lippi nel 2006 in Germania.
Può un uomo del genere guidare lo sport in Italia? No, No e poi No,
pippo vinci
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sabato 18 novembre 2017
i muri erano muri
E' una cosa di cui non tutti si sono accorti: ogni volta che in Tv c'è uno stacco pubblicitario, il volume aumenta "in automatico". Ed il messaggio pubblicitario, così invadente per la sua frequenza, diventa anche (subdolamente) invadente per il suo volume. E' una ulteriore ed eclatante prova che oggi tutti noi siamo considerati dei meri consumatori. Alto che cittadini, altro che gente, altro che opinione pubblica
Il problema della pubblicità invadente è tanto eclatante quanto sottostimato. Sottostimato sopratutto da coloro che dovrebbero pensare al bene comune. Ma eclatante è anche il fatto che se un cittadino (pardon..consumatore) alza la voce per lamentarsi ecco che gli si dice che la pubblicità serve, che senza pubblicità addio film o partite in tv; che senza pubblicità si perdono dei posti di lavoro e via discorrendo. E' ovvio che queste sono tutte giustificazioni di minchia!
Ricordo che la prima volta che andai in Russia, a Leningrado (ex e attuale San Pietroburgo) quello che più mi colpì fu la totale assenza di pubblicità per le strade. La città appariva avvolta in un romantico alone protettivo, quasi in bianco e nero (visto anche il clima) e fui pervaso da un senso di tranquillità e di serenità.
La città era unica. Nessun'altra città al mondo poteva essere uguale a Leningrado. Nessuna città al mondo infatti poteva avere quelle strade, quei palazzi, quei muri , quegli alberi, quei lampioni, quei marcipiedi , quelle vetrine dei negozi, quegli stadi, quelle piscine, quelle palestre, quei cinema, quei parchi : belli o brutti che fossero.
La stessa cosa mi successe pochi anni dopo, visitando le città povere dell'entroterra della Tunisia. Altra atmosfera, altro clima (politico e meteorologico), altro tutto. Ma il senso di serenità che avvertii fu lo stesso. Mi sentivo più presente, più vivo. Diciamo meno oppresso e condizionato da tutti quei suggerimenti gridati, giganteschi e colorati.
Era bello pure scoprire per caso un chiosco , un bar, un ristorante, un angolo caratteristico o un negozietto originale, piuttosto che esservi condotto per forza da tutti i suggerimenti gridati e sponsorizzati dal tour operator , dalla guida, dallo spot visto in TV o dal cartellone gigantesco e ammiccante che copre la facciata intarsiata di un antico palazzo.
Visitate oggi le città. Quasi tutte le città del mondo: ogni cosa è nascosta, deturpata, e trascurata dalla pubblicità che le usa semplicemente come supporto o, peggio, come pubblicità di se stessa. Si usa la splendida inferriata di uno splendido parco per apporvi un cartellone con reclame che sarà visto da tutti quelli che vanno a visitare lo splendido parco.
Non rimpiango certo il regime sovietico, o la povertà dell'entroterra maghrebino, ma , cribbio!, ci sarà una via di mezzo, no?
E torniamo alla pubblicità in TV. Negli anni 60 e 70 con la Tv in BN, i programmi erano riconoscibili e di qualità; raramente (credo mai ) venivano interrotti dalla pubblicità. Non certo i film, non certo le partite. La pubblicità che ora, addirittura, si permette di urlarci; si perchè la pubblicità non urla, ma CI urla. E ci urla perchè non gli basta più mostrarci il prodotto, no, ci urla per impor-ci il suo prodotto.
Eppure negli anni '60 e 70 i beni prodotti si vendevano come oggi e molto più di oggi. C'era addirittura il boom dei consumi! Ma la pubblicità era molto, ma molto discreta. Qualcuno rifletta su questo.
