domenica 16 settembre 2018

Leggere molto fa bene?

Ma è proprio vero che leggere molto faccia  bene?
O è solo un luogo comune?
Io non ho una risposta netta in merito, ma mi sovviene una frase detta da Umberto Eco, secondo cui  non sarebbe importante QUANTO si legge ma COSA si legge.

Io, molto modestamente, aggiungerei che oltre a cosa leggere sarebbe importante anche sapere cosa si apprende da quella lettura. Insomma nutrirsi di qualcosa senza metabolizzarlo non giova a nessun organismo vivente.
Anzi nutrirsi senza assimilare porta comunque un essere vivente alla morte
Lo stesso succede alla coscienza ed all' intelletto di una persona che legge. A meno che non vi siano altri canali formativi da cui alimentarsi. Ma anche in questo caso il solo  alimentarsi non è sufficiente.

Nella mia esperienza di vita io ho conosciuto persone di tutte le seguenti categorie, categorie  che non esauriscono certo tutte le tipologie umane ma che utilizzo per meglio sintetizzare il mio pensiero:
A) gente intelligente e sensibile che ha letto poco
B)gente intelligente e sensibile che ha letto molto
C)gente non intelligente e per niente sensibile che ha letto molto
D) gente non intelligente e  per niente sensibile che ha letto poco

Mia madre, per esempio, apparteneva al gruppo A. Una donna che per drammatiche vicissitudini familiari non potè neanche finire le scuole elementari ma che, nonostante questo, era una donna ed una madre di una levatura intellettuale , di una sensibilitá, di una saggezza e di una correttezza morale come pochissimi tra tutti quelli che io ho conosciuto in 63 anni 

Di contro non è stato raro incontrare persone appartenenti alla categoria C. Persone stupide, inconstenti e spesso cattive che ,peró, avevano letto tutti i classici.

E allora invitare con insistenza la gente a leggere o vantarsi di avere letto tanto, spesso umiliando chi ha letto poco o tardi (....Dostojevsky? Io l' ho letto tutto a 16 anni!!!), credo che sia una ulteriore dimostrazione che il leggere non faccia diventare, esso solo ,  più intelligenti.

Dimenticavo  di aggiungere una categoria alle 4 sopra elencate ed è quella categoria  i cui rappresentanti si vantano apertamente ( e fastidiosamente  di avere letto tanti libri o di stare leggendo i libri di  questo o di quell'autore.

Io ammetto di essere un lettore debole , ma non amo parlare dei libri che leggo .Per me sono un argomento tabù perché credo che attraverso queste informazioni la gente possa entrare nel mio mondo,  nei segreti nel mio personale . Ed io tutto questo lo voglio tenere per me, un mondo tutto mio che non voglio esporre alle critiche ad ai giudizi degli altri.

Ed ecco arrivare all' ultima categoria di persone considerate in funzione al loro rapporto con libri. È la categoria dei regalatori di libri. No amici. Come gli amori, i libri me li scelgo io!

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