venerdì 16 dicembre 2011

mercoledì 14 dicembre 2011

i tagli fantasma


di Pigafetta

I fatti.
Nel recente decreto legge salva-Italia il governo prevedeva che entro il 31 dicembre si realizzasse l' allineamento degli emolumenti complessivi degli onorevoli e dei senatori alla media degli altri paesi dell' UE, come previsto da una disposizione di legge comunitaria.
Con tutta evidenza, considerando anche indennita' e benefits dei parlamentari italiani (robusti "extra" quasi sconosciuti in Europa), una discreta sforbiciata.
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E' morto il papà di Calimero


E’ morto ieri sera a Guanzate (Como), all’età di 82 anni, Carlo Peroni, in arte ‘Perogatt’, celebre fumettista e papà di numerosi personaggi tra i quali Calimero, Draghiottino, Slurp, Gianconiglio, Zio Boris, Nerofumo, Paciocco, l’Ispettore Perogatt.

martedì 13 dicembre 2011

In nome della crescita ... dei tumori


Poco meno di dieci giorni fa, durante la trasmissione Report della giornalista Milena Gabanelli, è saltato fuori uno studio ufficiale dell'Orgabizzazione Mondiale della Sanità (tenuto nascosto fino ad oggi) secondo cui le radiofrequenze (quelle dei telefonini e non solo) sono certamente dannose per la salute, sopratutto dei bambini.

Il dubbio c'era sempre stato, ora si ha la certezza. Con una tempestiità sorprendente il governo Monti (che comincia a puzzare di imbroglio) invece d intervenire per ,cheessoio, ridurre i pericoli o almeno limitarli, dà il via libera al potenziamento di tutti questi tipi di impianti. In nome della Crescita... de tumori!

Eccola notizia che si può leggere per intero sul sito del fatto quotidiano

Nel nuovo documento il governo Monti darà il via libera alla costruzione di 20mila nuovi impianti con emissioni potenziate del 30% per radio e tv e addirittura del 70% per la telefonia mobile

sabato 10 dicembre 2011

vecchi e malati, ma al lavoro fino alla morte!


Gli italiani si ammalano sempre prima e vanno in pensione sempre dopo. Dal luogo di lavoro si finisce direttamente in una stanza di ospedale o in ospizio, se non si muore prima. Stiamo diventando una nazione di vecchi malati. L'aspettativa di una vita sana in Italia negli ultimi anni si è dimezzata. Un dato spaventoso dovuto a molte cause: l'ambiente, l'alimentazione, lo stress, le nuove povertà. L'età pensionabile andrebbe diminuita, non aumentata. Neppure i faraoni o i romani sfruttavano così i loro schiavi.

dal blog di Beppe Grillo

lunedì 5 dicembre 2011

Poltiglia rossa!


In Giappone succede l'incredibile, un maxitamponamento in autostrada che coinvolge contemporaneamente 8 Ferrari che andavano ad un raduno. Danni per 3 milioni di euro.
guarda il video.

domenica 4 dicembre 2011

in pensione tutti a 85 anni!


Si fa un gran parlare in questi giorni di età pensionaile. E, premessa obbligatoria di tutti gli opinionisti, è lo slogan: solo in Italia esistono le pensioni d anzianità. Falso!

Noi abbiamo fatto una breve ricerca ed abbiamo scoperto che in molti paesi europei esiste una sorta di pensione di anzianità all'italiana... con handicap
In molti casi (cioe) è possibile andare in pensione prima dei 65 anni (in Francia 60-62, in Germania, in Spagna a 61, in Svezia a 61), ma con una certa decurtazione nell'assegno vitalizio.

Ecco la soluzione. Io credo che si dovrebbe dare a tutti la possibilità di "cambiare vita" finchè si è in vita, e credo che molti, pur di realizzare i propri sogni, sarebbero disposti a pagare qualche cosa.

Altro tormenone insoppotabile è quello di dire che l'allungamento dell'età pensionabile aiuta l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Credo che non ci voglia il genio di Leonardo da Vinci per affermare che le cose stanno esattamente al contrario.

Se gli anziani continuano ad occupare posti di lavoro, i giovani, dove minchia lavorano? E si sa (peraltro) che sono proprio i giovano a portare nel lavoro energie e idee innovative, fantasia, creatività ed entusiasmo! Tutti elementi che si traduono in PIL e... felicità

E' vero (inoltre) che il lavoro di un giovane costa molto , ma molto di meno del lavoro di un anziano (per giunta rammolito) senza contare che dando spazio ai giovani aumenta la base di lavoratori percepenti reddito e, quindi, amenta il numero di "consumatori" condizione indispensabile per la crescita, in questo mondo orrendamente capitalistico e consumistico. Insomma, questo è un disocrso che dovrebbero fare i sostenitori del modello capitalistico, che invece fanno di tutto per darsi la zappa sui piedi.

Purtroppo sono pochi ed inascoltati quelli che chiedono di applicare nuovi modelli di sviluppo e nuovi indicatori del benessere di una nazione, magari non totalmente basati sulla crescita infinita. Impossibile in un mondo con risorse non infinite

Ma se questo porterà alla fine del modello capitalistico consumistico, noi ne saremo oltremodo molto felici! E per accelerare la fine del capitalismo-consumismo chiediamo di portare l'età pensionabile a 85 anni, per uomini, donne, cani e porci!

Termino con una citazione dello storico Carlo Maria Cipolla:Un vecchio nella società agricola è il saggio, in quella industriale un relitto”.

Quindi facciamoli lavorare finchè diventano questo relitto (n.d.r.)

pippo vinci

sabato 26 novembre 2011

Un Governo di muti. Embeh?


