giovedì 22 gennaio 2009

Nadal non accetterebbe la mia sfida


La sera, prima di addormentarmi, mi diverto a sognare ad occhi aperti. Decido quindi cosa sognare. E mi immagino una trama fantastica in cui il protagonista, ovviamente, sono io.
Da un po’ di tempo questa fiction ha un tema dominante: immagino che una mattina, alzandomi, mi accorgo di avere dei superpoteri…umani. Ossia delle capacità umane , non impossibili, ma di assoluta eccellenza.
Per esempio mi immagino di essere l’uomo più veloce del mondo. Oppure l’uomo più intelligente e così via.

Deciso questo, tutta la trama si sviluppa immaginando di utilizzare tale super potere per diventare famoso ed essere acclamato da tutti.
Per rendere la trama più interessante ho deciso che il superpotere selezionato abbia una durata limitata, per esempio 1 anno, e quindi il tempo per emergere è limitato.

Prendiamo il campo dello sport. Quale super qualità potrebbe , in un solo anno, essere meglio riconosciuta e sfruttata per conquistare fama e allori?
Ho analizzato vari sport. Il tennis no. In un anno non c’è tempo per scalare la classifica mondiale. E poi quale grande torneo accetterebbe me, illustre sconosciuto? Dovrei fare la trafila a partire dall’iscrizione ad un circolo del tennis e via dicendo. Troppo tempo. Oppure potrei sfidare Nadal e umiliarlo con un perentorio 6-0 6-0. Ma, a parte il superpotere, tutto il resto della fiction deve camminare su binari realistici. E certo Nadal non accetterebbe mai la mia sfida.

Il calcio neppure. Sia perché è uno sport di squadra, sia perché nessun grande club ammetterebbe ad un provino un uomo di oltre quarant’ anni.
Sono passato ad analizzate, a questo punto, lo sport più individuale e più popolare del mondo: l’atletica leggera. E qui ho avuto l’illuminazione. La maratona. Si, la maratona è la specialità ideale per questo scopo. Infatti basta iscriversi alla Maratona di New York e vincerla dominando tutti. Il gioco è fatto; non sarebbe necessario neanche aspettare un anno. Fama e allori arriverebbero in un solo giorno.
Ho deciso, stasera , prima di addormentarmi farò la Maratona di New York

(amedeo contino)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Perdonami se te lo dico: ma che sogni NOIOSI che fai!!!! Ma come si fa a sognare di fare la Maratona solo per diventare famosi?? Ma cose da pazzi :-))))
Io sogno di essere invisibile, di muovere gli oggetti con la mente, di creare oleogrammi con il pensiero. Se proprio devo "tenere i piedi per terra" come Sancho Panza, sogno di essere il cantante più famoso del mondo o il giornalista/scrittore più apprezzato o il critico d'arte più rispettato. Non ho MAI sognato di fare il Maratoneta. Ma anche il mondo dei sogni in fondo è bello perché è vario. Che tristezza sarebbe se facessimo tutti lo stesso sogno.
Comunque, il maratoneta no, non si può, a meno che nel tuo subconscio tu non desideri in realtà di essere Dustin Hoffman...magari con qualche centimentro in più :-) Allora lì ci siamo.
Ovviamente sto scherzando.

Ciao