sabato 26 giugno 2010

aiutiamo i senza famiglia (ossia i single n.d.r)

punto primo. Quasi tutti, anzi , tutti i partiti politici hanno nel loro messaggio "-elettoral-propagandisctico" un piano per aiutare le famiglie, sopratutto se numerose. Poi magari non traducono in atti gli slogan preelettorali, ma nel programma la famiglia è un punto fisso. Gli aiuti annunciati vanno dagli sgravi fiscali, agli incentivi per gli asili nido, dalle agevolazioni per acquisti di prime case ai buoni sconto per andare in vacanze, dagli assegni familiari a chessoio. E via dicendo

punto secondo. Tutti hanno fatto nella vita un viaggio, tutti hanno pernottato almeno una volta in un albergo, alcuni si sono permessi crociere o lunghi periodi di vacanze in villaggi turistici. Ebbene, se si è in famiglia gli sconti offerti dagli operatori turistici sono abbondanti, spesso attraenti a volte incredibili. Se, viceversa, uno si presenta solo in una qualsiasi reception di un qualsiasi hotel, si vede appioppata la tariffa più alta mai pagata fino a quel momento. Lo stesso succede se il povero verme solitario decidesse di fare una crociera o di rilassarsi in un qualsiasi villaggio turistico all inclusive.

punto terzo. E che dire della Chiesa? La nostra Chiesa! Credo sia l'unico esempio al mondo dove dei single (più o meno volontari) straparlano di famiglia , stravedono per le coppie regolari e stravenerano le famiglie numerose.

Detto questo, facciamo una riflessione: le società ritengo abbiano bisogno di uomini che si dedichino al loro miglioramento, uomini intelligenti e coraggiosi, o anche uomini normali, ma che abbiano a cuore la cosa pubblica, il progresso, la civiltà.

La pratica di ogni giorno ci insegna che chi ha una famiglia , invece , ha (giustamente, legittimamente) un occhio di riguardo verso i suoi cari. Il che non significa che si farebbe di tutto per la famglia, ma di certo quando si è genitori si è più disposti a lottare, a fare sacrifici ed a richischiare il peggio più per il proprio figlio che per i ritardi degli autobus o per la munnizza che invade la tua città o per la pace in Palestina.

Non per niente le età della propria vita in cui si è più ribelli, più combattivi ,più "alternativi" ,o quelle in cui ci si sente impegnati a costruire un mondo migliore sono quelle più precoci. Sono le età della scuola o dell'università. Quelle in cui , in pratica, non si hanno ne' coniugi ne' figli da difendere o da campare


In conclusione, io penso che si dovrebbe andare verso una inversione di tendenza. Andare incontro ai single e aiutarli a sperare ancora in un mondo migliore. Sono loro la vera risorsa di una società.
E se proprio non si vogliono "agevolare" almeno non penalizziamoli!

(pippo vinci)

mercoledì 23 giugno 2010

il silenzio dei buoni

Ore 11,30, comune di Altofonte (Palermo). Il portiere-usciere mi indica la stanza dove ha sede l'ufficio anagrafe del comune. Io ringrazio e mi dirigo solerte nella speranza di non trovare folla.
La seconda speranza che coltivo in segreto riguarda il fatto che non sono residente ad Altofonte. Potrò, da forestiero, ottenere la documentazione che mi serve? In fondo è una semplice autocertificazione con o senza firma autenticata. Perchè dovrebbe servire la residenza ad Altofonte?

Ad aspettare davanti la porta dell'anagrafe ci sono solo due persone. Una sta seduta con un bimbo in braccio. L'altra passeggia in piedi andando su e giù per il corridoio. Domando chi sia l'ultimo del turno e mi accomodo felice di una attesa che si preannuncia abbastanza breve.

Mi sento furbissimo per essere venuto qui ad Altofonte (8 km da Palermo) piuttosto che impelagarmi in qualche affollata e caotica delegazione palermitana con auto posteggiata a diversi chilometri di distanza. Io, infatti, odio chi posteggia in 2^ fila, e , quindi, devo agire in coerenza con i miei ideali. Una fatica che , comunque, mi dà grandi soddisfazioni!