Non so se il Governo Monti ci salverà dalla crisi;
non so se il Governo Monti proporrà al Parlamento misure efficaci ed eque;
non so se spread, Btp, titoli e cose simili apprezzeranno la svolta italiana;
non so se la Merkel, Obama, Sarkozy, il Dalai Lama o Prandelli sosterranno il Governo Monti;
non so se i Talk Shows avranno un calo id Share con un governo di sobri, ma .. vivaddio non c'è più al governo quel nugolo di nani , imbroglioni e ballerine (eufemismo) che rendeva la politica italiana una vera schifezza, una farsa, una vergogna. leggi tutto

martedì 22 novembre 2011

CORSO di FORMAZIONE per uomini

TEMA DEL CORSO
diventare intelligente quanto una donna (quindi essere perfetti)
OBIETTIVO PEDAGOCICO:
corso di formazione che permette agli uomini di sviluppare quella parte del cervello della quale ignorano l'esistenza.




provenienza: catena di email - autore : sconosciuto - anno: 2008

lunedì 21 novembre 2011

detenuti: riscatto sociale e risorsa per l'ambiente e per la sicurezza


Lo so, è un momento critico pr l'economia e la finanza italiana. Ma io lancio lo stesso una proposta "alternativa" al Presidente Monti. Una proposta per l'ambiente, che , credo, non faccia parte delle idee programmatiche di questo Governo, ma è una idea per l'ambiente e non solo.

Prendo spunto da un bellissimo documentario trasmesso su Sky dove si mostravano detenuti americani impegnati nella lotta contro gli incendi.

Ebbene, perchè non si impiegano i nostri detenuti di"fine detenzione" (quelli che devono scontare fino ad un anno di galera per esempio) , per la pulizia delle coste o per la messa in sicurezza degli ambienti sensibili tipo corsi d'acqua, torrenti, scarpate?.

Sarebbe un impiego a bassissimo costo e utile sia per la difesa dell'ambiente sia per il recupero sociale di questi soggetti sfortunati.

amedeo contino

venerdì 18 novembre 2011

L'Islanda e Bolivia si liberano del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e stanno meglio


Dopo il crollo finanziario del 2008, l'Islanda ha capito la lezione ed ha ricostruito il suo futuro lontano dai condizionamenti della finanza internazionale. Ed ha fatto Bingo!
leggi qui ed anche qui

Anche la Bolivia di Morales sulla stessa strada leggi qui
ed anche qui

I sequel della Trazzera

Nei cinque di vita de la Trazzera, abbiamo pubblicato dei sequel di vario genere: dai diari di viaggio, ai racconti, ai reportage, al ricettario da cucina con aneddoto incorporato. Per chi li avesse persi o per chi volesse rileggerli ecco di seguito i links alle rispettive prime puntate. Alla fine di ogni brano troverete sempre il collegamentolink  alla puntata successiva o precedente . Buona lettura


1. In Namibia (19 settembre 2009) di Pippo Vinci

2. Le storicette di Antonella (15 novembre 2009) di Antonella Gullo

3.
Il commissario Cardascio (2 dicembre 2009) di Accì

4. Caracas (18 gennaio 2010) di Alessandra Vassallo



5.Le cronache di Pigafetta (12 luglio 2010) di Pigafetta

6. Il Marocco in due x due (29 ottobre 2010) di Pippo ed Elio

7. Pigafetta va ad Alicante (8 maggio 2011) di Pigafetta
 88. 2002: la prima volta a Cuba (gennaio 2002) (dicembre 2002) di Pippo Vinci

9. Quattro giorni al gelo di Mosca
(febbraio 2012) di Pippo Vinci

10 . Palermo, dove per mangiare si paga poco
(marzo 2012) di Pippo, Laura e Alberto)

11. Antologia di Oscuria
(2012)  di Oscuria



12. Esca viva (estate 2012) di Rossella Valentino

Cogliamo l'occasione per invitare chiunque a inviarci dei "sequel". Noi li vaglieremo ed i migliori (cioè tutti) verranno pubblicati (a puntate) nella pagina intitolata la trazzera in terza

Inviate i vostri sequel al seguente indirizzo di posta elettronica:  latrazzera@libero.it


giovedì 17 novembre 2011

Confermato in appello: nel 2007 a Palermo ci furono brogli elettorali!

Anno 2007. All’indomani delle elezioni amministrative per la scelta del sindaco di Palermo, fu chiara la illegalità ed illegittimità del risultato. Tutti i palermitani, direttamente o indirettamente, avevano assistito ad orrende anomalie, sia durante la campagna elettorale che nel corso della giornata elettorale


Si andava dall’acquisto dei voti, per passare alle intimidazioni fuori dai seggi, alla compilazione delle schede bianche, alla falsificazione di documenti di identità, alla alterazione di verbali. Per non parlare dell’oramai istituzionalizzato voto pilotato e controllato dalla mafia. In questo contesto il neo sindaco fece la parte del vincitore acclamato dal popolo palermitano. Ma il candidato ufficialmente sconfitto (Leoluca Orlando), disse : “il vero vincitore sono io”. leggi tutto

martedì 15 novembre 2011

lunedì 14 novembre 2011

usciamo dalla crisi per continuare a fare cose inutili.


In genere quando c'è una crisi, un problema, in primo luoo si cerca di capire il perchè. Di indicare i motivi della crisi, di indicare i colpevoli di questa crisi e di trovare una via per uscirne e per non ricaderci più.

E invece si cerca solo di risolvere la crisi con una dose massiccia di mediocinali sintomatici.Anzi una dose massiccia dello stesso veleno che ha provocato la crisi: il denaro. La terapia è nota: rastrellare più denaro possibile per tappare un buco.... di denaro.

E poi? E poi riprendere a comportarci esattamente come prima: costruendo beni inutili, ralizzando opere inutili, facendo guerre inutili e lasciando i lavoratori, la scuola, l'ambiente , la ricerca scientifica e lo stato sociale nella merda.

Ma non si potrebbe approfittare della crisi per ripensare un po' ad un altro modello di sviluppo. In Islanda lo stanno facendo, ma nessuno ne parla

pippo vinci

sabato 12 novembre 2011

D'Andrea, Storace e Melani: un'idea per uscire dalla crisi


1. la ricetta di Stefano D'Andrea (dal sito Megachip.info)

...Sul tema dovremo tornare, trattandosi di tema fondamentale. Un suggerimento tuttavia al prof. Monti lo possiamo dare. Posto che lo Stato può legittimamente ricorrere alla patrimoniale, in questo momento difficile per la nostra nazione, perché non imporre un (più accettabile) prestito forzoso, con interesse del 2,5% a tutti gli italiani che dispongano di una certa quantità di risparmio, in denaro o altri titoli, al fine di acquistare i titoli del debito pubblico italiano che i grandi intermediari finanziari rifiutano?

Molti italiani, sprovvisti di liquidità, sarebbero costretti a vendere quote di fondi o azioni di banche per prestare forzosamente allo stato denaro in cambio di titoli del debito pubblico. Lo stato pagherebbe pochi interessi. Gli italiani, costretti al prestito, otterrebbero comunque un interesse superiore all'inflazione. E i grandi intermediari finanziari, che stanno ricattando il popolo italiano, vedrebbero scendere il valore delle azioni o delle quote. Soddisferemmo il nostro interesse, respireremmo e allo stesso tempo puniremmo i ricattatori.

2. la ricetta di Storace

A questa idea aggiungerei quella di Storace che propone di pagare i politici con i titoli si Stato. Sarà quindi loro interesse comportarsi bene affinche non si ritrovino in mano carta straccia


3. la ricetta di Melani

Melani è un cinquantenne imoprenditore di Pistoia, titolare di una agenzia di leasing, che dalle pagine del Corriere della sera ha lancato un appello agli italini affinchè comprino titoli i Stato italiani.

4. il parere della Trazzera

Sono tre idee simili, ma io sostengo quella di DAndrea, è più loigca ed incisiva e sopratutto non si basa sulla aleatorietà della discrezionalità (proposta Melani) o sulla demagogia (proposta Storace)

Con la proposta di D'andrea gli acquirenti coatti riceverebbero un interesse sicuro (2,5%) e lo Stato pagherebbe sui suoi titoli un interesse molto pù basso di quello che paga oggi agli investitori esteri (6%).

mercoledì 9 novembre 2011

Elementare Watson!


Da quando la polizia scientifica ha affinato i mezzi di ricerca e di analisi sui luoghi del delitto, paradossalmente è diventato più difficile scoprire con certezza gli autori degli omicidi, anche i più efferati.

Il delitto di Garlasco, Il processo Meredith, la vicendadi Sarah Scazzi, il caso di O.J. Simpson e quello di Melania Rea, per non a parlare dei delitti del mostro di Firenze. Ebbene in tutti casi, il famoso test del DNA non ha fatto che complicare le cose.

E per forza. Il DNA può trovarsi in qualsiasi microscopico elemento biologico umano: un capello, un pezzetto di unghia, una goccia di saliva o di urina o di sudore, un residuo di pelle, una lacrima rinsecchita, una caccola di naso. Ed ecco che su qualsiasi luogo di qualsiasi delitto queste impronte possono essere di chiunque. Basta strusciarsi sulla metropolitana con un altro passeggero che diventiamo portatori sani di DNA di quello sconosciuto passeggero.

In più la prova del DNA può facilmente essere alteratao costruita: basta far trovare sul posto del delitto una cicca di sigaretta fumata da chiunque si voglia, per rendere il caso più complicato ed inguaiare un innocente. Anche il caso "della mamma di Cogne" ha avuto complicazioni e lungaggini per tentativi ( piuttosto maldestri) di alterare le prove con l'uso di false tracce di DNA

E che dire delle prove basate sul cellulare? Nel seguire le cronache delle indagini spesso si riferisce che gli inquirenti tenderebbero ad associare la posizione di un cellulare (rilevata con assoluta certezza dal sistema a celle) con quella del suo possessore.

Se il cellulare, all'ora del delitto, è sul luogo del delitto , vuol dire che lì c' 'era pure il proprietario di questo cellulare. Ma chi lo dice? E se questo è un indizio allora basta lasciare a casa il cellulare ed uno può commettere qualsiasi delitto, basta commetterlo ben lontani da casa o da dove diavolo si è adagiato il telefonino.

Insomma un bravo e costoso avvocato può giocare su tutti questi giochetti tecnologici per scagionare il suo assistito, anche se colpevole con tanto di movente e di prova logica. O almeno per non consentire alla giuria di formarsi un giudizio di colpevolezza al di là di ogni ragionevole dubbio

Fatto sta che trovare prove (scientifiche) certe è sempre più difficile. C'è sempre una controprova (sempre scientifica o tecnologica) che annulla o contraddice la prima.

E allora meglio tornare alla prova delle prove: la logica! Quella non si può alterare. O alle prove della fisica e della dinamica. Queste si basano su leggi universali inconfutabili... a parte la velocità della luce!

Avete mai letto i gialli di Maigret, le avventure di Sherlock Holmes, o i romanzi di Nero Wolfe? I nostri eroi incastravano sempre i colpevoli con prove schiaccianti , certe. E ancora non c'era nessun cellulare o nessun DNA a supporto.

Ricordo, infine, il magnifico film di Sidney Lumet, 12 Angry men(la parola ai giurati), dove un superbo Henry Fonda, unico innocentista membro di una giuria zeppa di colpevolisti, riesce a convincere tutti (uno ad uno) della innocenza dell'imputato con la semplice forza della logica e della ragione.

va bene, va bene.... in fondo ho citato solo finzioni di film e romanzi, ma la logica mi dice che non sono lontano dalla verità!

pippo vinci

martedì 8 novembre 2011

Pinocchio le diceva meglio!


Dopo la certificazione che questa maggioranza non esiste più, il Sig B sale al Quirinale e "promette" (ancora!?) al Capo dello Stato, che si dimetterà non appena approvata la legge che dovrebbe accontentare l'Europa ed i mercati.
E tutti i minchioni gli credono!
(leggi tutto)


pippo vinci

sabato 5 novembre 2011

Israele, il moderato Peres : “Pronti ad attaccare l’Iran”


Il presidente: “Le chance per una soluzione diplomatica si stanno affievolendo, l’opzione militare è più vicina”.
Nel mirino la bomba atomica che, secondo Tel Aviv, Ahmadinejad e gli ayatollah avranno tra soli 6 mesi

Ancora una volta i cosidetti "moderati" si rivelano essere i più guerrafondai del panorama politico mondiale. E mentre il mondo occidentale si arrotola su se stesso per risolvere la crisi economica (o proprio per questo) ecco che i saggi della terra (Cameron, Obama, Peres ecc ecc ecc) pensano di scatenare un'altra guerra, Complimenti!

pippo vinci

giovedì 3 novembre 2011

tra vivi e morti siamo 100 miliardi


Sulla terra sono nati non più di 100 miliardi circa di esseri umani da quando si è evoluto il moderno (dal punto di vista comportamentale) homo sapiens, tra 55.000 e 80.000 anni fa*. Il numero approssimativo degli esseri umani vissuti in totale si può calcolare come segue.