Ebbene, negli Stati Uniti, patria di questa tragedia che è la pubblicità, qualcuno si è accorto che si sta esagerando e ora (ma sarà troppo tardi?) tentano di fare qualche passo indietro. Il Parlamento USA nel 2012 aveva promosso una legge per impedire l'innalzamento automatico del volume del televisore durante gli spot. Poi non se ne fece nulla. Che volete! Gli USA sono lapatria del consumismo e del marketing e della pobblicita, non possiamo sperare che in questo campo siano loro ad eliminare questo elemento di barbarie!
pippo vinci
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mercoledì 15 novembre 2017
la trazzera compie oggi 10 anni
Oggi, 15 novembre 2017 , questo blog compie 10 anni. In questo decennio sono stati pubblicati 955 post. Quasi 100 all'anno. La redazione ringrazia i suoi collaboratori e tutti quelli che, almeno una volta in questi 10 anni, hanno visitato il sito. Per l'occasione potete rileggere il primo post pubblicato, cliccando sull'immagine della torta. Scoprirete perchè questo blog si chiama così!
martedì 14 novembre 2017
Disfatta Italia. E i giornalisti?
la disperazione di Bonucci e Buffon |
Dopo la eliminazione dell'Italia dai Mondiali di calcio, ad opera della Svezia priva di Ibrahimovic, è cominciata la solita caccia ai colpevoli. Nell'ordine Il CT Ventura, Il Presidente della federazione Tavecchio, il campionato a 20 squadre, il settore giovanile, i troppi stranieri in squadra, le società di serie A, il calendario e via dicendo.
Io inserirei un altro elemento: i giornalisti ed in particolare i telecronisti. Se voi avete seguito qualche telecronaca dell'Italia o di una partita internazionale che coinvolgesse una società italiana, vi sarete sicuramente accorti di quanto siano faziosi i telecronisti. Per loro ogni giocata ed ogni intervento di un giocatore italiano è eccezionale, tutti i giocatori, in ogni ruolo, sono tra i migliori del mondo, ogni fallo subito è una aggressione, ogni fallo fatto è involontario, tattico o comunque frutto di simulazione degli avversari.
Le nostre simulazioni (spesso evidenti) continue e ridicole, non vengono mai sottolineate, mentre quelle degli avversari sono biasimate e ridicolizzate. Eppure sappiamo bene che più grandi simulatori del mondo sono proprio gli italiani.
il CT Ventura |
Svezia - Italia a Soln. Al 1° minuto di gioco Toivonen, gigantesco attaccante scandinavo, urta con un gomito il naso di Bonucci. I telecronisti urlano allo scandalo al gioco aggressivo, provocatorio e violento. La tv inquadra il volto di Bonucci che non mostra alcuna conseguenza . No, non è vero. Secondo il telecronista Bonucci perde sangue! Con la radio o con la tv in bianco e nero forse potevano prenderci in giro, ma oggi no. Il sangue è rosso e si vede!! Invece, nessuna traccia.
Alla fine della partita Bonucci si presenta alle telecamere della RAI. Il suo volto è integro, il suo naso aquilino intatto eppure il giornalista che lo intervista (!?!?) dice " sono evidenti sul volto di Bonucci i segni della battaglia..."
Dopo un po' gira la voce di una presunta frattura del setto nasale (?), sùbito derubricata a microfrattura. Bonucci , 3 giorni dopo, entra in campo a Milano con una vistosa maschera protettiva, che dopo un po' butta via. Come, hai il naso microfratturato e butti via la maschera protettiva? gatta ci cova.
E' chiaro che bonucci non avesse nulla, ma i giornalisti hanno contribuito ad accentuare la favole che voleva gli svedesi violenti e antisportivi.
giornalisti, telecronisti e opinionisti di Sky Calcio |
Tutto questo (non solo il fatto Bonucci, s'intende) ha contribuito a creare (se non a creare direttamente) attorno alla nazionale, un alone di gloria , di eroismo, di forza, di imbattibilità che ha nociuto agli stessi protagonisti che si sono creduti veramente degli eroi imbattibili . Ed ha illuso tutti i tifosi italiani convinti di avere una nazionale molto competitiva. Anche dopo la disfatta di Madrid (0 a 3) o dopo le ridicole prestazioni contro Macedonia (1 a 1), Albania (1 a 0) e Israele (1 a 0).
Ovviamente in tv non sentirete mai una critica ai giornalisti, perchè le trasmissioni sportive sono condotte proprio da loro!
pippo vinci
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domenica 12 novembre 2017
A me piace il sud
Diego Fusaro |
Ad esempio a me piace il Sud anche per altre ragioni, non meno valide credo. Non solo per una soggettivissima motivazione, da cui pure non posso fare astrazione: come Goethe, ritengo anch’io di poter dire di me di sentirmi un caldo animo mediterraneo gettato in un freddo corpo del nord.