Arriva un anziano, poi un trentenne con occhiali da sole, infine uno di mezza età sicuro di se.Tutti seguono la trafila di routine: danno uno sguardo di ambientamento, chiedono chi sia l'ultimo, considerano in silenzio la convenienza dell'attesa, poi rimangono.

p.s. alla domanda "chi è l'ultimo?" c'è sempre il cretino che dice : "ora sei tu!". NON LO SOPPORTO!

Dopo appena 3 o 4 minuti, il trentenne con gli occhiali da sole, che aveva già l'aria di un deficiente con auto in 2^ fila, si catapulta dentro la stanza dell'anagrafe scavalcando tutti, e sparisce chiudendo la porta dietro di se'.

Nessuno fiata. Io mi alzo e chiedo, a voce alta, se qualcuno si fosse per caso accorto di quello che era appena successo sotto i loro occhi.
"...e che è successo?" fa uno.
"è successo" - faccio io - "che il signore che è appena entrato era il quinto della fila e quindi ci ha scavalcati tutti in un solo colpo".
Nessuno fiata. Mummie!

Allora prendo l'iniziativa e decido di entrare per "cazziare" il prepotente che, tranqullamente, stava al bancone degli utenti e procedeva ai fatti suoi con l'ignara impiegata che svolgeva solerte il suo lavoro al servizio del cittadino.
Io gli chiedo: "ma, si rende conto di quello che ha fatto?"
Lui : "si..ma.. deve capire, io volevo solo chiedere una informazione..."
Io :"Si, ma a parte il fatto che anch'io dovrò chiedere un'informazione, vedo che lei già sta operando e non si è limitato alla... informazione"
Lui : "si lo so, ma io ho chiesto il permesso alla signorina che mi ha gentilmente concesso di restare. La signorina poi ha fatto tutto".
Io: "ma caro signore, il permesso lei non lo deve chiedere alla signorina. Il permesso lei lo deve chiedere a tutti quei signori che sono fuori ad aspettare e che sono arrivati prima di lei"

Il signore comincia ad alzare la voce mentre le signorine, pensando di calmare me, mi offrono i loro servigi da impiegate.
Io: "Ma guardate che fuori c'è un turno e non tocca a me, io sono solo il terzo! E anche se vi sembra strano e originale, vorrei aspettare il mio turno!".

La lite contiua fuori davanti ai signori che sono stati appena scavalvati nel turno dal prepotente con gli occhiali.
Ma questi signori, vittime della prepotenza, stanno lì seduti in santa pace osservando la rissa che io sto affrontando anche per loro.
La guerra finisce qui. Il prepotente con gli occhiali va via con il suo bel certificato ed io rimango solo con le mummie. Che mi guardano e, sospirando, mi dicono : " ...e che ci vuole fare, oramai è così".

A questo punto non ho voluto infierire anche sulle mummie dicendo loro che il fatto che oramai sia così non è colpa del prepotente, ma delle mummie come loro che di fronte ad un sopruso evidente non dicono nulla, non regiscono. Sperando sempre che arrivi superman.

E qui mi vengono in mente le parole di qualcuno di cui non ricordo il nome : non è grave l'urlo dei cattivi , quanto piuttosto il silenzio dei buoni"

(pippo vinci)

lunedì 14 giugno 2010

Palermo che svanisce: l'architettura forestale degli anni '50




Palermo - Palazzina della forestale, sede del Servizio Antincendi Boschivi e della Sala Operativa Regionale (S.O.R.).
Tra poco tempo la palazzina verrà ristrutturata e probabilmente spariranno sia i mattoncini rossi che il mosaico di marmo. La palazzina è figlia di una tipologia costruttiva degli anni 50 di cui sono rimasti in sicilia solo 2 esempi.

Noi vorremmo che rimanesse così com'è, ma purtroppo questo non è il parere di chi ha progettato i lavori. E non sarà possibile impedirglielo in quanto le norme ancora non tutelano questa categoria di opere. Quandoi arriveranno le norme (perchè arriveranno) non ci sarà più la palazzina così come la si può ammirare oggi.



venerdì 4 giugno 2010

ce lo chiede l'Europa


"...ce lo chiede l'Europa!..."
Quante volte avete sentito questa frase? Innumerevoli. E chi la dice?. La dicono tutti. Quando si vuole fare accettare al popolo italiano una pillola amara, quando si vuole convincere (igannandolo) l'elettorato, quando si vuole giustificare una legge impopolare o ad personam, quando si vuole attaccare un nemico politico, quando, insomma , sotto sotto, c'è qualcosa di losco, di interessato.