Nei primi 60.000 anni di esistenza della specie umana moderna, c'erano circa 10 milioni di persone in vita in tutto il mondo, con una sostituzione completa a ogni generazione, ogni trent'anni circa.

Essendoci 2000 generazioni in 60.000 anni, si arriva a 20 miliardi di persone vissute in questo periodo. Nei successivi 6000 anni l'umanità ebbe l'agricoltura, che consentiva di sostentare una popolazione di circa 300 milioni di persone.

Con 200 generazioni in 6000 anni, ciò significa che in questo periodo vissero 30 miliardi di persone. Infine si arriva al periodo moderno, sostanzialmente quello delle persone che vivono ora, che sono 6 miliardi in tutto il mondo.

Sommando questi numeri si ottiene 60 miliardi come numero totale delle persone vissute in tutta la storia dell'umanità.
*Jared Diamond, Evolution, consequences and future of plant and animal domestication in "nature", 418, 2002, pp.700-07

Fonti:

Frank J.Tipler "La fisica del cristianesimo - Dio, i misteri della fede e le leggi scientifiche"

martedì 1 novembre 2011

11 settembre 2001 : appuntamento a Roma il 3 Novembre


dal fatto quotidiano.it

Mike Gravel, ex senatore dell’Alaska (noto per avere rivelato al mondo i Pentagon Papers, che documentarono l’inganno del Golfo del Tonchino, con cui l’America fu portata in guerra contro il Vietnam) e Ferdinando Imposimato, magistrato di gran parte delle inchieste italiane più scottanti contro l’eversione terroristica, annunciano due sensazionali iniziative:
- il primo con l’avvio di una procedura che potrebbe consentire di istituire, negli Stati Uniti, una Commissione d’inchiesta per riaprire il “caso” dell’11 settembre, dotata di poteri inquirenti e in grado di interrogare “sotto giuramento”;
- il secondo per chiamare l’Amministrazione Bush a difendersi, tra l’altro, dall’accusa di “concorso in strage” di fronte al Tribunale Penale Internazionale dell’Aja.

Lo faranno insieme, in pubblico, a Roma, il 3 novembre, alle ore 11 nella Sala delle Bandiere della rappresentanza dell’Unione Europea a Roma, via IV novembre, invitati da Gianni Vattimo, dall’ex senatore Fernando Rossi e dal sottoscritto (per inciso gli unici tre parlamentari italiani che hanno dichiarato in questi anni di non credere alla versione ufficiale della tragedia).

Immaginando le inevitabili geremiadi sul “complottismo” (ma definire Gravel e Imposimato in questo modo non sarà facile), vorrei qui riportare alcune citazioni di ben noti non complottisti DOC. Eccole:
Governatore Thomas Kean, presidente della Commissone ufficiale sull’11 settembre: “Noi pensiamo che la Commissione, in molti modi, fu costituita in modo tale da farla fallire. Perché non avemmo abbastanza denaro, non avemmo abbastanza tempo, e fummo nominati dalle più faziose persone a Washington”.
Membro del Congresso Lee Hamilton, co-presidente della stessa Commissione: “Io non credo un solo minuto che noi abbiamo ottenuto tutte le cose vere (…) La Commissione è stata istituita perché fallisse (…) la gente dovrebbe cominciare a porsi delle domande sull’11/9 (…)”.
Il commissario Timothy Roemer: Eravamo estremamente frustrati per le false dichiarazioni che stavamo ascoltando”.
Il senatore Max Cleland (che si dimise dalla Commissione in segno di protesta): “E’ uno scandalo nazionale”.
John Farmer, ex Procuratore generale del New Jersey, che guidò lo staff degl’inquirenti: “A un certo livello nel governo, a un certo momento (…) ci fu una qualche intesa, di non dire la verità su ciò che era accaduto (…) Io fui sbalordito per la così grande differenza tra la verità e il modo in cui essa veniva raccontata (…) I nastri dicevano una storia radicalmente diversa da quella che ci veniva raccontata, a noi e al pubblico per ben due anni (…) C’erano interviste fatte dal centro di New York della Federal Aviation Administration la notte del 9/11, ma quei nastri vennero distrutti. I nastri della CIA sugli interrogatori furono distrutti. La vicenda del 9/11, per dirla con un eufemismo, è stata distorta e fu completamente diversa da come andò effettivamente”.

L’incontro di Mike Gravel e Ferdinando Imposimato con giornalisti e parlamentari, italiani e europei, è aperto al pubblico.

Giulietto Chiesa.
articolo pubblicato sul sito ilfattoquotidiano.it

nella foto Ferdinando Imposimato


domenica 30 ottobre 2011

il Marocco in due x due: la fine del viaggio


lunedì 18 agosto 1997 - undicesimo giorno

El jadida - Casablanca

Ultimo giorno di viaggio. A colazione Pippo si affretta a sfruttare l'ultima occasione per trovare una moglie marocchina: la caffettiera del bar. E' una donna molto spregiudicata ed è lei a fare le prime avance.

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sabato 29 ottobre 2011

TAV, NO TAV .. le ragioni tutte da una parte!


Domenica scorsa ho visto con grande interesse il servizio di Report (quello della Gabanelli) che si occupava della TAV o, meglio dei NO TAV.

Pur mostrando il tifo per i NO TAV, l'inchiesta ha posto delle interessanti, domande a rappresntanti di entrambe le fazioni. Ed è venuto fuori questo scenario.

I NO TAV sostenevano la loro tesi con solidi e documentati elementi di merito. Con convinta passione e con lodevole trasporto emotivo. I PRO TAV, invece, parlavano a vanvera e a pappagallo, senza passionee, sopratutto, non facendo capire nulla su quale fosse la vera utilità di quest' opera che essi definivano (senza motivarlo) i n d i s p e n s a b i l e per l'Italia e per l'Europa.

ecco gli argomenti NO TAV
1. l'opera è stata progettata 20 anni fa per il traffico passeggeri dall'Italia alla Francia e viceversa poi,visto il deciso calo della domanda, si è deciso che l'opera dovesse servire per le merci. Quindi una rincorsa alle motivazioni pur di fare questa TAV.

2. Anche il traffico merci tra Italia e Francia è in deciso trend calante non solo per il contingente effetto della crisi. Il traffico merci è in fortissimo calo da oltre 10 anni. E le previsioni per il futuro confermano il trend negativo. Nel 2000 il traffico riguardava 8 milioni di tonnellate. Oggi solo 2 milioni.Un calo del 75%!

3. esiste già una linea ferroviaria Torino Lione, che, recentemente ammodernata, funziona ad 1/3 delle sue possibilità. E la sua capacità attuale è di 20 milioni di tonnellate annue! 10 volte il traffico effettivo. Stando in attesa lungo la linea (che già esiste) si vedono passare sporadici convogli merci e spesso sono semivacanti. Inoltre le aree di interporto, dove i sostano i tir per la Francia , sono quasi deserte con pochi tir in attesa. A dimostrazione che le merci in transito non giustificano questa opera faraonica.

4. il territorio verrebbe devastato
5. è vero che si perderebbero fondi finanziari europei, ma l'Italia, che deve comunque contribuire con il 40%, risparmierebbe una immensa quantità di denaro che da solo potrebbe contribuire a risolvere gran parte degli attuali buchi di bilancio

6. prima di questa inutile e costosa opera sarebbe più utile al sistema paese impiegare gli stessi fondi per altre infrastrutture oramai al degrado (scuole, autostrada Salerno Reggio, raddoppio linee ferroviarie nel sud, ospedali ecc). E anche queste opere (certamente più urgenti, e più utili agli italiani) darebbero lavoro e sviluppo.

Ed ecco cosa via via andavano dicendo gli intervistati PRO TAV. Tra cuiilpresidente del Piemonte Cota ed il sottosegretario ai Trasporti del Governo in carica.

1. E' l'Europa che ce lo chiede
2. Non possiamo opporci al progresso
3. E' vero , le merci che viaggiamo sono poche, ma la TAV è come un fiume, basta costruire l'alveo che l'acqua arriva (?!?!?!) - frase pronunciata dal sottosegretario ai Trasporti del Governo in carica.
4. se non si fa perdiamo i fondi europei
5.E' necessaria per trasportare le merci da Kiev a Lisbona (!?)
6. fare la YAv significa creare molti posti di lavoro
7. Gli ambientalisti francesi non sono contrari
8. anche Cavour fu contestato quando fece fare il collegamento ferroviario con la Francia. Poi vinse Cavour
9. senza la TAV il paese crescerà di meno
10. E' più utile spendere i soldi per la TAV che per i servizi sociali (sempre parole del sottosegretario ai trasporti)

Mi permetto di dire (rispetto al punto 7) che gli ambientalisti francesi sono quelli che hanno (verosimilmente) consentito la costruzione di 58 centrali nucleari sul suolo francese per poi (recentemente) pentirsene amaramente.

Giudicate voi chi ha ragione. Giuro che quello che ho riferito è esattamente quello che i due schieramenti hanno detto.

Poi c'è anche il mondo politico quasi tutto schierato PRO TAV(sinistra radicale esclusa) , tra cui uno "splendido" Fassino (PD e sindaco di Torino) che ha letteralmente detto: "non possiamo certo fare alleanze con chi si oppone alla TAV" . Un pensiero politico di livello sublime!

Un ' ultima considerazione. Nessun PRO TAV (tra quelli intervistati ) era originario della Val Susa. O , se vogliamo, tutti i valsusini, sindaci compresi, erano tutti schierati con i NON TAV.

pippo vinci

domenica 23 ottobre 2011

si salvi chi può!


Ma ora basta! Non si capisce più niente.
Da quando, da qualche anno a questa parte, si parla della profonda e drammatica crisi dell'euro o del debito, da quando si minaccia il default per Grecia, Italia Spagna e Portogallo. Da quando si emanano ogni 3 mesi manovre per bloccare la crisi, non si capisce assolutamente nulla di quale sia la vera situazione della economia in Italia o in altri paesi d'Europa e del mondo. E non si capisce quale sia il veo pericolo che corriamo noi persone comuni. Anzi comunissime.

In verità non lo sa nessuno
e non lo sanno neppure i grandi scienziati della economia e della politica europea. Premier e ministri delle economie, fanno un summit alla settimana, tre incontri bilaterali al mese , dozzine di conferenze stampa, centinaia di dichiarazioni, minacce, promesse, rassicurazioni. Un giorno dicono che gli sforzi fatti vanno nella giusta direzione, il giorno dopo che c'è ancora tanto da fare e presto. Se no, si cade nel baratro.

Poi interviene la confindustria che da trenta e più anni dice che ci vogliono le riforme strutturali e che non c'è più tempo. Come non c'era trentanni fa. E vent'anni fa e dieci anni fa e il mese scorso.

Nel frattempo se uno disperato e disoccupato tira una pietra verso un blindato (blindato significa costruito per resistere alle pallottole e a qualche bomba) si grida alla violenza, se poi invece trucidano un prigioniero (Gheddafi) preso mentre cerca di scappare, si gioisce alla vittoria dicendo che giustizia è stata fatta.

Mi viene da ridere a pensare cosa avrebbero detto questi opinionisti d'oggi (casta intoccabile anche loro) se si fossero trovati a commentare i fatti durante la rivoluzione francese. Avrebbero parlato di violenza inaudita o dei principi ispiratori della rivolta, dei soprusi degli aristocraici sul popolo affamato?

