domenica 2 marzo 2014

Lombardozzi e Zucconi: le due Repubbliche

La Crimea
 I fatti che stanno travolgendo l' Ucraina (rivolta del popolo contro il Presidente Yanukovich, fuga del presidente, invasione della Crimea da parte della armata rossa di Putin) hanno origini non sempre chiare e decifrabili da lontano. Ed allora noi poverini, ancora impegnati a capire come  e perchè Matteo Renzi abbia spodestato il pur debole governo Letta, dobbiamo fidarci di quello che ci dicono i vari inviati, corrispondenti, esperti, opinionisti, cervelloni e così via.

Molto curiosa, in questo dedalo di informazioni, la posizione di due noti giornalisti di Repubblica: Nicola Lombardozzi (attualmente proprio in Crimea) e Vittorio Zucconi (attualmente, probabilmente, tranquillamente seduto nel suo studio a Roma).

L'editoriale di Lombardozzi (corrispondente a Mosca da quasi 4 anni) appare più completo, più ricco di informazioni, per nulla fazioso e più rispondente alla realtà dei fatti che descrive con molta efficacia e distacco professionale.

N. Lombardozzi
Il discorso di Zucconi è puramente e faziosamente ideologico, a difesa dell'occidente buono e contro il bullismo di Putin, che sappiamo non essere uno stinco di  santo; ma a sentire la corrispondenza di Lombardozzi non tutto è bianco o nero come lo dipinge Zucconi. E in ogni caso il caro Zucconi dovebbe anche motivare i suoi assunti come fa correttamente il suo collega.

Secondo  Lombardozzi (che appare  molto più informato e, quindi,  più credibile) , le sommosse che hanno generato i fatti di questi giorni, sono state in parte (ma in modo determinante)  fomentate da forze estremiste esterne all'Ucraina con l'intento di strappare a Putin l'influenza del Paese per consegnarlo alle potenze occidentali.  

V. Zucconi
Di contro la risposta di Yanukovich è stata sicuramente violenta e devastante tanto da giustificare chi lo dipinge come un criminale. La Crimea , inoltre, è da sempre filorussa e abitata per il 70% da popolazioni russe; i suoi abitanti hanno accolto con favore la presenza di truppe di Mosca nel loro territorio (ascolta l'editoriale 2 di Lombardozzi).

Di contro il disinformato e fazioso Zucconi (che inizia il suo sproloquio svelando subito il suo pensiero quando parla di "... bella finzione olimpica di Sochi") dà tutte le colpe al cattivissimo Putin (che buono comunque non è), facendo anche maleodoranti confronti con l'espansionismo armato dell'URSS degli anni settanta.

Zucconi poi fa una gigantesca gaffe quando dice che Putin sarebbe sul punto di   sovvertire in Ucraina la volontà del popolo liberamente espressa: un balla colossale perchè la volontà del popolo ucraino si è espressa nell'anno 2010 votando ed eleggendo Yanukovich in  libere elezioni la cui regolarità fu sancita dagli stessi osservatori internazionali (OCSE).   

Quindi se il popolo ucraino si è espresso lo ha fatto proprio PER Yanukovich e non CONTRO, come sostiene il fazioso e superficiale  Zucconi per il quale una rivolta armata  (e pilotata da forze esterne al Paese) vale molto di più di libere  e democratiche elezioni!

M Ahmedinejad
Bastava, in pratica, attendere il 2015 per sostituire democraticamente il dittatore votandogli contro! Mai Yanukovich ha annunciato (o fatto capire) di volere annullare il prossimo appuntamento elettorale. E' successo in Iran con Mahmud Ahmadinejad (presunto e odiato dittatore emerito oggi tranquillo docente universitario che usa l'autobus per andare al lavoro) poteva benissimo accadere in Ucraina.

Notiamo anche come nel secondo audioeditoriale di Zucconi questi si faccia supportare da ammiccanti immagini di guerra (ovviamente d repertorio)  con cannoni che sparano e mezzi aerei in assetto di guerra, mentre come ci dice Lombardozzi nel suo 3° audioeditoriale , fino ad ora non c'è stata alcuna azione di guerra da parte di Putin. La vera guerra (informativa) possiamo vederla solo tra Zucconi e Lombardozzi!

 
Vi invito ora ad ascoltare i due punti di vista cliccando sui link sottostanti. E se ho interpretato male i due editoriali vi invito a sottolinearlo nei vostri commenti. Sono pronto a ricredermi.

pippo vinci
Lombardozzi 1 (audioeditoriale)

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