Rino Gaetano |
campagna iblea |
Pur con le sue contraddizioni, il Sud è ancora in larga parte distante dall’organizzazione postmoderna della vita e del pensiero: è ancora tradizionale e comunitario, ha le sue lingue e le sue usanze. È, anche per questo, un’isola felice di resistenza alla postmodernizzazione capitalistica che ha già letteralmente colonizzato cuori e menti al Nord. Da questo punto di vista, è al Sud che dobbiamo guardare. Con rispetto e gratitudine. Ci insegna a resistere. Non tutto è perduto.
Diego Fusaro
Fonte: www.interessenazionale.net
venerdì 10 novembre 2017
ditemi cosa sono
Guardate bene questa foto. Si vedono delle nubi e, al di sotto di esse, delle scie. Mi pare che nessuno possa obiettare su questo, no?
Ora vi do qualche altra informazione. Le nubi che vedete sono dette tecnicamente altocumuli del tipo 5. queste nuvole si formano ad una altitudine tra i 3.000 ed i 3.700 metri. (metereologo e maresciallo dell'aeronautica Domenico Azzone)
Sotto queste nuvole si vedono numerose scie. Di che scie si tratta? Non sappiamo esattamente cosa siano, ma una cosa è certa non sono scie di condensazione rilasciate dai jet, Queste scie, infatti , si formano a determinate condizioni di altitudine, temperatura e umidità. Tralasciamo il secondo e terzo parametre e concentriamoci sulla altitudine; ebbene le scie di condensazione (ossia quelle che sono costituite da particelle di ghiaccio formatesi per il contatto tra gli"scarichi dei jet" e l'aria fredda) si possono formare ad altitudini di almeno 8.000 metri,
Quelle che vediamo nella foto saranno più o meno a 3.000 metri, quindi NON SONO scie di condensazione. Vi chiedo, cosa sono?
Ora vi do qualche altra informazione. Le nubi che vedete sono dette tecnicamente altocumuli del tipo 5. queste nuvole si formano ad una altitudine tra i 3.000 ed i 3.700 metri. (metereologo e maresciallo dell'aeronautica Domenico Azzone)
Sotto queste nuvole si vedono numerose scie. Di che scie si tratta? Non sappiamo esattamente cosa siano, ma una cosa è certa non sono scie di condensazione rilasciate dai jet, Queste scie, infatti , si formano a determinate condizioni di altitudine, temperatura e umidità. Tralasciamo il secondo e terzo parametre e concentriamoci sulla altitudine; ebbene le scie di condensazione (ossia quelle che sono costituite da particelle di ghiaccio formatesi per il contatto tra gli"scarichi dei jet" e l'aria fredda) si possono formare ad altitudini di almeno 8.000 metri,
Quelle che vediamo nella foto saranno più o meno a 3.000 metri, quindi NON SONO scie di condensazione. Vi chiedo, cosa sono?
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giovedì 9 novembre 2017
Crozza e la Sicilia
Maurizio Crozza imita Rosario Crocetta |
Le critiche hanno fondamento, ma i dati spiattellati dal comico genovese fanno acqua da tutte le parti; il pubblico però è così abituato a sentire le critiche verso i dipendenti della regione siciliana, che non dà più peso ai numeri, il fatto è universalmente accettato: i dipendenti della Regione Siciliana sono troppi e i conseguenti sprechi senza controllo.
Lasciamo per un attimo il capitolo degli sprechi della Regione che, in effetti, ha un fondamento di verità. Parliamo invece del numero di dipendenti .I dipendenti della Regione Siciliana non sono 28.000 come dice Crozza, ma meno di 17 mila. Che sembrano troppi, ma a guardare bene non lo sono ed ora spiego il perchè.
Tutti sanno che la Sicilia, come il Trentino, la Sardegna , il Friuli e la Valle D' Aosta, è una regione a Statuto speciale. Ciò significa che molte competenze, che in altre regioni sono esercitate da uffici statali, da noi sono tutte concentrate nella burocrazia regionale. Come esempio, prendiamo i beni culturali una competenza regionale: in Sicilia ci sono 9 sovrintendenze provinciali tutte a carico della Regione, mentre in Lombardia le sovrintendenze provinciali (che peraltro sono 12) sono statali. Lo stesso vale per il genio civile, per il corpo forestale, per gli Ispettorati provinciali per l'agricoltura, i servizi fitosanitari ecc. Pertanto (tranne una lodevole eccezione che citeremo alla fine del post) non è corretto confrontare il numero dei dipendenti della regione siciliana con quello dei regionali di regioni a statuto ordinario. E' più corretto, quindi, fare il confronto sulla base di tutti dipendenti pubblici di una regione in rapporto alla popolazione.