Penso solo che non ci sia una (incomprensibile) strategia, ma una grande ed enorme carenza di uomini equilibrati, di valore e di grandi vedute in tutto il mondo! E sopratutto una carenza di personalità di spicco (e intellignti) che agiscano per il bene comune.
E per questo, solo per questo che temo che finirà male.

pippo vinci

venerdì 14 ottobre 2011

Nobel per la pace fu!


Il già premio Nobel per la pace Barack Obama, ha aperto un altro fronte di guerra inviando militari USA in Uganda......a fianco dei "buoni". Per ora sono solo 100 , ma il presidentechedovevacambareilmondo ha detto che il numero dei marines in Uganda aumenterà entro fine mese.

Forse qualcuno dovrebbe spiegare a Obama cosa vuol dire il termine "PACE". Concetto per il quale, ripetiamo, il presidentechedovevacambiareilmondo ha ottenuto il premio Nobel (preventivo) per la Pace, appunto.

giovedì 13 ottobre 2011

.. e poi i complottisti siamo noi!


ecco la "notizia": secondo l' FBI, il governo Iraniano avrebbe contattato i narcos messicani per far uccidere l'ambasciatore di Riad (Arabia Saudita) a Washington. I soggetti implicati (nella foto uno dei sospettati) avrebbero confessato e ora Obama non esclude nessuna opzione contro l'Iran.



Può essere mai?



L'unico elemento positivo di questa minchiata e che per avere la scusa per fare una guerra (all'Iran) non hanno ammazzato nessuno.

leggi l'articolo dal sito ComeDonChsciotte



pippo vinci

sabato 8 ottobre 2011

nell'era degli Iloti

E' l'anno 1941, Frank Capra gira un film che si intitola Meet John Doe con Gary Cooper.





In questo delizioso film, che consigliamo di vedere, c'è un monologo di un personaggio (l'amico di John Doe)che descrive esattamente la situazione in cui si trova il mondo in questi anni, da qualche decennio: è' il "mondo degli Iloti" un mondo in cui tutti siamo oramai schiavi del denaro e del consumismo.





E questo, Frank Capra, lo diceva nel 1941. cliccate qui (o sull'immagine) e seguite la sorprendente sequenza .





pippo vinci

martedì 4 ottobre 2011

Ma CHI deve pagare?




Il Ministro Alfano vorrebbe far "pagare" i giudici che in primo grado hanno condannato Amanda K. e Raffaele S.

Dice, il ministro, che i giudici che sbagliano devono pagare.

Ma chi decide quali giudici hanno sbagliato? Quelli che hanno assolto o quelli cha hanno condannato? Il Ministro ci indichi la strada per risolvere questo dilemma. Tranne che per lui sbaglia sempre il giudice che condanna!

pippo vinci

il perdono italiano.


La triste vicenda di Meredith dimostra ancora una volta che gli italiani amano perdonare gli imputati. Non entro nei particolari della vicenda che non ho seguito, perchè non si può seguire un processo se non si è un addetto ai lavori e non conosci tutte (tutte) le carte del dibattimento.

E così mentre tutti gli imputati (chi più e chi meno) diventano star, eroi, miti e modelli da seguire, le vittime (quelli assassinati voglio dire), non hanno il minimo della considerazione pubblica. Tanto sono già morti.

E c'è una spiegazione: il nostro è un paese di cultura cattolica, dove il perdono (e non la giustizia) è lo sport preferito.

Ma questi cattolici (non tutti, si intende) dimenticano che il perdono innanzi tutto lo possono dispensare le vittime o chi per loro , in secondo luogo che questo perdono è (per chi ci crede) una prerogativa di Dio.

E infine che la giustizia è una pratica che è affidata agli uomini e questa giustizia prevede anche la condanna. Condanna anche per quegli imputati simpatici (ma colpevoli) che diventano ricchi e famosi.

L'unico condannato rimane un ragazzo di colore, Rudy Guede. Un ragazzo (non so se colpevole o meno) che guarda caso però nessuno ha osannato, difeso o portato sotto le luci della ribalta... tanto è nero e manco americano! Africano è!

Luca

venerdì 30 settembre 2011

lunga vita all'agonia!


Medici, biologi, scienziati, premi Nobel e sciamani passano intere esistenze per cercare di allungare la vita degli esseri umani. Ma riflettiamo un attimo e vediamo se questo prolungamento vitale , da tutti considerato una vittoria della scienza, sia veramente una buona cosa.

Innanzi tutto, quello che gli scienziati allungano è genericamente la durata della vita, ma effettivamente è la durata della vecchiaia. Nessuno infatti riesce a prolungare la prima parte della esistenza di un essere umano, no.

Fino a 50 - 60 anni si vive, più o meno, come si è sempre vissuto ossia abbastanza bene, o benissimo, se si è fortunati; poi, dai 60 in su, comincia l'agonia.

Agonia intesa come sequenza di disturbi fisici e mentali, di solitudine, di abbandoni, di delusioni, di consapevolezza di un futuro che non senti più tuo, di figli ingrati, di femori rotti, di dolorosi ricordi e via dicendo. E questa agonia , per definizione, ci accompagna fino alla morte.

Certo ci saranno quelli in piena salute ed in piena forma fisica e mentale fino a 100 anni e oltre. Ma è solo l'eccezione. Ed io parlo della regola

Ecco quello che hanno combinato: hanno allungato l'agonia, non la vita. La vita, cari signori, è un'altra cosa.

Altro sarebe stato se fossero riusciti a prolungare i vent'anni, i trent'anni o i quarant'anni. Ossia la parte più intensa , produttiva e propositiva della vita.

Ma andiamo ad un altro aspetto. Con la scusa di questo allungamento della vita , che come abbiamo visto altro non è che il prolungamento di una agonia, i vari governi occidentali hanno deciso che si deve andare in pensione sempre più tardi. Uniamo le due considerazioni ed ecco il risultato: ci voglio fare lavorare agonizzanti.

Non solo, ma allungare la permanenza di un lavoratore in azienda o in ufficio significa ritardare l'ingresso dei "giovani" di cui tutti si riempono la bocca senza pensare ai danni che fanno loro con le frequenti riforme pensionistiche. E significa privare il mondo del lavoro della energia e della progettualità dei giovani. Significa, in sintesi , togliere vita al mondo del lavoro.

