Dopo qualche post nel quale abbiamo criticato Papa Francesco eccco che, con grande soddisfazione, dobbiamo parlare oggi di un papa che finalmente (secondo noi) dice quello che un papa cristiano dovrebbe dire. Ieri Francesco primo, si è scagliato contro la finanza, contro le banche e contro la proprietà privata. Propietà privata che non è messa in discussione, ma che, sostiene Bergoglio, dovrebbe (anzi DEVE) essere utilizzata per scopi umanitari, sociali, civili.
Un papa comunista? No, un papa cristiano!!!
Ecco che di seguito riportiamo un estratto dell'articolo (di Francesco Antonio Grana) pubblicato oggi sul quotidiano on line "il fatto quotidiano"
Non solo ecologia. Nella sua seconda enciclica, la prima in assoluto dedicata al creato, dal titolo Laudato si’, Papa
Francesco attacca chi sostiene che il diritto alla proprietà privata è
assoluto o intoccabile, mettendo in risalto, invece, “la funzione sociale di qualunque forma di proprietà privata”. Una posizione che ha sempre contraddistinto Bergoglio (fin quando era arcivescovo di Buenos Aires), che in diverse occasioni ha affrontato il tema chiedendo “una terra, una casa e un lavoro per tutti”.
Questa volta non si tratta di un’omelia o di un discorso. Il concetto è
messo nero su bianco sul documento ufficiale più importante per tutti i
cattolici. Francesco ribadisce quanto aveva affermato Giovanni Paolo II
spiegando che “la Chiesa difende sì il legittimo diritto alla proprietà
privata, ma insegna anche con non minor chiarezza che su ogni proprietà
privata grava sempre un’ipoteca sociale, perché i beni servano alla destinazione generale che Dio ha loro dato”. Bergoglio punta anche il dito contro il salvataggio a ogni costo delle banche, “facendo pagare il prezzo alla popolazione”, e contrasta il dominio assoluto della finanza. leggi tutto l'articolo
fonte: ilfattoquotidiano.it
martedì 16 giugno 2015
Un papa cristiano che parla da cristiano. Era ora!
Etichette:
banche,
bergoglio,
comunista,
fatto quotidiano,
Francesco,
proprietà privata
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento