Dall'anno 2000 ad oggi, i casi di suicidio nelle carceri italiane sono stati ben 817 con una media di circa 60 all'anno ossia 5 al mese. Ma nessuno sembra preoccuparsene. Mi correggo tutti se ne occuparono quando negli anni di tangentopoli si suicidò il presidente dell'ENI Gabriele Cagliari detenuto da 4 mesi nel carcere di S Vittore a Milano. Fu trovato con la testa infilata in un sacchetto di plastica. Si parlò di suicidio ma i fatti non furono mai accertati.
Per questo unico (e dubbio) suicidio (altri indagati si tolsero (?) la vita al di fuori dalle carceri, come Gardini o Moroni), si gridò allo scandalo , alla Mala giustizia, alla giustizia ad orologeria o pilotata a scopo politico, alle toghe rosse ed iniziarono i provvedimenti di indulto ed amnistia per rendere le carceri più umane, ma che in effetti salvarono dalla detenzione solo i cosiddetti colletti bianchi.
Mentre i bagni penali continuarono a riempirsi di delinquentelli comuni, extracomunitari, piccoli spacciatori, scippatori, topi di appartamento, immigrati clandestini e gente in attesa di giudizio. Pochissimi i detenuti per reati fiscali o finanziari che negli USA tengono in gabbia per 10 o 20 anni.
E questo perché questo signori con i loro bilanci falsi riescono a rovinate la vita a migliaia di famiglie. Mentre il piccolo scippatore può solo parzialmente danneggiare una o due persone, il clandestino nessuna. Per non parlare di quelli in attesa di giudizio!
Comunque , passato il pericolo per i colletti bianchi e chiuse frettolosamente le indagini sulle vere dinamiche dei presunti suicidi, tutto tacque ed oggi, che le condizioni delle carceri continuano ad essere infami, umilianti, disumane e aberranti, nessuno più se ne occupa. Nessuno ne dà notizia, nessuno si scandalizza. Nessuno ne ha compassione.... Neanche il Papa buono 2 😢😢
pippovinci
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1 commento:
Ma la trazzera c'è!
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