Noi lo abbiamo fatto ed in questa tabella ci sono i risultati, per molti versi sorprendenti.
La Sicilia , udite udite, si trova esattamente alla metà della tabella con 18.32 abitanti per ogni dipendente pubblico, peggio di lei regioni insospettabili come Toscana. Umbria, Liguria, Lazio, Friuli Venezia Giulia. Esaminando solo le regioni a Statuto speciale la Sicilia occupa il secondo posto superata dal solo dal virtuoso Trentino Alto Adige.
Certo, riconosciamo che Lombardia, Trentino e Veneto risultino le regioni più virtuose, ma credo che i toni usati da Crozza contro la Sicilia siano stati esagerati alla luce dei dati di questa tabella e in considerazione che il confronto lo abbia fatto solo tra Sicilia e Lombardia. Mentre la sua (di Crozza) Liguria si posiziona al quint'ultimo posto tra le regioni più virtuose, 5 posizioni al di sotto della Sicilia..
Rangers canadesi |
L'unico dato eccezionale è quello del Trentino, che pur essendo una regione a Statuto speciale , si colloca al primo posto superando di gran lunga la Lombardia.
Crozza ha anche fatto un paragone tra Sicilia e Canada! confrontando graficamente le due entità geografiche e sottolineando che il Canada , 400 volte più esteso della Sicilia, ha solo 4.000 forestali contro la Sicilia che ne avrebbe ben 24.000.
Innanzi tutto diciamo che i 24.000 forestali siciliani non sono affatto forestali. I veri forestali della Regione siciliana, ossia quelli in divisa come i rangers, appartenenti al corpo forestale, paragonabile ai Rangers canadesi, sono poco meno di 700 unità, mentre i 24.000 di Crozza sono operai, per altro part time. Io non credo che i Rangers Canadesi svolgano attività "operaie" , quali quella di costruire materialmente stradine, viali tagliafuoco, rifugi, impianti di boschi, staccionate, torrette di avvistamento , diradamenti , tagli, pulizie dei boschi ecc. Ci saranno pure operai forestali in Canada, ma nessuno si preoccupa di conoscerne il numero. I Rangers , invece, sono una forza di polizia (come i veri firestali siciliani) che sostanzialmente vigila sulla applicaione delle norme ambientali che regolano un bosco o un territorio. Altro che operai!
.
Ma restiamo in Italia e facciamo il rapporto tra superficie regionale (in mq) e dipendenti pubblici di tutte le regioni italiane. Ne viene fuori la tabella qui accanto. Si, la Sicilia si trova nelle parti basse della graduatoria ma , incredibilmente, è enormemente più virtuosa della intoccabile Lombardia , della Liguria del comico genovese e della leghista Veneto. Lazio e Campania essendo ultime con superfici per dipendenti che sono la metà del dato siciliano.
PS faccio notare, infine, che il parlamento siciliano (consiglio regionale nelle regioni a statuto ordinario), è stato l'unico a ridursi i seggi. Si è passati dai 90 fino all'ultima legislatura ai 70 di questa. Non mi sembra cosa da poco!Sfido le altre regioni, ed il parlamento di Roma, a fare lo stesso.
pippo vinci
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martedì 7 novembre 2017
Elezioni in Sicilia: ecco com' è andata
il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci |
Ora è ufficiale Nello Musumeci è il nuovo presidente della Regione Siciliana. Ha vinto grazie al suo carisma e grazie soprattutto alla coalizione che lo sosteneva, tutti i partiti di destra italiani che, per l'occasione, hanno messo da parte i dissapori ed hanno sostenuto, uniti, il candidato catanese.
Al secondo posto Giancarlo Cancelleri , candidato del Movimento 5Stelle, che ha ottenuto un ottimo risultato anche se in cuor loro, i grillini, speravano nella vittoria.