Insomma se la scienza ci ha dato tante "comodità", perchè questo allungamento di vita (peraltro non richiesto) ci deve dare solo dolori?

amedeo contino, 56 anni!

mercoledì 28 settembre 2011

più veloce dei neutrini

Ieri, smanettando tra le pagine del sito dell’Assemblea Regionale Siciliana, alla ricerca di un disegno di legge, mi sono reso conto che la scoperta del CERN di Ginevra (ossia che la velocità della luce è superabile dai neutrini) è una bazzecola in confronto alla velocità con la quale la Prima Commissione dell’ARS discute, studia e licenzia masse ciclopiche di documenti.


L’ordine del giorno della seduta del 20 settembre scorso prevedeva ben 22 punti: da esaminare 10 disegni di legge, e ben 12 pareri di altre Commissioni su altrettanti disegni di legge.


Ebbene, la Commissione , presieduta dall’On Vinciullo, ha iniziato i lavori alle ore 12,20 (!?) e li ha conclusi alle ore 13,20. Quindi 60 minuti per 22 “esami” . Non ho letto l’intera relazione, e non so se si siano discussi tutti i 22 punti. Se così fosse significa che per ogni disegno di legge sono stati utilizzati appena 2 minuti e 44 secondi circa. Non credo che i neutrini avrebbero saputo fare meglio di Vinciullo e soci.



Ma quello che è più sorprendente è la durata della sessione: 60 minuti! Quanto è costato, al minuto, questo incontro ai siciliani?


nella foto a destra l'Onorevole Vinciullo che ha guidato la equipe che ha sconfitto i neutrini del CERN


Pippo Vinci

lunedì 26 settembre 2011

Libia: le vere ragioni della guerra

leggi l'articolo di William Engdhal tratto dal sito Megachip

domenica 25 settembre 2011

ecco il discorso integrale di Ahmadinejad all'ONU








Come promesso vi diamo la possibilità (con un link al "blog dell'Iguano") il discorso integrale (in Italiano) che il presidente dell' Iran ha legittimamente fatto 2 giorni fa all'ONU. Prima del discorso il blogger che lo ha riportato ha inserito alcune (secondo noi giuste) coniderazioni ed alcuni titoli di testate occdentali che commentavano il fatto.

Voi ,se avete voglia di verità e tempo, leggete quello che Ahmadinejad ha detto veramente e poi confrontatelo con i titoli dei media dei giorni scorsi. Uno dei titoli trovati sul web lo abbiamo riportato in testa a questo post.

vai al testo

giovedì 22 settembre 2011

Ahmadinejad ha ragione quasi su tutto!


Dopo l'intervento del presidente dell'Iran all'assemblea dell'ONU, tutti i principali media occidentali si sono accaniti contro di lui accusandolo di avere negato l'olocausto, e di avere criticato la versione ufficiale sui fatti dell'11 settembre 2001.

Ma le cose non stanno proprio (e solo) così. Ahmadinejad ha invece parlato a lungo accusando gli USA (ed i suoi alleati) di arroganza e di eccessivo militarismo per risolvere le questioni internazionali spesso causate ad hoc dagli stessi americani, che poi interverrebbero per fornire sostegno finanziario ai paesi bombardati che si trasformano così in debitori insolventi nei confronti della potenza americana da cui poi dipenderanno a vita. E (aggiungo io) per ripagare questi debiti sono costretti a subire la costruzione di basi militari statunitensi sul loro territorio che diventa quindi assimilabile ad un possedimento coloniale*.

In più il presidente iraniano ha ricordato le colpe storiche dell'occidente a partire dalla "invenzione della schiavitu" , all'uso della atomica (unico caso nella storia) per finire con l'accusare Israele per a sua politica di odio contro i legittimi abitanti dell'area , i palestinesi.

In particolare il leader iraniano non ha (in questa sede) negato l'olocausto, ma ha detto che gli USA arrivano a minacciare militarmente chiunque cntesti la versione ufficiale dell'olocausto o dell'11 settembre letteralmente : they (USA) threaten anyone who questions the Holocaust and the September 11 event with sanctions and military actions,"

In attesa di avere una versione integrale del vero discorso , non filtrato dai media occidentali, vi riportiamo l'articolo ripreso dal sito di Al Jazeera

************

Mahmoud Ahmadinejad, Iran's president, has accused the United States of using the September 11, 2001, attacks as a pretext to launch wars on Iraq and Afghanistan.

He also attacked the US for its history of slavery, causing two world wars, using a nuclear bomb against "defenceless people," and imposing and supporting military dictatorships and totalitarian regimes on Asian, African and Latin American nations.

Ahmadinejad, in his speech at the United Nations General Assembly in New York that prompted a walk-out by US and other western diplomats, also called the attacks on the World Trade Centre "mysterious" and said the United States and its allies "view Zionism as a sacred notion and ideology" but fail to respect the rights of other divine religions.

"By using their imperialistic media network which is under the influence of colonialism they threaten anyone who questions the Holocaust and the September 11 event with sanctions and military actions," he said.

Mass walkout

After the Holocaust remarks, the US led a mass walkout. After a US diplomat who was in the assembly hall to monitor the speech left halfway through, the 27 European Union nations then followed in a coordinated protest move.

Without naming any country, the Iranian leader strongly attacked the role of the US and its allies in wars and the financial crisis and called on major powers to pay reparations for slavery.

"They officially support racism," Ahmadinejad said. "They weaken countries through military intervention and destroy their infrastructures, in order to plunder their resources by making them all the more dependent."

Critics of the Iranian president said he could have used his time before the assembly more appropriately.

"Mr Ahmadinejad had a chance to address his own people's aspirations for freedom and dignity, but instead he again turned to abhorrent anti-Semitic slurs and despicable conspiracy theories," said Mark Kornblau, a US spokesman.

Bin Laden

The Iranian leader also criticised the US for killing Osama bin Laden.

Ahmadinejad said: "Would it not have been reasonable to bring to justice and openly bring to trial the main perpetrator of the incident in order to identify the elements behind the safe space provided for the invading aircraft to attack the twin World Trade Center towers?"