Analoghi loschi scopi nasconde la frase : "...in America, la più grande democrazia del mondo, si fa così, perchè da noi no?..." E ancora ".....In Europa siamo gli unici a non fare questo o i soli a fare quello..".

Il problema è che queste frasi sono pronunciate per tutto e per il contrario di tutto. E sono ponunciate da tutti contro tutti. Senza una briciola di coerenza. Insomma l'Europa e l'America non si possono citare a modello solo quando conviene. Meglio sarebbe convincere l'interlocutore con argomenti seri e dintelligenti, se si hanno.

Altrimenti se ci si fa scudo con l'Europa o con la civile (?) America, lo si deve fare sempre.


Quattro piccoli esempi su tutti
1- Europa 7 vs Rete 4
Europa 7 , l'emittente di Francesco Di Stefano che ha vinto la gare delle frequenze con Rete 4, per più di 10 anni ha atteso che in Italia si desse seguito a diverse sentenze europee tutte favorevoli , In quel caso l'Europa ".. ce lo chiedeva", ma i nostri Governi non l'hanno ascoltata. E per questa "sordìa" stiamo pagando, ogni anno, 128 milioni di euro di multa!

2 - Età pensionabile per le donne
Si fa avanti l'ipotesi di spostare a 65 , il numero di anni di età delle donne necessari per ottenere la pensione di vecchiaia.
Anche in questo caso "...è l'Europa che ce lo chiede.." . Ma questa volta il nostro governo è sensibile al richiamo e si nasconde dietro lo scudo Europa per fare accettare alle italiane questa impopolare norma

3- Falso in bilancio
Negli USA il falso in Bilancio e l'evasione fiscale sono un reato gravissimo che viene punito con pene severissime ossia con decenni di galera dura e certa. Ma da questo lato il ns governo non ci sente ed ha fortemente depenalizzato i due reati

4 - Elezione diretta dei Giudici
Sempre negli USA alcuni Giudici sono eletti dal popolo ed altri sono nominati direttamente dal governo. E qui si che il nostro Governo è d'accordo e per importare queste prassi nel nostro ordinamento ripetono la frase "...in America, la più grande democrazia del mondo, si fa così..."

Insomma un gioco decisamente sporco cui dobbiamo assistere disgustati e impotenti.

(pippo vinci)

il cannocchiale

giovedì 3 giugno 2010

martedì 1 giugno 2010

in Sardegna si raddoppia..altro che tagli!


Mentre si discute sul taglio delle province, molti hanno dimenticato che da qualche anno (esattamente dal 2005) in Sardegna le province più che tagliarle le hanno raddoppiate, da 4 a 8 in un territorio dove vivono appena 1.650.000 abitanti che in altre parti d'Italia vengono governate da un consiglio comunale!

Ovviamente il tutto per aumentare i posti di sottogoverno, e potere quindi placare la fame di questo o di quell'alleato di governo.

Posti di presidente, assessore e consigliere a tutti i vari trombati ad elezioni di livello superiore. La Casta non solo si tiene le poltrone che già occupa , ma le moltiplica per far accomodare i culi affamati che aumentano

queste le nuove province:

- (CI) Carbonia-Iglesias con capolugo Carbonia e Iglesias
- (VS) Medio Campidano con capoluogo Villacidro e Sanluri
- (OG) Ogliastra con capoluogo Lanusei e Tortolì
- (OT) Olbia-Tempio con capoluogo Olbia e Tempio Pausania


che assieme alle 4 già esistenti si spartiranno i 377 comuni con un totale di 1.648.046 abitanti, su una superficie di 24.090 kmq e una densità di 68 abitanti per kmq. In particolare la provincia Ogliastra è la meno popolosa d'Italia con appena 58.000 abitanti. Pensate un po'!


Tutti i capolughi

Prov: (CA) Cagliari
Prov: (OR) Oristano
Prov: (NU) Nuoro
Prov: (SS) Sassari
Prov: (CI) Carbonia-Iglesias
Prov: (VS) Medio Campidano
Prov: (OG) Ogliastra
Prov: (OT) Olbia-Tempio