lunedì 5 aprile 2010

Ecco l'anello mancante

Un archeologo sudafricano (Lee Berger dell'università di Witwatersrand di Johannesburg) ha dichiaato di avere ritrovato, in una caverna (caverna di Malapaca a Sterkfontein) lo scheletro di un ominide risalente a circa 3 milioni di anni fa.

Questo ominide sarebbe quel "
famigerato" anello mancante tra la scimmia e l'uomo abilis, che confremerebbe in modo definitivo la teoria darwiniana della evoluzione del genere umano.

Lo scheletro ritrovato comprende un bacino e arti interi che possono rivelare se la nuova specie camminava in posizione verticale o su quattro zampe. Le ossa delle mani potrebbero invece fornire il primo indizio in merito a quando gli esseri umani abbiamo imparato la capacità di tenere i primi attrezzi in pietra

2 commenti:

Geri ha detto...

La scoperta di "Sediba" a Sterkfontein e' certamente molto importante, ma nell'articolo c'e' qualche imprecisione, a partire dal fatto che si tratta di due individui e non di uno solo.

Darwin, a questo punto, c'entra ormai poco: oggi e' la genetica molecolare che ci garantisce che il ramo evolutivo dell'uomo si e' separato da quello dello scimpanze' sei milioni di anni fa (vedi: UMANI DA SEI MILIONI DI ANNI, di Biondi e Rickards).

Noi sappiamo che quel "ramo" ha avuto una evoluzione rapida e molto complessa, tanto che oggi si preferisce parlare di un "cespuglio" che comprende tante specie di ominidi di cui la maggior parte NON sono nostri antenati, mentre a un tempo, ad ogni ritrovamento si credeva di aver trovato un ns antenato e che fosse un anello della catena dall'uomo all'antenato "scimmiesco".

Quella catena esiste certamente, ma noi ancora non la conosciamo,; ad esempio, c'e' chi dubita che l'homo abilis fosse un nostro antenato e anche chi dubita che si trattasse di una sola specie.

Recentemente, studiosi del Max Plank institute hanno scoperto in siberia un frammento di una falange umana; analizzandolo, hanno scoperto che ha soltanto 30 000 anni, che non e' un sapiens, non e' un neandertal, non e' neanche un florensis e che quindi ancora 30000 anni fa convivevano almeno quattro specie umane distinte.

La storia dell'uomo e' ancora da scoprire, e la recente scomparsa di tutte le altre specie umane fa sospettare che la "pulizia etnica" sia un antico vizietto del sapiens, cioe' della ns specie.

Geri Steve

Geri ha detto...

La scoperta di "Sediba" a Sterkfontein e' certamente molto importante, ma nell'articolo c'e' qualche imprecisione, a partire dal fatto che si tratta di due individui e non di uno solo.

Darwin, a questo punto, c'entra ormai poco: oggi e' la genetica molecolare che ci garantisce che il ramo evolutivo dell'uomo si e' separato da quello dello scimpanze' sei milioni di anni fa (vedi: UMANI DA SEI MILIONI DI ANNI, di Biondi e Rickards).

Noi sappiamo che quel "ramo" ha avuto una evoluzione rapida e molto complessa, tanto che oggi si preferisce parlare di un "cespuglio" che comprende tante specie di ominidi di cui la maggior parte NON sono nostri antenati, mentre a un tempo, ad ogni ritrovamento si credeva di aver trovato un ns antenato e che fosse un anello della catena dall'uomo all'antenato "scimmiesco".

Quella catena esiste certamente, ma noi ancora non la conosciamo,; ad esempio, c'e' chi dubita che l'homo abilis fosse un nostro antenato e anche chi dubita che si trattasse di una sola specie.

Recentemente, studiosi del Max Plank institute hanno scoperto in siberia un frammento di una falange umana; analizzandolo, hanno scoperto che ha soltanto 30 000 anni, che non e' un sapiens, non e' un neandertal, non e' neanche un florensis e che quindi ancora 30000 anni fa convivevano almeno quattro specie umane distinte.

La storia dell'uomo e' ancora da scoprire, e la recente scomparsa di tutte le altre specie umane fa sospettare che la "pulizia etnica" sia un antico vizietto del sapiens, cioe' della ns specie.

Geri Steve