Terzo, a debita distanza il candidato del PD e Rettore dell'Ateneo palermitano Fabrizio Micari. Ultimo Claudio Fava sostenuto dai partiti(ni) dell'estrema sinistra.
Come mai Musumeci ha battuto Cancelleri ed i 5S?
Io propongo una chiave di lettura.
I 5 stelle si sono sempre considerati un partito (o un movimento) ne' di destra ne' di sinistra. Ed all'inizio del loro (comunque trionfale) cammino politico , non era in effetti semplice collocarli in nessuno delle due storiche fazioni politiche. Perchè , per quanto si dica, pur senza un riferimento concreto ad una potente realtà politica di matrice destrorsa o sinistrorsa ( i cosiddetti regimi fascisti o comunisti) il modo di pensare , di agire, di vivere , di prendere delle scelte per se o per la propria famiglia, di discutere su un conflitto bellico o sulla chiesa cattolica, di interpretare la questione palestinese, di affrontare il dramma dell'immigrazione, di affrontare i temi della difesa, della sanità o dell'istruzione, di occuparsi degli ultimi ,di impegnarsi o meno nell'ambito ambientalista, dà una indicazione netta sulla ideologia di un individuo. E sulla base di questi ed altri elementi è sempre stato possibile classificare le persone sulla base di questa distinzione: o sei di destra o sei di sinistra. Dei centristi non ne parlo in quando non si riesco proprio a definirli o a capire cosa vogliano o come pensino queste persone. Tanto ch euna volta Fausto bertinotti, ex leader di Rifondazione comunista ed ex Presidente dalla Camera dei Deputati affermò: " se parla uno di destra comprendo quello che dice e capisco quello che vuole. Lo stesso succede se parla uno di sinistra, ma via via ci si avvicina al centro comincio a non capire più niente"
Giancarlo Cancelleri M5S |
Ebbene i grillini, sulla base delle loro ultime dichiarazioni, sono sembrati dare più forza a idee destrorse. Mi riferisco, per fare solo qualche esempio, alla posizione (contraria) sullo Jus soli, alla giustificazione dell'abusivismo di necessità, alle teorie complottiste contrarie all'obbligo delle vaccinazioni (no vax), al disprezzo dei sindacati. Senza contare la antidemocratica modalità di scelta del candidato premier (Luigi Di Maio) attraverso una consultazione online nella quale erano stati preliminarmente fatte fuori le altre concrete candidature (Di Battista e Fico) , opponendo a Di Maio nomi di sconsciuti militanti solo per cercare di dare credibilità e legittimità alla competizione
Detto questo, torniamo alle elezioni siciliane. Gli elettori di sinistra, che fino a poco tempo fa hanno pure sostenuto e votato per il Movimento di Grillo, non hanno sopportato questa evidente virata a destra del movimento ed hanno preferito votare un candidato con poche chanches di vittoria, ma sostenuto dall'ala più estrema (!?!?) della stessa sinistra. Io mi metto in questo vagone.
Di contro gli elettori di destra, cui i grillini facevano spudoratamente la corte , hanno trovato in Musumeci e nella sua coalizione, una vera e solida forza di destra con concrete potenzialità di vittoria. Non c'era quindi motivo di dare il voto al Movimento 5S.
cose |
Federico Piccitto sindaco di Ragusa |
Ma c'è dell'altro. La destra ha scelto un candidato , Musumeci, che è comunque una persona che appare moralmente corretta, esperta di politica, educata, conosciuta anche come buon amministratore (fu un apprezzato presidiente della provincia di Catania). I grillini, di contro, hanno presentato un candidato, Cancelleri, che pochi apprezzavano non essendo capace di parlare in pubblico, non avendo affronato alcuna esperienza politica di responsabilità alle spalle, un candidato che appariva come un pupazzo in mano ai leaders del Movimento.
L'errore dei grillini, quindi, è stato anche quello di avere scelto un candidato di poco spessore e semisconosciuto . Sarebbe stato meglio optare per un candidato più forte come ,ad esempio, il Magistrato Nino Di Matteo (ammesso che avrebbe accettato) o il Sindaco di Ragusa, che sta facendo il suo lavoro così bene, che nessun giornale ne parla.
Ora la battaglia passa al Parlamento siciliano dove ancora non sono chiari i numeri e la forza dei vari schieramenti entrati a Palazzo dei Normanni.
pippo vinci
domenica 5 novembre 2017
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