abitua presto) e l'aria inquinata (ma a Palermo si respira con più fatica) tutto, dico tutto funziona meglio. Fiananco i tanto vituperati rapporti umani, qui, appaiono più umani di quanto si voglia far credere. Anzi, li trovo persino più caldi se ci si riferisce a quelli tra persone estranee. In tutti i luoghi pubblici, si viene accolti con sorrisi, gentilezza e attenzioni che a Palermo ci sogniamo.
Nelle strade ci potete pure mangiare tanto sono pulite. Il traffico scorre ordinato come in un plastico della Lego o della Rivarossi (quella dei trenini elettrici). Ai semafori vige la regola del rigore. Con giallo e rosso NonSiPassa. E i pedoni sanno di potere attraversare con sicurezza con il verde. E se ti vuoi suicidare sai che puoi farlo con certezza, basta attraversare la strada con il rosso.
Nell'ultimo mese trascorso a Palermo si sono contate ben 3 vittime tra i pedoni travolti da distratti automobilisti. Ed in alcuni casi in passato i "distratti o indisciplinati" sono risultati essere le stesse vittime, a piedi! A Palermo i pedoni credono, infatti, di essere una categoria non soggetta alle regole del codice della strada. Il pedone a Palermo può fare quello che vuole. E credo che anche i vigili urbani siano convinti di questo.
In tutti i centri abitati numerosi sono i luoghi di aggregazione per tutte le età. Moltissimi i bar molto accoglienti dove si servono deliziosi cappuccini e invitanti pasticcini sfatando anche il luogo comune che le pasticcerie buone si trovano solo da Napoli in giù. Cinema, teatri e multisale ad ogni piè sospinto. Moltissime le manifestazioni culturali offerte ed organizzare da comuni, associazioni, librerie, parrocchie ecc. Elevata e poliedrica l'offerta sportiva sia per chi fa sport che per chi semplicemente assiste agli eventi.
I ristoranti sono tutti di qualità eccelsa e schiere di efficientissimi e solerti artigiani sono pronti ad eseguir ogni genere di lavoro con una efficienza "svizzera". Il lavoro, praticamente non manca. Basta accontentarsi e non essere molto esigenti.
Se vuoi spostarti da un centro all'altro trovi sempre un bus, un treno, un battello (sui laghi) che ti porta dove vuoi e quando vuoi, con una precisione teutonica.
Per non parlare della sanità, pubblica o privata. E non ne parlo proprio perché in questo settore si nota la maggiore distanza con il profondo sud.
Ma quello che più mi ha sconvolto è quello che sento dentro quando cammino tra gli abitanti di queste province. Stranamente mi sento più a mio agio. Li sento più vicini a me (e parlo di estranei), sento di potermi fidare di loro, del loro senso civico, della loro cortesia, della loro gentilezza.
Diverso è il mio stato d'animo quando passeggio per le vie di Palermo. I miei concittadini li sento lontani, quasi ostili, egoisti, nemici. E' brutto dirlo, ma è così.
4 commenti:
Lo stesso è successo a me, palermitano doc, quando, pochi mesi fa, ho trascorso un breve soggiorno a Torino e nelle magiche Langhe! Stesse sensazioni, stessi pensieri. Stesso ......sconforto!
Data l'alta percentuale di "terroni" al nord si deve supporre che è l'ambiente che forma l'uomo .
Cosa bisogna cambiare nell'ambiente del sud?
Io credo che sia uno sforzo inutile quello di "tentare di cambiare" qualcosa o qualcuno. Già ai tempi del Gattopardo era uguale. Se non prima. E tutti i tentativi fatti in tal senso sono stati vani. Questa è la situazione. L'unica cosa da fare è quella di cambiare residenza. Uno (se può) va a vivere dove si sta meglio, punto e basta! Emigrare verso luoghi più civili! Questa è la risposta.
Concordo praticamente su tutto!!!!
Nel contempo ritengo che il "terrone" si possa educare con qualche possibilità di successo.
In fondo tutti noi che ti leggiamo e condividiamo siamo del sud e questa palermo ci piace pochissimo.
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