He continued: "Hypocrisy and deceit are allowed in order to secure their interests and imperialistic goal. Drug trafficking and killing of innocent human beings are also allowed in pursuit of such diabolic goals."

Philippe Bolopion, UN director for Human Rights Watch, said the remarks should be taken in perspective, mentioning that Iran publicly executed a young man on Wednesday.

"While President Ahmadinejad is lecturing the world from the UN podium dissent is still being crushed ruthlessly in Iran and basic rights demanded by millions in the Arab world are brutally denied to Iranians who are demanding the same," ,'' Bolopion said.


* per saperne di più si consiglia la lettura shock del libro : confessioni di un sicario dell'economia di John Perkins che spiega in modo chiaro come gli USA operano ancora oggi per conquistare "economicamente e militarmente" ampie ed influenti aree del pianeta.

leggi la recensione

Superata la velocita' della luce?


Attesa conferma ufficiale. L'evento potrebbe rivoluzionare la concezione dell'universo


mercoledì 31 agosto 2011

11 settembre : i "complottisti" hanno sempre più ragioni da vendere!





Per demolire le tesi dei sostenitori del "complotto" sull'11 settembre , molti seguaci della sempre più traballante versione ufficiale, hanno affermato che la "caduta delle torri gemelle" non può essere assimilata ad una demolizione controllata perchè queste provocano la caduta degli edifici dal basso. Ossia dai piani inferiori verso l'alto. In altre parole nelle demolizioni controllate gli esplosivi hanno una sequenza esplosiva dal basso verso l'alto.E non dall'alto verso il basso (top down) come è avvenuto a Ground Zero





Con il video che mostriamo si smonta anche questa critica fatta ai complottisti. Cliccate sulla foto e vedrete una demolizione controllata eseguita a Belfort in Francia proprio su due grattacieli gemelli. Come potete vedere la dinamica del crollo è identica (IDENTICA) a quella delle torri gemelle. Crollo top down.


Se ne deduce che i due metodi demolitivi possono entrambi essere utilizzati a discrezione dei tecnici demolitori. E quindi il crollo top down quanto meno NON ESCLUDE la possibilità che si sia trattato di una demolizione controllata anche per le Twin Towers. Fatto, per noi, oramai , fin troppo evidente!




venerdì 19 agosto 2011

preconto o pretruffa?


L'altro giorno sono andato al bar Alba di Mondello- Quello nuovo aperto da poco al posto (chissàperchè) del più antico e tradizionale Caflish che pure faceva affari d'oro, sopratutto in estate e non solo.
Comunque, finita la consumazione al tavolo (un tost ed un latte macchiato), ho chiesto il conto.

E mi arriva un pizzino stampato simil scontrino con la somma da pagare ed una dicitura piccola in fondo che diceva : per lo scontrino fiscale rivolgersi alla cassa.
Mi avevano portato il famigerato preconto, un pezzetto di carta senza alcun valore fiscale che molti di noi per ignoranza o per lagnusia, scambiano per scontrino fiscale.

Ed io ho protestato dicendo che lo scontrino fiscale non lo deve chiedere il cliente , peraltro facendo la coda ad una cassa affollata di gente che paga, ma è obbligo del gestore emettere lo scontrino e consegnarlo al tavolo del cliente
OVVIAMENTE, dopo la mia protesta lo scontrino è arrivato al tavolo. Ma quanti clienti fanno questo?

E non devono farlo. Il preconto è un tentativo di truffa che riesce nell'80% dei casi .Inoltre il cliente corre pure il rischio di dovere pagare una multa se viene beccato all'uscita senza il pizzino fiscale.
Insomma lo scontrino fiscale deve essere emesso sempre anche se il cliente non lo chiede o non lo vuole e lo lascia sul tavolo a suo rischio e pericolo. Ed in un periodo dove si chiedono sacrifici a (quasi) tutti gli italiani è veramente scandaloso che il noto e ricco bar Alba di Mondello usi questi trucchetti per evadere il fisco.
Che forse, forse la colpa di questa stangata è anche di chi usa questi mezzucci?

Pippo Vinci

mercoledì 17 agosto 2011

frasi celebri (26)



L'età della pietra non è terminata per mancanza di pietre

lo sceicco Yamani,
già ministro del petrolio dell'Arabia Saudita

venerdì 12 agosto 2011

e nessuno lo dice, e nessuno fa niente, e nessuno sa niente


La North Atlantic Treaty Organization (NATO) ha inferto un attacco massiccio sui civili libici nella notte dell’8 agosto e nelle prime ore del 9 agosto del 2011, approssimativamente dalle 2:00 a.m. alle 4:00 a.m. EET.

I cittadini di Tripoli e di molte altre città in Libia sono stati bombardati in modo indiscriminato dalla NATO.

C’è stato un gran numero di vittime nella città di Zliten, nel distretto di Misurata. A Zliten 85 persone sono rimaste uccise, tra cui 33 bambini, 32 donne e 20 uomini per la deliberata individuazione di aree residenziali e di infrastrutture civili come obbiettivo della NATO. Molte delle vittime ferite sono in condizioni gravi e vicine alla morte

mercoledì 10 agosto 2011

lasciamo l'Afghanistan



Dobbiamo ritirarci al più presto dall'Afghanistan. Il Paese è per l'80% in mano ai talebani. La popolazione, dopo i massacri di civili di questi anni, è con i talebani. Il mullah Omar, che al momento dell'invasione della Nato voluta dagli USA era il capo di Stato del Paese, ha già vinto la sua guerra.


Non si può sconfiggere un intero popolo. I talebani stanno attuando due azioni contemporaneamente. Trattano in segreto con gli americani e alzano il tiro colpendo le forze di occupazione e uccidendo i loro principali collaboratori.


Tutti sanno che entro due/tre anni la Nato sarà costretta ad andarsene e che l'attuale presidente, Karzai, non ha alcuna possibilità di rimanere al comando (e neppure vivo). Perché aspettare allora, quando il finale è già scritto? L'Italia deve immediatamente lasciare l'Afghanistan. Prima di altri morti.

dal blog di Beppe Grillo