domenica 2 agosto 2009

il passante per non passare


Il gigantesco ingorgo (30 km di coda) al passante di Mestre mette ancora una volta in evidenza quanto sia cieco, bieco e truffaldino il modello di sviluppo italiano nel settore dei trasporti.

Il passante, inaugurato poco tempo fa, era stato indicato come soluzione definitiva al problema delle code durante gli esodi ed i controesodi.

Ma così come i mega parcheggi, anche i mega passanti, le mega autostrade i mega ponti, le mega rotonde e così via, non fanno che incoraggiare e stimolare l'uso dell'auto. E mettiamoci pure i contributi per l'acquisto. E ecco i risultati.
La soluzione?
Ovvia: scoraggiare (e non incoraggiare) l'uso dell'auto e dei tir

Aumentare i vantaggi per chi viaggia in treno, in autobus, in taxi e, in genere, per chi opta per il mezzo pubblico o collettivo. Per chi trasporta le merci su mare o su rotaia.
Ma si sa. Il mezzo pubblico non rende ai privati e non non siamo certo comunisti. No ?
.
.************
Ma ecco (per essere precisi e per non domenticare) la notizia che lo scorso 9 febbraio 2009 era su tutti i giornali d'Italia:


Sono stati inaugurati , oggi alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, i 32,5 chilometri del Passante di Mestre, opera pubblica iniziata quattro anni fa e finalizzata al decongestionamento dell'attuale tangenziale di Mestre, percorsa fino a ieri da 130 mila veicoli al giorno.

Costato 968 milioni e 400 mila euro, il passante attraversa 15 Comuni congiungendo i due tratti (Brescia-Venezia e Venezia-Trieste) della Serenissima, e rappresenta la prima autostrada completata in Veneto negli ultimi 30 anni.

Pietro Ciucci, presidente dell'ANAS, ha dichiarato: «Il Passante di Mestre un'opera imponente, che è stata realizzata in tempi record per gli standard italiani ed europei, grazie all'eccellente lavoro del commissario Vernizzi e alla collaborazione quotidiana e positiva tra il Ministero delle Infrastrutture, l'Anas, la Regione Veneto e tutti i Comuni e le istituzioni interessate».
.

RIDETE, PER FAVORE, RIDETE!
.
(pippo vinci)
.

Nessun commento: